Archivi giornalieri: 10 gennaio 2024

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Europa

 
Il 2023 si è concluso con un ridimensionamento dell'inflazione
Il 2023 si è concluso con un ridimensionamento dell’inflazione

Negli ultimi due anni si è molto parlato della spinta inflazionistica che ha pesato in modo diffuso sui paesi europei. Inizialmente a riportare i tassi più elevati sono stati i beni energetici, poi sostituiti da quelli alimentari. Dopo la scorsa estate l’andamento ha registrato un progressivo rallentamento e gli ultimi dati Eurostat mostrano una situazione ormai quasi normalizzata. A novembre il tasso di inflazione nell’area euro si attestava infatti al 2,4%, un livello considerato fisiologico per un’economia.

Bisogna comunque sottolineare che l’inflazione persiste (nonostante si sia ridotta) e che alcuni paesi, in particolare quelli dell’Europa centrale, ne sono ancora duramente colpiti. A essersi ridimensionata è soprattutto la componente energetica, che nell’area euro aveva toccato un tasso di inflazione pari al 44% a marzo 2022 e oggi registra valori negativi. A trainare i rincari sono i beni alimentari.

 
 
 
Il 2023 si è concluso con un ridimensionamento dell'inflazione
 

Europa

Gli ultimi articoli:

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Newsletter n. 1 del 10 gennaio 2024

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AranSegnalazioni
Newsletter n. 1 del 10 gennaio 2024
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Attività istituzionale dell’Agenzia
Attività negoziale
Sottoscritta l’Ipotesi del Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree (2022-2024)
In data 9 gennaio 2024 è stata sottoscritta l’Ipotesi del Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale (2022-2024).
Il testo contrattuale definisce la composizione dei comparti di contrattazione collettiva per il triennio 2022-2024. Vengono confermati, anche con riguardo all’assetto, i comparti Funzioni centrali, Istruzione e ricerca, Funzioni locali e Sanità. Analogamente, per quanto attiene alle Aree della dirigenza, si conferma l’attuale composizione. L’ipotesi diverrà operativa a seguito della sottoscrizione definitiva del CCNQ che avverrà a conclusione della fase di controllo prevista dal d.lgs. n. 165/2001.Vai al documento
Orientamenti applicativi
Comparto Sanità

Il termine dei 4 mesi in caso di prestazioni di lavoro straordinario di cui all’art. 47, comma 6 del CCNL comparto sanità 2019-2021, e il termine di fruizione entro l’anno successivo nel caso di applicazione della “banca delle ore”, di cui all’art. 48, comma 2 del CCNL comparto sanità 2019-2021 sono da ritenersi perentori oppure in sede di regolamento aziendale si possono prevedere termini diversi?

