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Le patologie muscoloscheletriche del collo che sono causa di sintomatologia dolorosa interessano un numero sempre crescente di persone (si stima che fra il 10 ed il 20% della popolazione sia interessato da tale patologia) e tale dato non è spiegabile solo con l’invecchiamento della popolazione, ma secondo Rubin “Epidemiology and risk factors for spine pains” in Neurol. Clin del 2007, è da porre in relazione con il sempre maggior numero di persone che operano al computer o con il collo in posizione fissa prolungata.
L’indagine SUMER già nel 2003 indicava fra le condizioni posturali disagevoli interessanti il rachide cervicale “il mantenimento del capo e/o del collo in flessione per più di 20 ore settimanali”.
Secondo tale indagine il 10% dei lavoratori sono esposti a “posizione di flessione della testa e del collo” e tale condizione era più frequente fra le lavoratrici. Nei settori bancari e finanziari, nell’industria dell’abbigliamento e del cuoio tale percentuale raggiunge addirittura il 25%.