Archivi giornalieri: 14 agosto 2013

Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili

Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili

L’Agenzia delle entrate diffonde un’utile Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili.  Si tratta di uno sforzo divulgativo che rappresenta un utile strumento per il Cittadino e per gli operatori del settore.

Contiene informazioni ed indicazioni su agevolazioni sulle spese che più comunemente vengono sostenute dalle persone con disabilità e dai loro familiari (spese di assistenza, ausili, veicoli, sussidi tecnici ed informatici ecc.

  • Scarica la Guida [in formato pdf per Acrobat reader]
    La Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili è aggiornata con la normativa in vigore.

Nel nostro sito puoi inoltre trovare moltissime altre informazioni eapprofondimenti anche sugli aspetti legislativi. Inoltre sono a tua disposizione le principali fonti normative cui anche l’Agenzia delle entrate fa riferimento.

 

Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2013

Agevolazioni fiscali auto Servizio di risposta automatica

Norme recenti hanno ampliato le agevolazioni fiscali riconosciute sui veicoli destinati alla guida o la trasporto delle persone con disabilità. Il numero crescente di provvedimenti e le condizioni di accesso ai benefici che variano a seconda del tipo di disabilità, del veicolo scelto, della provvidenza economica percepita, dell’obbligo o meno dell’adattamento, generano spesso confusione disorientando il cittadino che finisce per non capire se ha diritto o meno alle agevolazioni, come fare per ottenerle e quali sono i vincoli da rispettare.

Compilando il semplice modulo che segue si otterrà una risposta immediata a tutti questi dubbi che potrà essere stampata e utilizzata come promemoria. Il servizio garantisce una risposta a ciascuna delle combinazioni possibili (che sono 6144). Le risposte si basano rigorosamente sulle norme e sulle circolari vigenti.

Tipo di disabilità

 Disabilità motoria con capacità di deambulazione

 Disabilità motoria con grave limitazione della deambulazione o pluriamputazione

 Disabilità psichica o mentale

 Disabilità sensoriale (cecità o sordomutismo)

Provvidenza economica percepita dal disabile

 Indennità di accompagnamento per invalidità civile

 Indennità di frequenza

 Altro

 Nessuna provvidenza economica

Titolarità di patente di guida da parte del disabile

 Nessuna patente

 Patente speciale con obbligo di adattamenti di guida

 Patente normale

 Patente speciale senza obbligo di adattamenti alla guida

Tipo di veicolo

 Autovetture

 Autoveicoli per trasporto promiscuo

 Autoveicoli per trasporti specifici

 Autocaravan

 Motocarrozzette a tre ruote

 Motoveicoli per trasporto promiscuo

 Motoveicoli per trasporti specifici

 Quadriciclo leggero a motore (guida senza patente)

Cilindrata

 Diesel con cilindrata inferiore ai 2800 cc

 Diesel con cilindrata superiore ai 2800 cc

 Benzina con cilindrata inferiore ai 2000 cc

 Benzina con cilindrata superiore ai 2000 cc

Adattamenti sul mezzo

 Veicolo adattato al trasporto

 Veicolo adattato alla guida

 Veicolo non adattato

 

Servizio ideato e realizzato da Bruno Esposito e Carlo Giacobini
per l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – Direzione Nazionale
Tutti i diritti sono riservati

Come leggere i verbali di invalidità e di handicap

A chi richiede l’accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, del sordomutismo o dell’handicap, viene rilasciato, dopo una visita specifica, un verbale che definisce lo status dell’interessato e il grado di invalidità. Il verbale non è sempre di immediata ed agevole lettura. Non sempre si conoscono i benefici e le eventuali provvidenze economiche che da quel verbale derivano.

Questo servizio ti aiuta a leggere il tuo verbale di invalidità o di handicap e di conoscere, in sintesi, i benefici che ne derivano.
Come fare? Nel tuo verbale di invalidita civile controlla quale sia la definizione riportata e barrata dalla Commissione di accertamento.
Una volta individuata la definizone corrispondente, clicca su [benefici]

Le definizioni per le minorazioni civili presenti nei verbali solitamente sono:

