Archivi giornalieri: 22 febbraio 2017
Osservatore Romano
Importo NASpI 2017
Importo NASpI 2017, CIG, disoccupazione agricola e altri ammortizzatori sociali
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Come ogni anno l’INPS ha rilasciato la circolare 36/2017 con l’importo NASpI 2017 e degli altri ammortizzatori sociali.
La circolare riguarda:
- NASpI;
- CIG e CIG settore edile (intemperie stagionali);
- assegno ordinario e assegno emergenziale per il Fondo del Credito;
- assegno emergenziale per il Fondo del credito cooperativo;
- indennità di disoccupazione agricola;
- assegno per le attività socialmente utili.
Gli importi vengono ricalcolati annualmente nella misura del 100% dell’aumento derivante dalla variazione annuale dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati. Vista la variazione negativa di detto indice, anche per il 2017 gli importi rimangono invariati rispetto allo scorso anno.
L’INPS inoltre rilascia alcune precisazioni sull’indennità di mobilità ordinaria e sul trattamento di disoccupazione edilizia, che come noto sono state abrogate dal Jobs Act per gli eventi di disoccupazione intercorsi dal 1° gennaio 2017 e sostituiti con il sussidio di disoccupazione NASpI.
Leggi anche: NASpI 2017
Importo NASpI 2017
La retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo dell’indennità di disoccupazione NASpI è pari ad euro 1.195 per il 2017 (vedi circolare n. 94 del 12/05/2015).
L’importo massimo mensile della NASpI 2017, non può superare in ogni caso la somma di euro 1.300.
Precisazioni su indennità di mobilità ordinaria e disoccupazione edilizia
L’INPS precisa nuovamente che i lavoratori oggetto di licenziamento collettivo e i lavoratori interessati dal trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia licenziati a far data dal 31 dicembre 2016, non potranno più richiedere i rispettivi trattamenti di mobilità ordinaria e disoccupazione edile, ma dovranno accedere alla NASpI.
Vi rimandiamo alla lettura completa della Circolare 36/2017, che trovate gratuitamente qui sotto. Prima però lasciateci un Mi Piace
LD
Lavoro e Diritti |
Importo NASpI 2017, CIG, disoccupazione agricola e altri ammortizzatori sociali Posted: 22 Feb 2017 01:54 AM PST Come ogni anno l’INPS ha rilasciato la circolare 36/2017 con l’importo NASpI 2017 e degli altri ammortizzatori sociali. La circolare riguarda: NASpI; CIG e CIG settore edile (intemperie stagionali); assegno ordinario e assegno emergenziale per il Fondo del Credito; assegno emergenziale per il Fondo del credito cooperativo; indennità di disoccupazione agricola; assegno per le attività socialmente utili. Gli importi […] Link all’articolo originale: Importo NASpI 2017, CIG, disoccupazione agricola e altri ammortizzatori sociali |
Lavoro Fiscale
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rassegna
del 22/02/2017 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Email e smartphone
Email e smartphone aziendali, no al controllo indiscriminato del datore
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Al datore di lavoro è vietato l’accesso indiscriminato a email e smartphone aziendali dati in dotazione ai lavoratori dipendenti.
L’accesso indiscriminato informazioni contenute in email e smartphone aziendali e il mantenimento in archivio per un tempo eccessivamente lungo delle loro copi, costituisce un comportamento illecito del datore di lavoro.
Lo ha ribadito recentemente il Garante della Privacy, con provvedimento del 22 dicembre 2016, denominato “Accesso alla posta elettronica dei dipendenti” e pubblicato nella newsletter del Garante Privacy del 17 febbraio 2017.
Email e smartphone aziendali, controllo nel rispetto della privacy
Nel rispetto della tutela della privacy, il lavoratore deve essere sempre informato in modo chiaro e dettagliato sulle modalità di accesso e di utilizzo da parte del datore di lavoro degli strumenti aziendali in dotazione, come ad esempio l’email e il GPS installato sullo smartphone in dotazione.
