Archivi giornalieri: 29 ottobre 2014

lavoro e fisco

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE29/10/2014

GIURISPRUDENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE

SENTENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE BARI – Sentenza 24 settembre 2014, n. 2106FISCALE

Accertamento imposte dirette – Accertamento sintetico – Redditometro – Natura di presunzione semplice – Inversione dell’onere della prova – IDEM – Redditometro – Rilevanza del mero possesso dei beni – Esclusione – Valutazione delle spese per il mantenimento e la manutenzione – IDEM – Redditometro – Onere della prova – Contenuto

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE BRINDISI – Sentenza 16 settembre 2014, n. 1032FISCALE

ICI – Costruzione di impianto fotovoltaico – Terreno agricolo – Mutamento della destinazione urbanistica – Necessità – Non sussiste

CONSIGLIO DI STATO

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 27 ottobre 2014, n. 5328LAVORO

Revoca permesso di soggiorno

CORTE COSTITUZIONALE

ORDINANZA

CORTE COSTITUZIONALE – Ordinanza 28 ottobre 2014, n. 247LAVORO

Sanzioni amministrative – Violazioni della normativa in tema di riposo giornaliero e riposo settimanale – Applicazione all’autore dell’illecito amministrativo della legge successiva più favorevole

SENTENZA

CORTE COSTITUZIONALE – Sentenza 28 ottobre 2014, n. 243LAVORO

Controversie in materia di lavoro e previdenza – Assegni di inabilità e di invalidità – Condizione di procedibilità della domanda – Accertamento tecnico preventivo del requisito sanitario – Termine perentorio per il deposito del ricorso introduttivo della fase contenziosa – Sanzione di inammissibilità sulla mancata specificazione dei motivi della contestazione

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 ottobre 2014, n. 22809FISCALE

Fallimento – Accertamento – Cartella esattoriale

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 ottobre 2014, n. 22817FISCALE

Tributi – Accertamento – Frode fiscale – Responsabilità dell’amministratore di fatto – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 ottobre 2014, n. 22877FISCALE

Tributi – Comunicazioni del contribuente all’ufficio sbagliato – Onere di trasmissione all’ufficio competente.

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 settembre 2014, n. 20431FISCALE

Tributi (in gene) Cartella di pagamento – aArt.36 bis, comma 3, del d.P.R. n.600 del 1973 e 54 bis, comma 3, del d.P.R. del d.P.R. n.633 del 1972 – Comunicazione al contribuente dell’esito della liquidazione – Omissione – Nullità della cartella – Esclusione – Fondamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 settembre 2014, n. 20433FISCALE

Condono – Procedimento e processo – Decadenza – Rettifica dell’ufficio – Condono – Elisione del debito del contribuente – Crediti del contribuente – Inefficacia del condono – Art.9, L. n.289 del 2002 – Rettifica dell’ufficio finanziario – Legittimità – Operazioni inesistenti – Disconoscimento del credito d’imposta IVA – È legittimo

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 ottobre 2014, n. 22827LAVORO

Lavoro – Cuoco – Caduta dalle scale – Dispositivi di sicurezza – Calzature antiscivolo – Mancanza del nesso di causalità – Imprudenza

LEGISLAZIONE

LEGGE

LEGGE 07 ottobre 2014, n. 154LAVORO, FISCALE

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre

PRASSI

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE

COMUNICATO

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE – Comunicato 28 ottobre 2014LAVORO

Manuale sulla qualificazione per l’esecuzione di lavori pubblici di importo superiore a 150.000 euro.

INPS

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 28 ottobre 2014, n. 8080LAVORO, FISCALE

Gestione modelli F24 anomali per incoerenza tra codice fiscale e posizione contributiva

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

CIRCOLARE

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Circolare 24 ottobre 2014, n. 5698LAVORO

Emersione da lavoro irregolare ex art. 5 decreto legislativo 16 Luglio 2012, n. 109. Precisazioni ed indicazioni operative.

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

CIRCOLARE

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – Circolare 27 ottobre 2014, n. 23743LAVORO, FISCALE

Intestazione temporanea di veicoli – Circolare prot. n. 15513 del 10 luglio 2014 – Chiarimenti applicativi

REGIONE TOSCANA

COMUNICATO

REGIONE TOSCANA – Comunicato 28 ottobre 2014LAVORO, FISCALE

Approvazione dell’ordinanza n. 42 del 9 ottobre 2014.

