Archivi giornalieri: 2 luglio 2018

in evidenza

in evidenza

28 giugno 2018 – “DISTRIBUZIONE ASSICURATIVA – DECRETO ATTUATIVO”

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto Legislativo 21 maggio 2018, n. 68.

vai alla notizia completa

27 giugno 2018 – “ALITALIA-COMPLETAMENTO PROCEDURA DI CESSIONE”

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 27 aprile 2018, n.38, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 giugno 2018, n. 77.

vai alla notizia completa

26 giugno 2018 – “RIORDINO AGEA”

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto Legislativo 21 maggio 2018, n. 74.

vai alla notizia completa

26 giugno 2018 – “TESTO UNICO PIANTE OFFICINALI”

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto Legislativo 21 maggio 2018, n. 75.

vai alla notizia completa

22 giugno 2018 – “IMPRESE SEQUESTRATE E CONFISCATE – TUTELA DEL LAVORO”

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate alla Legge 28 dicembre 2015, n. 208 dal Decreto Legislativo 18 maggio 2018, n. 72.

vai alla notizia completa

21 giugno 2018 – “CONDIZIONI DI INGRESSO E SOGGIORNO PER STUDIO E RICERCA – RECEPIMENTO UE”

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto Legislativo 11 maggio 2018, n. 71.

vai alla notizia completa

14 giugno 2018 – “REGIONI E ENTI LOCALI – RICORSO ALL’INDEBITAMENTO”

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 2018, n. 67.

Ultime edizioni bur

Sei in: Home \ bollettino ufficiale \ ultime edizioni bur

Ultimo BUR pubblicato

No. Data Edizione Indice Scarica file pdf Scarica file firmato digitalmente
53 28/06/2018 Ordinario Indice BUR-2018-53-0.pdf BUR-2018-53-0.pdf.p7m
53 28/06/2018 Supplemento 1 Indice BUR-2018-53-1.pdf BUR-2018-53-1.pdf.p7m
53 28/06/2018 Supplemento 2 Indice BUR-2018-53-2.pdf BUR-2018-53-2.pdf.p7m
53 28/06/2018 Supplemento 3 Indice BUR-2018-53-3.pdf BUR-2018-53-3.pdf.p7m
Nota: Cliccando su ‘Indice’ viene visualizzato l’elenco degli atti e, cliccando poi sull’oggetto, è possibile scaricare il singolo atto invece dell’intero Bur.

Altri BUR pubblicati recentemente

No. Data Edizione Indice Scarica file pdf Scarica file firmato digitalmente
52 26/06/2018 Ordinario Indice BUR-2018-52-0.pdf BUR-2018-52-0.pdf.p7m
52 26/06/2018 Supplemento 1 Indice BUR-2018-52-1.pdf BUR-2018-52-1.pdf.p7m
52 26/06/2018 Supplemento 2 Indice BUR-2018-52-2.pdf BUR-2018-52-2.pdf.p7m
51 21/06/2018 Ordinario Indice BUR-2018-51-0.pdf BUR-2018-51-0.pdf.p7m
51 21/06/2018 Supplemento 1 Indice BUR-2018-51-1.pdf BUR-2018-51-1.pdf.p7m
50 19/06/2018 Ordinario Indice BUR-2018-50-0.pdf BUR-2018-50-0.pdf.p7m

I PRESIDENTI DAL 1948 AL 2015

ti

Sant’Ottone di Bamberga

 
Sant’ Ottone di Bamberga

Sant' Ottone di Bamberga

Nome: Sant’ Ottone di Bamberga
Titolo: Vescovo
Ricorrenza: 02 luglio

Nato nel 1062-1063 da una nobile famiglia sveva e avviato alla carriera ecclesiastica, fu prima al servizio di Vladislao, figlio del duca di Polonia Boleslao II.

