Archivi giornalieri: 19 luglio 2011

Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a parziale – riforma della normativa

Le tutele particolari

La legge 247/07, norma di attuazione del protocollo sul Welfare, aveva ampliato il diritto dei lavoratori pubblici e privati, meritevoli di particolari tutele poiché affetti da patologie oncologiche o perché familiari che li assistono, alla trasformazione del proprio rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time.

In virtù della disposizione normativa del 2007, i lavoratori meritevoli di particolare tutela e quindi interessati al diritto prioritario alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale erano:

1. i lavoratori affetti da patologie oncologiche, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, anche a causa degli effetti invalidanti di terapie salvavita, accertata dalla Commissione Asl;
2. i lavoratori che assistono familiari o persone conviventi, malati oncologici, in particolare se si tratta del coniuge, di un figlio o di un genitore;
3. i lavoratori che assistono una persona convivente la quale possiede contemporaneamente, poiché totalmente e permanentemente inabile al lavoro,  un riconoscimento del 100% di invalidità civile, un riconoscimento di gravità dell’handicap, il diritto all’indennità di accompagnamento perché non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita;
4. la lavoratrice o il lavoratore con figlio convivente di età non superiore a 13 anni
oppure con figlio convivente – di qualsiasi età – portatore di handicap (con riconoscimento della stato di handicap senza gravità).

A seguito della legge n. 170/2010, anche  i genitori di studenti con sindrome DSA (Disturbi specifici di apprendimento), hanno diritto a fruire di orari di lavoro flessibili. In attesa di una regolamentazione contrattuale di tale diritto, la posizione di questi lavoratori va considerata in forza di quanto previsto nel dlgs 165/2001 e nei CCNL in ordine alla flessibilità di orario.

Le disposizioni contenute nella legge 183/2010, hanno avuto come effetto di differenziare il grado di tutela accordato.  Pertanto, hanno un diritto prioritario alla trasformazione del rapporto di lavoro i lavoratori affetti da patologie oncologiche con ridotta capacità lavorativa, mentre nei casi di cui ai punti 2, 3 e 4, si tratta di un diritto di precedenza alla trasformazione dell rapporto di lavoro.

L’effetto di queste disposizioni é stato quello di indebolire il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro (non più automatica ma subordinata alla valutazione dell’amministrazione) comportando anche un “grave arretramento della condizione di lavoro femminile, eliminando di fatto uno strumento importante di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro”, come ha denunziato la FP-CGIL nei mesi scorsi.

Successivamente, lo scorso 7 marzo, le parti sociali hanno sottoscritto un’apposita intesa con il Governo. Per queste ragioni ed anche per il sostanzioso contenzioso che si é venuto a creare, il Dipartimento della Funzione Pubblica, insieme al Ministro per le pari opportunità e al sottosegretario con delega alla famiglia, ha emanato una circolare congiunta contenente indicazioni per le amministrazioni che devono tener presenti “le norme di legge e le clausole dei contratti collettivi che disciplinano la materia e accordano particolari forme di tutela ai lavoratori in riferimento alla cura dei figli o a situazioni di disagio personale o famigliare”.

Le sedi dell’Inca, dislocate su tutto il territorio nazionale, sono a disposizione  per fornire ulteriori e più approfondite informazioni.

Eternit – Legale parti civili chiede “danno da esposizione”

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Un danno non contemplato …

L’avvocato Sergio Bonetto, che rappresenta oltre 300 delle circa 6 mila parti civili del maxi-processo Eternit in corso a Torino, ha chiesto un risarcimento danni per il cosiddetto “danno da esposizione” all’amianto.

Qualora venisse riconosciuto, si tratterebbe di un precedente per l’ordinamento giudiziario nel nostro Paese. Il “danno da esposizione” infatti, è contemplato nell’ordinamento giudiziario di altri Stati, come per esempio la Francia, ma non in Italia. 

