Archivi giornalieri: 2 agosto 2013

Pensioni rosa

Pensioni “rosa” più numerose, ma con assegni inferiori rispetto agli uomini

Pensioni ”rosa” più numerose ma assegni inferiori rispetto agli uomini nel 2011. E’ l’Istat a certificare in un focus che dei trattamenti pensionistici erogati a 23 milioni e 686.348 italiani il 56,4% è confluito a donne e il 43,6% a uomini. Tuttavia, le donne, pur rappresentando il 52,9% dei pensionati (8,8 milioni su 16,7 milioni) e più della metà delle pensioni, percepiscono solo il 43,9% dei 266 miliardi di euro erogati (il 56,1% è, infatti, destinato agli uomini).

L’importo medio annuo delle prestazioni di titolarità maschile ammonta a 14.460 euro, il 65,6% in più di quello delle pensioni di titolarità femminile, che si attesta a 8.732 euro. In media il numero di trattamenti percepiti è maggiore nelle donne rispetto agli uomini e” ciò fa sì che il divario economico di genere si riduca al 43,8% se calcolato sul reddito pensionistico, che risulta pari a 19.022 euro per gli uomini e a 13.228 per le donne. Tra il 2001 e il 2011, i differenziali degli importi medi delle pensioni e dei redditi pensionistici tra uomini e donne sono cresciuti, rispettivamente, di 4,5 e 1,7 punti percentuali.

Oltre la metà (53,4%) delle donne percepisce meno di mille euro, contro un terzo (33,6%) degli uomini. Il numero degli uomini (657 mila) che percepiscono un reddito pensionistico mensile pari o superiore ai 3000 euro è di oltre tre volte più elevato di quello delle donne (204 mila).

Le disuguaglianze più marcate si osservano tra le regioni del Nord, sia con riferimento agli importi medi delle singole prestazioni sia in relazione al reddito pensionistico dei beneficiari.

Trasfusione di sangue infetto

Trasfusione di sangue infetto – Ministero Salute deve risarcire eredi

I giudici della terza sezione civile del Tribunale di Palermo hanno condannato il Ministero della Salute a risarcire 907mila euro agli eredi di una donna di Agrigento che contrasse epatite C a causa di una trasfusione di sangue infetto e morì poi per una cirrosi epatica.

La sentenza di condanna arriva al termine della causa civile intrapresa dagli eredi. La trasfusione venne fatta nel 1985 presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Successivamente i familiari della donna hanno citato il Ministero della Salute, ritenuto responsabile di non avere adeguatamente vigilato sulla raccolta e sulla distribuzione del sangue e degli emoderivati da destinare alle trasfusioni.

Il Ministero, assistito dall’Avvocatura di Stato, si è difeso sostenendo che all’epoca della trasfusione il virus dell’epatite C non era stato ancora classificato; dunque, non essendo ancora conosciuto dalla Comunità Scientifica non sarebbe stato possibile prevenirne la diffusione.

Il Tribunale di Palermo ha invece accolto la tesi sostenuta dai legali degli eredi che hanno così commentato la sentenza “Malgrado le gravi sofferenze e i costi per le spese mediche e le trasferte in centri specializzati, spesso i danneggiati da epatite C post-trasfusionale sono costretti ad aspettare numerosi anni prima di ricevere l’indennizzo previsto dalla legge 210/92 o il risarcimento del danno da parte dello Stato e, frequentemente, sia per i tempi della giustizia civile che per il ritardo, talora di anni, con cui il Ministero della Salute ottempera alle condanne, muoiono senza neppure riscuotere quelle somme che, se da un lato non restituiscono al danneggiato la salute, dall’altro gli rendono giustizia del danno patito senza loro colpa”.

Istat

Istat, a maggio occupazione grandi imprese -1,4% su anno

Nello scorso mese di maggio l’occupazione nelle grandi imprese (in termini destagionalizzati) rispetto ad aprile resta stabile al lordo dei dipendenti in cassa integrazione guadagni (Cig), mentre segna una diminuzione dello 0,1% al netto degli occupati in Cig. Nel confronto con maggio 2012 l’occupazione nelle grandi imprese diminuisce dell’1,4% sia al lordo sia al netto dei dipendenti in Cig. E’ quanto emerge dalle rilevazioni diffuse dall’Istat.

La retribuzione lorda per ora lavorata (dati destagionalizzati) registra un aumento dell’1,3% rispetto al mese precedente. In termini tendenziali l’indice grezzo aumenta del 2,3%. Rispetto a maggio 2012 la retribuzione lorda e il costo del lavoro per dipendente (al netto di quelli in Cig) registrano rispettivamente un aumento dell’1,3% e dell’1,5%.

Cittadinanza

Cittadinanza: Kyenge, sì allo ius soli temperato

”Il governo propone uno ius soli temperato. Non si tratta di una formula netta, con la quale una donna straniera, appena arrivata in Italia, può partorire un bimbo italiano. Il riconoscimento della cittadinanza è concesso al bimbo solo in base al legame che già da tempo la sua famiglia ha coltivato con il nostro Paese”. Per il ministro dell’integrazione Cecile Kyenge ”di fronte a questa proposta il dibattito, libero da pregiudizi, può essere molto più sereno.

In Italia – dice in un’intervista – vivono già tanti giovani di seconda generazione: assurdo ignorarlo”. E parlando della polemica con la Lega, ”io sono un ministro della Repubblica italiana: chi ha insultato me ha offeso l’istituzione che rappresento”, dice Kyenge. ”Il mio rammarico non riguarda la mia persona, ma il fatto che all’estero si possa finire per accreditare l’immagine di un Paese ancora fermo a vecchi stereotipi e ad antiche discriminazioni razziali”.

Pur avendo declinato l’invito del Carroccio, la titolare dell’immigrazione ribadisce la ”disponibilità al dialogo e al confronto, ammesso però che si creino le adeguate condizioni”.

Nell’intervista Kyenge spiega il piano triennale contro il razzismo e la xenofobia. ”Non riguarderà soltanto gli stranieri, ma anche gli italiani di origine straniera”, dichiara. ”Da una parte vogliamo che siano applicati gli strumenti legislativi esistenti, sia quelli nazionali che internazionali, compresa la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite. E dall’altra cercheremo di promuovere la diffusione di tutto questo nelle scuole e nei posti di lavoro”. Il piano, conclude, ”approderà a ottobre in Consiglio dei ministri”.