Archivi giornalieri: 24 aprile 2018

Come fare la domanda di congedo parentale, guida breve

Come fare la domanda di congedo parentale, guida breve

Terminato il periodo di astensione obbligatorio e fino al compimento dei 12 anni del figlio, entrambi i genitori possono fare domanda di congedo parentale o astensione facoltativa. Non si tratta di una prestazione automatica, pertanto ne avranno diritto solo coloro che ne faranno richiesta. Vediamo come.
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Terminato il periodo di astensione obbligatorio la lavoratrice può fare domanda di congedo parentale o astensione facoltativa. Non si tratta di una prestazione prestazione riconosciuta automaticamente, pertanto ne avranno diritto solo la madre o il padre che ne faranno richiesta. Innanzitutto, questo congedo può essere fruito dai genitori con i figli di età fino a 12 anni e, anche se con modalità differenti e con una percentuale inferiore rispetto al congedo obbligatorio è anch’esso retribuito.

Questa premessa è importante in quanto indica innanzitutto che è una possibilità data ai genitori, ma non si tratta di un obbligo come nel caso dell’astensione dei primi mesi, inoltre la sua caratteristica è la flessibilità, ossia il congedo parentale non deve necessariamente essere fruito immediatamente dopo l’astensione obbligatoria. ma è molto flessibile nella sua fruizione, come illustrato nella precedente guida.

La lavoratrice che intende usufruire del congedo parentale deve quindi fare attenzione se decide di sfruttarlo in maniera frazionata. Questo perchè in base all’utilizzo che deciderà di farne dovrà effettuare tante domande quanti sono i periodi di astensione di cui vuole usufruire.

Facciamo qualche esempio pratico.

  1. la lavoratrice decide di usufruire di un periodo pari a 6 mesi di congedo parentale, dal 01.07.2017 al 31.12.2017.
  2. Un’altra lavoratrice, invece, decide di frazionare il periodo in 3 volte, utilizzando due mesi alla volta; supponiamo che decida di utilizzarli secondo questo calendario:
    1. 01.07.2017 al 31.08.2017
    2. 01.12.2017 al 31.01.2018
    3. 01.03.2018 al 30.04.2018

Nel primo caso dovrà essere presentata un’unica domanda al proprio datore di lavoro. Nella seconda opzione invece, prima di ogni assenza si dovrà necessariamente fare una nuova domanda relativa al periodo di astensione e presentarla al datore di lavoro.

Domanda di congedo parentale: come si fa

La procedura da seguire per fare la domanda di congedo parentale non è molto diversa da quella per richiedere l’astensione obbligatoria. La richiesta di astensione facoltativa può essere fatta:

  • tramite patronato;
  • tramite contact center INPS numero verde 803164 (oppure 06164164 da cellulare a pagamento);
  • direttamente online tramite l’area riservata del cittadino.

Anche se la lavoratrice si fosse rivolta ad un patronato per la richiesta del periodo di astensione obbligatoria, può procedere alla domanda di congedo parentale tramite gli altri servizi in autonomia. L’importante è che dovrà necessariamente e soprattutto in tempo utile attivarsi per ricevere le credenziali per accedere al sito INPS (www.inps.it), formate dal proprio codice fiscale e da un pin dispositivo oppure SPID o CNS.

Ottenute le credenziali e attivato il pin come “pin dispositivo” la lavoratrice deve autenticarsi e selezionare > tutti i servizi > maternità e congedo parentale lavoratori dipendenti, autonomi, gestione separata, come sotto indicato.

 

Prestazioni INPSEntrando nel servizio maternità vi troverete davanti a questa schermata nella quale dovrete andare a cliccare > acquisizione domanda, per inserire una nuova domanda.

Domanda di congedo parentale

Congedo parentale o congedo parentale a ore

A questo punto dovrete selezionare “congedo parentale” o “congedo parentale a ore” nel caso la scelta di modalità di fruizione ricada sulle ore. Se, al contrario, saranno diversi periodi ma non frazionati a ore ripeterete la scelta di “congedo parentale” ogni volta.

Selezionata la vostra scelta dovrete indicare la tipologia di lavoratore tra > dipendenti > autonomi > gestione separata.