Tuttavia il Garante, nel disporre il divieto di accesso indiscriminato a tali dati, ha comunque sottolineato che l’azienda ha la facoltà di verificare l’esatto adempimento della prestazione professionale ed il corretto utilizzo degli strumenti di lavoro da parte dei dipendenti, salvaguardando al contempo la loro libertà e dignità.
Il caso specifico
Nel caso specifico un lavoratore ha effettuato un reclamo nei confronti del Garante, in quanto a suo avviso vi sarebbe stato un abuso dal datore di lavoro, in questo caso una multinazionale, che avrebbe acquisito informazioni anche private contenute nella email aziendale e nel telefono aziendale, sia durante il rapporto professionale sia dopo il suo licenziamento.
Il Garante ha effettivamente riscontrato numerose irregolarità tra cui:
- l’inadeguata informativa sulla privacy sull’uso dei dati da parte dell’azienda;
- la configurazione del sistema di posta elettronica in modo da conservare copia di tutta la corrispondenza per ben dieci anni, tempo evidentemente sproporzionato.
- il mantenimento delle caselle di posta elettronica attive fino a sei mesi dopo la cessazione del contratto, senza la possibilità per gli ex dipendenti di accedervi e senza che i mittenti fossero informati che le email non sarebbero state visionate dai legittimi destinatari, ma da altri soggetti.
Infine il Garante ha accertato che il datore di lavoro aveva la possibilità di accedere da remoto alle informazioni contenute negli smartphone in dotazione ai dipendenti, sia di tipo aziendale che di tipo privato; inoltre queste informazioni potevano essere copiate o cancellate e comunicate a terzi, in violazione dei principi di liceità, necessità, pertinenza e non eccedenza del trattamento
Lavoro Fiscale
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rassegna
del 21/02/2017 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cumulo dei contributi
Cumulo dei contributi: buone notizie dalla Legge Bilancio 2017 – Patronato .Cumulo dei contributi: buone notizie dalla Legge Bilancio 2017Acli
La Legge di Bilancio per il 2017 ha introdotto misure previdenziali per allentare la rigidità della Riforma Monti Fornero, caratterizzata dall’onerosità dei requisiti pensionistici senza una distinzione tra carriere, mansioni e posizioni personali.
Sul piano delle posizioni lavorative caratterizzate da mobilità e discontinuità (si pensi ad una carriera lavorativa frammentata tra impiego pubblico, impiego privato, lavoro parasubordinato e libera professione), la Legge ridisegna l’istituto del cumulo gratuito, introdotto dalla Legge n. 228 del 2012, agevolando l’accesso al pensionamento anticipato per i lavoratori con contribuzione ripartita su più gestioni previdenziali.
Cumulo: cosa significa?
Con il termine cumulo, si intende la possibilità di maturare i requisiti contributivi richiesti per una prestazione sommando la contribuzione presente nelle diverse gestioni, senza necessità di trasferimento da una gestione all’altra, aspetto tipico della ricongiunzione (oggi quasi sempre onerosa). La pensione sarà, dunque, maturata sommando i diversi periodi di contribuzione – che restano nella loro collocazione originaria – ed il suo importo sarà la somma delle quote maturate gestione per gestione, secondo i propri criteri di calcolo.
Prima della Legge Bilancio 2017
La Legge n.228/2012 aveva riservato la facoltà di cumulo alle sole pensioni di vecchiaia, inabilità e pensioni ai superstiti con esclusione della pensione anticipata. L’istituto, inoltre, non interessava le Casse dei Liberi Professionisti e non poteva operare nel caso in cui si fosse raggiunto un autonomo diritto a pensione in una delle gestione previdenziali coinvolte.
