Applicazione del diritto dell’Ue: Italia ultima della classe

NEWS

 

Nel 2010 l’acquis dell’Unione europea, ossia l’insieme dei diritti e degli obblighi giuridici e politici che vincolano gli stati membri dell’Unione Europea, comprendeva circa 8 400 regolamenti e quasi 2 000 direttive in aggiunta al diritto primario (i trattati).

Come per gli anni precedenti, la 28a Relazione annuale sull’applicazione del diritto dell’Unione europea fornisce una panoramica dei principali dati statistici sulla gestione dei casi relativi all’applicazione del diritto dell’Unione europea da parte della Commissione europea. Alla fine del 2010, la banca dati della Commissione europea conteneva quasi 2 100 casi d’infrazione aperti. I settori maggiormente colpiti sono l’ambiente, il mercato interno e la fiscalità.

Nel 2010 gli Stati membri sono stati chiamati a recepire 111 direttive (71 nel 2009). Il processo di recepimento più efficace è quello di Danimarca e Malta (ciascuno con soli 5 casi di mancato recepimento), mentre il meno efficace è quello dell’Italia (34 casi), seguito dalla Polonia (32 casi).

L’Italia è lo Stato membro che ha avuto il più alto numero di procedure d’infrazione  in corso nel 2010 (176 casi aperti), seguita dal Belgio (159) e dalla Grecia (157). L’Italia è anche lo Stato membro con il più alto numero di procedure di infrazione aperte nel 2010 (90 nuovi casi), seguita dalla Grecia (89) e dal Regno Unito (75). Inoltre, anche se Italia e Grecia hanno potuto chiudere quasi il 40% delle loro nuove procedure d’infrazione entro lo stesso anno, sono loro che hanno riportato al 2011, senza definirle, il maggior numero di procedure aperte nel 2010, rispettivamente 49 e 50 casi.

www.osservatorioinca.org

Applicazione del diritto dell’Ue: Italia ultima della classeultima modifica: 2011-12-22T09:48:30+01:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo