Archivi giornalieri: 19 luglio 2018

News Regione Lazio

   
 
 

Dopo anni di attesa è stato approvato in Consiglio regionale il Piano del Parco dell’Appia Antica: coinvolge il territorio dei comuni di Roma, Ciampino e Marino ed è un provvedimento molto importante che si fonda sulla tutela ambientale, paesaggistica e archeologica.
Dieci gli obiettivi e gli ambiti di intervento previsti:

  1. ricostituire l’unità territoriale e paesaggistica del Parco, capace di consentire una fruizione continua del territorio, anche attraverso la realizzazione di una sentieristica;
  2. eliminare l’abusivismo;
  3. favorire la rinaturalizzazione delle vaste aree agricole;
  4. mantenere e rafforzare gli elementi che garantiscono la continuità paesaggistica, come le riperimetrazioni, gli interramenti, il sostegno all’attività agricola, le indicazioni prescrittive per le proprietà private;
  5. cambiare i criteri di mobilità delle aree interessate dal traffico di attraversamento e realizzare opere che permettano la sola circolazione residenziale e turistica;
  6. contribuire al bilancio ecologico della città di Roma Capitale, di Ciampino e di Marino con azioni di tutela e di rafforzamento dei livelli di naturalità e con l’alleggerimento dei processi di antropizzazione;
  7. creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile;
  8. garantire le condizioni per ulteriori sviluppi e nuovi fasi della ricerca archeologica;
  9. costruire una fruizione controllata con la partecipazione dei cittadini;
  10. promuovere l’educazione ambientale ed una più generale cultura della tutela.

 

 

 

 

 

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Patto di prova

Patto di prova: cos’è e come funziona il periodo di prova nel contratto di lavoro

Cos’è il periodi di prova, quanto dura e come funziona? Ecco le risposte a queste e ad altre domande in questa guida all’istituto del patto di prova.
Google++

Il periodo di prova è un lasso di tempo, previsto nel c.d. patto di prova contenuto per iscritto nel contratto di lavoro, in cui datore e lavoratore verificano la reciproca convenienza alla conclusione del rapporto di lavoro definitivo. Si tratta di un istituto giuridico disciplinato dall’art. 2096 del Codice Civile che lo definisce come assunzione in prova del prestatore di lavoro. La durata della prova è stabilita generalmente dai contratti collettivi nazionali e varia a seconda della qualifica e delle mansioni da ricoprire.

Durante questo periodo ciascuna delle parti può recedere dal contratto, senza obbligo di preavviso o d’indennità. Si può comunque stabilire che questa si svolga per un periodo di tempo minimo, in questo caso il recesso può avvenire solo al termine di questo tempo prestabilito. Vediamo insieme cos’altro c’è da sapere su questo importante istituto del diritto del lavoro.

Periodo di prova, quanto dura

Come anticipato in premessa non c’è una durata minima prestabilita per il patto di prova; questa varia a seconda del CCNL, delle mansioni da svolgere e il ruolo che dovrà ricoprire il lavoratore. Normalmente lo scopo del datore di lavoro sarà quello di valutare il lavoratore in base alle sue abilità e competenze necessarie per svolgere un determinato lavoro, mentre lo scopo del lavoratore è quello di comprendere le condizioni di lavoro, come si svolge la prestazione e l’interesse personale verso il ruolo assegnato. Pertanto la prova dovrà svolgersi in un lasso di tempo congruo per permettere ad entrambi di raggiungere i propri scopi.

Patto di prova contratto a tempo indeterminato

La legge stabilisce comunque che questo periodo può essere concordato per iscritto fra le parti, ma non potrà mai eccedere l’intervallo stabilito dai contratti nazionali e comunque non potrà mai andare oltre i 6 mesi. Ad esempio la durata massima del patto di prova nel commercio per un contratto a tempo indeterminato è la seguente:

Inquadramento Quadri e Primo Livello Secondo e Terzo Livello Quarto e Quinto Livello Sesto e Settimo Livello
Periodo di prova 6 mesi 60 giorni 60 giorni 45 giorni

Periodo di prova contratto a tempo determinato

Discorso diverso invece vale per l’assunzione in prova nel contratto a termine; in questo caso infatti la legge stabilisce che nel contratto individuale di lavoro può essere inserita la clausola relativa alla prova.

