Archivi giornalieri: 21 settembre 2016

Ammentu de Giuanne Frantziscu Pintore

Ammentu de Giuanne Frantziscu Pintore
di Francesco Casula

Il 25 settembre prossimo a San Sperate, a quattro anni dalla sua scomparsa, verrà ricordato Gianfranco Pintore, la sua opera, la sua figura. A parlarne, suoi amici e compagni di tante battaglie, soprattutto per la lingua sarda e il bilinguismo perfetto. Fra gli altri, Diego Corraine (uno degli organizzatori), Mario Carboni e Gesuino Mattana, già sindaco di San Sperate.
GIANFRANCO PINTORE, uno degli intellettuali sardi più significativi degli ultimi decenni è stato giornalista, saggista e scrittore bilingue e identitario. Nasce ad Irgoli (Nuoro) il 31 agosto 1939. Nel 1951 lascia la Sardegna. A Firenze frequenta il ginnasio, il liceo classico e si iscrive all’Università. Ha in testa un’idea: la laurea non serve per il mestiere di giornalista che vuol fare e fa gli esami che gli interessano: in Architettura con Ludovico Quaroni, in Scienze politiche con Giovanni Spadolini, di Giurisprudenza. Intanto, a partire dal 1962 fa il “volontario di cronaca” nella redazione fiorentina di “L’Unità” e nel 1965 è chiamato alla redazione centrale a Roma, per la quale lavora prima nella sezione cronaca e quindi in quella degli esteri. È inviato speciale e per un certo periodo corrispondente da Varsavia. Dopo le sue dimissioni da ”L’Unità” in seguito all’invasione della Cecoslovacchia, lavora nel settimanale “Mondo Nuovo” e quindi, a Milano, nel settimanale “Abc” come inviato e infine come redattore capo.
Nel 1973 stipula con la casa editrice Mazzotta di Milano un contratto per la redazione di un saggio che l’anno successivo è pubblicato con il titolo “Sardegna: regione o colonia?”. È lo studio del rapporto conflittuale fra la comunità di Orgosolo e lo Stato, giocato fra storia, tradizione orale, testimonianze, ed è anche la ricerca di quanto Orgosolo rappresentasse lo spirito dell’intera Sardegna, di quanto in altre parole la Sardegna potesse sentirsi rappresentata dal sentimento comunitario del paese, altrimenti e altrove descritto come “il paese dei banditi”.
All’uscita del libro decide di restare in Sardegna, come corrispondente di “L’Espresso” di Eugenio Scalfari prima e successivamente di “Tempo illustrato” di Lino Jannuzzi. Lavora anche per “La Nuova Sardegna” di cui fa l’inviato e conduce una serie di campagne di stampa. Quella per il bilinguismo e quella per la Zona franca gli costerà il licenziamento in tronco per richiesta esplicita di un dirigente di partito decisamente contrario e all’uno e all’altra. Dirige a Nuoro la prima, e per ora unica, radio libera bilingue, “Radiu Supramonte” e fonda a San Sperate il mensile “Sa Sardigna”, anch’esso bilingue.
Nel 1981 esce il suo romanzo in italiano Sardigna ruja, storia della contrastata industrializzazione forzata delle Terre interne della Sardegna che ha come effetto il sorgere di una banda guerrigliera che dà il nome al romanzo. A questo fa seguito, nel 1984, Manzela, romanzo in italiano sugli effetti che il conflitto fra codice italiano e legge consuetudinaria ha sulla vita di un giovane intellettuale e della sua compagna, Manzela (Mariangela).
Dalla seconda metà degli anni Ottanta alla prima metà del decennio successivo a Cagliari dirige il periodico del Partito sardo d’azione “Il Solco”. Nel frattempo, nel 1986, pubblica con Rizzoli Sardegna sconosciuta, un viaggio in cento tappe all’interno della civiltà dei sardi per raccontare a turisti curiosi l’altra faccia, quella più intima e insolita, di un’isola prevalentemente visitata per le sue spiagge (una seconda edizione, riveduta e corretta, è pubblicata, sempre da Rizzoli, nel 2001).
Nel 1989 il suo romanzo Su Zogu ottiene il premio Casteddu de sa Fae di letteratura in lingua sarda : in un futuro non molto lontano, in una Sardegna divisa tra Coste e Terre interne, un gruppo di giovani si ribella alla dittatura paternalistica imposta al centro dell’isola. Nel 2000, con il titolo La caccia, ne esce la traduzione in italiano.
Nel 1996, pubblica il saggio sul federalismo La sovrana e la cameriera, titolo evocativo del rapporto esistente fra l’autogoverno pieno che avrebbe dovuto realizzare i diritti storici della Sardegna in quanto nazione e l’autonomia storicamente realizzatasi in Sardegna.Tornato a Nuoro, dirige l’emittente bilingue “TeleSardegna”, per la quale cura anche il primo telegiornale in sardo, Telediariu, e fa l’editorialista per il quotidiano “L’Unione sarda”.
Nel 2002, pubblica il romanzo in sardo “Nurai”. Nel 2006, insieme a Natalino Piras e a Giulio Angioni, pubblica il volume Lula. Nel 2007 scrive un altro romanzo in lingua sarda Morte de unu Presidente, un noir che prende le mosse dall’assassinio del Presidente della Regione sarda. Muore, dopo una lunga malattia, il 24 settembre 2012.
Sembra un omicidio a sfondo sentimentale ed è ben altro. Nel 2009 pubblica un altro romanzo in lingua sarda Sa losa de Osana (La stele di Osana).
L’ultimo suo libro è  Il grande inganno (Condaghes, 2011), un romanzo di fantapolitica che ci fa riflettere sugli avvenimenti storici che hanno determinato l´Unità d´Italia.

