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IL PROCESSO AMMINISTRATIVO TELEMATICO (PAT)
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IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2017

Con Formulario, soluzione a problemi tecnici
e appendice normativa

– Fascicolo telematico
– Redazione degli atti processuali
– Notificazioni
– Depositi

Il 1° gennaio 2017 è entrato in vigore il processo amministrativo telematico, le cui regole tecnico-operative sono dettate dal D.P.C.M. 16 febbraio 2016, n. 40.

Arricchito con formulario – riportato su Cd-rom per la personalizzazione e la stampa – e schede pratiche, l’Opera si configura come un supporto operativo per tutte le fasi telematiche del processo amministrativo, con particolare attenzione alle notifiche e ai depositi, alla luce delle più recenti novità normative:
– i nuovi moduli di deposito ad uso degli avvocati, rilasciati il 29 dicembre 2016
– la L. 25 ottobre 2016, n. 197, di conversione del D.L. 31 agosto 2016, n. 168, di riforma del processo amministrativo telematico
– il D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179, c.d. nuovo codice dell’amministrazione digitale (CAD)

La trattazione esamina l’evoluzione normativa del PAT e contiene schede con le soluzioni ai principali problemi tecnici (ad es. come installare il certificato di firma nel software di gestione dei moduli di deposito), oltre ad analizzare i seguenti argomenti:
– principi e strumenti della digitalizzazione del processo amministrativo
– il c.d. back office del processo amministrativo telematico, ovvero la piattaforma del Sistema Informatico della Giustizia Amministrativa (SIGA)
– il fascicolo telematico (i contenuti, l’accesso e la trasmissione del fascicolo, i registri informatici)
– la redazione informatica degli atti processuali e la procura alle liti
– le notificazioni e le comunicazioni telematiche
– i depositi telematici, con le modalità di compilazione e invio dei moduli digitali
– i nuovi adempimenti richiesti a organi giudiziari, cancellerie, giudici e loro ausiliari
– le funzioni istituzionali degli organi della Giustizia Amministrativa

Indice del volume
Capitolo 1 – Processo amministrativo telematico: evoluzione normativa

