Archivi giornalieri: 20 luglio 2011

La cancellazione della Circoscrizione estero non riduce i costi della politica

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Dichiarazione di Morena Piccinini, presidente Inca

“La proposta Calderoli di cancellare la circoscrizione estero rientra in una strategia di smantellamento degli organismi di  rappresentanza degli italiani all’estero”. E’ quanto afferma Morena Piccinini, presidente dell’Inca, a commento della proposta di legge costituzionale presentata dal ministro per la semplificazione normativa.

“Ma davvero la proposta Calderoli riduce i costi della politica? O piuttosto, serve a privare i nostri connazionali del diritto alla partecipazione democratica alla vita politica del nostro paese?  In realtà, si ha l’impressione che tutto questo serva a impedire loro l’esercizio di voto – puntualizza la Presidente dell’Inca -, poiché l’incidenza dei costi dei parlamentari eletti nella circoscrizione estero è assai irrisoria rispetto alla spesa generale. Agendo in questo modo, di fatto, si vogliono aumentare le distanze tra gli emigrati italiani e il nostro paese.

“Non è la prima volta che questo governo interviene – precisa Piccinini -: lo ha fatto avanzando l’ipotesi di smantellamento del Cgie; lo sta facendo chiudendo le sedi consolari in quasi tutti i paesi, dove vivono le comunità italiane, privando i nostri connazionali all’estero dell’assistenza istituzionale dovuta”.

“Peraltro – conclude Piccinini – i tanti connazionali avrebbero bisogno piuttosto di avere maggiori tutele pensionistiche. Proprio per questo, siamo certi che anche gli stessi emigrati della cosiddetta Padania avrebbero il piacere di poter continuare a far sentire la loro voce e quindi a mantenere legami con l’Italia”,

Siracusa – Campagna Inca“Leggi bene per non farti male”

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Un progetto per affermare la dignità dei lavoratori

Non ci stancheremo mai di affermare che di lavoro non ci si deve ammalare, nè tanto meno morire. Il Patronato Inca e la Fillea-CGIL si apprestano ad affrontare una prima campagna mobile, a partire dai principali cantieri edili, per consegnare a tutti i lavoratori  una guida di facile consultazione che li aiuti a conoscere meglio i loro diritti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

E’ il nostro modo per ribadire non soltanto la solidarietà verso le tante, troppe vittime che ogni giorno vengono investite dalla piaga insopportabile degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali, ma anche la nostra determinazione per contrastare gli atteggiamenti di coloro che, eludendo le leggi, contribuiscono a far diventare i luoghi di lavoro ostili alla salute e alla sicurezza delle persone.

Le statistiche complessive sugli infortuni denunciati, in calo, nel 2010, dell’1,9%(si passa da 790 000 a 775 000) ci indicano che l’inversione di tendenza non esiste , poiché è noto a tutti come sia nettamente diminuito il numero complessivo di ore lavorate per via della crisi. In edilizia passiamo da 93000 infortuni denunciati all’Inail nel 2008 a 82000 nel 2009, a circa 80000 nel 2010. Ci attestiamo mediamente al 10% del totale,Percentuale che raddoppia se analizziamo le morti sul lavoro: dall’edilizia proviene circa il 20% degli incidenti mortali.

Inoltre, si stima l’origine edilizia del 30% dei 200 000 infortuni complessivi nel sommerso. Un  dato spaventoso che ci convince ancor di più della bonta’ della nostra iniziativ

A Siracusa il dato riflette l’andamento costante che si registra a livello nazionale negli anni .Si sfiorano sempre i 3000 casi complessivi denunciati ogni anno. Ed è tristemente noto a tutti come le morti bianche in quest’ultimo periodo, in questa provincia specialmente, abbiano  confermano che è grande il problema della prevenzione, dell’informazione e della sicurezza ai lavoratori.
Anche per questa ragione andiamo oltre questa guida. La CGIL si è dotata di due nuovi strumenti medici: un audiometro(apparecchio per misurare l’udito) ed uno spirometro(mezzo per misurare la capacità polmonare),che saranno sempre disponibili per l’utenza del Patronato Inca.Gli strumenti ci consentiranno,inoltre, di preparare (sul campione visitato) un dossier sulla condizione di salute nei luoghi di lavoro nella provincia di Siracusa.

La nostra Repubblica è fondata sul lavoro, recita il primo articolo della Costituzione, ma non un lavoro qualsiasi, bensì un’occupazione dignitosa e rispettosa delle norme sulla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Ogni volta che si infrange questo principio è una sconfitta della società civile.

Vogliamo che nel nostro Paese si riduca l’incidenza degli infortuni e delle malattie professionali. Questo nostro progetto è un piccolo contributo alla dignità dei lavoratori.

La condizione femminile in Italia …

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…. la parità è ancora un miraggio

Discriminate sul lavoro, escluse dai palazzi del potere, prive degli adeguati diritti sessuali e della giusta protezione dalle violenze maschili: questa è la fotografia della condizione femminile in Italia, a quanto affermano 100 donne della società civile italiana che hanno preso parte alla piattaforma nazionale “Lavori in corsa – 30 anni di Cedaw”(Convenzione Onu per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazioni contro le donne).
La denuncia è contenuta nel rapporto 2011 in cui si sottolinea come l’Italia sia in ritardo nelle sue politiche per la parità di genere. Il “rapporto ombra” è stato presentato a New York lo scorso 14 luglio, in risposta al documento che il Governo ha depositato all’Onu nel 2009. A stilarlo sono state donne che lavorano in ong come Differenza donna e Fratelli dell’uomo, in assessorati alle pari opportunità (ad esempio Ravenna), in associazioni come l’Arci e ActionAid Italia .
 