Se la durata di questo lasso di tempo non è prevista dal contratto collettivo, questa può essere calcolata riproporzionandola alla durata del contratto a termine; tuttavia la legge stabilisce che non è in nessun caso ammessa la prova di durata pari a quella del rapporto stesso.

Patto di prova, come funziona

Tutto ciò premesso il patto di prova per essere valido e legittimo dovrà avere le seguenti caratteristiche:

  • dovrà essere stabilito per iscritto a pena di nullità della prova. Normalmente si inserisce in un apposita clausola nel contratto individuale di lavoro;
  • deve indicare già da subito il ruolo e le mansioni che dovrà svolgere il lavoratore in tale periodo;
  • deve avere una durata massima così come stabilito dai CCNL (non può comunque mai eccedere i 6 mesi per legge);
  • può avere una durata minima, entro la quale le parti non possono recedere liberamente dal contratto in prova, se non per giusta causa;
  • si può contare a seconda del CCNL in mesi o giorni, di calendario o effettivamente lavorati;
  • l’accordo scritto sulla prova deve avvenire prima o contestualmente all’inizio del rapporto di lavoro, è nullo infatti un patto di prova successivo all’inizio;
  • il periodo di prova è retribuito, inoltre il lavoratore matura tutte le spettanze, quali ratei di 13a, ferie ecc.;
  • al termine della prova se nessuna delle due parti recede, il rapporto di lavoro prosegue normalmente, senza necessità di alcuna conferma o comunicazione e il periodo viene computato quale anzianità di servizio.

Dimissioni o licenziamento in prova

Come detto in premessa quindi durante il periodo prova sia il lavoratore che il datore possono recedere dal contratto senza dare nessun preavviso e senza alcuna motivazione; si parla in questo caso di licenziamento in prova o dimissioni durante la prova.

Dimissioni o licenziamento al termine della prova

Discorso diverso è il caso in cui si fissa una durata minima della prova, in questo caso infatti si potrà terminare il rapporto solo al termine della prova; si parla quindi di licenziamento al termine della prova o dimissioni al termine della prova.

Periodo di prova, cosa sapere

Sia che si sia fissato un lasso di tempo minimo o meno, il recesso avverrà per:

  1. dimissione durante il periodo di prova;
  2. licenziamento per mancato superamento del periodo di prova.

Il licenziamento in questi casi non prevede la forma scritta, si parla infatti di licenziamento ad nutum, letteralmente cioè con un solo cenno. Anche le dimissioni non seguono la normale procedura, infatti non sono previste le dimissioni online del lavoratore in prova, basta in questo caso una lettera di dimissioni consegnata per iscritto al datore di lavoro.

Altro caso particolare riguarda il licenziamento in prova della lavoratrice madre; in questo caso infatti è possibile fare il licenziamento anche senza giusta causa e questo non potrà essere impugnato. Stesso discorso per le dimissioni, che in questo intervallo di tempo non andranno convalidate presso la DTL anche se date nel periodo tutelato.

La clausola sulla prova potrà essere apposta anche in un nuovo contratto con lo stesso datore di lavoro; purchè le mansioni da svolgere siano completamente diverse dalle precedenti, oppure a patto che sia passato un lasso di tempo molto ampio e sono quindi cambiate le condizioni del lavoro e del lavoratore.

Infine il patto di prova può essere previsto anche:

  • nei contratti part-time (proporzionalmente all’orario di lavoro),
  • nell’apprendistato (a patto che si misuri la propensione del lavoratore a svolgere un lavoro),
  • nella formazione lavoro,
  • nel collocamento obbligatorio

Fonte: https://www.lavoroediritti.com/abclavoro/patto-di-prova-periodo-lavoro#ixzz5LiB1r0ym

 

Lavoro e Diritti

Patto di prova: cos’è e come funziona il periodo di prova nel contratto di lavoro

Cos’è il periodi di prova, quanto dura e come funziona? Ecco le risposte a queste e ad altre domande in questa guida all’istituto del patto di prova.
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Il periodo di prova è un lasso di tempo, previsto nel c.d. patto di prova contenuto per iscritto nel contratto di lavoro, in cui datore e lavoratore verificano la reciproca convenienza alla conclusione del rapporto di lavoro definitivo. Si tratta di un istituto giuridico disciplinato dall’art. 2096 del Codice Civile che lo definisce come assunzione in prova del prestatore di lavoro. La durata della prova è stabilita generalmente dai contratti collettivi nazionali e varia a seconda della qualifica e delle mansioni da ricoprire.