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Orientamenti applicativi
Comparto SanitàÈ possibile attribuire l’indennità di cui all’art. 107, comma 2 del CCNL comparto sanità 2019-2021 al personale infermieristico che presta assistenza sanitaria ai detenuti nell’ambito di una casa circondariale e al personale che presta assistenza nei centri di salute mentale, in considerazione della forte incidenza di persone affette da dipendenze varie?Vai al documento
Orientamenti applicativi
Comparto SanitàQual è la corretta applicazione del regime transitorio in tema di progressioni tra le aree di cui all’art. 21 del CCNL comparto sanità 2019-2021?Vai al documento
Orientamenti applicativi
Comparto SanitàCome avviene l’inquadramento nel nuovo sistema di classificazione professionale per il comparto Sanità del personale appartenente alla ex categoria A ai sensi dell’art. 99, comma 3 del CCNL sottoscritto il 2/11/2022?Vai al documento
Orientamenti applicativi
Comparto SanitàIn applicazione dell’art. 36, del CCNL comparto sanità 2019-2021, è possibile la trasposizione degli incarichi di funzione organizzativa in essere all’interno delle fasce di cui all’art. 32, comma 7 del medesimo CCNL, senza la necessità di attivare una nuova procedura selettiva?Vai al documento
Orientamenti applicativi
Comparto SanitàCon l’entrata in vigore del nuovo sistema di classificazione professionale, di cui art. 99, comma 3 del CCNL comparto sanità 2019-2021, la differenza tra i tabellari iniziali dell’ex cat. D e dell’ex livello economico DS deve essere attribuita ai professionisti sanitari e funzionari ex cat DS, oppure anche a tutti i professionisti sanitari e funzionari ex cat. D? Le risorse corrispondenti alle differenze tabellari tra le cat. D e DS, così come previsto dall’art. 102, comma 2 lett e) possono comportare un incremento del Fondo?Vai al documento
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Sezione giuridica
Dipartimento della funzione pubblica
Direttiva 29 dicembre 2023 – “Lavoro Agile”
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Considerata superata la contingenza pandemica (dichiarata conclusa dall’Organizzazione mondiale della sanità in data 5 maggi 2023) con la Direttiva in oggetto il Ministro della Pubblica Amministrazione prevede “Allo scopo di sensibilizzare la dirigenza delle amministrazioni pubbliche ad un utilizzo orientato alla salvaguardia dei soggetti più esposti a situazioni di rischio per la salute, degli strumenti di flessibilità che la disciplina di settore, – ivi inclusa quella negoziale – già consente, si ritiene necessario evidenziare la necessità di garantire, ai lavoratori che documentino gravi, urgenti e non altrimenti conciliabili situazioni di salute, personali e familiari, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, anche derogando al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza. Nell’ambito dell’organizzazione di ciascuna amministrazione sarà, pertanto, il dirigente responsabile a individuare le misure organizzative che si rendono necessarie, attraverso specifiche previsioni nell’ambito degli accordi individuali … Sarà cura dei Vertici di ogni singola amministrazione di adeguare tempestivamente le proprie disposizioni interne per rendere concreta e immediatamente applicata la presente direttiva”.
Dipartimento della funzione pubblica
DM 26 dicembre 2023 – Decreto attuativo per il reclutamento di giovani laureati con contratto di apprendistato
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Il provvedimento, adottato di concerto con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, dà attuazione al DL 44/2023, convertito dalla legge n.74/2023. Le convenzioni con le Università per individuare gli studenti da assumere, renderanno attuabile l’apprendistato nel pubblico impiego. Fino al 31 dicembre 2026, con l’apprendistato le amministrazioni potranno reclutare giovani laureati fino al 10% delle proprie capacità assunzionali, il 20% per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane. Il contratto, della durata massima di 36 mesi, prevede l’inquadramento nell’area dei funzionari. Alla scadenza è prevista l’assunzione a tempo indeterminato per chi ha ricevuto, con tanto di relazione motivata, una valutazione positiva del servizio prestato. Le selezioni, articolate su una prova scritta anche a contenuto teorico-pratico e un orale, avvengono su base territoriale. Tra i principali criteri di valutazione anche l’età, che non può essere superiore ai 24 anni, il voto di laurea, la regolarità del percorso di studi, nonché eventuali esperienze professionali e competenze in materia di organizzazione e gestione della pubblica amministrazione acquisite durante gli studi. Il contratto di apprendistato crea un ponte con le Università e i pubblici uffici, per dotarli delle competenze necessarie a fornire a cittadini e imprese servizi al passo con i tempi, sempre più efficaci ed efficienti e adeguati alle loro nuove esigenze.Vai al documento
Dipartimento della funzione pubblica
DM 10 novembre 2023 – GU 296 del 20.12.2023
Parametri per il rilascio delle autorizzazioni allo svolgimento di attività di lavoro sportivo retribuita al personale delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale

Il 20 dicembre 2023 sulla GU 296 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 10 novembre 2023 che trova le sue basi nella riforma dello sport e revisione del lavoro sportivo operata con il Dlgs 36/2021 come modificato dal Dlgs 120/2023. Il decreto fissa i parametri per il rilascio delle autorizzazioni allo svolgimento di attività di lavoro sportivo retribuita al personale delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

