Morti sul lavoro in forte crescita: +25%

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Il settore agricolo quello più penalizzato

Aumentano nuovamente nei primi tre mesi dell’anno le morti sul lavoro. Sono infatti 114 i decessi sul lavoro da gennaio a marzo, contro i 91 del primo trimestre 2010. Lo rileva l’Osservatorio Sicurezza sul lavoro di Vega Engineering che da oltre due decenni lavora nel settore della formazione e della sicurezza. Si evidenzia quindi un’inversione di tendenza rispetto al 2010, anno il quale, secondo gli ultimi dati Inail, aveva visto una flessione dell’1,9% degli infortuni in complesso rispetto al 2009 (da 790 mila casi a 775 mila casi); una flessione del 6,9% degli infortuni mortali (da 1053 a 980).

LE REGIONI PIU’ COLPITE – Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte sono le regioni con più decessi, seguite da Sicilia, Campania e Veneto. In rapporto al numero di occupati, invece, ad indossare la maglia nera è sempre la Valle D’Aosta. Milano la provincia maggiormente colpita, seguita da Torino, Catania, Bologna e Napoli.

Nel settore agricolo si è verificato il 35,1% delle morti per lavoro, seguito da quello delle costruzioni (21,9 % delle vittime). La fascia d’età maggiormente a rischio è invece quella che va dai 40 ai 49 anni con 29 vittime (25,7 %del totale).

Dalla ricerca poi emerge che le morti per lavoro non conoscono spazi vuoti neppure nel fine settimana perché tra venerdì e domenica viene accertato circa il 30% delle tragedie. Significativo il dato relativo a come avvengono gli incidenti mortali: il 28,1% sono causati dalla caduta di persone, mentre il 25,4% sono prodotti dallo schiacciamento conseguente ad oggetti caduti dall’alto.

Morti sul lavoro in forte crescita: +25%ultima modifica: 2011-04-16T10:45:54+02:00da vitegabry
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