1.1. Il d.P.R. n. 123/2001
1.2. Il Codice dell’amministrazione digitale (CAD)
1.2.1. Il nuovo CAD (d.lgs. 26 agosto 2016, n. 179)
1.2.2. Il rapporto tra il CAD e la disciplina processuale
1.3. Il Codice del processo amministrativo
1.4. Il regolamento sul PAT (d.P.C.M. n. 40/2016)
1.5. Le modifiche al CPA in tema di PAT (l. 25 ottobre 2016, n. 197)
1.5.1. La “legificazione” del d.P.C.M. n. 40/2016
1.5.2. Le fattispecie escluse dall’applicazione del PAT
Capitolo 2 – Principi e strumenti per la digitalizzazione del processo amministrativo
2.1. La telematica nella legge n. 241/1990
2.2. Il documento informatico
2.2.1. Efficacia probatoria
2.2.2. Formazione del documento
2.2.3. Gestione del documento
2.2.4. Conservazione del documento
2.2.5. Copie, estratti e duplicati del documento
2.3. La firma digitale
2.3.1. L’attuale sistema delle firme elettroniche
2.3.2. Le peculiarità e il valore giuridico della firma digitale
2.3.3. Le diverse tipologie di firma digitale
2.3.4. Il problema dell’efficacia temporale della firma digitale e la validazione
2.4. La posta elettronica certificata (PEC)
2.4.1. Le peculiarità della PEC
2.4.2. L’efficacia probatoria della PEC
2.4.3. Soggetti titolari di PEC
2.5. L’attestazione di conformità
Capitolo 3 – Il S.I.G.A.
3.1. Evoluzione storica
3.2. Il nuovo S.I.G.A.: l’attuale struttura
3.3. Il Sistema Pubblico di Connettività a supporto del S.I.G.A.
3.4. I compiti del S.I.G.A.
3.5. La tutela della privacy
Capitolo 4 – Il fascicolo informatico
4.1. La norma generale di riferimento contenuta nel CAD
4.2. I contenuti del fascicolo informatico del PAT
4.3. Accesso al fascicolo informatico
4.4. L’accesso al fascicolo informatico dell’avvocato non costituito
4.5. Modalità di archiviazione, conservazione e reperibilità del fascicolo informatico
4.6. I registri informatici
4.7. Trasmissione dei fascicoli ad altre autorità giudiziarie
Capitolo 5 – La redazione informatica degli atti processuali. La procura alle liti
5.1. I formati dell’atto processuale informatico
5.2. La procura alle liti cartacea
5.3. La procura alle liti telematica
5.4. La procura per i ricorsi collettivi
Capitolo 6 – Notificazioni e comunicazioni telematiche
6.1. La notifica via PEC. Evoluzione normativa dell’istituto
6.2. Facoltatività della notifica via PEC
6.3. Requisiti dell’avvocato notificante via PEC
6.4. I pubblici elenchi
6.5. La predisposizione della notifica via PEC
6.6. Il perfezionamento della notifica via PEC
6.7. Il deposito in giudizio della prova di avvenuta notifica via PEC
6.8. La notifica tradizionale nel processo amministrativo telematico
6.9. Le notifiche telematiche nel processo elettorale
6.10. Le comunicazioni telematiche di segreteria
6.11. Modalità tecniche e operative per le comunicazioni telematiche
6.12. Casi di impossibilità di comunicazione telematica
Capitolo 7 – Depositi telematici
7.1. Premessa
7.2. Soggetti e indirizzi PEC abilitati al deposito
7.3. I moduli di deposito
7.3.1. Il “Modulo Deposito Ricorso”
7.3.2. Il “Modulo Deposito Atti e/o Documenti”
7.3.3. Il “Modulo Deposito per Ausiliari del Giudice e Parti non rituali”
7.3.4. Il “Modulo Deposito Istanza”
7.3.5. Il “Modulo Deposito Richieste in Segreteria”
7.4. Il deposito a mezzo PEC
7.5. Il deposito mediante upload
7.6. Dimensioni massime dei depositi
7.7. Protocollazione del deposito e formazione del fascicolo
7.8. Il deposito cartaceo
Capitolo 8 – Le attività informatiche di giudici, ausiliari e cancellerie
8.1. Il “rilascio copie” di atti e documenti
8.2. La redazione del verbale informatico
8.3. Gli atti digitali degli ausiliari del giudice
8.4. I provvedimenti del giudice
Capitolo 9 – Nuovi compiti e funzioni speciali della giustizia amministrativa
9.1. Premessa
9.2. Commissione di monitoraggio PAT presso il Segretariato Generale G.A.
9.3. Adunanza plenaria “accelerata” per questioni di diritto relative al PAT
9.4. Ufficio per il processo amministrativo
APPENDICE
• Formulario
– Ricorso
– Attestazione di conformità di copia informatica all’originale cartaceo
– Attestazione di conformità di copia cartacea dell’originale informatico
– Procura alle liti
– Relata di notifica via PEC
• Schede pratiche
• Normativa rilevante
– Decreto legge 31 agosto 2016, n. 168
– Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 febbraio 2016, n. 40
– Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 novembre 2014
– Decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104
– Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82

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rassegna

del 03/02/2017

Vertenza Gam, venerdì 3 febbraio il tavolo al Mise

Si discute del futuro di 280 lavoratori. Flai, Fai e Uila: escludere passi falsi ed ambiguità
02 febbraio 2017 ore 19.38

Basilicata: sindacati, avanti con realizzazione Distretto G

02 febbraio 2017 ore 19.28

Piombino, la città difende l’acciaieria

Come non succedeva da mesi, oltre un migliaio di lavoratori, cittadini e studenti hanno sfilato per la città insieme a Fiom, Fim e Uilm. Lungo il corteo negozi a luci spente e serrande abbassate. È solo l’inizio di una mobilitazione che si annuncia dura
02 febbraio 2017 ore 19.14

Scuola: Consiglio studenti universitari, avanti con dialogo

02 febbraio 2017 ore 18.59

Infanzia: Cgil Cisl Uil, bene obiettivo 0-6 ma puntare su lavoro e servizi

Sindacati in audizione al Senato su decreto attuativo ‘Sistema integrato di istruzione 0-6’: “Servono modifiche per non sprecare questa opportunità ”
02 febbraio 2017 ore 18.33

Unicoop, l’azienda apre al negoziato

Sospeso (non revocato) lo sciopero del 3 febbraio
02 febbraio 2017 ore 18.05

Una questione di democrazia

Un’apertura nei fatti, ma anche nei modi, impensabile qualche mese fa. Il merito va certamente al risultato referendario del 4 dicembre. Ma anche alla Cgil, che nella tempesta ha tenuto dritta la barra e ha portato avanti le proprie proposte
02 febbraio 2017 ore 18.04