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Dipartimento della funzione pubblica
DM 3 novembre 2023 – GU 294 del 18.12.2023
Individuazione, caratteristiche e modalità di funzionamento del portale www.InPA.gov.it.
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Il 18 dicembre 2023 sulla GU 294 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 3 novembre 2023 con il quale sono descritti i servizi messi a disposizione dal Portale InPA, il cd “Portale del reclutamento”. Il provvedimento della Funzione Pubblica aggiorna il portale con le novità introdotte da una serie di norme approvate nel corso del 2023, tra cui quelle contenute nei DL 14/2023, 41/2023 e 44/2023.
In particolare l’art. 2 del DM, dedicato alle caratteristiche e alle modalità di funzionamento del portale www.InPA.gov.it , ricorda in primis che le assunzioni a tempo determinato e indeterminato nella Pa avvengono tramite concorsi pubblici “orientati alla massima partecipazione e alla individuazione delle competenze qualificate”. Sono inoltre riportate le funzioni disponibili sul portale nonché le informazioni in merito all’utilizzo dei dati (contenuti nel portale) da parte delle Pubbliche Amministrazioni. L’art. 8 infatti è dedicato alla conservazione e alla raccolta dei datai e il relativo allegato tecnico si apre con un capitolo dedicato a “Dati e trattamenti”.Vai al documento
Corte di Cassazione
Sezioni Unite Civili
SENTENZA N. 36197/2023/
Impiego pubblico – Decorrenza prescrizione crediti retributivi
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La questione posta all’attenzione della Corte Suprema riguarda la decorrenza della prescrizione dei crediti retributivi del lavoratore ”stabilizzato” dell’amministrazione pubblica, maturati nel corso dei rapporti di lavoro a termine legittimi intercorsi prima della stabilizzazione. La Sezioni Unite dopo un approfondito confronto normativo e giurisprudenziale in materia di rapporto di impiego pubblico e privato, reputano che “debba essere negata una piena parificazione dei rapporti di lavoro” citati. “La privatizzazione non ha comportato una totale identificazione tra lavoro pubblico privatizzato e lavoro privato. In particolare, permangono nel lavoro pubblico privatizzato quelle peculiarità individuate dalla Corte Costituzionale, in relazione al previgente regime dell’impiego pubblico, come giustificative di un differente regime della prescrizione: sia in punto di stabilità del rapporto di lavoro a tempo indeterminato (articolo 51, secondo comma d.lgs. 165/2001 e, all’attualità, articolo 63, secondo comma d.lgs. cit.), che, in punto di eccezionalità del lavoro a termine” (secondo la disciplina speciale dell’articolo 36 del d.lgs. cit.) …” Deve allora essere affermata con chiarezza l’inconfigurabilità di una situazione psicologica di soggezione del cittadino verso un potere dello Stato, quale la pubblica amministrazione, nella fisiologia del sistema. Esso assicura, infatti, a tutela del lavoratore pubblico, un concreto ed efficiente assetto di stabilità del rapporto, che si articola in concorrenti profili di garanzia attraverso un articolato ed equilibrato sistema di controlli tra poteri e di bilanciamento di interessi, orientato da quello prioritario generale, fondato sui principi dello Stato costituzionale di diritto. La Corte pertanto conclude: “La prescrizione dei crediti retributivi dei lavoratori nel pubblico impiego contrattualizzato decorre sempre – tanto in caso di rapporto a tempo indeterminato, tanto di rapporto a tempo determinato, così come di successione di rapporti a tempo determinato – in costanza di rapporto (dal momento di loro progressiva insorgenza) o dalla sua cessazione (per quelli originati da essa), attesa l’inconfigurabilità di un metus. Nell’ipotesi di rapporto a tempo determinato, anche per la mera aspettativa del lavoratore alla stabilità dell’impiego, in ordine alla continuazione del rapporto suscettibile di tutela”.Vai al documento
Corte dei conti
Sezione Giurisdizionale per la regione Emilia Romagna
SENTENZA 124/2023/R
Impiego pubblico – Azienda Unità Sanitaria Locale – Principio esclusività – Articolo 98 Costituzione, Incompatibilità incarico extraistituzionale – Articolo 53 del D.Lgs. n. 165/2001
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La Corte con la sentenza ha esaminato il caso di una operatrice sanitaria dipendente di un’Azienda Sanitaria Locale che a far tempo dalla nomina avrebbe contestualmente ricoperto la carica di amministratore in una Società Semplice (di cui deteneva una quota di partecipazione del 25%) in violazione di quanto previsto dall’art. 53 del dlgs 165/2001, dagli artt. 60 e ss del DPR 3/1957, nonché dall’art. 4, comma 7, L. n. 412/1991 (in merito anche al Regolamento aziendale in materia di incarichi extraistituzionali che elenca le attività oggetto di divieto assoluto, espressamente ricomprendendo l’assunzione di cariche in società con fini di lucro e l’esercizio del commercio). Alla violazione del principio di esclusività della prestazione lavorativa dei dipendenti pubblici si sarebbe unito l’elemento soggettivo del dolo, integrato dal consapevole e silente svolgimento di attività esterna incompatibile da parte dell’operatrice sanitaria, che, in costanza di rapporto di lavoro, avrebbe ricoperto la carica di socio amministratore della Società. La dipendente avrebbe inoltre violato il dovere d’ufficio di informare la parte datoriale in ordine a incarichi e attività anche potenzialmente incompatibili con la funzione ricoperta in seno all’Azienda. La Corte inoltre addebita alla dipendente la responsabilità erariale per “sottrazione doloso di farmaci” considerato il carattere intenzionale della sottrazione di beni aziendali ad uso ospedaliero, in aperta violazione degli obblighi di servizio facenti capo alla stessa assegnata al relativo reparto, farmaci utilizzati per lo svolgimento dell’attività extra istituzionale citata. Viene pertanto quantificato con criterio equitativo il danno erariale con riferimento alle due fattispecie esaminate: a) svolgimento di attività incompatibile con la prestazione lavorativa; b) sottrazione di materiale sanitario.Vai al documento
Corte dei conti
Sezione Regionale di controllo per l’Abruzzo
DELIBERAZIONE N. 332/2023/PAR
Impiego pubblico – Funzioni Locali – Comuni – art. 113 del D.Lgs 50/2016 e art. 45 del D.Lgs 36/2023 – Incentivi per funzioni tecniche
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
L’Organo di controllo afferma che non ci sono più dubbi sul fatto che l’articolo 45 del nuovo codice degli appalti includa anche le concessioni di lavori e servizi nell’ambito delle procedure di affidamento per le quali è consentita l’erogazione degli incentivi per funzioni tecniche al personale dipendente. Ma il contratto di concessione nato in vigenza del d.lgs. n. 50 del 2016, anche nell’eventualità in cui sviluppi la sua intera fase esecutiva negli anni di vigenza del nuovo codice dei contratti pubblici, resta comunque assoggettato, per quanto concerne l’erogazione degli incentivi per funzioni tecniche, alla disciplina dettata dal medesimo codice precedente. Infatti, la disciplina degli incentivi per funzioni tecniche prevista nel codice previgente all’articolo 113 non risulta essere comparabile né assimilabile a quella prevista nel nuovo codice all’articolo 45, in quanto fonda le basi per l’erogazione degli incentivi in parola su presupposti differenti: la prima disposizione, sui singoli appalti di lavori, servizi e forniture e la seconda, sulle procedure di affidamento. Inoltre, al fine di non generare confusione circa il campo di applicazione delle procedure in essere nel periodo di transizione tra vecchio e nuovo codice, il legislatore del nuovo codice opera una puntuale e dettagliata ricognizione delle possibili fattispecie sottolineando che tutti i procedimenti iniziati prima del 30 giugno: di conseguenza, l’esecuzione del contratto quale parte del procedimento avviato in vigenza del vecchio codice resterà disciplinata da quest’ultimo. Nessun cenno viene fatto in merito alla distinzione tra rapporti negoziali e disciplina delle regole di fruizione del fondo incentivante, poiché il legislatore fa riferimento in maniera unitaria alle procedure iniziate. Al riguardo, appare opportuno richiamare il principio generale di elaborazione giurisprudenziale del “tempus regit actionem”, valido ogniqualvolta la normativa vigente al momento in cui prende avvio il procedimento amministrativo renda inapplicabile lo ius superveniens (Sezione autonomie Del n. 16/2021/QMIG). Tale interpretazione ricorre, secondo l’orientamento in parola, anche nel caso specifico all’esame, ove, essendosi già provveduto a delineare il quadro finanziario di competenza ed avendo avuto inizio il procedimento, trova applicazione il divieto di retroattività di cui all’art. 11, comma 1, delle disposizioni sulla legge in generale (disciplina preliminare al Codice civile).Vai al documento
Parlamento
Legge 30 dicembre 2023, n. 213 – GU 303 del 30.12.2023
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La Legge di Bilancio in argomento ha previsto misure per lavoratori e famiglie. Tra queste si segnalano le “Maggiori tutele per maternità e paternità” ( art. 1, comma 179) ossia è “aumentata al 60% della retribuzione (rispetto al 30% attuale), l’indennità corrisposta per il secondo mese di congedo parentale fino al sesto anno di vita del bambino. Per il solo 2024, invece, è stabilito che anche l’indennità relativa al secondo mese sarà riconosciuta nella misura dell’80% della retribuzione (così come previsto attualmente soltanto per il primo mese)”.Vai al documento
Parlamento
Legge 7 dicembre 2023, n. 193 – GU 294 del 18.12.2023
Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Si segnala la pubblicazione in GU n. 294 del 18 dicembre 2023, della Legge 7 dicembre 2023 n. 19, vigente dal 2 gennaio 2024 in merito a “prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche”. Rilevante in materia di lavoro pubblico l’art. 4 “Accesso alle procedure concorsuali e selettive, al lavoro e alla formazione professionale”. La legge in argomento stimola l’adozione di specifiche politiche attive per assicurare, a ogni persona che sia stata affetta da una patologia oncologica, “eguaglianza di opportunità nell’inserimento e nella permanenza nel lavoro, nella fruizione dei relativi servizi e nella riqualificazione dei percorsi di carriera e retributivi”. Inoltre l’art. 5 prevede, per i concorsi pubblici banditi dopo l’entrata in vigore della legge citata, la nullità delle clausole contrattuali o della parte degli atti amministrativi, anche endoprocedimentali, difformi dai principi introdotti dalla disciplina in argomento.Vai al documento
INPS
MESSAGGIO 4640 del 22.12.2023
Visite mediche di controllo domiciliare ai lavoratori pubblici. Fasce orarie di reperibilità
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