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE 21/09/2016

GiurisprudenzaCORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 settembre 2016, n. 18348

Fiscale

Tributi – Accertamento fiscale – Maggior reddito accertato nei confronti della società e dei soci ai fini IRPEF

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 settembre 2016, n. 18349

Fiscale

Tributi – Riscossione coattiva – Iscrizione ipotecaria – Obbligo di preventiva comunicazione al contribuente – Omissione – Nullità dell’iscrizione ipotecaria

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 settembre 2016, n. 18350

Fiscale

Tributi – Accertamento – Mancata attivazione del contraddittorio endoprocedimentale – Conseguente illegittimità dell’atto – Condizioni

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 settembre 2016, n. 18352

Fiscale

Accerrtamento fiscale – Notifica – Mancato rinvenimento del destinatario

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 settembre 2016, n. 18002

Fiscale

Tributi – Cartella di pagamento – Notifica al curatore fallimentare – Mancata allegazione degli atti presupposti notificati al contribuente in bonis – Nullità della cartella

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 settembre 2016, n. 18229

Fiscale

Tributi – Accertamento induttivo – Inattendibilità delle scritture contabili – Numerose e gravi irregolarità rilevate in sede di verifica – Applicazione elementi presuntivi

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 settembre 2016, n. 18305

Lavoro

Licenziamento – Tutela reale – Computo dei dipendenti – Criterio della normale occupazione – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 settembre 2016, n. 18309

Lavoro

Apprendistato – Disdetta – Termine di preavviso contrattuale – Violazione – Conversione in rapporto a tempo indeterminato

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 settembre 2016, n. 18315

Lavoro

Licenziamento – Contestazione disciplinare – Attività di tipo extra-istituzionale – Divieto

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 settembre 2016, n. 18317

Lavoro

Licenziamento per scarso rendimento – Onere probatorio – Grave e negligente violazione degli obblighi contrattuali

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 settembre 2016, n. 18323

Lavoro

Rapporto di lavoro – Dipendente comunale – Contratto di formazione e lavoro – Bando di selezione – Requisito anagrafico

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 settembre 2016, n. 18326

Lavoro

Licenziamento – Assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni – Assistenza alla figlia disabile – Inesigibilità della prestazione lavorativa

Legislazione

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – Decreto ministeriale 02 agosto 2016, n. 182