”Si tratta di una cifra – ha spiegato Bonetto – di 10 mila euro l’anno per ognuno dei miei assistiti, tutti cittadini delle zone di Cavagnolo (Torino) e Casale Monferrato (Alessandria), in cui si trovavano gli stabilimenti piemontesi della Eternit. Il tempo di esposizione si può quantificare mediamente in 20 anni”. La richiesta, quindi, è di circa 60 milioni per i soli clienti dell’avvocato Bonetto.

Prima di Bonetto avevano parlato Jean-Paul Thessioner, David Hussman ed Emmanuelle Schuten, i legali che rappresentano le associazioni dei parenti delle vittime dell’amianto di Francia, Svizzera e Belgio. E’ stato proprio Thessioner a ricordare che, a Lille (Francia) nel 2006, il tribunale ha riconosciuto il cosiddetto “danno da ansieta” (paragonabile al “danno da esposizione” chiesto da Bonetto) per esposizione da amianto condannando i dirigenti della Alstom. I legali stranieri si sono augurati che, dopo la sentenza italiana, si arrivi ”a un tribunale internazionale per i crimini ambientali”.

ansa

Jeans sabbiati: più attente le catene “low cost”

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Sandblasting letale

Chimica nei tessuti, diritti dei lavoratori negati, poco rispetto per l’ambiente. E’ quanto è emerso da un’indagine di Altroconsumo nelle 11 fabbriche delle maggiori marche di  Cina, Pakistan, Marocco, Turchia e Italia. Sei su undici hanno aperto le porte delle proprie aziende e consentito ispezioni e analisi di laboratorio sui capi per verificare l’eventuale presenza di residui chimici e allergizzanti. “Il settore non splende in salubrità. – sottolinea l’indagine – Il ciclo del denim pretende consumi d’acqua altissimi e impone trattamenti chimici sull’intero processo di produzione, dalla coltivazione del cotone, alla filatura, tessitura, tintura e manifattura del jeans”.

Nell’indagine si sottolineano le conseguenze della tecnica della sabbiatura (sandblasting) che conferisce al jeans l’effetto usato: “E’ letale se non realizzata con le protezioni necessarie per evitare di inalare silice, strumenti inesistenti nelle fabbriche della produzione del sommerso. Si calcola che in Turchia, sino a quando non è stata bandita come tecnica, nel 2009, a partire dal 2005 abbia prodotto oltre 5000 morti per silicosi. Purtroppo la produzione è stata dislocata su territori meno esigenti sul rispetto della salute degli operai e sottoposti a controlli saltuari: Cina, India, Bangladesh, Pakistan e in parte del Nord Africa”.

La maggior parte delle aziende visitate (60%) ha dichiarato di aver abbandonato la tecnica. Tra tutte l’unica che adottasse la sabbiatura, pur con attrezzature protettive, è stata proprio quella in Italia, spiega il rapporto: “L’azienda ha dichiarato di aver abbandonato il sandblasting subito dopo la nostra ispezione. E’ un fatto: succede che nei Paesi occidentali i controlli si affievoliscano perché si dà per scontato il rispetto delle regole”. Nel complesso sono risultate più attente le catene di abbigliamento low cost “che garantiscono a prezzi contenuti una maggiore responsabilità sociale”.

Istat: in Italia oltre 8 milioni di poveri

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Al di sotto della linea di povertà relativa …

Sono 8,2 milioni gli italiani in condizioni di povertà, una cifra pari al 13,8% dell’intera popolazione. Si tratta di quelle famiglie che sono cadute al di sotto della linea di povertà relativa, che per un nucleo di due componenti è pari ad una spesa mensile di 992,46 euro. Scendendo più in basso, poi, ci sono 3,1 milioni di persone (il 5,2% della popolazione) che risultano in condizioni di povertà assoluta, ovvero che non riescono nemmeno ad acquisire l’insieme di beni e servizi considerati essenziali per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile. E’ la fotografia scattata dall’Istat, che ha presentato oggi il rapporto sulla povertà 2010.