L’Istituto Nazionale di Previdenza con il messaggio citato, a seguito della sentenza del Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio n. 16305/2023, pubblicata il 3 novembre 2023, che ha annullato l’articolo 3 del decreto n. 206 del 17 ottobre 2017 del Ministro della Semplificazione e della pubblica amministrazione che prevedeva: “In caso di assenza per malattia, le fasce di reperibilità dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono fissate secondo i seguenti orari: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi”, fornisce le necessarie indicazioni operative per l’espletamento degli accertamenti medico-legali domiciliari. Dopo attenta disamina della normativa e prassi vigente, conclude “nelle more dell’emanazione di un nuovo decreto ministeriale (o dell’eventuale riforma della sentenza n. 16305/2023 del TAR Lazio), sentito il Dipartimento della Funzione pubblica, in virtù del principio di armonizzazione contenuto nel citato articolo 55-septies, comma 5-bis, del D.lgs n. 165/2001, richiamato in sentenza, le visite mediche di controllo domiciliare nei confronti dei lavoratori pubblici, fino a nuove disposizioni, dovranno essere effettuate nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi)”.Vai al documento
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Sezione economica
Ragioneria Generale dello Stato – Dipartimentodella funzione pubblica
Disposizioni in materia di riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni – Attuazione art. 4-bis DL 24/2/2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla L. 21/4/2023, n. 41. Prime indicazioni operative – Circolare n. 1 del 3/1/2024
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
La Ragioneria Generale dello Stato e il Dipartimento della funzione hanno emanato una circolare che fornisce le prime indicazioni operative in materia di riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, in attuazione di quanto previsto dall’art. 4-bis D.L. 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla L. 21 aprile 2023, n. 41. La circolare è strutturata in tre parti: la prima, relativa alla riforma PNRR 1.11, “Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie”, Missione 1, componente 1, riconducibile al primo comma del menzionato articolo; la seconda concernente la valutazione della performance mediante assegnazione, da parte delle pubbliche amministrazioni, di obiettivi annuali funzionali al rispetto dei tempi di pagamento ai dirigenti responsabili dei pagamenti delle fatture commerciali, nonché a quelli apicali delle relative strutture, di cui al c. 2 dell’articolo in esame; la terza parte afferente il sistema di monitoraggio e rendicontazione degli obiettivi della riforma PNRR 1.11 sopra richiamata e relativa al comma 3 del menzionato articolo 4-bis.Vai al documento
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Gli andamenti di lungo periodo dell’economia italiana
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica ha pubblicato uno strumento di lettura delle trasformazioni economiche che il paese sta affrontando sulla base delle cifre di lungo periodo. Questo esercizio permette di cogliere l’evoluzione nel tempo della situazione italiana presentando alcuni grafici sui principali indicatori economici dell’economia italiana dal 2000 ad oggi, in alcuni casi dal 1990 o da altre date, confrontati con l’andamento medio europeo. Questi dati vengono associati alle previsioni e agli obiettivi quantitativi del Governo, in particolare per quanto riguarda la crescita economica, l’indebitamento netto e il debito pubblico, individuati nel Documento di economia e finanza (DEF) o dalla relativa nota di aggiornamento (NADEF). I grafici sono stati elaborati utilizzando dati pubblici di organismi ufficiali nazionali e internazionali (Istat-Eurostat, Banca d’Italia, OCSE, FMI).Vai al documento
ISTAT
Annuario statistico italiano 2023
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
L’Annuario statistico italiano, che quest’anno giunge alla 145esima uscita, è uno strumento quasi unico per viaggiare nel nostro Paese, avventurandosi in tutte le sue dimensioni più importanti. I 24 capitoli di cui è composto offrono i dati dell’anno che meglio descrivono la popolazione, la società, l’ambiente, l’economia, le istituzioni, i servizi, i comportamenti, la cultura, la ricerca, e molto altro ancora. Per quanto di nostro interesse, si segnala: Cap. 8 Mercato del lavoro – Retribuzioni contrattuali (pagg. 335 e segg.) e Cap. 12 Contabilità nazionale – Retribuzioni lorde, contributi sociali e redditi da lavoro dipendente per attività economica (pag. 496); Conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche (pag. 499).Vai al documento
ISTAT
Censimento permanente delle istituzioni pubbliche – anno 2020
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
L’ISTAT ha pubblicato la raccolta di tavole statistiche i dati della terza edizione del Censimento permanente delle istituzioni pubbliche (data di riferimento 31 dicembre 2020), iniziata a dicembre 2021, a soli tre mesi dalla chiusura della rilevazione, con i risultati preliminari su Smart Working e digitalizzazione, e proseguita a dicembre 2022 con la pubblicazione dei principali risultati definitivi, che hanno permesso di misurare gli effetti sulle istituzioni pubbliche della crisi sanitaria, economica e sociale. I risultati degli approfondimenti tematici riportati nelle Tavole di dati oggetto del presente rilascio riguardano: Organi istituzionali di governo, di controllo e figure di raccordo, Formazione delle risorse umane, Trasparenza e anticorruzione e Forze armate, Forze di polizia e Capitanerie di porto. In particolare, vengono presentate statistiche sulla composizione di genere degli organi di governo, di controllo e delle figure di vertice amministrativo con funzione di raccordo e, in maniera innovativa rispetto alle precedenti edizioni censuarie, il dettaglio regionale sulla presenza femminile negli organi di Enti territoriali, Università ed Aziende del Sistema sanitario nazionale.Vai al documento
