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Cie: Antigone, passo avanti verso loro abolizione

“Un passo avanti verso l’abolizione dei Centri di Identificazione e di Espulsione è stato fatto dalla Camera dei Deputati che ha approvato in via definitiva la Legge Europea 2013-bis, all’interno della quale sono inserite nuove norme relative ai tempi di permanenza nei Centri”. Lo dichiara il presidente dell’associazione Antigone.

“La nuova norma – sottolinea il presidente  – prevede infatti che il migrante da identificare possa essere tenuto all’interno del Centro per un periodo di complessivi 30 giorni. Nel caso la persona non fosse identificata, ma siano emersi elementi che possano rendere probabile una identificazione, il questore può richiedere al giudice di pace una o più proroghe, ma senza superare i 90 giorni di permanenza totale (il termine precedente era di 18 mesi)”. Il provvedimento prevede novità anche per gli stranieri che siano già stati trattenuti presso strutture carcerarie. “Chi avesse trascorso infatti 90 giorni in un penitenziario può essere trasferito in un Centro di Identificazione e di Espulsione ed essere lì trattenuto per un massimo di 30 giorni, senza proroghe – spiega Gonnella – Per loro, con le vecchie norme, i tempi di permanenza nei CIE, a prescindere dal periodo trascorso in carcere, poteva arrivare comunque a 18 mesi”.

“In attesa della chiusura definitiva di questi Centri – dichiara il presidente di Antigone e della neonata Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili – quella che arriva dalla Camera è un’ottima notizia. È importante che si dia subito attuazione a questa norma e vengano rilasciati tutti quei migranti per cui i tempi di permanenza abbiano superato quelli previsti dalle nuove disposizioni. In particolar modo per coloro che sono passati dalle carceri e che lì sarebbero dovuti essere identificati”.

ansa

Cieultima modifica: 2014-10-22T20:27:49+02:00da vitegabry
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