Come prevedibil, gran parte della povertà italiana si concentra al Sud, dove questa condizione interessa una famiglia numerosa su due. L’Istat rileva che la povertà relativa aumenta tra le famiglie di 5 o più componenti (dal 24,9% al 29,9%), tra quelle con membri aggregati, ad esempio quelle dove c’è un anziano che vive con la famiglia del figlio (dal 18,2% al 23%), e di monogenitori (dall’11,8% al 14,1%). In particolare, fa notare l’Istituto, nel Mezzogiorno l’incidenza di povertà relativa cresce dal 36,7% del 2009 al 47,3% del 2010 tra le famiglie con tre o più figli minori.

Più nel dettaglio, la regione più povera nel 2010 risulta la Basilicata (28,3%), mentre il fenomeno è più attenuato al Nord e specialmente in Lombardia (4%), la regione che lo soffre meno. Anche l’Emilia Romagna ha un’incidenza molto bassa di povertà (4,5%) rispettivamente. Si collocano su valori dell’incidenza di povertà inferiori al 6% l’Umbria, il Piemonte, il Veneto, la Toscana, il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Trento. Le situazioni più gravi invece si osservano tra le famiglie residenti in Calabria (26,0%), Sicilia (27,0%) e, come detto, Basilicata (28,3%).

La ricerca dell’Istat rivela anche che la povertà è molto più diffusa tra le famiglie con a capo un operaio (15,1%) rispetto a alle famiglie di lavoratori autonomi (7,8%) o, ancor più, di imprenditori e liberi professionisti (3,7%).

Molto difficile la situazione anche per le coppie di anziani con un solo reddito da pensione, la cui quota aumenta dal 13,7% al 17,1% per la povertà relativa e dal 3,7% al 6,2% per quella assoluta.

In sintesi, in Italia nel 2010 risulta essere povera o quasi povera circa una famiglia su cinque. L’istituto spiega infatti che si tratta del 18,6% dei nuclei familiari di cui l’11% in situazione di povertà mentre 7,6% sono quelle quasi povere.

rassegna.it

Immigrazione: l’Inca vince un’altra causa sui ricongiungimenti familiari

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Ancora una volta sconfitte miopia e xenofobia

Per l’ennesima volta è dovuto intervenire il Tar del Lazio, su istanza dell’Inca, per sancire il diritto alla carta di soggiorno nell’ambito dei ricongiungimenti familiari. Infatti, con la sentenza del 21 giugno 2011 è stata riconosciuta la possibilità di richiedere la carta di soggiorno ad una immigrata per la quale il marito, già residente in Italia da anni e in possesso del permesso per soggiornanti di lungo periodo, ne aveva fatto regolare richiesta, rigettata però dalla questura di Roma per ben due volte.

Il caso in questione riguarda una donna che dal 2005 è entrata nel nostro paese munita di visto di ingresso per ricongiungimento familiare al marito. Successivamente, e dopo aver ottenuto vari rinnovi del soggiorno, i coniugi insieme hanno fatto regolare richiesta di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo, specificando che la loro richiesta era correlata a quella presentata dal coniuge.

Tuttavia, mentre l’istanza del marito veniva accolta nel giugno 2008, quella della moglie veniva respinta nel 2009.Contro la decisione della questura di Roma, la donna ha presentato ricorso al Tar, il quale, a sua volta, con primo pronunciamento, stabiliva che la richiesta del titolo potesse essere ripetuta successivamente al conseguimento della Carta di soggiorno da parte del marito.

Sulla base di tale ordinanza, i due hanno inviato una nuova domanda alla questura di Roma nel 2009, alla quale, però,  non è seguito alcun riscontro.