ISTAT
Conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società – III trimestre 2023
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Nel terzo trimestre 2023 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al -5,0% (-9,4% nello stesso trimestre del 2022). Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -1,2% (-5,6% nel terzo trimestre del 2022). Il saldo corrente delle AP è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,1% (-1,2% nel terzo trimestre del 2022). La pressione fiscale è stata pari al 41,2%, in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,2%. La loro propensione al risparmio è stimata al 6,9%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è cresciuto rispetto al trimestre precedente dell’1,3% a fronte di un aumento dei prezzi dello 0,5%. La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 42,5%, è diminuita di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il loro tasso di investimento, pari al 22,2%, è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.Vai al documento
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Osservatorio internazionale
OCSE
On Shaky Ground? Income Instability and Economic Insecurity in Europe
Segnalazione da Direzione Contrattazione 1
Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da cambiamenti importanti da un punto di vista economico e tecnologico che hanno reso le prospettive economiche più instabili ed insicure. Se da un lato il lavoro atipico e la trasformazione digitale hanno creato nuove opportunità lavorative per molti, dall’altro hanno anche esposto gli individui a fluttuazioni dei loro redditi, note come “instabilità del reddito”. In un mondo del lavoro in continuo mutamento l’OCSE ha voluto identificare chi, in Europa, è più esposto all’instabilità del reddito ed esaminare gli effetti che questa ha sulle loro vite, sulla mobilità sociale e sulla disuguaglianza. L’insicurezza economica ricade prevalentemente sulle persone con un debole attaccamento alla forza lavoro e su coloro che non sono ben posizionati per sfruttare i vantaggi della digitalizzazione. Nei paesi europei è comune che lo stato occupazionale delle persone cambi più volte all’anno e, nella maggior parte dei casi, questi cambiamenti, tuttavia, non si traducono in una crescita sostenuta del reddito. Essere esposti a frequenti cambiamenti di reddito è collegato a stress, ansia, cattiva salute e risultati peggiori nello sviluppo infantile. Inoltre, il rapporto esamina una serie di politiche volte a migliorare la tempestività della protezione sociale per sostenere meglio le persone con redditi altamente instabili ed esplora opzioni per aiutare le persone più a rischio di insicurezza economica a creare riserve finanziarie. I governi hanno un ruolo primario nel ridurre l’esposizione delle persone a eventi economici avversi e nel migliorare la loro capacità di gestire il rischio. Infine, politiche che sostengono l’alfabetizzazione finanziaria e insegnano ai cittadini come costruire adeguatamente i propri risparmi e a gestire il debito sono fondamentali anche per promuovere la resilienza ed il benessere finanziario, soprattutto in contesti fiscali vincolati.Vai al documento
Eurofound
Intergenerational inequalities: How to close the gaps?
Segnalazione da Direzione Contrattazione 1
I vari shock economici e sociali dell’ultimo decennio e mezzo, tra cui la pandemia di Covid-19, hanno avuto conseguenze continue sugli standard di vita e sulle prospettive degli europei. Ma quello che è più interessante è il fatto che, talvolta, questi risultati siano stati disomogenei tra i diversi gruppi generazionali. Sia le crisi economiche e sanitarie, che le errate politiche sociali ed economiche hanno ampliato le disuguaglianze tra le generazioni favorendo delle fasce di età rispetto ad altre. I dati evidenziano, ad esempio, come le tendenze del reddito tra la popolazione più anziana siano influenzate da un’efficace protezione sociale, mentre quelle tra i gruppi più giovani siano per lo più guidate dall’occupazione. Poiché è probabile che queste tendenze persistano in una società europea che invecchia, sarà fondamentale che i politici si concentrino sul miglioramento della partecipazione dei giovani al mercato del lavoro nel lungo termine per rafforzare la loro sicurezza reddituale. Questo policy brief esamina, dunque, alcune delle tendenze sociali intergenerazionali che sono cambiate considerevolmente nell’ultimo decennio e mezzo, a volte contrariamente alle aspettative. Inoltre, evidenzia i più importanti sviluppi avuti in settori chiave come quello economico, lavorativo, occupazionale e sanitario che avrebbero dovuto ricevere maggior attenzione a livello politico. L’intenzione di Eurofound è quella di sviluppare una più chiara direzione del cambiamento sociale ed introdurre nel pensiero politico europeo prospettive di crescita a medio e lungo termine.Vai al documento