Cariche Ast, Landini: “Vergogna, picchiati senza motivo”. Il Viminale apre un’inchiesta

Cariche Ast, Landini: “Vergogna, picchiati senza motivo”. Il Viminale apre un’inchiesta

Cariche Ast, Landini: "Vergogna, picchiati senza motivo". Il Viminale apre un'inchiesta
Il leader della Fiom, Landini, oggi a Roma (ansa)

Senato e Camera: Alfano riferisca in Aula. Sel chiede le sue dimissioni. I sindacati: “Violenze inaccettabili contro i lavoratori”. Vendola: “Angelino, non finisce qui”. La sinistra Pd: “Non attaccare chi protesta”. L’esecutivo: “Verifiche entro stasera”. Il ministro per lo Sviluppo, Guidi, chiede all’azienda di dimezzare la mobilità prevista per oltre 500 persone

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29 ottobre 2014

 
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ROMA – Le cariche della polizia al sit-in a Roma dei lavoratori delle Acciaierie di Terni (Ast, gruppo ThyssenKrupp) scatenano l’indignazione di politica e sindacati. Proteste così forti che il Ministero dell’Interno aprirà un’inchiesta per verificare le responsabilità della polizia. E’ quanto ha fatto sapere il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, durante l’incontro con i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm. “Abbiamo seguito la vicenda da subito”, ha aggiunto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ribadendo il suo “dispiacere”. “Siamo stati in contatto con i ministri Guidi, Alfano e i responsabili sindacali. Vogliamo la massima trasparenza e verificheremo l’accaduto: in poche ore Alfano ha garantito tutta la documentazione per ricostruire in modo puntuale quello che è successo”.

Alfano a Palazzo Madama.
 Non solo. Tutti i gruppi parlamentari del Senato, in apertura dei lavori d’Aula, hanno chiesto al ministro dell’Interno Angelino Alfano di riferire domani al question time sulle “cariche della polizia contro gli operai dell’Ast di Terni che manifestavano davanti all’ambasciata tedesca”. E Alfano riferirà anche alla Camera “non appena possibile”, ha rivelato il vicepresidente Roberto Giachetti. Anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha telefonato ad Alfano e al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per avere informazioni e chiarimenti su quanto accaduto durante il corteo degli operai. Alla Camera i deputati di Sinistra Ecologia e Libertà hanno esposto cartelli con la scritta “Alfano dimettiti”. Sel ha annunciato una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro dell’Interno.

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Camusso: “Affrontare i problemi”.
 Anche la Cgil ha chiesto al governo di dare risposte immediate, stigmatizzando le azioni degli agenti: “Vorrei dare un abbraccio e solidarietà ai lavoratori e i dirigenti sindacali. Ci sono persone che rischiano il posto di lavoro”, ha detto il leader Susanna Camusso, “e che oggi sono state picchiate dalla polizia. Metà del Paese sta sempre peggio e se ci sono persone che manifestano ci sono cariche. C’è una questione sociale in questo Paese. Si parli di questo. Invece sulle questioni di merito non si risponde mai”. Camusso è andata in ospedale a trovare i lavoratori feriti e ha anche telefonato al ministro dell’Interno Alfano per chiedere spiegazioni.

Landini: “Basta slogan e Leopolde, ora fatti”. “Appena siamo partiti in corteo siamo stati caricati senza alcuna motivazione”, ha raccontato il segretario della Fiom, Maurizio Landini, presente alla manifestazione. “Anch’io ho preso le botte dai poliziotti. Alcuni dei nostri sono finiti in ospedale. Ma non finisce qui. Il Governo”, ha affermato il segretario nazionale della Fiom, “deve rispondere adesso. Siamo noi che paghiamo le tasse anche per quelli che sono là. Dica una parola il presidente del Consiglio, invece di fare slogan del c…  Questo Paese”, ha aggiunto Landini, “esiste perché c’è gente che paga le tasse. Altro che palle, Leopolde e c…. varie. Basta slogan, hanno rotto le scatole. Che diano l’ordine di colpire chi c’è da colpire: in un Paese di ladri, di corruzione, se la vengono a prendere con noi”.