Da qui il secondo e ultimo intervento del Tar che stabilisce l’obbligo da parte della pubblica amministrazione di provvedere al rilascio del titolo  richiesto, come stabilisce il dlgs 286/98 all’articolo 29, comma 1, laddove si chiarisce che il permesso per soggiornanti di lungo periodo possa essere richiesto per sé e per i familiari.
La sentenza del Tribunale del Lazio, peraltro, richiamando anche un altro pronunciamento del Tribunale amministrativo  dell’Emilia Romagna n. 253 del 2009, chiarisce che “ferma restando la verifica dei requisiti da riferire al nucleo familiare, legati al reddito sufficiente e all’alloggio adeguato, l’anzianità quinquennale del permesso di soggiorno non è necessaria per il coniuge o i figli minori conviventi, per i quali pure sia stato richiesto detto titolo”.  Il Tribunale ha anche disposto l’obbligo alla Questura di Roma, ritenendo illegittimo il suo silenzio-rifiuto, di provvedere entro 30 giorni dalla sentenza ad accogliere la richiesta dei due immigrati.
“Ancora una volta una sentenza sconfigge la miopia e la xenofobia di questo governo – commenta Enrico Moroni, coordinatore degli uffici immigrazione dell’Inca – che con ostinazione continua, in barba anche alle norme europee, a legiferare in maniera negativa nei confronti degli immigrati.

Si pensi per esempio alla conversione in legge del decreto sui rimpatri, avvenuta alla Camera, oppure alla preannunciata norma sul potere di ordinanza dei sindaci in tema di immigrazione, sulla quale si era già pronunciata la Corte costituzionale considerandola illegittima. Anche questa sentenza, così come le altre già ottenute, rafforzano la convinzione dell’Inca nel continuare a promuovere azioni legali, fino a quando non saranno ritirati tutti i provvedimenti che feriscono i diritti del lavoro e di cittadinanza delle persone straniere presenti in Italia”.

Auser – Sul Titanic solo le famiglie e gli anziani ….

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…. sulle scialuppe di salvataggio la casta della politica!

Questa manovra finanziaria non solo è   iniqua, è  sbagliata, ha una forte natura recessiva , colpisce i più deboli, i più fragili e risparmia i privilegi dei più forti e delle caste, prima fra tutte quella della politica. Sul Titanic che rischia affondare  ci saranno solo le famiglie, gli anziani, i pensionati, i giovani. Sulle scialuppe di salvataggio al sicuro, sono già saliti  quelli della prima classe, la casta di una politica corrotta e collusa che per l’ennesima volta impone a tutti gli altri di fare sacrifici e salva se stessa, spudoratamente senza ritegno. E’ proprio questo l’aspetto più disgustoso di questa Manovra, i tagli ai costi della politica  limitati ad un ridicolo 8 milioni di euro, neanche il solletico. Una beffa sulla pelle dei  milioni di cittadini a cui si chiede di portare la croce.  E non ci dicano che pecchiamo di demagogia e antipolitica, questa volta non ci stiamo. 

Questo Governo non più credibile – oggi piegato da richieste d’arresto per  gravissimi scandali di corruzione e sospette collusioni mafiose –  ha prodotto un provvedimento  che  colpirà pesantemente le fasce di popolazione già duramente appesantite dalla crisi in atto, gli anziani, i pensionati, le famiglie, i disabili. Cittadini che saranno costretti a dure rinunce sulla salute, sui consumi, sulla propria vita ed il proprio futuro. Che dovranno  fare i conti con le  riduzioni o peggio le cancellazioni dei servizi sociali a seguito del nuovo pesante taglio di 9 miliardi di euro imposto alle Regioni e agli Enti Locali. Lo scenario che si profila non lascia dubbi, è drammatico.

C’è inoltre  il rischio reale che sulle spalle del volontariato, in particolare quello esercitato al servizio della persona, si scarichino sempre di più  ruoli sostitutivi  e di totale supplenza. Un arretramento   che non condividiamo.

Analisi tendenziale della Cassa Integrazione Guadagni nel Lazio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giugno 2011

 

  

A cura del Centro Studi di Confindustria Lazio[1]

 

 

 

 

In Italia, nel periodo gennaio-giugno 2011 si rileva un decremento della cassa integrazione totale del 19,3% (da 633,6 a 511,1 milioni) rispetto al 2010. Rispetto allo stesso periodo  dello scorso anno, per la CIG ordinaria si osserva un calo delle ore totali (-44,3%), di quelle autorizzate nell’Industria (-52,3%) e di quelle autorizzate nell’Edilizia (-7,0%).