Speciale Riforma Pensioni

Speciale Riforma Pensioni

 

Per il 2024 la Riforma Pensioni Meloni è contenuta nella Legge di Bilancio e riguarda le nuove formule di uscita flessibile, le aliquote di perequazione per la rivalutazione Istat, lo sblocco delle aspettative di vita per la pensione anticipata, l’importo minimo per quella di vecchiaia, il taglio degli assegni futuri per alcuni dipendenti statali e la relativa decorrenza con finestre mobili.

Ultime notizie

 

La flessibilità in uscita prevede nel 2024 le seguenti opzioni:

  •  Quota 103 (62 anni di età + 41 anni di contributi con requisito minimo di assegno maturato e ricalcolo contributivo),
  •  APE Sociale (63 anni e 5 mesi di età + 30/36 di contributi per 4 categorie di lavoratori),
  •  Opzione Donna (61 anni + 35 di contributi per 3 categorie di lavoratrici, sconti specifici e ricalcolo contributivo),
  •  Pensione anticipata contributiva (64 anni+ 20 anni di contributi effettivi dopo il 1995 e assegno pari a 3/2,8 volte il minimo).

Quota 103 con penalità

In base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio e dai decreti collegati, la proroga di Quota 103 vede un peggioramento dei requisiti, con decorrenza più lontana e ricalcolo dell’assegno.

Restano gli incentivi in busta paga per chi preferisce restare al lavoro (Bonus Maroni).

Flessibilità in uscita: APE Sociale e Opzione Donna

L’Opzione Donna e APE Sociale dal 1° gennaio 2024 cambiano requisiti, con un anno in più nel primo caso e 5 mesi in più nel secondo.

Dal primo gennaio scatta poi l’indicizzazione delle pensioni 2024 all’inflazione 2023, ricalcando più o meno le fasce attuali ma con una possibile penalizzazione delle pensioni d’oro.

Rivalutazione pensioni 2024

Nel 2024 si rivalutano al 100% le pensioni fino a quattro volte il minimo. Per gli assegni tra quattro e cinque volte il minimo l’indicizzazione sarà del 85% per poi discendere progressivamente.

Viene confermata la super-rivalutazione per le pensioni minime di coloro che hanno compiuto 75 anni.

Limitati alle pensioni d’oro (sopra 10 volte il minimo) i tagli alla rivalutazione delle pensioni, con indicizzazione ferma al 22%.

Pensione giovani

Viene abolito il vincolo per la pensione di vecchiaia che richiedeva la maturazione di un assegno pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale: fino ad oggi, in questi casi bisognava aspettare i 70 anni.

Viene introdotto un possibile riscatto agevolato fino a 5 anni di vuoti contributivi, anche non consecutivi.

Pensioni: le priorità di Governo

Le risorse disponibili quest’anno sono poche, pertanto alla spesa previdenziale ne sono state riservate una minima parte, secondo alcune priorità:

  • pensione dei giovani
  • anticipo pensionistico per categorie di lavoratori fragili
  • adeguamento delle pensioni

Per il 2024 resta in vigore anche la Pensione Precoci, per la quale ci vogliono 41 anni di contributi ma senza soglia anagrafica.

Anticipo conguaglio pensioni

Confermato anche l’anticipo del conguaglio sulla mancata rivalutazione 2023. E’ atteso nel cedolino di novembre ed è pari allo 0,8%.

Pensioni in Manovra 2024: novità in pillole

Le misure da inserire nella Legge di Bilancio 2024 sono quindi:

  • proroga con modifiche di Quota 103
  • evoluzione di Opzione Donna verso APE Sociale (con revisione dei requisiti per entrambi)
  • conferma della perequazione annuale degli assegni
  • meno vincoli al pensionamento dei contributivi puri

Su PMI.it trovi tutte le novità di riforma pensioni 2024: guide ed esempi di calcolo, i requisiti per l’accesso alle agevolazioni previdenziali, le controversie della legge sulle pensioni, le ultime notizie su rivalutazione e potere d’acquisto.

Riforma Pensioni Meloni dopo il 2024

L’obiettivo è arrivare ad una Riforma Pensioni condivisa, dopo le proroghe inserite nella Legge di Bilancio 2023 per quanto concerne APe Social ed Opzione Donna.

Garantire la flessibilità di uscita dal mondo del lavoro, mantenendo attiva l’opzione agevolata riservata alle donne e alle categorie svantaggiate con una uscita graduale da Quota 103: è l’obiettivo chiave per la Riforma Pensioni, da avviarsi con la Legge di Bilancio 2024 ma da completarsi nel corso dell’anno.

In cima alla lista delle priorità ci sono anche i giovani: l’esigenza è di assicurare un inserimento nel mondo del lavoro stabile, così da evitare carriere discontinue e stipendi bassi, con effetti sulle future pensioni. Da ripensare anche temi legati al reddito dei pensionati (14esima, rivalutazione assegni ecc.) e alla pensione complementare.

Cessione del quinto delle pensioni: tassi primo trimestre 2024

Cessione del quinto delle pensioni: tassi primo trimestre 2024

Pubblicati i tassi in vigore dal 1° gennaio al 31 marzo 2024.

Pubblicazione: 9 gennaio 2024

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro ha indicato i Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, rilevati dalla Banca d’Italia e in vigore per il periodo 1° gennaio 2024 – 31 marzo 2024.

L’INPS, con il messaggio 9 gennaio 2024, n. 92, pubblica i valori dei tassi da applicarsi nel periodo per i prestiti da estinguersi con cessione del quinto dello stipendio e della pensione e i tassi soglia TAEG per i prestiti estinguibili con cessione del quinto della pensione in regime di convenzionamento. 