Lavoro, Fiscale

Regolamento di modifica ai requisiti visivi per il conseguimento o la convalida della patente nautica, previsti dall’Allegato I, paragrafo 3, del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 29 luglio 2008, n. 146, recante il regolamento di attuazione dell’articolo 65 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, concernente il codice della nautica da diporto

MINISTERO ISTRUZIONE – Decreto ministeriale 08 agosto 2016

Lavoro, Fiscale

Programmazione degli accessi alle scuole di specializzazione per le professioni legali – Anno accademico 2016/2017

Prassi

INPS

Messaggio

INPS – Messaggio 20 settembre 2016, n. 3755

Lavoro

Decorrenza dei trattamenti pensionistici in caso di dimissioni e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro – Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 15 dicembre 2015, attuativo dell’articolo 26, comma 3, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Circolare

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Circolare 19 settembre 2016, n. 291757

Fiscale

Adozione da parte di Consob, per alcune specifiche tipologie di aumenti di capitale (“iperdiluitivi”) del cosiddetto modello rolling – Riflessi sugli adempimenti di pubblicità legale d’impresa di cui all’art. 2444, comma 1, del codice civile

MINISTERO INTERNO

Nota

MINISTERO INTERNO – Nota 16 settembre 2016, n. 11257

Fiscale

Decreto 28 febbraio 2014 recante “Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione e l’esercizio delle strutture turistico – ricettive in aria aperta (campeggi, villaggi turistici, ecc.) con capacità ricettiva superiore a 400 persone ” – Chiarimenti.

PRINCIPI IN MATERIA TRIBUTARIA

NORMA DI COMPORTAMENTO 01 settembre 2016, n. 197

Fiscale

Ammortamento degli impianti fotovoltaici (ed eolici) “imbullonati”

Quirinale

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Le notizie della prima pagina

LA CERIMONIA

Mattarella alla Giornata Nazionale per l'Innovazione

 

Celebrata al Quirinale la Giornata Nazionale per l’Innovazione

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna del Premio nazionale per l’innovazione “Premio dei Premi” istituito nell’ambito della Giornata Nazionale per l’Innovazione. Dopo gli interventi del Presidente della COTEC, Luigi Nicolais e del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, il Capo dello Stato ha consegnato i Premi Nazionali per l’Innovazione.

rassegna sindacale

 

del 21/09/2016

 

Emilia Romagna, siglato accordo su qualità servizi e qualificazione professionale

Cgil-Cisl-Uil regionali: “I contenuti dell’intesa vanno nella direzione dell’incremento del lavoro stabile, dell’aumento delle dotazioni organiche, della crescita e della valorizzazione delle professioni sanitarie: verranno assunti oltre mille lavoratori”
20 settembre 2016 ore 18.38

 
 

Energia e petrolio, rotta la trattativa

I sindacati proclamano 8 ore di sciopero da gestire a livello territoriale, oltre a una campagna di assemblee informative per i lavoratori. Lo stop arriva dopo nove mesi di confronto: “Non è stato riconosciuto un aumento salariale adeguato”
20 settembre 2016 ore 18.34

             
 
 

Qè call center: il 23 settembre manifestazione a Catania

Seicento lavoratori a rischio. Slc-Fistel: “I parlamentari e i sindaci prendano posizione”
20 settembre 2016 ore 18.19

             
 
 

Banche, Megale (Fisac): mettere in sicurezza settore, governo apra confronto

20 settembre 2016 ore 18.06

             
 
 

Maturità e scuola dell’obbligo: Flc, avviare forme partecipate di riforma

20 settembre 2016 ore 17.28

             
 
 

Arturo Sessa è il nuovo segretario della Cgil Salerno

20 settembre 2016 ore 16.52

             
 
 

Cgil, Cisl e Uil: un piano di rilancio per Cagliari

I sindacati dopo l’incontro con il sindaco Zedda: “È stato un incontro proficuo, dove è stato fatto il punto sulle opportunità di sviluppo e lavoro, le opere da realizzare, con la necessità di firmare un protocollo d’intesa che regoli gli appalti pubblici
20 settembre 2016 ore 16.26