Durante questo periodo ciascuna delle parti può recedere dal contratto, senza obbligo di preavviso o d’indennità. Si può comunque stabilire che questa si svolga per un periodo di tempo minimo, in questo caso il recesso può avvenire solo al termine di questo tempo prestabilito. Vediamo insieme cos’altro c’è da sapere su questo importante istituto del diritto del lavoro.

Periodo di prova, quanto dura

Come anticipato in premessa non c’è una durata minima prestabilita per il patto di prova; questa varia a seconda del CCNL, delle mansioni da svolgere e il ruolo che dovrà ricoprire il lavoratore. Normalmente lo scopo del datore di lavoro sarà quello di valutare il lavoratore in base alle sue abilità e competenze necessarie per svolgere un determinato lavoro, mentre lo scopo del lavoratore è quello di comprendere le condizioni di lavoro, come si svolge la prestazione e l’interesse personale verso il ruolo assegnato. Pertanto la prova dovrà svolgersi in un lasso di tempo congruo per permettere ad entrambi di raggiungere i propri scopi.

Patto di prova contratto a tempo indeterminato

La legge stabilisce comunque che questo periodo può essere concordato per iscritto fra le parti, ma non potrà mai eccedere l’intervallo stabilito dai contratti nazionali e comunque non potrà mai andare oltre i 6 mesi. Ad esempio la durata massima del patto di prova nel commercio per un contratto a tempo indeterminato è la seguente:

Inquadramento Quadri e Primo Livello Secondo e Terzo Livello Quarto e Quinto Livello Sesto e Settimo Livello
Periodo di prova 6 mesi 60 giorni 60 giorni 45 giorni

Periodo di prova contratto a tempo determinato

Discorso diverso invece vale per l’assunzione in prova nel contratto a termine; in questo caso infatti la legge stabilisce che nel contratto individuale di lavoro può essere inserita la clausola relativa alla prova.

Se la durata di questo lasso di tempo non è prevista dal contratto collettivo, questa può essere calcolata riproporzionandola alla durata del contratto a termine; tuttavia la legge stabilisce che non è in nessun caso ammessa la prova di durata pari a quella del rapporto stesso.

Patto di prova, come funziona

Tutto ciò premesso il patto di prova per essere valido e legittimo dovrà avere le seguenti caratteristiche:

  • dovrà essere stabilito per iscritto a pena di nullità della prova. Normalmente si inserisce in un apposita clausola nel contratto individuale di lavoro;
  • deve indicare già da subito il ruolo e le mansioni che dovrà svolgere il lavoratore in tale periodo;
  • deve avere una durata massima così come stabilito dai CCNL (non può comunque mai eccedere i 6 mesi per legge);
  • può avere una durata minima, entro la quale le parti non possono recedere liberamente dal contratto in prova, se non per giusta causa;
  • si può contare a seconda del CCNL in mesi o giorni, di calendario o effettivamente lavorati;
  • l’accordo scritto sulla prova deve avvenire prima o contestualmente all’inizio del rapporto di lavoro, è nullo infatti un patto di prova successivo all’inizio;
  • il periodo di prova è retribuito, inoltre il lavoratore matura tutte le spettanze, quali ratei di 13a, ferie ecc.;
  • al termine della prova se nessuna delle due parti recede, il rapporto di lavoro prosegue normalmente, senza necessità di alcuna conferma o comunicazione e il periodo viene computato quale anzianità di servizio.

Dimissioni o licenziamento in prova

Come detto in premessa quindi durante il periodo prova sia il lavoratore che il datore possono recedere dal contratto senza dare nessun preavviso e senza alcuna motivazione; si parla in questo caso di licenziamento in prova o dimissioni durante la prova.

Dimissioni o licenziamento al termine della prova

Discorso diverso è il caso in cui si fissa una durata minima della prova, in questo caso infatti si potrà terminare il rapporto solo al termine della prova; si parla quindi di licenziamento al termine della prova o dimissioni al termine della prova.