  • non invalido – assenza di patologia o con una riduzione delle capacità inferiore ad 1/3.  [benefici]
  • invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore ad 1/3 (art. 2, L. 118/1971). [benefici]
  • invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore ai 2/3 (artt. 2 e 13, L. 118/1971). [benefici]
  • invalido con riduzione permanente con invalidità pari o superiore al 74% (artt. 2 e 13, L. 118/1971)[benefici]
  • invalido con totale e permanente inabilità lavorativa (artt. 2 e 12, L. 118/1971): 100%. [benefici]
  • invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore (L. 18/1980 e L. 508/1988). [benefici]
  • invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita (L. 18/1980 e L. 508/1988). [benefici]
  • minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età o con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze 500, 1000, 2000 hertz (L. 289/1990). [benefici]
  • cieco con residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione (L. 382/1970 e 508/1988). [benefici]
  • cieco assoluto (L. 382/1970 e L. 508/1988). [benefici]
  • sordomuto (L. 381/1970 e L. 508/1988). [benefici]
  • ultra65enne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie della sua età (art. 9 D.Lgs. 509/1988).[benefici]
  • ultra65enne con impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore (L. 18/1980 e L. 508/1988). [benefici]
  • ultra65enne con necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita (L. 18/1980 e L. 508/1988). [benefici]

Puoi effettuare la stessa operazione con il tuo verbale di handicap (Legge 104/1992). Le definizioni per le minorazioni civili solitamente sono:

  • 1. Persona non handicappata
  • 2. Persona con handicap (articolo 3, comma 1, Legge 104/1992) [benefici]
  • 3. Persona con handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, Legge 104/1992)[benefici]
  • 4. Persona con handicap superiore ai 2/3 (articolo 21, Legge 104/1992) [benefici]

Governi a confronto: 1996 – 2008

Governi a confronto: 1996 – 2008

Da una proficua collaborazione fra HandyLex.org e la rivista Mobilità, nasce questa impegnativa analisi comparativa fra i Governi e le maggioranze che si sono avvicendati negli ultimi 12 anni.
È un tentativo, condotto con la massima obiettività possibile, che prende in esame le politiche e norme a favore delle persone con disabilità nel nostro Paese.
La versione cartacea di questo dossier si trova nel numero 55/2008 di Mobilità, che contiene anche altri articoli di approfondimento. In questa versione è invece possibile consultare, in modalità ipertestuale, anche tutte le norme citate.

 

La XIII Legislatura: Governo di Centrosinistra

Il risultati delle Elezioni politiche del 1996 consentono di formare una maggioranza di Centrosinistra che può contare alla Camera su 324 deputati (di cui 20 di Rifondazione Comunista) contro i 306 dell’opposizione (Polo delle Libertà, Lega Nord, altri). Al Senato il Centrosinistra conta, a inizio legislatura, su 170 senatori eletti su 315.
Su queste basi viene varato il Governo Prodi. La crisi del Governo Prodi avverrà nell’ottobre del 1998 quando parte di Rifondazione Comunista e un deputato di Rinnovamento Italiano faranno mancare, alla Camera, la fiducia. Al Governo Prodi succederà Massimo D’Alema con il sostegno di Democratici di Sinistra (DS), Partito Popolare Italiano (PPI), Rinnovamento Italiano (RI), Socialisti Democratici Italiani (SDI), Federazione dei Verdi (Verdi), Comunisti Italiani (PdCI), Unione Democratica per la Repubblica (UDR), Indipendenti.
Il primo Governo D’Alema entra crisi nel dicembre 1999 per la sfiducia di UDR e SDI. Il secondo Governo D’Alema, sostenuto da DS, PPI, Democratici, Rinnovamento Italiano, Verdi, Comunisti Italiani, Udeur e Indipendenti, entra in crisi nel aprile 2000: dalle consultazioni elettorali regionali emerge una netta affermazione della coalizione di Centrodestra. I leader del Polo e della Lega Nord chiedono le elezioni anticipate per il rinnovo delle Camere: D’Alema si dimette. Il nuovo incarico viene affidato a Giuliano Amato, non nuovo ad incarichi di premier, che conclude, nel marzo 2001, la Legislatura.
La XIII Legislatura dura 1.765 giorni e precisamente dal 9 maggio 1996 al 9 marzo 2001.