Intorno al 1090 entrò al servizio di Enrico IV, di cui fu capellanus nel 1097-1102, anno nel quale l’imperatore lo nominò vescovo di Bamberga; in questo periodo si occupò della continuazione dei lavori della cattedrale di Spira. Dando prova di una decisa attitudine diplomatica, che peraltro nel 1105 gli valse l’incarico di negoziare la pace con il papa, egli chiese l’approvazione di Pasquale II e ne ottenne l’impegno a consacrarlo. Nel 1105-1106 fu tra i sostenitori di Enrico IV che passarono ad Enrico V, convinti della necessità di por fine alla contrapposizione con la Chiesa di Roma (questa politica, di fatto, segnò i primi anni del nuovo re di Germania). Nel 1106, delegato a Roma anche in vista di questo obbiettivo, fu solennemente consacrato ad Anagni da Pasquale II.

La sua lealtà nel servitium regis comunque non conobbe tentennamenti dopo gli eventi del 1111 (tanto che Bamberga continuò ad essere luogo di sosta di Enrico V), e nell’autunno 1121 Ottone partecipò a Wiirzburg all’assemblea che sancì la pace fra l’imperatore e i grandi del regno e preparò le trattative di Worms. Nel 1109 fondò il monastero di Priifening, che qualche anno dopo attribuì ai monaci riformati di Hirsau. Nel 1124 e nel 1128 svolse missioni di apostolato in Pomerania, su incarico di Boleslao di Polonia, che intendeva consolidare la propria signoria sulla regione, e per questo è passato alla storia come l’apostolo della Pomerania. Come vescovo di Bamberga si distinse per una intensa politica di promozione dei burgenses; forse diede l’impulso al superamento di una stagnazione nell’importante scuola della cattedrale.

Morì a Bamberga il 30 giugno 1139 e fu canonizzato nel 1189. La tradizione agiografica relativa a Ottone è abbastanza complicata e resta valida l’avvertenza della BHL: «Mala fata habuisse libros de vita et rebus gestis Ottonis monuit v. cl. HolderEgger». Sarebbe troppo lungo affrontare le questioni poste dai singoli testi, che comunque, nella loro generalità, possono essere ascritti ai secc. XII-XIII. Sono documenti molto interessanti, in quanto insistono sull’attività di apostolato di Ottone in Pomerania e in Rutenia e sono ricchi di informazioni sulle usanze e sulle religioni indigene; non cercano neppure di nascondere che l’opera di Ottone (conversioni e battesimi di massa) fu preceduta, affiancata e seguita dall’azione armata del duca di Polonia e, quando capitava, dallo sterminio dei pagani; sottolineano che Ottone non si presentò umile e povero per convicere i Pomerani della superiorità del cristianesimo, ma in tutto lo splendore e la pompa possibile perché — dice una Vita — i pagani disprezzavano gli indigenti e apprezzavano la ricchezza, o perché — come scrive un’altra Vita — così i Pomerani non avrebbero avuto motivo di credere che il suo apostolato potesse essere solo un pretesto per arricchirsi con i loro beni.

L’opera missionaria di Ottone si articola tra distruzioni di templi e statue, rivolte urbane, conversioni e apostasie collettive, punizioni divine che paralizzano i malintenzionati o schiacciano loro la testa contro il muro, miracoli di tipo punitivo (per il mancato rispetto delle regole di vita cristiane), per consolidare la cristianizzazione ma anche terapeutico (risana soprattutto i pazzi), e indicazioni dagli interessanti risvolti penitenziali su come Ottone affrontava il problema della cristianizzazione.

È notevole il racconto breve e intenso degli sforzi compiuti dall’episcopio di Bamberga, e soprattutto dalla prediletta abbazia di S. Michele, per ottenerne la canonizzazione: una vera e propria miniatura di come andassero questi affari, con ripetuti viaggi a vuoto presso la corte papale e l’immediato accoglimento delle richieste nell’unica occasione nella quale il promotore (l’abate di S. Michele), munito di lettere imperiali, si cura di arrivare a Roma «con tutti gli oggetti preziosi d’oro e d’argento che aveva»; la canonizzazione è celebrata in tutta solennità nel 1189 a Wiirzburg, in occasione della prima curia regis di Enrico VI, e il resoconto è seguito da un elenco di testimonianze di miracoli (indemoniate, indemoniati, frenetici), quasi a certificare ulteriormente la giustezza dell’elevazione agli altari di Ottone. Nel XVII sec.

Ottone è attestato come guaritore delle febbri e del morso dei cani rabbiosi, con due specifici ordines «benedicendi vinum» e i corrispondenti elenchi di miracolati.