In aggiunta, la cassa integrazione straordinaria diminuisce del 9,4% in totale (da 246,3 a 223 milioni), dell’11,1% nell’Industria, del 78,3% nell’Artigianato e del 14,8% nel Commercio, mentre aumenta del 142,9% nell’Edilizia.

Da segnalare, infine, il calo del 2,8% (da 174,4 a 169,5 milioni) della cassa integrazione guadagni in deroga.

Con riferimento alla media nazionale è disponibile anche il dato, aggiornato a marzo 2011, relativo al rapporto tra ore autorizzate ed ore utilizzate di CIG. Per la cassa integrazione totale il tiraggio è pari al 38,8%; per quella ordinaria è del 44,8% e per la cassa integrazione straordinaria e in deroga è del 36,7%.

Nel Lazio si osserva una diminuzione della CIG totale (-13,7%, da 38,9 a 33,6 milioni) meno ampia di quella nazionale.Nel dettaglio, le ore di cassa integrazione ordinaria diminuiscono del 5,8% (da 7,4 a 7 milioni), quelle autorizzate nell’Industria scendono del 15,3% (da 5,1 a 4,3 milioni), mentre si assiste ad una crescita del 15,6% (da 2,3 a 2,6 milioni) nell’Edilizia.

Per la cassa integrazione straordinaria si rileva, invece, una contrazione superiore a quella nazionale; la variazione osservata è infatti pari a –28,1% (da 24,4 a 17,6 milioni).

 

Le ore autorizzate di CIGS calano del 29,8% (da 23,3 a 16,4 milioni) nell’Industria, del 20,8% (da 726 a 575 mila) nel Commercio ma aumentano del 59,5% (da 398 a 635 mila) nell’Edilizia.

 




[1]Elaborazioni su dati INPS

INPS: circolari e messaggi


Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 96 del 15-07-2011
  Contenuto:  Variazione del Tasso Ufficiale di Riferimento (TUR). Variazione dell?interesse di dilazione, di differimento e delle somme aggiuntive per omesso o ritardato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 95 del 15-07-2011
  Contenuto:  D.L. n.78 del 2010 convertito in Legge n. 122 del 2010. Determinazioni Presidenziali n. 75 del 30 luglio 2010 ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?INPS ai cittadini? e n. 277 del 24 giugno 2011 ?Istanze e servizi ? Presentazione telematica in via esclusiva – decorrenze.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 14691 del 15-07-2011
  Contenuto:  Cessione del quinto della pensione. Variazione tasso di riferimento della Convenzione INPS.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 14605 del 13-07-2011
  Contenuto:  Permessi per riduzione di orario (c.d. ROL) e per ex festività. Mancato godimento, ovvero mancato pagamento delle indennità sostitutive. Termini e modalità di assolvimento dell?obbligazione contributiva. Circolare n. 92/2011. Integrazione alle istruzioni.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 14604 del 13-07-2011
  Contenuto:  Sisma Abruzzo 2009 – Sospensione della riscossione delle rate già previste dall’articolo 39, commi 3-bis, 3-ter e 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 14583 del 13-07-2011
  Contenuto:  Si rende noto che la Direzione Regionale per l?Emilia Romagna ha comunicato la riammissione in convenzione con l?Hotel Principe di Piemonte di Rimini a partire dall?8° turno (4 luglio/16 luglio).
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 14568 del 13-07-2011
  Contenuto:  Per il 2011, il limite massimo per l?indennità per congedo straordinario è stabilito in ? 44.276,32 di cui ? 33.290,00 a titolo di indennità economica annua e ? 10.986,32 per la copertura della contribuzione figurativa.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 14561 del 13-07-2011
  Contenuto:  Circolare n. 13/2011. Compilazione del flusso UNIEMENS: nuove modalità di segnalazione dei lavoratori in cassa integrazione o in attesa della relativa concessione. Proroga del periodo di transizione.
Tipologia:  MESSAGGIO

n. 473 del 14 luglio 2011

Direzione Provinciale del Lavoro di Modena  

 

www.dplmodena.it  

                                                                                                                                                                                            

