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“La proposta Calderoli di cancellare la circoscrizione estero rientra in una strategia di smantellamento degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero”. E’ quanto afferma Morena Piccinini, presidente dell’Inca, a commento della proposta di legge costituzionale presentata dal ministro per la semplificazione normativa.
“Ma davvero la proposta Calderoli riduce i costi della politica? O piuttosto, serve a privare i nostri connazionali del diritto alla partecipazione democratica alla vita politica del nostro paese? In realtà, si ha l’impressione che tutto questo serva a impedire loro l’esercizio di voto – puntualizza la Presidente dell’Inca -, poiché l’incidenza dei costi dei parlamentari eletti nella circoscrizione estero è assai irrisoria rispetto alla spesa generale. Agendo in questo modo, di fatto, si vogliono aumentare le distanze tra gli emigrati italiani e il nostro paese.
“Non è la prima volta che questo governo interviene – precisa Piccinini -: lo ha fatto avanzando l’ipotesi di smantellamento del Cgie; lo sta facendo chiudendo le sedi consolari in quasi tutti i paesi, dove vivono le comunità italiane, privando i nostri connazionali all’estero dell’assistenza istituzionale dovuta”.
“Peraltro – conclude Piccinini – i tanti connazionali avrebbero bisogno piuttosto di avere maggiori tutele pensionistiche. Proprio per questo, siamo certi che anche gli stessi emigrati della cosiddetta Padania avrebbero il piacere di poter continuare a far sentire la loro voce e quindi a mantenere legami con l’Italia”,