Cittadinanza

Cittadinanza: Kyenge, sì allo ius soli temperato

”Il governo propone uno ius soli temperato. Non si tratta di una formula netta, con la quale una donna straniera, appena arrivata in Italia, può partorire un bimbo italiano. Il riconoscimento della cittadinanza è concesso al bimbo solo in base al legame che già da tempo la sua famiglia ha coltivato con il nostro Paese”. Per il ministro dell’integrazione Cecile Kyenge ”di fronte a questa proposta il dibattito, libero da pregiudizi, può essere molto più sereno.

In Italia – dice in un’intervista – vivono già tanti giovani di seconda generazione: assurdo ignorarlo”. E parlando della polemica con la Lega, ”io sono un ministro della Repubblica italiana: chi ha insultato me ha offeso l’istituzione che rappresento”, dice Kyenge. ”Il mio rammarico non riguarda la mia persona, ma il fatto che all’estero si possa finire per accreditare l’immagine di un Paese ancora fermo a vecchi stereotipi e ad antiche discriminazioni razziali”.

Pur avendo declinato l’invito del Carroccio, la titolare dell’immigrazione ribadisce la ”disponibilità al dialogo e al confronto, ammesso però che si creino le adeguate condizioni”.

Nell’intervista Kyenge spiega il piano triennale contro il razzismo e la xenofobia. ”Non riguarderà soltanto gli stranieri, ma anche gli italiani di origine straniera”, dichiara. ”Da una parte vogliamo che siano applicati gli strumenti legislativi esistenti, sia quelli nazionali che internazionali, compresa la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite. E dall’altra cercheremo di promuovere la diffusione di tutto questo nelle scuole e nei posti di lavoro”. Il piano, conclude, ”approderà a ottobre in Consiglio dei ministri”.

Cittadinanzaultima modifica: 2013-08-02T18:55:27+02:00da vitegabry
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