Periodo di prova, cosa sapere

Sia che si sia fissato un lasso di tempo minimo o meno, il recesso avverrà per:

  1. dimissione durante il periodo di prova;
  2. licenziamento per mancato superamento del periodo di prova.

Il licenziamento in questi casi non prevede la forma scritta, si parla infatti di licenziamento ad nutum, letteralmente cioè con un solo cenno. Anche le dimissioni non seguono la normale procedura, infatti non sono previste le dimissioni online del lavoratore in prova, basta in questo caso una lettera di dimissioni consegnata per iscritto al datore di lavoro.

Altro caso particolare riguarda il licenziamento in prova della lavoratrice madre; in questo caso infatti è possibile fare il licenziamento anche senza giusta causa e questo non potrà essere impugnato. Stesso discorso per le dimissioni, che in questo intervallo di tempo non andranno convalidate presso la DTL anche se date nel periodo tutelato.

La clausola sulla prova potrà essere apposta anche in un nuovo contratto con lo stesso datore di lavoro; purchè le mansioni da svolgere siano completamente diverse dalle precedenti, oppure a patto che sia passato un lasso di tempo molto ampio e sono quindi cambiate le condizioni del lavoro e del lavoratore.

Infine il patto di prova può essere previsto anche:

  • nei contratti part-time (proporzionalmente all’orario di lavoro),
  • nell’apprendistato (a patto che si misuri la propensione del lavoratore a svolgere un lavoro),
  • nella formazione lavoro,
  • nel collocamento obbligatorio

 

Fonte: https://www.lavoroediritti.com/abclavoro/patto-di-prova-periodo-lavoro#ixzz5LhXMfGEG

Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Patto di prova: cos’è e come funziona il periodo di prova nel contratto di lavoro

Patto di prova: cos’è e come funziona il periodo di prova nel contratto di lavoro

Posted: 17 Jul 2018 08:49 AM PDT

Il periodo di prova è un lasso di tempo, previsto nel c.d. patto di prova contenuto per iscritto nel contratto di lavoro, in cui datore e lavoratore verificano la reciproca convenienza alla conclusione del rapporto di lavoro definitivo. Si tratta di un istituto giuridico disciplinato dall’art. 2096 del Codice Civile che lo definisce come assunzione in prova […]

L’articolo Patto di prova: cos’è e come funziona il periodo di prova nel contratto di lavoro proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

Licenziamento in prova: nuova sentenza della Cassazione

Posted: 17 Jul 2018 02:45 AM PDT

È possibile per il datore di lavoro licenziare il lavoratore dopo il periodo di prova, senza alcuna giusta causa alla base; la lettera di licenziamento durante questo periodo non deve essere motivata. È dunque diritto del datore valutare la convenienza del rapporto al termine della prova lavorativa, ed eventualmente decidere di non proseguirlo qualora non […]

L’articolo Licenziamento in prova: nuova sentenza della Cassazione proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

Naspi e dimissioni: come prendere la disoccupazione se mi licenzio dal lavoro

Posted: 16 Jul 2018 07:30 AM PDT

L’indennità di disoccupazione Naspi è un sussidio che spetta al lavoratore che, a determinate condizioni contributive, perde involontariamente il proprio lavoro; tuttavia come conferma anche l’INPS nel messaggio 369/2018 esistono numerosi casi in cui NASpI e dimissioni sono compatibili. La Naspi è una prestazione a sostegno del reddito, istituita a partire dal 1° maggio 2015 con […]

L’articolo Naspi e dimissioni: come prendere la disoccupazione se mi licenzio dal lavoro proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

Visite Fiscali 2018: orari malattia e regole INPS per dipendenti privati e pubblici

Posted: 15 Jul 2018 12:00 AM PDT

Ecco la nostra guida completa alla disciplina delle Visite Fiscali 2018; regole e orari INPS, fasce di reperibilità per la visita di controllo del medico della “mutua” e casi di esenzione. La Riforma Madia ha modificato la disciplina della visita fiscale per il settore pubblico; ha lasciato invariati gli orari controllo malattia e unificato sotto l’INPS […]

L’articolo Visite Fiscali 2018: orari malattia e regole INPS per dipendenti privati e pubblici proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

 

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n. 833 del 19 luglio 2018

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Decreto Dignità

 

13-07 Governo: pubblicato in GU il Decreto Dignità
Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 161 del 13 luglio 2018, il decreto legge n. 87 del 10 luglio 2018, con le disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese.