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Lo sdegno dei sindacati.
 Mentre il leader Uil, Luigi Angeletti, ha denunciato: “Oggi è successo un fatto grave e inaccettabile. Questa la cifra della politica di attacco ai sindacati? In piazza c’erano solo lavoratori e non sindacalisti. Le forze dell’ordine non devono alimentare il disordine”. E Annamaria Furlan, leader Cisl: “Noi abbiamo sempre il massimo rispetto nei confronti delle forze dell’ordine che fanno il loro dovere. Ma è davvero incomprensibile e grave quello che è accaduto oggi al corteo dei lavoratori della Ast di Terni”. Gli agenti si sono difesi dicendo che i manifestanti “volevano andare verso la stazione Termini e occupare lo scalo romano, hanno forzato il cordone delle forze di polizia e per questo c’è stata una carica di contenimento”. La polizia ha diffuso anche alcuni filmati a questo proposito (VIDEO).

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Critiche da Sel e M5S. Ma le reazioni di sdegno arrivano anche dalla politica. Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola, ha twittato contro il ministro dell’Interno Angelino Alfano: “Ambasciata germania riceve operai Ast di terni, le forze dell’ordine italiane li picchiano. Ministro Alfano, la vicenda non finisce qui”. Molto critico anche Luigi Di Maio, deputato del Movimento Cinque Stelle e vicepresidente della Camera, che ha attaccato direttamente il presidente del Consiglio: “Renzi alla Leopolda ha detto agli operai delle acciaierie di Terni che si sarebbe impegnato di più per loro. Intendeva facendoli manganellare come stamattina? Tre di loro sono in ospedale”.


Il ministro Guidi: “Verifiche entro stasera”.
 Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha sentito al telefono, subito dopo i disordini. Ne dà notizia un comunicato di Palazzo Chigi. “Il Governo continua ad essere impegnato nell’affrontare la crisi di Ast Terni – dichiara il Sottosegretario Delrio –  ed effettuerà una puntuale verifica per quanto accaduto oggi con il ferimento di alcuni operai”. Il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha aggiunto che l’esecutivo “prenderà le adeguate misure”, come confermato da Landini: il governo “si è impegnato a chiarire i fatti di oggi”. 

Il Pd con i lavoratori. “Grandissima preoccupazione e solidarietà ai lavoratori che difendono non solo il loro posto di lavoro ma un pezzo della manifattura italiana”, ha commentato Stefano Fassina al videoforum di Repubblica, “ora il governo riferisca in aula”. Mentre per il presidente del Pd, Matteo Orfini, e Gianni Cuperlo della sinistra del partito, “in casi così drammatici ci può essere tensione, ma i lavoratori dell’Ast vanno ascoltati non caricati”. Anche altri esponenti del Pd, come l’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, hanno espresso “solidarietà agli operai”. Dopo gli scontri, una delegazione dell’acciaieria di Terni, guidata da Landini, ha ottenuto un incontro al ministero dello Sviluppo economico. I dirigenti hanno fatto il loro ingresso nello stabile di via Veneto presidiato da numerosi blindati delle forze dell’ordine. Nel frattempo diverse centinaia di manifestanti hanno mantenuto il loro presidio attorno al ministero.

Superare lo stallo. Le polemiche e i disordini arrivano in un nuovo capitolo nella vertenza delle Acciaierie di Terni (Ast) del gruppo ThyssenKrupp, a due settimane di distanza circa dalla rottura ufficiale delle trattative. Due i fronti aperti: da una parte quello tra governo e azienda, con un incontro tra le parti. Dall’altra quello dei lavoratori, che portano simbolicamente la loro protesta sotto le finestre dell’ambasciata tedesca a Roma e annunciano di voler far sentire la loro voce anche ad Essen, dove la multinazionale tedesca ha la testa. 

Oltre 500 persone a rischio. Sul primo versante l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, è arrivata intorno alle dieci della mattinata al ministero dello Sviluppo economico (Mise), per incontrare la ministra Federica Guidi in un paio d’ore di vertice. All’incontro ha preso parte anche il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, che ha espresso “moderato ottimismo” al termine. Sul tavolo c’è la messa in mobilità per 550 persone, se non si troverà un accordo diverso. Per questi si profilerebbe un Natale amarissimo con la lettera di licenziamento che rischierebbe di portare al collasso il tessuto sociale di Terni, che vive dell’acciaieria stessa. 