             
 
 

Enpam Sicura, ancora nessuna soluzione per i lavoratori

L’ente ha aperto una procedura di liquidazione dell’azienda, cessazione dell’attività e licenziamento collettivo per i 33 dipendenti. La Filcams: “Non lasceremo soli i lavoratori e metteremo in campo tutte le azioni sindacali e legali per la loro tutela”
20 settembre 2016 ore 15.54

             
 
 

Genova, una città in ginocchio

Bosco (Cgil) a RadioArticolo1: Hanjin, Ericsson, Ilva, Piaggio, Oms Ratto, Carige. Ogni settore produttivo qui è in difficoltà. Bisogna ragionare insieme a tutte le parti sociali per un rilancio. Noi abbiamo delle proposte per uscire dalla crisi”
20 settembre 2016 ore 15.49

             
 
 

Un futuro sempre più libero dalle emergenze

Per l’Italia, seconda manifattura europea, dotarsi di politiche industriali adeguate alla competizione globale è una necessità. Di qui l’idea della Cgil di realizzare una nuova generazione di strumenti finalizzati alla contrattazione ex ante dei processi
20 settembre 2016 ore 15.27

             
 
 

Fisac, la violenza sulle donne in un silenzio assordante

Non sono casi isolati, ma di orrori che fanno parte delle radici della nostra cultura, legata a stereotipi, pregiudizi di genere e a differenze di potere, a una visione della donna come essere inferiore da sottomettere
20 settembre 2016 ore 14.57

             
 
 

Veneto Agricoltura, 27 settembre presidio a Venezia

20 settembre 2016 ore 14.55

             
 
 

Abc costruzioni, 21 settembre nuovo sciopero

Fillea, Filca, Feneal di Parma, La Spezia e Savona, insieme alle Rsu, chiedono il ritiro dei licenziamenti annunciati
20 settembre 2016 ore 13.53

             
 
 

La Cgil, il governo Renzi e la strategia della prevenzione

Pur se non finalizzata alla crescita e alla creazione diretta di occupazione, “Casa Italia” presenta – almeno nei suoi titoli – consonanze con i temi su cui è stato impostato il Piano del lavoro. Per questo è opportuno contribuire alla sua realizzazione
20 settembre 2016 ore 13.43

             
 
 

Tassa permessi soggiorno, Inca Umbria: ingiustizia già bocciata da Ue

A Perugia la prima udienza per la restituzione dell’importo non dovuto
20 settembre 2016 ore 13.25

             
 
 

Lavoro e pensioni: incontro sindacati-governo rinviato al 27

20 settembre 2016 ore 13.19

             
 
 

Marche: è boom di voucher, utilizzati ovunque

20 settembre 2016 ore 13.03

             
 
 

Eni Gela: sindacati, si rispettino accordi

20 settembre 2016 ore 12.46

             
 
 

Mercoledì 21 settembre l’assemblea nazionale dei lavoratori agricoli

20 settembre 2016 ore 12.05

             
 
 

Sciopero tute blu: Rota (Fiom Lombardia), in fabbrica si muore come nell’800

20 settembre 2016 ore 11.53

             
 
 

Veneto: 65 morti sul lavoro in 7 mesi, tute blu in sciopero

Mercoledì 21 settembre un’ora di stop come nel resto del paese proclamata da Fim, Fiom e Uilm per rimettere il tema della sicurezza al centro dell’agenda politica
20 settembre 2016 ore 11.28

             
 
 

Perugia: la Carta dei diritti universali entra a scuola

Mercoledì 21 settembre, per la chiusura della raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare, confronto con gli studenti dell’Ipsia “Cavour Marconi Pascal”. Interviene la segretaria nazionale Gianna Fracassi
20 settembre 2016 ore 11.04

             
 
 

Filiera del prosciutto: «Serve un argine alla precarietà del lavoro»