Calcestruzzi Belice: crescono incertezza e preoccupazione

Il sindacato siciliano insieme alla Fillea Cgil nazionale chiede una soluzione in tempi rapidi per un vertenza simbolo nella battaglia per il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia
02 febbraio 2017 ore 17.42

La Carta dei diritti arriva in Parlamento

La proposta della Cgil sarà esaminata in commissione alla Camera nei prossimi giorni. L’annuncio dopo l’incontro con il gruppo parlamentare del Pd. Camusso: “Siamo molto contenti. Incardinare non significa approvare, ma forse si apre una stagione nuova”
02 febbraio 2017 ore 17.36

«Il lavoro sconfigge la paura», Parma contro la xenofobia

L’insediamento ufficiale del tavolo per una cittadinanza condivisa. Primo impegno la costituzione del Gruppo di monitoraggio dei fenomeni di intolleranza e razzismo
02 febbraio 2017 ore 16.58

Acciaierie di Piombino, sciopero e manifestazione

Fim, Fiom, Uilm e Ugl denunciano la mancata realizzazione del piano Cevital e le “promesse” del presidente di Aferpi Issad Rebrab. “Lo stabilimento si sta gradualmente e definitivamente spegnendo”, dichiarano: stop di 24 ore e corteo per le vie cittadine
02 febbraio 2017 ore 16.51

Aferpi, Fiom: governo faccia qualcosa

02 febbraio 2017 ore 16.21

Veneto Strade, stipendi e opere a rischio

La Filt Cgil chiede la convocazione urgente di un tavolo regionale con tutte le province. Lavoratori pronti alla mobilitazione
02 febbraio 2017 ore 16.13

Il 2017 sarà l’anno dell’India

Uno sguardo a 360 gradi per comprendere le sorti dell’economia mondiale. L’Europa abbandoni la strada dell’austerità se vuole mantenere la leadership. Crescono piccoli Paesi come Yemen e Myanmar, ma a pagare il prezzo sono i lavoratori
02 febbraio 2017 ore 15.58

Logistica Integrata: Flai Cgil, lavoratori senza stipendio e licenziati

02 febbraio 2017 ore 15.39

Liquigas (Ct): sciopero riuscito

Nei giorni scorsi la Liquigas ha comunicato la volontà di affittare l’attività alla Gargano gas, realtà imprenditoriale di dimensioni molto più contenute che ha già previsto un esubero di tre persone
02 febbraio 2017 ore 15.19

Piemonte e Valle d’Aosta in campo per il sì

L’assemblea regionale delle strutture Cgil apre la campagna. Baseotto: “Possiamo vincere i referendum. Incontriamo le forze politiche per discutere la proposta sulla Carta al più presto. Avanti con le nostre iniziative sui licenziamenti illegittimi”
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Lotta al caporalato, l’accordo quadro dà i primi risultati

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil: “Grande soddisfazione per la fase attuativa. Nel 2018 a Palazzo San Gervasio un campo di accoglienza per 400 migranti”
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Auto travolge manifestanti: Cgil, sgomento e rabbia

02 febbraio 2017 ore 12.59

Industria 4.0, innovazione a misura di Puglia

Nella cabina di regia predisposta dal Mise la regione partecipa con il Politecnico di Bari tra i poli della ricerca pubblica. Arnesano (Cgil): “L’investimento nella formazione sarà la condizione necessaria per governare il cambiamento tecnologico in atto”
02 febbraio 2017 ore 12.06

«Vogliamo diritti!», al via la campagna degli studenti 

Iniziativa lanciata da Udu e Rete degli studenti medi. “Il lavoro torna ad essere un tema centrale nel dibattito pubblico. Vogliamo dire la nostra con una campagna che dia voce ai bisogni degli studenti, alla nostra voglia di diritti”
02 febbraio 2017 ore 11.30

Referendum Lavoro: 3 febbraio assemblea generale Cgil Umbria

02 febbraio 2017 ore 11.23

Unicoop Tirreno, sospeso lo sciopero

La direzione aziendale, rinunciando alla disdetta unilaterale, ha aperto a Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs sulla rinegoziazione dell’integrativo e sulla valutazione dello stato di crisi. Tredici i negozi in chiusura
02 febbraio 2017 ore 11.16

San Biagio

 
 
San Biagio

Nome:
 San Biagio

Titolo:
 Vescovo e martire

Ricorrenza:
 03 febbraio

S. Biagio nacque a Sebaste nell’Armenia. Passò la giovinezza fra gli studi, dedicandosi in modo particolare alla medicina. Al letto dei sofferenti curava le infermità del corpo, e con la buona parola e l’esempio cristiano cercava pure di risanare le infermità spirituali.