SCHEDA – Il piano di tagli e licenziamenti di ThyssenKrupp

Le richieste del governo. Nel corso dell’incontro, l’esecutivo ha chiesto alla Ast “di ridurre l’impatto sull’occupazione a circa la metà della cifra proposta” dall’azienda, pari “al massimo a 290 unità invece di 550, e da gestire in un periodo di 24 mesi utilizzando la mobilità incentivata, con incentivi che l’azienda è stata disponibile a valutare tra i 50mila e gli 80mila euro”. Lo ha indicato il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, riferendo alla Camera sulla vertenza di Terni.

Le richieste alla ThyssenKrupp. Usciti dall’incontro al Mise i sindacati hanno riferito che “il ministro Guidi sta facendo incontri con l’azienda per cambiare il piano industriale e che il Governo si è impegnato affinché l’azienda ricominci a pagare gli stipendi a condizione che i lavoratori lascino entrare le tre persone dell’amministrazione”. I sindacati si sono detti disponibili e hanno aggiunto che la settimana prossima saranno riconvocati per capire se ci sono stati passi avanti. “L’unica mediazione possibile è che la ThyssenKrupp cambi il piano industriale, ritiri tutte le procedure unilaterali che ha avanzato finora, provveda immediatamente al pagamento degli stipendi; speriamo che il Governo lo dica forte e chiaro al management dell’azienda”, dice Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm.

La posizione di Renzi. Negli ultimi giorni, anche il premier Matteo Renzi è stato chiamato in causa dagli stessi operai di Terni. Una delegazione di lavoratori si è presentata alla Leopolda nel fine settimana, dove ha ottenuto di parlare con il presidente del Consiglio. Quest’ultimo si è detto disposto a mediare, eventualmente anche chiamando Angela Merkel, telefonata che per il momento non si è realizzata. Sabato, anche il corteo della Fiom e della Cgil che ha animato Roma ha ospitato gli operai Ast, presenti sul palco di Piazza San Giovanni.

Ast di Terni, alta tensione al corteo di Roma: quattro operai feriti dalle cariche della polizia (LA STAMPA)

Ast di Terni, alta tensione al corteo di Roma: quattro operai feriti dalle cariche della polizia

I dipendenti dell’Acciaieria protestano contro la decisione della Thyssenkrupp di mettere in mobilità oltre 500 persone. Ira di Landini: “Picchiati senza un motivo”. Delrio: “Verificheremo quanto accaduto”. Camusso in ospedale a trovare i contusi

ANSA

Manganellate ai manifestanti: sale la tensione al corteo

29/10/2014
RAPHAËL ZANOTTI

«Dica una parola la presidenza del consiglio invece di fare slogan del c…o, dica qualcosa su quel che sta succedendo. Dobbiamo anche essere picchiati da altre persone che devono lavorare? Ma che diano l’ordine di colpire quel che c’è da colpire, in un Paese di ladri, di gente che evade, di corruzione, se la vengono a prendere con gli unici onesti? Ma come siamo messi?». 

Maurizio Landini, leader della Fiom, è furibondo. Si è appena preso una manganellata, così come altri sindacalisti, mentre trattava con i dirigenti della polizia perché la manifestazione dei lavoratori della Acciai Speciali Terni potesse spostarsi dall’ambasciata tedesca al ministero dello Sviluppo Economico. Le tensioni scoppiate all’improvviso in piazza Indipendenza sono state riprese da svariate telecamere e l’indignazione dei sindacati è forte: aggrediti senza alcun motivo dalla polizia. Questo raccontano. Cinque feriti finiti in ospedale, tra i quali anche Gianni Venturi e Rosario Rapa della segreteria nazionale del sindacato dei metalmeccanici della Cgil.  

La questura di Roma dà un’altra versione: nessuna carica, solo un’azione di contenimento quando gli operai hanno cercato di sfondare il cordone per andare a occupare la stazione Termini.  

E a questo punto, le due versioni, verranno messe a confronto perché le immagini degli scontri hanno già fatto scaldare il Parlamento. Non si contano le prese di posizione dei singoli politici e tutti i gruppi parlamentari al Senato hanno chiesto che il ministro dell’Interno Angelino Alfano venga a rispondere in Parlamento di quel che è successo. Mentre alla Camera, Sel ha annunciato una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro dell’Interno mostrando un cartello in aula con la scritta «Alfano dimettiti».  