La campagna della Flai-Cgil nazionale #cimettiamoletende fa tappa in Friuli il 21 e 22 settembre, nel cuore di uno dei più importanti distretti agroalimentari del Nordest
20 settembre 2016 ore 10.46

             
 
 

Parma, una partita per ricordare “Renato Pasquali”

Venerdì 23 settembre la Cgil organizza una sfida amichevole presso il Cral Sanità ​in via Casati Gonfalonieri in memoria del sindacalista recentemente scomparso
20 settembre 2016 ore 10.20

             
 
 

Basilicata: anche i sindacati in marcia per la Cultura

Cgil, Cisl e Uil aderiscono alla manifestazione che si terrà nella prossima primavera a sostegno di Matera capitale europea della Cultura 2019
20 settembre 2016 ore 10.01

             
 
 

Ericsson, nuovo sciopero a Genova

Stop di quattro ore e presidio davanti al Salone nautico oggi (martedì 20 settembre) nel capoluogo ligure. Slc Cgil: “Il tavolo tra governo, multinazionale e sindacati non è stato ancora convocato, tantomeno sono stati bloccati i 385 licenziamenti”
20 settembre 2016 ore 09.40

             
 
 

Reggio Calabria, si fermano i lavoratori della sanità

Sciopero oggi (20 novembre) dei 3.500 dipendenti della Asp provinciale, che dal 2010 non ricevono il salario accessorio. Per i sindacati gli operatori sono “abbandonati a se stessi, senza tecnologia a supporto, sfiduciati dai continui commissariamenti”
20 settembre 2016 ore 09.07

             
 
 

Questione bancaria centrale per la crescita

Parla Agostino Megale, segretario generale della federazione di categoria Cgil: “Una tre giorni non solo di analisi, ma anche di proposte concrete, in grado di affrontare le difficoltà di un settore strategico e di portare il Paese fuori dalla crisi”
20 settembre 2016 ore 08.35

             
 

Tempo determinato nella Pubblica Amministrazione, illegittimo uso reiterato

Tempo determinato nella Pubblica Amministrazione, illegittimo uso reiterato 0

di in 20 settembre 2016 Corte Europea
Corte Europea di Giustizia

Sentenza della Corte Europea di Giustizia sul Tempo determinato nella Pubblica Amministrazione

La Corte Europea di giustizia torna a decidere sulla questione dell’uso del contratto a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione.

 

 

 

La Corte Europea di giustizia torna a decidere sulla questione del contratto a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione. Dopo i precari della scuola, la Corte Europea torna sull’argomento con la sentenza nr. C-16/15 questa volta relativa al settore della sanità pubblica.

La domanda di pronuncia pregiudiziale verte sull’interpretazione delle clausole da 3 a 5 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione, concluso il 18 marzo 1999, che compare in allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato.

La controversia alla base del pronunciamento ha riguardato un’infermiera spagnola e il servizio sanitario di Madrid, in merito all’inquadramento giuridico del suo rapporto di lavoro.

La lavoratrice è stata assunta con un primo contratto a termine successivamente rinnovato per sette volte, mediante contratti a tempo determinato di tre, sei o nove mesi, ogni volta con formulazione identica. La prestazione di lavoro della lavoratrice è stata quindi ininterrotta durante il periodo dal 5 febbraio 2009 al 31 marzo 2013.

La Corte Europea, come già più volte detto, ricorda che la clausola n. 5 ha lo scopo di limitare il ripetuto ricorso ai contratti o ai rapporti di lavoro a tempo determinato, considerato come potenziale fonte di abuso a danno dei lavoratori, prevedendo un certo numero di disposizioni di tutela minima volte ad evitare la precarizzazione della situazione dei lavoratori dipendenti.

Il beneficio della stabilità dell’impiego è inteso come un elemento portante della tutela dei lavoratori, mentre soltanto in alcune circostanze i contratti di lavoro a tempo determinato sono atti a rispondere alle esigenze sia dei datori di lavoro sia dei lavoratori ¹.

