Tagli ai Patronati

Tagli ai Patronati: significa tagliare un sistema che gestisce il 90% delle istanze telematiche

Nel corso del convegno Inps tenutosi a Verbania il 30 ottobre scorso su “Il nuovo Inps a supporto del sistema socio-economico del territorio”, il Cepa (Inas, Inca, Ital e Acli) ha tenuto un intervento sottolineando la grande difficoltà in cui si andrà a trovare il sistema patronati se venisse approvato il taglio previsto nel disegno di legge di stabilità 2015.

“Modifiche – si legge nel testo dell’intervento – che di fatto fanno saltare il sistema patronati anche perché le norme che restringono l’anticipazione delle risorse per l’attività svolta, strangoleranno finanziariamente gli istituti di patronato, portando di fatto ad una impossibilità operativa a partire già dal prossimo anno”.

“Abbiamo supportato – continua il testo – gli Enti previdenziali ed il ministero degli Interno nel processo della loro riorganizzazione che ha avuto come architrave la digitalizzazione dell’accesso alle prestazioni, facilitando la canalizzazione delle domande e garantendo la coesione sociale in un momento di forte lacerazione, dovuto alla crisi economica. Oggi il Sistema patronati gestisce il 90% delle istanze telematiche in un Paese in cui il tasso di alfabetizzazione informatica è tra i più bassi nei Paesi occidentali …”.

“Va inoltre ricordato – prosegue – che il Fondo copre solo il 30% delle prestazioni che i Patronati forniscono, per il restante 70% non è previsto alcun finanziamento, pur permanendo l’obbligo della gratuità del servizi, così come previsto dalla legge 152/2001”.

“Oltre a mettere in gioco migliaia di posti di lavoro risulteranno sempre più drammatiche – sottolinea il testo dell’intervento del Cepa – le conseguenze che l’impoverimento dei servizi avrebbe per tutti i cittadini perché emergerà la necessità di rivolgersi ad intermediari a pagamento o a faccendieri senza scrupolo dal momento che lo Stato non potrà più garantire la gratuità dell’assistenza e della tutela rappresentata dai patronati e, dunque – prosegue – solo chi avrà più risorse potrà far valere i propri diritti e gli altri ? i meno abbienti, gli immigrati, gli emarginati, i disoccupati? Chi penserà a loro? come potranno dialogare con gli Istituti?….”.

Tagli ai Patronatiultima modifica: 2014-10-31T12:20:08+01:00da vitegabry
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