NEWSLETTER LAVORO

n. 473 del 14 luglio 2011

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Le Novità in materia di Lavoro                                           

>    INPS: permessi per riduzione di orario (c.d. ROL) e per ex festività, ulteriori chiarimenti

L’INPS fornisce ulteriori istruzioni (oltre a quelle fornite con circolare n. 92/2011) circa le modalità operative per la gestione degli aspetti contributivi connessi al mancato godimento dei permessi per riduzione orario (c.d. ROL) o per le ex festività, ovvero in caso di mancato pagamento delle relative indennità sostitutive.

per accedere alle notizie  _             

 >    Min.Lavoro: siglata l’intesa con le parti sociali per la riforma dell’Apprendistato

Il Ministero del Lavoro, insieme alle organizzazioni sindacali dei lavoratori, Confindustria, Confapi, le associazioni artigiane e il movimento cooperativo, ha sottoscritto l’intesa sul testo unico sull’apprendistato.

per accedere alle notizie  _             

 >    INPDAP: detrazioni da lavoro dipendente e per familiari a carico

L’INPDAP informa che il cd. “Decreto Sviluppo” ha stabilito che il contribuente non ha più l’obbligo di presentare ogni anno all’Istituto, quale sostituto d’imposta, la domanda contenente la richiesta delle detrazioni per carichi di famiglia unitamente alle condizioni di spettanza ed ai dati relativi ai familiari per i quali richiedono l’attribuzione del beneficio fiscale.

per accedere alle notizie  _             

>    Min.Lavoro: la delega nella conciliazione monocratica

Il Ministero del Lavoro ha emanato la lettera circolare con la quale, rispondendo ad un quesito della DPL di Trieste, chiarisce le modalità di delega per la partecipazione alla conciliazione monocratica .

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 >    INPS: indennità di disoccupazione agricola

L’INPS ha affermato che quando il contratto di lavoro agricolo si colloca all’interno di un periodo di fruizione dell’indennità di mobilità, l’erogazione dell’indennità di disoccupazione agricola non è dovuta.

per accedere alle notizie  _             

 >    INPS: parto prematura e ricovero del figlio

L’INPS ha fornito alcuni chiarimenti susseguenti alla sentenza della Corte Costituzionale n. 116 del 4 aprile 2011, affermando che in caso di parto prematuro e di ricovero del bimbo in una struttura ospedaliera, la lavoratrice madre può posticipare l’astensione obbligatoria dal lavoro al rientro del bambino in famiglia. Uguale facoltà, viene riconosciuta al padre qualora lo stesso si avvalga dell’astensione al posto della madre.

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 >    Min.Lavoro: tabella di correlazione tra i requisiti del D.L.vo 81/08 e le linee guida UNI INAIL e BS OHSAS 18001:2007

Il Ministero del Lavoro ha emanato la lettera circolare con la quale evidenzia i chiarimenti forniti dalla Commissione Consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro con il documento approvato nella seduta del 20 aprile 2011 e relativo al sistema di controllo (comma 4 dell’art. 30 del D.L.vo n.81/2008) ed indicazioni per l’adozione del sistema disciplinare (comma 3 dell’art.30 del D. Lgs. n.81/2008) per le Aziende che hanno adottato un modello organizzativo e di gestione definito conformemente alle Linee Guida UNI INAIL (edizione 2001) o alle BS OHSAS 18001:2007 con Tabella di correlazione tra l’art.30 del D.Lgs. n.81/2008 – Linee Guida UNI INAIL – BS OHSAS 18001:2007 per l’identificazione delle “parti corrispondenti” di cui al comma 5 dell’art.30.

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   Gli approfondimenti della DPL di Modena                              

 >    Nasce la nuova collana AMMINISTRAZIONE & PERSONALE

lasoluzione più completa e operativa dedicata a tutti i professionisti che quotidianamente affrontano le attività connesse alla gestione ed amministrazione del personale.

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