 

13-07 Dottrina Per il Lavoro: il TU dei contratti di lavoro con le modifiche del Decreto Dignità
Pubblichiamo il Decreto Legislativo n. 81/2015 (c.d. TU dei contratti di lavoro) con le modifiche apportate dal Decreto Dignità (Decreto Legge n. 87/2018).

 

18-07 WKI: CODICE DEL LAVORO di Gabriele Fava e Pier Antonio Varesi
E’ in uscita la nuova edizione del CODICE DEL LAVORO di Gabriele Fava e Pier Antonio Varesi. Questa nuova edizione, organizzata cronologicamente, raccoglie una selezione normativa dal 1923 alla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 14 luglio 2018 e comprende il “Decreto Dignità” (D.L. n. 87/2018).

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Novità in materia di Lavoro

 

18-07 TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di giugno 2018
Le quote di TFR, accantonate al 31 dicembre 2017.

Tutti i coefficienti dal 2004

 

17-07 MISE: PMI – agevolazioni per le Regioni meno sviluppate
Il Ministro dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 164 del 17 luglio 2018, il Decreto 9 marzo 2018 con l’intervento agevolativo a sostegno della realizzazione nelle Regioni meno sviluppate di programmi di investimento innovativi coerenti con il Piano nazionale Impresa 4.0, diretti a favorire la transizione delle piccole e medie imprese verso la «Fabbrica intelligente».

 

17-07 INPS: Gestione Artigiani e Commercianti – imposizione contributiva, emissione in corso anno d’imposta 2018
L’INPS ha emanato il messaggio n. 2876 del 17 luglio 2018, con il quale comunica che è stata ultimata una nuova elaborazione dell’imposizione contributiva per tutti i soggetti iscritti alla Gestione in oggetto per l’anno 2018 e per eventuali periodi precedenti non già interessati da imposizione contributiva.

 

17-07 INPS: Gestione separata Committenti – comunicazione di debito
L’INPS ha emanato il messaggio n. 2862 del 17 luglio 2018, con il quale comunica che sono terminate le operazioni di elaborazione delle situazioni debitorie delle aziende committenti, sia pubbliche che private, che durante il corso dell’anno 2017 hanno denunciato tramite il flusso Uniemens il pagamento di compensi ai soggetti iscritti alla Gestione separata.

 

17-07 WKI: One FISCALE la nuova soluzione digitale per i professionisti
Wolters Kluwer presenta One FISCALE la nuova soluzione digitale per i professionisti che supera il concetto della tradizionale banca dati e fornisce in modo rapido e intuitivo tutte le risposte utili per rendere sempre più efficiente l’attività quotidiana.

La piattaforma si distingue sia per la completezza dei contenuti che per l’impostazione del prodotto, progettata insieme ai clienti, partendo dall’analisi del processo che porta il professionista a ricercare le informazioni.

One FISCALE è completamente personalizzabile, sfrutta la tecnologia più evoluta e fornisce risposte immediate e multidisciplinari. Scopri di più su: http://one.wolterskluwer.it/

 

17-07 Garante privacy: Relazione anno 2017 – La protezione dei dati personali nel rapporto di lavoro
Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato la Relazione annuale 2017.

 

16-07 Consulta: illegittimità parziale dell’art. 24 del DLvo 151/2001 in materia di garanzia per la maternità
Con sentenza n. 158 del 13 luglio 2018, la Corte Costituzionale ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’articolo 24, comma 3, del decreto legislativo n. 151/2001 nella parte in cui non esclude dal computo dei sessanta giorni immediatamente antecedenti l’inizio del periodo di astensione obbligatoria il periodo di congedo straordinario previsto dall’art. 42, comma 5, del decreto legislativo n. 151/2001.