Tale clausola impone agli Stati membri, al fine di prevenire l’utilizzo abusivo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato, l’adozione effettiva e vincolante di almeno una delle misure che essa elenca, qualora il loro diritto interno non contenga norme equivalenti. Tali misure sono rispettivamente:

  • ragioni obiettive che giustificano il rinnovo di tali contratti o rapporti di lavoro,
  • durata massima complessiva degli stessi contratti o rapporti di lavoro successivi;
  • numero di rinnovi di questi ultimi.

Gli Stati membri dispongono di un’ampia discrezionalità a tale riguardo, dal momento che essi possono scegliere di far ricorso a una o a più misure sopra enunciate oppure a norme giuridiche equivalenti già esistenti, e ciò tenendo conto, nel contempo, delle esigenze di settori e/o di categorie specifici di lavoratori.

Tuttavia, si legge nella sentenza:

il diritto dell’Unione non prevede sanzioni specifiche nell’ipotesi in cui vengano nondimeno accertati abusi

Spetta dunque alle autorità nazionali adottare misure che devono rivestire un carattere non solo proporzionato, ma anche sufficientemente energico e dissuasivo per garantire la piena efficacia delle norme adottate in applicazione dell’accordo quadro.

Ne deriva che, in caso di  ricorso abusivo a una successione di contratti o di rapporti di lavoro a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione, dev’essere possibile applicare una misura dotata di garanzie effettive ed equivalenti di protezione dei lavoratori per punire debitamente detto abuso e cancellare le conseguenze della violazione del diritto dell’Unione ² .

La Corte precisa il concetto di «ragione obiettiva» posta alla base dei contratti a termine; tale  nozione deve essere intesa nel senso che si riferisce a circostanze precise e concrete che contraddistinguono una determinata attività e, pertanto, tali da giustificare, in quest’ultimo peculiare contesto, l’utilizzo di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato.

Dette circostanze possono risultare dalla particolare natura delle funzioni per l’espletamento delle quali sono stati conclusi i contratti in questione, dalle caratteristiche ad esse inerenti o, eventualmente, dal perseguimento di una legittima finalità di politica sociale di uno Stato membro.

Quindi una disposizione nazionale che si limitasse ad autorizzare, in modo generale ed astratto, attraverso una norma legislativa o regolamentare, il ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato successivi, non sarebbe conforme al diritto dell’Unione.

La suddetta disposizione comporta dunque un rischio concreto di determinare un ricorso abusivo a tale tipo di contratti e, pertanto, non è compatibile con lo scopo e l’effettività dell’accordo quadro.

Nel caso di specie, la Corte ammette il ricorso a contratti a termine per esigenze temporanee tipo la sostituzione di un dipendente ma, non ammette che contratti di lavoro a tempo determinato possano essere rinnovati per la realizzazione, in modo permanente e duraturo, di compiti nel servizio sanitario che appartengono alla normale attività del servizio ospedaliero ordinario.

Il rinnovo di contratti o di rapporti di lavoro a tempo determinato per far fronte alle esigenze che, di fatto, hanno carattere non già provvisorio ma permanente e durevole non è giustificato ai sensi della clausola 5, punto 1, lettera a), dell’accordo quadro dato che i contratti di lavoro a tempo indeterminato costituiscono la forma comune dei rapporti di lavoro.

Ciò premesso, la Corte Europea di Giustizia afferma i seguenti principi:

La clausola 5, punto 1, lettera a), dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, deve essere interpretata nel senso che essa osta a che una normativa nazionale, quale quella oggetto del procedimento principale, sia applicata dalle autorità dello Stato membro interessato in modo tale che:

  • il rinnovo di contratti di lavoro a tempo determinato successivi, nel settore pubblico sanitario, sia considerato giustificato da «ragioni obiettive» ai sensi di tale clausola poiché detti contratti sono basati su disposizioni di legge che consentono il rinnovo per assicurare la prestazione di specifici servizi di natura temporanea, congiunturale o straordinaria, mentre, in realtà, tali esigenze sono permanenti e durature;
  • non esista alcun obbligo per l’amministrazione competente di creare posti strutturali che mettano fine all’assunzione di personale con inquadramento statutario occasionale e che gli sia permesso di destinare i posti strutturali creati all’assunzione di personale «a termine», in modo tale che la situazione di precarietà dei lavoratori perduri, mentre lo Stato interessato conosce un deficit strutturale di posti per il personale di ruolo in tale settore.