Come stabilito dalla convenzione Onu Cedaw, ogni 4 anni gli Stati membri devono stendere una relazione a New York sulla situazione della donne. Questo mese, la Commissione del Cedaw, l’organismo che esamina i rapporti governativi,  prenderà in esame proprio il rapporto italiano: “L’esistenza di un rapporto ombra a New York è stata benvista – spiega Elena Pisano di Fratelli dell’uomo -. Il dato rilevante è che il nostro studio ottiene risultati molto diversi rispetto a quello governativo”.
 
L’Italia, tra l’altro, sarebbe carente rispetto all’accesso delle donne alla vita politica: le parlamentari sono il 20%, contro una media europea – già bassa – di 24%. Nella riforma elettorale del 2005, doveva essere introdotto un tetto minimo di quote rosa al 30% ma la norma è stata bocciata con voto segreto. Un ultima forte critica viene arriva dal versante salute: il rapporto ombra denuncia misure restrittive nell’accesso alla contraccezione d’emergenza  e all’aborto medico, dato che circa il 60% dei ginecologi non lo pratica, con punte del 92,6% in Basilicata.
 
Già nel 2005 la Commissione Cedaw aveva chiesto all’Italia di promuovere delle norme a favore della parità. Peccato che, si legge nel “rapporto ombra”, “Nessuna misura è stata adottata dal Governo per assicurare l’attuazione della Convenzione da parte delle autorità locali e regionali”. Stessa mancanza di trasparenza nella comunicazione dei dati relativi allo sfruttamento sessuale, con il risultato che non è stata fatta nessuna politica di sensibilizzazione. Per di più, sottolinea il rapporto, non esiste nemmeno un Piano nazionale antitratta. Le vittime, in maggior parte immigrate irregolari, spesso non denunciano gli sfruttatori, con il timore di venire espulse o di subire nuove violenze.

Redattore sociale

Anziani, Europa unita per affrontare l’invecchiamento

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Vivere di più, vivere meglio

Nel 2025 oltre il 30% degli europei avrà più di 65 anni, mentre il numero degli ultraottantenni sarà quasi raddoppiato rispetto a oggi. Anche i questa prospettiva, la Commissione europea invita gli Stati membri a sviluppare una visione comune sul coordinamento della ricerca a livello di Ue in materia di invecchiamento demografico. È questo il messaggio contenuto nella raccomandazione dal titolo “Vivere di più, vivere meglio: potenzialità e sfide del cambiamento demografico” adottata dalla Commissione.

La raccomandazione invita gli Stati membri ad aderire a un’iniziativa di programmazione congiunta sull’invecchiamento della popolazione volta a prolungare la partecipazione al mercato del lavoro, a promuovere uno stile di vita attivo per gli anziani, all’insegna della salute e della qualità della vita, nonché a rendere sostenibili i futuri regimi previdenziali.

Tredici paesi si sono già impegnati ad aderire all’iniziativa, dove esponenti di spicco del mondo della scienza, dell’economia, delle scienze sociali, della sanità e della tecnologia si confrontano con rappresentanti dell’industria, della politica e delle organizzazioni di utenti al fine di promuovere lo sviluppo delle conoscenze in materia di invecchiamento demografico.

Nel quadro di quest’iniziativa gli Stati membri collaboreranno, per la prima volta, per finanziare la ricerca strategica in materia. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’agenda digitale, ha dichiarato: “Mi compiaccio dell’adesione di diversi Stati membri dell’Ue a quest’iniziativa congiunta, che consentirà di sviluppare nuove conoscenze scientifiche sugli effetti dei cambiamenti demografici. Confido nella futura partecipazione degli altri Stati membri, nella prospettiva di cogliere le nuove opportunità offerte da una società in via d’invecchiamento invece di subirne le conseguenze”.

figliefamiglia.it

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Camere di commercio: pubblicati i dati sulle attività economiche 2010

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15 luglio 2011

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha validato con un primo il Decreto ministeriale del 12 luglio 2011 (in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) i dati finora forniti da 21 Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, relativi ai parametri “numero delle imprese al 2010”, “indice di occupazione e “valore aggiunto (migliaia di euro)” al 2008, per i settori di attività economica ai sensi del DPR 472/1995.

I dati forniti dalle Camere di commercio di cui all’allegato A, con il coordinamento dell’Unioncamere, utilizzano i dati più aggiornati  resi disponibili dalle fonti  ISTAT e Istituto Tagliacarne e sono stati elaborati utilizzando la classificazione delle attività economiche ATECO 2002:

  •  Agricoltura
  •  Artigianato
  •  Industria
  •  Commercio
  •  Cooperative
  •  Turismo
  •  Trasporti e spedizioni
  •  Credito
  •  Assicurazioni
  •  Servizi alle imprese
  •  Pesca
  •  Altri settori