Con la Legge Bilancio 2017
La nuova disciplina interviene puntualmente su questi aspetti, introducendo dal 1 gennaio 2017 tre importanti novità che rendono l’istituto del cumulo ancora più interessante ed efficace:
1) la facoltà di cumulo è estesa alla pensione anticipata, oltre alle pensioni di vecchiaia, inabilità e superstiti;
2) l’aver maturato un diritto autonomo a pensione in una delle gestioni coinvolte non costituisce più una preclusione al cumulo;
3) vengono finalmente ammesse le Casse di previdenza dei Liberi Professionisti;
Il cumulo si pone come un istituto alternativo alla ricongiunzione. Per questo motivo, la legge ha anche previsto la possibilità di recedere dalle ricongiunzioni in corso di pagamento rateale ottenendo la restituzione di quanto già versato. Il recesso deve essere esercitato entro il 2017 ed è praticabile a condizione che non si sia già verificato il titolo alla liquidazione del trattamento pensionistico.
Per le stesse ragioni, i soggetti che abbiano presentato domanda di pensione in totalizzazione ex D.Lgs.42/2006 prima del 1 gennaio 2017 il cui procedimento amministrativo non sia ancora concluso, possono rinunciare alla domanda in totalizzazione ed accedere alla pensione anticipata con il nuovo cumulo.
Se hai bisogno di saperne di più vieni a trovarci nella sede di Patronato Acli a te più vicina! Ti aspettiamo per offrirti una consulenza personalizzata.
Indennità di accompagnamento 2017: l’assegno aumenta – Patronato Acli
Indennità di accompagnamento 2017: l’assegno aumenta – Patronato Acli
Indennità di accompagnamento 2017: l’assegno aumenta
13 febbraio 2017
Quest’anno l’importo dell’indennità di accompagnamento sarà pari a 515,43 euro mensili.
Cos’è l’indennità di accompagnamento?
L’indennità di accompagnamento è una prestazione assistenziale, che spetta agli invalidi civili totali che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore;
- inabilità nel compiere gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continua.
A chi spetta?
L’indennità spetta a cittadini italiani, cittadini stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza, o cittadini extracomunitari con titolo di soggiorno di durata non inferiore ad un anno, purché e fino a che abbiano residenza stabile ed abituale in Italia.
Requisiti: età e reddito
Per il riconoscimento del beneficio non sono previsti limiti minimi e massimi di età.
L’indennità di accompagnamento può essere riconosciuta ad un bambino (in alternativa all’indennità di frequenza), ad un adulto in età lavorativa (con o senza pensione di inabilità a seconda del reddito), ma anche all’over 65enne (senza pensione di inabilità).
L’indennità è erogata al “solo titolo della minorazione“, è indipendente dalle condizioni economiche dell’invalido e del suo nucleo familiare, perché rappresenta il concorso dello Stato nelle spese per la tutela e la cura dei cittadini non autosufficienti.
L’importo
L’indennità è erogata per dodici mensilità, è esente da Irpef (cioè non è tassata) e non va dichiarata in denuncia dei redditi.
Anno | Importo mensile | Importo annuo |
2017 | 515,43 euro | 6.185,16 euro |
L’indennità non è reversibile e non spetta in caso di ricovero a titolo gratuito in strutture pubbliche o convenzionate.
Come fare la domanda
- Il cittadino si reca dal medico per la redazione e la trasmissione telematica all’Inps del certificato per invalidità civile ed accompagnamento (handicap e disabilità);
- Il certificato da solo non basta. Entro 90 giorni dal rilascio del certificato il cittadino – tramite il Patronato – inoltra la domanda di invalidità civile, in modalità telematica all’Inps;
- La Commissione visita il richiedente secondo i propri calendari ed emette il verbale;
- Ricevuto il verbale il cittadino torna al Patronato che – verificato le risultanze del verbale – compilerà e trasmetterà telematicamente all’Inps il modello AP70 (autocertificazione requisiti socio-amministrativi), utile per la liquidazione delle prestazioni riconosciute.
Per i malati oncologici la L. 80/2006 ha previsto un iter più veloce: la visita dovrà essere fissata entro 15 giorni dall’invio della domanda.
In caso di non trasportabilità dell’interessato, il medico invia richiesta di visita domiciliare. La richiesta può essere fatta nell’invio del primo certificato o almeno 5 giorni prima della data fissata dalla Commissione.
Per saperne di più
Il Patronato Acli a Tv2000 “Bel Tempo si spera” spiega l’indennità di accompagnamento, come funziona e a chi spetta, come ottenerla e cosa fare quando non viene riconosciuta. Guarda il video.
LAVORATORI DOMESTICI
LAVORATORI DOMESTICI: MINIMI RETRIBUTIVI E CONTRIBUTI 2017
Il 27 gennaio l’INPS, con circolare n. 13 , ha comunicato che per il 2017 l’importo dei contributi previdenziali dovuti per i lavoratori domestici sono invariati rispetto a quelli del 2016.
Pochi giorni prima le organizzazioni sindacali avevano sottoscritto, presso il Ministero, le tabelle relative ai minimi retributivi 2017: le variazioni ISTAT pari allo 0,1 % hanno comportato aumenti inferiori a 1 euro!
Profilo e mansione | Collaboratore convivente full time (retribuzione mensile) |
Collaboratore non convivente (retribuzione oraria) |
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Livello A | collaboratori familiari generici, non addetti all’assistenza delle persone, privi di esperienza professionale o con esperienza inferiore a 12 mesi | € 625,15 | € 4,54 |
Livello A super | addetti alla compagnia di persone autosufficienti o baby-sitter | € 738,82 | € 5,36 |
Livello B | collaboratori familiari con esperienza, che svolgono mansioni implicanti specifiche capacità professionali (cameriere, custode, autista, ecc.) | € 795,65 | € 5,68 |
Livello B super | assistenti a persone autosufficienti (anziani e bambini) che svolgono anche attività connesse alle esigenze di vitto e pulizia della casa | € 852,48 | € 6,02 |
Livello C | cuochi | € 909,33 | € 6,36 |
Livello C super | assistenti a persone non autosufficienti senza qualifica professionale | € 966,15 | € 6,70 |
Livello D | collaboratori familiari con posizioni idi responsabilità ed autonomia | € 1.136,64 + indennità € 168,07 |
€ 7,73 |
Livello D super | assistenti a persone non autosufficienti con qualifica professionale | € 1.193,47 + indennità € 168,07 |
€ 8,07 |
Conviventi part-time
I lavoratori inquadrati nei livelli B, BS e C possono essere assunti con orario part-time ed in regime di convivenza purché l’orario settimanale non superi le 30 ore e purché l’orario di lavoro risulti articolato in una delle seguenti modalità:
- Interamente collocato tra le 06.00 e le 14.00
- Interamente collocato tra le 14.00 e le 22.00
- Interamente collocato (max 10 ore non consecutive al giorno) in 3 giorni la settimana.
Convivente < 30 ore (retribuzione mensile) |
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Livello B | € 568,32 |
Livello B super | € 596,74 |
Livello C | € 659,24 |
Presenza notturna
Il livello è unico e la retribuzione mensile nel caso sia richiesta la semplice presenza notturna è pari a € 656,41.
Assistenza notturna
Nei casi in cui non si richiede la semplice presenza ma di compiere assistenza notturna, i parametri cambiano e con essi anche la retribuzione mensile spettante.
Assistenza notturna (valori mensili) | ||
Autosufficienti | Non autosufficienti | |
Livello B super | € 980,35 | |
Livello C super | € 1.111,07 | |
Livello D super | € 1.372,52 |
Vitto e alloggio
Indennità giornaliera | |
Pranzo e/o colazione | € 1,91 |
Cena | € 1,91 |
Alloggio | € 1,66 |
Totale giornaliero |