I dati che dovete tenere a portata di mano per completare la domanda non differiscono da quelli utilizzati per la domanda di astensione obbligatoria. Servono quindi:

  1. i dati del lavoratore o lavoratrice interessata;
  2. quelli del datore di lavoro.

A questo punto l’inserimento dei dati necessari all’inoltro della domanda è terminato, avrete un’ultima schermata nella quale si riepilogano i documenti necessari da allegare ed infine il riepilogo della domanda stessa per poterla controllare, ed inviare al vostro datore di lavoro.

Maternità

Maternità per adozione o affidamento per la gestione separata INPS

L’INPS chiarisce alcuni aspetti sulla indennità di maternità per adozione o affidamento. Lavoratori e lavoratrici iscritti alla Gestione separata INPS possono fruire dell’indennità di maternità,a prescindere dall’età del minore al momento dell’adozione o dell’affidamento preadottivo.
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Con la Circolare n. 66 del 20 aprile 2018, l’INPS chiarisce alcuni aspetti relativi alla indennità di maternità per adozione o affidamento anche per la gestione separata INPS. L’Istituto ha recepito i contenuti del D.M. 24 febbraio 2016, che ha modificato alcuni aspetti dell’art. 2 del D.M. 4 aprile 2002 per quanto concerne l’indennità di maternità e paternità dei lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS, in caso di adozione e affidamento preadottivo nazionale e internazionale.

Nel dettaglio, a decorrere dal 20 aprile 2016:

  • per i casi di adozione e affidamento preadottivo nazionale, è possibile chiedere l’indennità di maternità anche per i minori di età superiore ai 6 anni al momento dell’adozione o dell’affidamento preadottivo;
  • per i casi di adozione e affidamento preadottivo internazionale, è possibile far valere la decorrenza del periodo indennizzabile dall’ingresso del minore in Italia e non più dall’ingresso in famiglia, con possibilità di fruire di tale periodo anche prima dell’ingresso in Italia nei casi di permanenza all’estero finalizzata all’incontro con il minore ed agli adempimenti correlati alla procedura di adozione.

Maternità per adozione o affidamento preadottivo nazionale

Il D.M. 4 aprile 2002 dà diritto alle lavoratrici iscritte alla Gestione separata INPS di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 335/1995, la possibilità di poter godere dell’indennità di maternità per i cinque mesi decorrenti dalla data di ingresso del minore in famiglia, in caso di adozione o affidamento preadottivo nazionale.

La novità sta nel fatto che il D.M. 24 febbraio 2016 ha eliminato la soglia massima dei sei anni di età entro la quale era ammesso l’adozione o affidamento preadottivo. Ne consegue che per gli ingressi in famiglia che si sono verificati a partire dal 20 aprile 2016, l’indennità di maternità è corrisposta anche per i minori adottati/affidati che hanno più di 6 anni di età.

Maternità per adozione o affidamento preadottivo internazionale

Per quanto concerne i casi di adozione o affidamento preadottivo internazionale, l’indennità di maternità è pari a cinque mesi e un giorno, a prescindere dall’età del minore all’atto dell’adozione o dell’affidamento. Fino alla data 19 aprile 2016, l’indennità spettava dall’ingresso del minore nella famiglia della lavoratrice. Ora, invece, il periodo indennizzabile decorre dall’ingresso in Italia (non più in famiglia) del minore.

Come verificare la data di ingresso in Italia?

In caso di adozione o affidamento preadottivo internazionale, la data di ingresso del minore in Italia risulta dall’autorizzazione rilasciata, a tal fine, dalla Commissione per le adozioni internazionali (CAI) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

È possibile fruire di tale indennizzo anche parzialmente per i periodi di permanenza all’estero finalizzati all’incontro della lavoratrice con il minore. I periodi di permanenza all’estero correlati alla procedura adottiva sono certificati dall’Ente autorizzato, che ha ricevuto l’incarico di curare la procedura di adozione; pertanto, la domanda di indennità di maternità, relativamente ai suddetti periodi, dovrà essere corredata della menzionata certificazione.

