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San Giovanni Crisostomo
Giovanni soprannominato Crisostomo, o bocca d’oro, per la sua meravigliosa eloquenza, nacque in Antiochia.
In giovanissima età fu privato del padre. Gli rimase la santa genitrice che ad altro non pensò se non ad adempiere fedelmente tutti gli obblighi di una madre cristiana verso i suoi figliuoli.
Il Crisostomo studiò retorica e filosofia sotto la scorta dei migliori maestri del suo tempo e fece progressi tali che lo stesso suo insegnante ne rimase meravigliato, e, interrogato una volta dai suoi amici quale dei suoi discepoli avrebbe preferito gli succedesse nella cattedra : Io nominerei, rispose, a mio successore Giovanni; se i Cristiani non ce l’avessero già involato.
Il vescovo di Antiochia, Melezio, conoscendo le rare qualità del Crisostomo, lo ordinò lettore. Flaviano, successore di S. Melezio, lo innalzò al sacerdozio, con l’incarico di predicar la parola di Dio, ufficio che Giovanni compì con zelo infaticabile e con grandissimo frutto. Egli spiegava Ie Scritture con molta chiarezza e proprietà; le sue istruzioni erano sode, le esortazioni vive e penetranti. Riprendeva con forza, esortava con carità e sapeva adattarsi alla mentalità di ciascuno.
Dodici anni continuò nel suo ufficio, quando venne a morire il vescovo di Costantinopoli, Nettario. Nell’elezione il pensiero corse subito a Giovanni, che a voce di popolo fu eletto successore il 26 febbraio dell’anno 398. Lo zelo per riformare i costumi gli attirò molti nemici.
Avendo pubblicamente ripreso dal pulpito alcune colpe dell’imperatrice, questa se ne volle vendicare. Lo fece quindi arrestare, e radunò il consiglio per escogitare cosa fare al Crisostomo. Chi proponeva l’esilio, chi la morte, chi la prigione perpetua, e chi altro. Finalmente uno che conosceva l’animo del Santo disse: « Ouanto avete proposto, altro non serve che a rallegrare il Vescovo. Con una cosa sola voi potete fargli del male, cioè facendogli commettere anche un solo peccato; ma fare questo non è in vostro potere ».
Si decise di esiliarlo in Bitinia. La notte appresso vi fu in Costantinopoli un terribile terremoto che tutti riguardarono come un effetto della collera divina. L’imperatrice medesima si spaventò e scongiurò l’imperatore a richiamare il santo Vescovo.
Tornò Giovanni in mezzo al suo popolo plaudente, ma per poco tempo, perché i suoi nemici non desistettero, e tanto fecero che l’imperatore fu costretto a esiliarlo nuovamente. Giovanni, per l’avanzata età e per gli strapazzi del viaggio, a stento poté arrivare alla città destinata; il giorno dopo il Signore lo chiamò a sè: era il 14 settembre del 407. Varie e pregevolissime sono le opere scritte da lui, e la Chiesa lo dichiarò Dottore.
PRATICA Non temete i mali di coloro che vi vogliono spaventare, ma temete il peccato che vi può mandare eternamente all’inferno.
PREGHIERA. La grazia celeste, deh! Signore, amplifichi la tua Chiesa, la quale hai voluto illustrare con i meriti gloriosi e la dottrina del tuo beato Giovanni, vescovo e confessore
Sussidio di 500 euro al mese ai disoccupati in aree di crisi 1
Sussidio di 500 euro al mese ai disoccupati in aree di crisi 1
Lo scorso 6 settembre il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato che a breve sarà approvato un Decreto correttivo del Jobs Act che conterrà alcuni importanti interventi a favore di cassintegrati e disoccupati in aree di crisi e a favore dei lavoratori stagionali.
Fra gli interventi troviamo un sussidio di 500 euro al mese ai disoccupati, il prolungamento degli ammortizzatori sociali in deroga e il prolungamento della NASPI per i lavoratori stagionali.
Ammortizzatori sociali per le aree di crisi complessa
Il primo intervento sarà sugli ammortizzatori sociali per le aree di crisi complessa, ovvero delimitati territori con caratteristiche definite dalla legge, in cui sono in corso processi di industrializzazione che necessitano di una particolare attenzione e sostegno.
In queste aree il Governo si pone l’obiettivo di garantire la continuità delle prestazioni a sostegno del reddito di:
- lavoratori che concludono un periodo di CIGS entro il 2016;
- lavoratori collegati ancora all’impresa in CIGS che dovrebbero passare alla NASPI. Per questi ultimi, si opererà in deroga all’ordinamento, estendendo per ulteriori 12 mesi la CIGS, qualora l’impresa presenti un piano dedicato al recupero occupazionale, anche estendendo il precedente, concordato tra il Ministero del Lavoro, il Ministero dello Sviluppo economico e la Regione.
Sussidio di 500 euro al mese per 12 mesi ai disoccupati in aree di crisi
I soggetti residenti nelle suddette aree di crisi complessa, che nell’arco del 2016 hanno già concluso la mobilità o l’ASPI potranno beneficiare di un nuovo intervento di tipo sociale consistente in un sussidio di 500 euro al mese per un massimo di 12 mesi, a patto gli stessi si rendano disponibili ad interventi di politiche attive promossi dalla Regione.
Prolungamento della NASPI per i lavoratori stagionali ricorrenti del turismo e termalismo
Infine il terzo e ultimo intervento riguarderà il prolungamento della NASPI per i lavoratori stagionali ricorrenti del turismo e termalismo. Questa categoria è stata fortemente penalizzata dall’introduzione della NASPI. Lo scorso anno il problema si era in parte risolto derogando alla rergola generale e allungando la NASPI per tutti i lavoratori classificati come stagionali.
Leggi anche: Naspi, problemi in vista per gli stagionali
Con questo nuovo intervento il Ministero del Lavoro ha previsto l’incremento di un mese di NASPI in più fino ad un massimo di 4, qualora abbiano avuto rapporti di lavoro stagionale per almeno 3 anni negli ultimi 4 anni. Il meccanismo non è ancora chiaro, ma ne riparleremo sicuramente appena sarà reso noto il testo Decreto.
Fonte: Ministero del Lavoro