Pensioni. Seminario Inca e Cgil sul libro verde dell’Ue

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Dire, fare, tutelare

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Il seminario della Cgil e dell’Inca dedicato al “Libro verde” sulle pensioni della Commissione europea, in programma a Roma il 28 e 29 ottobre prossimi,  vuole proporre una discussione di particolare attualità, perché le intenzioni in esso contenute sono spesso utilizzate dai governi nazionali per giustificare manovre restrittive, come quella approvata di recente in Italia, contro la quale purtroppo soltanto la Cgil si è opposta.

La novità contenuta nel Libro verde è che ora l’Unione europea usa i provvedimenti restrittivi già fatti dai singoli Paesi per indicarli come modello da estendere agli altri; come esempio di politica sociale da adottare nei periodi di crisi. Un orientamento diametralmente opposto se raffrontato a quello espresso pochi anni fa dalla stessa Commissione, quando, invece poneva l’accento sulla necessità che tutti i Paesi garantissero pensioni adeguate e quindi la sostenibilità sociale dei sistemi previdenziali, da cui far scaturire la sostenibilità economica.

Il cambiamento dell’Unione europea è evidente, poiché l’attenzione prevalente è posta ora su due fattori: gli effetti della crisi finanziaria sui sistemi previdenziali e l’invecchiamento della popolazione. A fronte di questi due elementi propone un’unica linea: l’innalzamento generalizzato dell’età pensionabile e l’abbassamento dei rendimenti pensionistici. Si cela come in tutta Europa la crescente disoccupazione giovanile e la precoce espulsione dei lavoratori in età matura necessitino di un rafforzamento delle tutele pubbliche e non, come prefigura la Commissione, un puro rinvio alle responsabilità individuali.

La ricerca che l’Inca ha condotto sui sistemi di tutela individuale nei principali Paesi europei indica come l’affermazione dei diritti del lavoro e di cittadinanza sia un ambito significativo di intervento al quale non si deve rinunciare se si vuole evitare che a pagare gli effetti della crisi economica e finanziaria siano le fasce più deboli della popolazione. Il movimento dei lavoratori si è già opposto a questo nuovo e negativo orientamento della Commissione. Ne sono la riprova le manifestazioni in Francia contro l’innalzamento dell’età pensionabile di due anni (da 60 a 62), graduata in 4 mesi ogni anno fino al 2018 e la posizione della Confederazione europea dei sindacati a favore di una politica che crei nuova occupazione. 

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Pensioni. Seminario Inca e Cgil sul libro verde dell’Ueultima modifica: 2010-10-27T09:23:00+02:00da vitegabry
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