Indennità di paternità per adozione o affidamento preadottivo

Le novità introdotte dal D.M. 24 febbraio 2016 trovano applicazione anche nei confronti dei padri lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS. Questi ultimi, in particolare, hanno diritto all’indennità di paternità soltanto in caso di mancata fruizione dei periodi indennizzabili da parte delle lavoratrici madri e per le seguenti circostanze:

  • morte o grave infermità della madre;
  • abbandono del figlio o affidamento esclusivo del figlio al padre;
  • rinuncia della madre lavoratrice all’indennità (rinuncia possibile nei soli casi di adozione/affidamento).

Circolare INPS numero 66 del 20-04-2018

Alleghiamo la Circolare INPS numero 66 del 20-04-2018 in oggetto per una analisi completa del documento di prassi.

– Circolare INPS numero 66 del 20-04-2018
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Come accedere al 730 online 2018 con il PIN dell’Inps

Come accedere al 730 online 2018 con il PIN dell’Inps

I contribuenti in possesso del codice PIN dell’INPS di tipo dispositivo potranno accedere al 730 online ovvero alla precompilata 2018 direttamente dalla loro area riservata, vediamo come fare e quali sono i passaggi da seguire.
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Dal 15 aprile per moltissimi contribuenti è possibile accedere al proprio modello 730 online 2018 predisposto dall’Agenzia delle Entrate. I pensionati e i lavoratori in possesso di un PIN dispositivo dell’Inps, possono accedere direttamente dalla propria area riservata INPS, dopo aver fatto l’accesso all’area denominata “Servizi per il Cittadino”.

Nell’elenco dei servizi disponibili è presente dal 16 aprile la nuova dicitura “Accesso ai Servizi dell’Agenzia delle Entrate – 730 precompilato“, cliccandovi sopra si presenterà un messaggio di avvertenza, che ci indica che stiamo essere reindirizzati sul sito dell’Agenzia delle Entrate e il nostro Codice Fiscale verrà comunicato al fisco ai fini di questa operazione.

Ricordiamo comunque che l’accesso al 730 precompilato andrà a buon fine solo se il PIN per accedere ai servizi INPS in nostro possesso è di tipo “Dispositivo“, vi invito a leggere a tal proposito la nostra guida su come ottenere il codice PIN per accedere ai servizi online dell’INPS: Pin Inps online: richiesta e conversione in PIN dispositivo

Una volta entrati nella nostra dichiarazione 730/2018 precompilata, potremo visualizzare il nostro modello 730, per effettuare un primo controllo dei dati inseriti.

730 online 2018, modifica, accettazione e invio della dichiarazione

Dopo aver effettuato i controlli sui dati inseriti automaticamente dal Fisco possiamo procedere all’accettazione e all’invio della dichiarazione, oppure alla modifica dei dati e al successivo invio. Ricordiamo comunque che sia la modifica che l’accettazione e l’invio del 730 online possono essere fatte solo dal 2 maggio in poi.

L’Agenzia delle Entrate per compilare automaticamente la nostra dichiarazione ha utilizzato questi dati:

  • Certificazione Unica;
  • gli interessi passivi sui mutui;
  • spese mediche e sanitarie;
  • i premi assicurativi e ai contributi previdenziali;
  • alcuni dati contenuti nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (ad esempio gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali, come le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, i crediti d’imposta e le eccedenze riportabili);
  • gli altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria (ad esempio i versamenti effettuati con il modello F24 e i contributi versati per lavoratori domestici).
  • spese funebri;
  • rette di asili nido;
  • spese veterinarie;
  • spese universitarie e relativi rimborsi;

Quello che salta subito all’occhio è la presenza di tutti i dati che vengono inseriti automaticamente dal Fisco, grazie soprattutto al lavoro di Consulenti del Lavoro e tributaristi, che li inviano telematicamente all’Agenzia delle Entrate. Il vero grande vantaggio di questo nuovo modello è la garanzia di non avere controlli in caso di invio della dichiarazione senza modifiche.

Alcune nostre guide al 730 online 2018

Per approfondimenti vi invitiamo a leggere le nostre guide già pubblicate sull’argomento della precompilata 2018.