Inoltre la suddetta clausola 5 non si oppone, in via di principio, ad una normativa nazionale che impone che il rapporto contrattuale termini alla data prevista dal contratto a tempo determinato e che si proceda alla liquidazione di ogni pagamento, senza che ciò escluda un’eventuale nuova nomina, a condizione che detta normativa non sia di natura tale da rimettere in causa l’obiettivo o l’efficacia pratica di tale accordo quadro, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare.

San Matteo

 

San Matteo

Nome:
 San Matteo

Titolo:
 Apostolo ed evangelista

Ricorrenza:
 21 settembre

S. Matteo, che prima si chiamava Levi, è l’autore del primo Vangelo, che scrisse in aramaico, ed è uno dei primi Apostoli che Gesù chiamò alla sua sequela.

Giudeo di nascita, figlio di Alfeo, secondo S. Marco egli esercitava il mestiere di gabelliere in Cafarnao. Quando il Maestro Divino gli disse di seguirlo, stava appunto seduto al banco delle gabelle sulle rive del lago. Ecco il tratto evangelico : « E Gesù tornò verso il mare; e tutto il popolo andava a lui e li ammaestrava. E nel passare vide Levi d’Alfeo, seduto al banco della gabella, e gli disse : Seguimi. Ed egli, alzatosi, lo segui ».

Mirabile generosità! Matteo aveva un ufficio che gli assicurava una certa agiatezza. Ma questa pronta rinuncia ai beni per seguire Gesù gli meritò una tale abbondanza di grazia da raggiungere le più alte cime della perfezione cristiana. S. Matteo ebbe in seguito la fortuna di ospitare in casa sua il Salvatore, onde i Farisei si scandalizzarono moltissimo, perché Gesù mangiava coi pubblicani e coi peccatori. Ma conosciamo la solenne risposta di Gesù: « Non son venuto per i sani, ma per i malati ».

Ricevuto lo Spirito Santo nella Pentecóste, predicò il Vangelo nella Giudea e nelle contrade vicine e poco dopo la dispersione degli Apostoli per il ‘mondo, scrisse il Vangelo destinato ai Giudei.

S. Matteo, siccome scriveva per i suoi connazionali, volle dimostrare che Gesù Crocifisso era il Messia aspettato, il Redentore d’Israele profetato dalle Scritture. Ad ogni passo infatti si trova l’espressione: « Come è stato scritto da Isaia profeta, dai profeti », ecc. ecc.; e minuziosamente prova come le profezie e le promesse dell’Antico Testamento si siano compiute in Gesù Cristo.

Predicò poi il Vangelo nell’Africa, in Etiopia, e si sa per testimonianza di Clemente Alessandrino, che praticava l’esercizio della contemplazione e conduceva vita austerissima, non mangiando altro che erbe, radici e frutta selvatica.

Fu trucidato da una squadra di feroci pagani, mentre celebrava il santo sacrificio. Le sue reliquie furono trasportate dopo trecento anni in Bretagna, e di qui nella sontuosissima cattedrale a lui dedicata nella città di Salerno.

Come gli altri Evangelisti, anche S. Matteo è figurato dai quattro misteriosi animali descritti dal profeta Ezechiele, e nell’Apocalisse da S. Giovanni. È comune sentenza dei Ss. Padri della Chiesa che l’animale che aveva la figura quasi d’uomo raffigura S. Matteo, il quale appunto comincia il Vangelo colla generazione temporale di Gesù.

PRATICA. Ad onore di S. Matteo leggiamo oggi un tratto di Vangelo.

PREGHIERA. Ci vengano in aiuto, o Signore, le preghiere del tuo beato apostolo ed evangelista Matteo, affinché ciò che non ottengono le nostre forze, ci sia donato per sua intercessione