Le modifiche sono operative dal 1° gennaio 2024 e per la classe di età “Maggiore di 79 anni“, i tassi soglia coincidono con i tassi soglia di usura.

Convenzione tra INPS e CAF per le domande ADI e SFL

Convenzione tra INPS e CAF per le domande ADI e SFL

Disponibile la convenzione tra INPS e CAF per la raccolta e la trasmissione delle domande ADI e SFL.

Pubblicazione: 9 gennaio 2024

Con il messaggio 9 gennaio 2024, n. 80, l’Istituto comunica che è stato adottato lo schema di convenzione tra INPS e i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) per l’attività di raccolta e trasmissione delle domande di:

  • Assegno di Inclusione (ADI) e relative comunicazioni (Modelli ADI-COM);
  • Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) e relative comunicazioni (modelli SFL-COM).

La convenzione, il cui schema è allegato al messaggio, ha validità due anni, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.

I CAF, in possesso dei requisiti elencati nel messaggio, possono stipulare convenzioni singole. Per ogni informazione è possibile contattare la Direzione centrale Organizzazione – Area Relazioni e sinergie con i partner istituzionali, all’indirizzo e-mail: Convenzioni.CAF@inps.it.

Sant’ Aldo

 

Sant’ Aldo


Nome: Sant’ Aldo
Titolo: Eremita
Nascita: VIII secolo, Sconosciuto
Morte: VIII secolo, Sconosciuto
Ricorrenza: 10 gennaio
Tipologia: Commemorazione

La figura di Sant’Aldo è ancora in attesa di una chiara ricostruzione: infatti oltre alla memoria del nome, ci sono giunte solo scarse notizie che lo riguardano. Probabilmente visse intorno al VIII secolo. Di sicuro si conosce il suo luogo di sepoltura, prima nella cappella di San Colombano e ora nella basilica di San Michele a Pavia.

Il suo nome non è riportato nel Calendario della Chiesa Cattolica e nemmeno nel Martirologio Romano. Lo si trova nell’agiografia redatta dai gesuiti belgi detti Bollandisti, redatta nel XVII secolo e nel Martirologio dell’Ordine benedettino.

La tradizione lo vuole carbonaio, una attività che poco si concilia con il concetto di eremita dei nostri giorni. Ma essa ben si sposa con la tradizione dei monaci irlandesi di San Colombano dove visse una vita monastica.

La presenza del suo nome nel Martirologio benedettino ne fa presupporre il suo legame con il monastero benedettino di Bobbio fondato da San Colombano nel 614.

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Domande Frequenti

  • Quando si festeggia Sant’ Aldo?

     

  • Quando nacque Sant’ Aldo?

     

  • Dove nacque Sant’ Aldo?

     

  • Quando morì Sant’ Aldo?

     

  • Dove morì Sant’ Aldo?

     


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Sant' Aldo

Sant’ Aldo
EremitaLa figura di Sant’Aldo è ancora in attesa di una chiara ricostruzione: infatti oltre alla memoria del nome, ci sono giunte solo scarse notizie che lo riguardano. Probabilmente visse intorno al VIII secolo…

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Statuetta ligneaNella chiesa Santa Maria della Vittoria a Praga è venerata la statua del Gesù Bambino di Praga, una splendida statuetta di legno ricoperta di cera. Secondo la leggenda è stata realizzata da un autore sconosciuto…

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Oggi 10 gennaio nasceva:

Santa Filomena di Roma

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Principessa, vergine e martireNel 1802 si scoprirono delle ossa di un’adolescente tra i tredici e i quindici anni nel cimitero di Priscilla. “Pax tecum Filomena”, questo recitava l’incisione, trovata insieme alla raffigurazione di…

Oggi 10 gennaio si recita la novena a:

– Santo Bambino di Praga
O Gesù Bambino, donami la grazia di amare tanto la tua Mamma, Maria Santissima. Fa’ che il mio sia un amore tenero di figlio, come è tenerissimo il suo amore di Madre. Amando Lei, amerò Te, o Gesù, e tramite…
– Sant’ Antonio
III. O glorioso s. Antonio, che precedeste con l’esempio e dirigeste col consiglio nella via della santità tanti vostri discepoli, otteneteci dal Signore la Grazia di conformar sempre la nostra condotta…
– San Mauro
I. O glorioso s. Mauro, che non facendo alcun conto della nobiltà dei natali e dei più lusinghieri vantaggi che il mondo vi presentava, vi consacraste interamente all’amore di Gesù Cristo sotto la direzione…
– San Tommaso Placidi da Cori
O splendente San Tommaso, la luce del miracolo è venuta spesso a irradiarti, tu umile e silenzioso servo di Dio, per svelarti alla gente. Prodigi e miracoli hanno infiorato la tua missione ed hanno illuminato…