Geloso della sua purezza ed amantissimo della vita religiosa, pensava di entrare in un monastero, quando, morto il vescovo di Sebaste, venne eletto a succedergli. Da quell’istante la sua vita fu tutta spesa pel bene dei suoi fedeli.

In quel tempo la persecuzione scatenata da Diocleziano e continuata da Licinio infuriava nell’Armenia per opera dei presidi Lisia ed Agricola°. Quest’ultimo, appena prese possesso della sua sede, Sebaste, si pose con febbrile attività in cerca di Biagio, il vescovo di cui sentiva continuamente magnificare lo zelo. Ma il sagace pastore, per non lasciare i fedeli senza guida. ai primordi della procella, si era eclissato in una caverna del monte Argeo.

Per moltissimo tempo rimase celato in quella solitudine, vivendo in continua preghiera e continuando sempre il governo della Chiesa con messaggi segreti. Un giorno però un drappello di soldati mandati alla caccia delle belve per i giochi dell’anfiteatro, seguendo le orme delle fiere, giunsero alla sua grotta. Saputo che egli era precisamente il vescovo Biagio, lo arrestarono subito e lo condussero al preside.

Il tragitto dal monte alla città fu un vero trionfo, perchè il popolo, nonostante il pericolo che correva, venne in folla a salutare colui che aveva in somma venerazione. Fra tanta gente corse anche una povera donna che, tenendo il suo povero bambino moribondo sulle sue braccia, scongiurava con molte lacrime il Santo a chiedere a Dio la guarigione del figlio. Una spina di pesce gli si era fermata in gola e pareva lo volesse soffocare da un momento all’altro. Biagio, mosso a compassione di quel bambino, sollevò gli occhi al cielo e fece sul sofferente il segno della croce.

— Mamma, sono guarito,
— gridò tosto il bambino
— sono guarito!…

Giunto a Sebaste, il prigioniero venne condotto dal giudice Agricola°, che voleva convincerlo a sacrificare agli idoli; ma il Santo con gran calma gli dimostrò che quello era un atto indegno di una creatura ragionevole, perché la ragione dice all’uomo che vi è un Dio solo, eterno, e creatore di ogni cosa, e non molti &i. Per tutta risposta il giudice lo fece battere con verghe e poi gettare in carcere.

Dopo qualche tempo lo volle di nuovo al tribunale, per interrogarlo nuovamente, ma trovò sempre in lui la più grande fermezza. Gli furono allora lacerate le carni con pettini di ferro e così lacero com’era fu sospeso ad un tronco d’albero. Sperimentati ancora contro l’invitto martire tutti i supplizi più inumani, fu condannato ad essere sommerso in un lago. I carnefici condottolo sulla sponda lo lanciarono nell’acqua, e mentre tutti si aspettavano di vederlo annegare. Biagio tranquillamente si pose a camminare sull’acqua finché raggiunse la sponda opposta. Il giudice. fuori di sè, vedendo di non poter spegnere altrimenti quella vita prodigiosa, lo fece decapitare.

PRATICA. S. Biagio è invocato per il male di gola: un bellissimo ossequio in suo onore sarebbe il non contaminare mai la nostra bocca con bestemmie o con parole disoneste.

PREGHIERA. Dio, che ci allieti con l’annua solennità del tuo beato martire e vescovo Biagio, concedi propizio, che come ne celebriamo la festa, così ci rallegriamo ancora della sua protezione.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Sebàste, in Arménia, la passione di san Biàgio, Vescovo e Martire, il quale, operatore di molti miracoli, sotto il Preside Agricolào, dopo essere stato lungamente battuto e sospeso ad un legno, ove con pettini di ferro gli furono lacerate le carni, dopo aver sofferto un’orrida prigione ed essere stato sommerso in un lago, dal quale uscì salvo, finalmente, per ordine del medesimo giudice, insieme con due fanciulli, fu decapitato. Prima di lui sette donne, le quali raccoglievano le gocce di sangue che scorrevano dal corpo dello stesso Martire, mentre era tormentato, furono arrestate come Cristiane, e tutte dopo atroci tormenti percosse con la spada.