 

16-07 MISE: risorse finanziarie del Programma operativo nazionale «Imprese e competitività» 2014-2020
Il Ministro dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 163 del 16 luglio 2018, il Decreto 21 maggio 2018 con l’assegnazione di risorse finanziarie del Programma operativo nazionale «Imprese e competitività» 2014-2020 FESR, agli interventi per le aree di crisi industriale, ai contratti di sviluppo e al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

 

16-07 MIT: risorse per investimenti a favore delle imprese di autotrasporto – anno 2018
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 191 del 17 agosto 2017, il Decreto 7 luglio 2017 con le modalità operative per l’erogazione dei contributi a favore delle iniziative di formazione professionale nel settore dell’autotrasporto, per l’annualità 2017.

 

16-07 IPSOA: Percorso di Aggiornamento Lavoro
Tutto cambia velocemente e ti trovi sempre alle prese con nuovi adempimenti, continue proroghe e nuove scadenze. Hai bisogno di risposte sempre aggiornate da dare ai tuoi clienti. Per questo Wolters Kluwer ha studiato un sistema integrato di soluzioni, per fornirti un aggiornamento costante su tutte le novità e un approfondimento dei contenuti più rilevanti, per essere sempre puntuale nella gestione delle scadenze.

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16-07 Min.Lavoro: definizione dell’offerta di lavoro congrua
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 14 luglio 2018, il Decreto 10 aprile 2018 con la definizione dell’offerta di lavoro congrua, ai sensi degli articoli 3 e 25 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150.

 

15-07 Appalto: criticità e i rischi nelle gare d’appalto nella sanità pubblica
Il 12 luglio scorso, Assosistema, Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec hanno siglato un Avviso comune per segnalare le criticità i e rischi sempre più diffusi nelle gare d’appalto pubbliche per il servizio di lavanolo.

 

15-07 INAIL: RLS – dal 12 luglio comunicazione obbligatoria a cura delle Amministrazioni statali
L’Inail ha emanato la circolare n. 29 dell’11 luglio 2018, con la quale, comunica che a decorrere dal 12 luglio 2018 le Amministrazioni statali, assicurate con la speciale forma della gestione per conto dello Stato, hanno l’obbligo di comunicare i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza tramite l’accesso al servizio telematico “Dichiarazione RLS”.

 

13-07 Convegno: Le Politiche del Lavoro nell’avvio della XVIII Legislatura
Il gruppo “Freccia Rossa”, in collaborazione il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università Sapienza di Roma, organizza un seminario dal titolo: “Le Politiche del Lavoro nell’avvio della XVIII Legislatura”.
L’incontro si terrà a Roma, il 17 luglio 2018, dalle ore 15,15 alle ore 18,30, presso la Sapienza Università di Roma, Facoltà di Giurisprudenza, Aula Calasso.

 

12-07 INL: appalto illecito ed inadempienze retributive e contributive – indicazioni agli ispettori
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la circolare n. 10 dell’11 luglio 2018, con la quale fornisce le indicazioni di carattere operativo in ordine alla ipotesi in cui, nell’ambito di un appalto non genuino, siano riscontrate inadempienze retributive e contributive nei confronti dei lavoratori impiegati nell’esecuzione dell’appalto.

 

Sentenze di Cassazione

 

15-07 Cassazione: licenziamento al termine del periodo di prova
18268 dell’11 luglio 2018

 

Approfondimenti

 

18-07 IPSOA QUOTIDIANO: Licenziamenti illegittimi: i lati oscuri della nuova indennità risarcitoria
approfondimento di Eufranio Massi

 

16-07 WKI: BUSTA PAGA – IN PRATICA 2018
Il volume – edito da IPSOA e curato da Dimitri Cerioli, Fabio Pappalardo e Andrea Ercoli è ormai da anni un vero best-seller apprezzato per la forte operatività, la struttura dei contenuti (ogni capitolo è preceduto da un’utile smart chart di sintesi) e la completezza. Il volume affronta tutte le tematiche contributive ed assistenziali che riguardano le procedure ed esamina tutte le tematiche riguardanti la compilazione delle dichiarazioni annuali.

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Agenzia delle Entrate

 

Scadenzario fiscale – Luglio 2018
Vai sul sito dell’Agenzia delle Entrate per vedere le Scadenze tributarie del mese di Luglio 2018, raggruppate per Adempimento.