Governi

Il primo Governo Prodi
Durata: 876 giorni (dal 17 maggio 1996 al 21 ottobre 1998)
Norme e politiche per la disabilità

Il primo Governo D’Alema
Durata: 423 giorni (dal 21 ottobre 1998 al 22 dicembre 1999)
Norme e politiche per la disabilità

Il secondo Governo D’Alema
Durata: 119 giorni (dal 22 dicembre 1999 al 25 aprile 2000)
Norme e politiche per la disabilità

Il secondo Governo Amato
Durata: 398 giorni (dal 25 aprile 2000 all’11 giugno 2001)
Norme e politiche per la disabilità

 

La XIV Legislatura: Governo di Centrodestra

Le elezioni politiche si tengono il 13 maggio 2001 e la Legislatura dura in totale 1.793 giorni dal 30 maggio2001 al 27 aprile 2006.
Il Centrodestra (Casa delle Libertà: Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC-CCD, Lega Nord) conta alla Camera su una maggioranza di 368 deputati su 630. Al Senato, a inizio Legislatura, annovera 174 senatori su 315 eletti. Si alternano due governi (Berlusconi II e Berlusconi III), con la medesima coalizione politica di sostegno, ma con diversa composizione.

1.793 giorni, un’altra Legislatura completa dopo quella guidata dal Centrosinistra, ma con un solo premier.

Governi

Il secondo Governo Berlusconi
Durata: 1.414 giorni (dall’11 giugno 2001 al 23 aprile 2005)
Norme e politiche per la disabilità

Il terzo Governo Berlusconi
Durata: 372 giorni (dal 23 aprile 2005 al 16 maggio 2006)
Norme e politiche per la disabilità

 

La XV Legislatura: Governo di Centrosinistra

Le elezioni politiche sono indette il 9 e 10 aprile 2006. Il Centrosinistra ottiene la maggioranza di misuradei voti espressi, tanto da far emergere accuse di errati conteggi, in seguito, dopo minuziosi controlli, dichiarate in modo definitivo infondate.
Nell’attribuzione dei seggi il Governo conta su una maggioranza netta alla Camera, mentre al Senato il vantaggio sull’opposizione è assai risicato. L’Unione, la coalizione di maggioranza, è sostenuta da numerosi soggetti politici: DS, Margherita, Udeur, Rinnovamento Italiano – Lista Dini, Rifondazione Comunista, PdCI, Federazione dei Verdi, Italia dei Valori, Rosa nel Pugno (Radicali e SDI di Boselli), SVP, Repubblicani Europei (Sbarbati). Le divergenze interne portano più volte al limite della crisi di Governo che diviene definitiva con l’uscita dell’Udeur dalla maggioranza nel gennaio del 2008.
Le successive consultazioni per la formazione di una nuova maggioranza si risolvono in un nulla di fatto e al Presidente della Repubblica non resta che sciogliere le Camere. Le consultazioni elettorali sono fissate per il 13 e 14 aprile 2008. Nel frattempo il Governo Prodi rimane in carica per l’ordinaria amministrazione, il che non impedisce la produzione normativa e regolamentare.

Governi

Il secondo Governo Prodi
Durata: 617 giorni (dal 17 maggio 2006 al 24 gennaio 2008) a cui vanno aggiunti circa 90 giorni fino alla formazione del nuovo Governo dopo le votazioni del 13 e 14 aprile 2008.
Norme e politiche per la disabilità

 

Appendice:

Permessi lavorativi Legge 104

La norma originaria e principale in materia di permessi lavorativi retribuiti è la Legge quadro sull’handicap (Legge 5 febbraio 1992, n. 104) che all’articolo 33 prevede agevolazioni lavorative per i familiari che assistono persone con handicap e per gli stessi lavoratori con disabilità e che consistono in tre giorni di permesso mensile o, in alcuni casi, in due ore di permesso giornaliero.

Principalmente ad occuparsi dei permessi lavorativi previsti dall’articolo 33 della Legge 104/1992, sono stati gli enti previdenziali (INPS e INPDAP, solo per citare i principali) emanando circolari ora applicative ora esplicative. Non sempre le indicazioni fornite dai diversi enti sono fra loro omogenee.

Le condizioni e la documentazione necessaria per accedere ai permessi lavorativi sono diverse a seconda che a richiederli siano i genitori, i familiari o gli stessi lavoratori con handicap grave. Inoltre vi sono molti aspetti applicativi che si diversificano a seconda delle situazioni.

Nel nostro sito pubblichiamo schede specifiche per ciascun aspetto, oltre alla modulistica disponibile e alle disposizioni dei singoli enti previdenziali, che di seguito riassumiamo.

I permessi per i genitori e i familiari

I permessi per i lavoratori con handicap

Retribuzione e ferie