 

LA VERTENZA  

I mille operai della Ast erano a Roma per protestare contro le decisioni della Thyssenkrupp che ha annunciato una riduzione dei costi di 100 milioni e l’esubero di 550 dipendenti con la chiusura del forno entro il 2015-2016. 

Il tavolo con i sindacati è saltato due settimane fa. Stamattina gli operai erano andati davanti all’ambasciata tedesca con due istanze: 

1) Registrare la protesta in un documento 

2) Favorire l’incontro con i vertici tedeschi 

L’ambasciata ha accolto una delegazione. Il documento, tuttavia, è stato ritenuto troppo generico dai manifestanti che, a questo punto, hanno deciso di spostarsi al ministero dello Sviluppo Economico dove il governo era in trattative con i vertici tedeschi. È stato in questo frangente che sono cominciati gli scontri.  

 

MANGANELLATE IN TESTA  

 

 

«Una carica senza senso, violenta e indiscriminata». Così Cristiano Costanzi, segretario della Fillea di Terni, uno dei sindacalisti feriti ricoverati in ospedale (venti punti di sutura in testa), ha spiegato ai propri colleghi cos’era successo. «Noi sindacalisti eravamo tra polizia e lavoratori – racconta Costanzi – stavamo trattando con i dirigenti delle forze dell’ordine. Quando mai si aggredisce qualcuno che sta mediando?». Stessa sorte è toccata a Gianni Venturi e Rosario Rapa della segreteria Fiom. «Sono stati colpiti alla testa dalle manganellate. Chiederemo un incontro al ministro dell’Interno e al capo della Polizia per quello che è successo oggi perché noi siamo lavoratori come loro e non vogliamo gli scontri di piazza. Siamo tutti lavoratori» ha spiegato Landini. 

 

 

 

 

 

LA REAZIONE DEI SINDACATI  

Cgil  

«Ci sono persone che rischiano il posto di lavoro – ha detto il leader Cgil Susanna Camusso – che oggi sono state picchiate dalla polizia. Si parli di questo e non delle sciocchezze. Ogni tanto serve tornare con nettezza sul rischio di un paese diviso tra chi si misura con i problemi del lavoro e chi pensa che siamo di fronte ad un mondo carino e che basti solo spargere ottimismo». Il segretario della Cgil si è recata in ospedale a visitare i feriti. 

 

Uil «Oggi è successo un fatto grave e inaccettabile. Le forze dell’ordine non devono alimentare il disordine. Il Governo deve intervenire e risponderne, perché episodi del genere non possono passare sotto silenzio» ha dichiarato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti.  

 

CISL. «Noi abbiamo sempre il massimo rispetto nei confronti delle forze dell’ordine che fanno il loro dovere. Ma è davvero incomprensibile e grave quello che è accaduto oggi » ha invece commentato Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl. 

 

 

LA POSIZIONE DEI POLITICI  

 

Alle richieste di chiarimenti provenienti dal mondo sindacale e della politica, ha risposto in prima battuta il sottosegretario Graziano Delrio dopo essersi sentito al telefono con Landini. «Il Governo continua a essere impegnato nell’affrontare la crisi di Ast Terni ed effettuerà una puntuale verifica per quanto accaduto oggi con il ferimento di alcuni operai». E il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha dichiarato che il governo ha chiesto alla Thyssenkrupp di ridurre gli esuberi da 550 a 290 «da gestire in 24 mesi, utilizzando la mobilità incentivata con livelli di incentivo che sono tra 50mila fino a 80mila euro». 

 

Anche la minoranza del Pd non si è fatta attendere. «Per poco all’ospedale non ci finiva anche Landini. Mi chiedo sinceramente se ci si renda conto. La situazione così scappa di mano» è stato invece il commento a caldo del deputato Pd Pippo Civati. «Preoccupazione e solidarietà ai lavoratori della Ast per quello che è successo a Roma: stanno conducendo una battaglia durissima non solo per difendere il loro posto di lavoro ma un pezzo della manifattura italiana». La posizione di Stefano Fassina. «In piazza c’erano dei lavoratori ed è gravissimo quello che è successo. Dobbiamo rispondere con la politica industriale non con la polizia.  

 

Ruvido e sarcastico il Movimento 5 Stelle che con la voce del deputatoRiccardo Fraccaro e tramite un tweet afferma: «Operai Ast Terni manganellati per reprimere protesta. Regime renziano massacra diritti per tutelare poteri forti: ordini dall’alto! Vergogna Pd».