Archivi giornalieri: 3 ottobre 2017

Concorso Polizia Penitenziaria

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Concorso Polizia Penitenziaria: Reclutamento di 197 allievi agenti

Posted: 03 Oct 2017 01:57 AM PDT

Nelle prossime ore uscirà il bando del nuovo concorso polizia penitenziaria. La novità del concorso è che questo è aperto anche ai civili. Secondo le ultime informazioni i posti disponibili saranno 197, dei quali 147 saranno assegnati al ruolo maschile e altri 50 nel ruolo femminile. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti e come presentare domanda di […]

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CORTE DI CASSAZIONE

Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 ottobre 2017, n. 22990

Commercio per corrispondenza di piccoli strumenti ed accessori ottici – lscrizione alla gestione commercianti – Presupposti

Ritenuto

che I.H. proponeva opposizione alla cartella esattoriale con la quale l’INPS le richiedeva il pagamento dei contributi per l’iscrizione alla gestione commercianti, in quanto socia ed amministratrice della U.I. srl, società esercente il commercio per corrispondenza di piccoli strumenti ed accessori ottici;

che accolta l’opposizione e proposto appello dall’INPS, la Corte d’Appello di Firenze (sentenza 14.6.2012) accoglieva parzialmente l’impugnazione rilevando che dall’istruttoria era emerso che, benchè la U.I. srl avesse dato incarico ad altra società (P.V. sas) di curare i rapporti con i clienti italiani, doveva ritenersi che I.H. che trascorreva nel nostro Paese alcuni mesi all’anno, fungesse da elemento di raccordo tra società produttrice giapponese e società incaricata della commercializzazione; il che integrava gli estremi dell’art. 1, lett. a-b della L. 1397/60, come modificato dall’art. 1, comma 203 I. 662/96, per la sua iscrizione alla gestione commercianti;

che propone ricorso per cassazione I.H. con due motivi, illustrati da memoria, deducendo: 1) che l’obbligo di iscrizione alla gestione commercianti scatti in base alla legge solo ove sussistano congiuntamente i quattro requisiti previsti dall’art. 1 suddetto; 2) la mancanza di prova, il cui onere incombeva sull’INPS, in ordine alla sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge; che l’INPS resiste con controricorso;

Considerato

che preliminarmente va disattesa l’eccezione di giudicato esterno sollevata con la memoria ex art. 378 c.p.c. in relazione al passaggio in giudicato della sentenze nn. 70/2013 e 167/2015 della Corte d’Appello di Firenze, rese tra le stesse parti, le quali, diversamente da quella oggetto di ricorso, hanno affermato la mancanza dei presupposti per l’iscrizione di I.H. alla gestione commercianti, atteso che, per verso, non risulta trattarsi di periodi contributivi coincidenti e venendo in  considerazione, per altro verso, presupposti di fatto (come l’abitualità e la prevalenza del lavoro, necessari ai fini dell’iscrizione nella gestione commercianti) aventi caratteristiche di durata (come tali variabili da un periodo ad un altro) e non suscettibili pertanto di essere coperti da giudicato esterno (Cass. SU 13916/2006);

che il ricorso è fondato nel merito, in relazione ai motivi che investono l’inesistenza, sia in fatto che in diritto, dei presupposti richiesti dalla legge ai fini dell’iscrizione della ricorrente alla gestione commercianti, atteso che, come questa Corte ha reiteratamente affermato (per tutte, Sez. Unite sentenza n. 17076/2011) in relazione alla medesima fattispecie – ammessa la possibile coesistenza e la legittimità della doppia iscrizione (alla gestione separata ed alla gestione commercianti) del socio amministratore di srl svolgente attività commerciale, anche in virtù della norma di interpretazione autentica dell’art.1 comma 208 della 1.662/1996, dettata con l’art. 12, comma 11, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito in legge 30 luglio 2010 n. 122 – occorre nondimeno che ai fini dell’iscrizione alla gestione commercianti si accerti la compiuta esistenza dei requisiti dettati dall’art. 1 della legge I. 1397/60, come modificato dall’art.1, comma 203 I. 662/96, ed in particolare che il socio partecipi “personalmente al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza” (requisito previsto alla lett. c);

che allo scopo non è sufficiente l’esercizio di un’attività di amministrazione e nemmeno di una attività sporadica, essendo invece necessaria una partecipazione rilevante, in termini di tempo e di reddito, alla stessa attività operativa aziendale, nel suo momento esecutivo; sia pure intesa in senso relativo e soggettivo, ossia avuto riguardo alle attività lavorative espletate dal soggetto considerato in seno alla stessa attività aziendale costituente l’oggetto sociale della srl (al netto dell’attività esercitata in quanto amministratore); e non già in senso comparativo, con riferimento a tutti gli altri fattori produttivi (naturali, materiali e personali) dell’impresa (Cass. 5690/2017; Cass. 4440/2017);

che la sentenza impugnata ha omesso qualsiasi accertamento sul punto muovendo soltanto da presunzioni che si fondono su premesse errate e non esaustive (come la natura giuridica di srl della società o come il ruolo di raccordo svolto dalla ricorrente, che è anche amministratrice della società, con la società italiana che svolgeva l’attività di commercializzazione nel nostro Paese) ai fini dell’integrazione dei presupposti richiesti dalla norma per l’iscrizione del socio di srl alla gestione commercianti;

che la sentenza non si è attenuta quindi ai principi sopra richiamati e deve essere pertanto cassata; e non essendo necessari ulteriori accertamenti la causa deve essere decisa nel merito con l’accoglimento dell’opposizione alla cartelle esattoriale promossa a suo tempo da I.H.;

che le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate come da dispositivo, anche in relazione ai precedenti gradi di merito.

P.Q.M.

Accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e decidendo nel merito accoglie l’opposizione. Condanna l’INPS alla rifusione delle spese dell’intero processo che liquida per il primo grado in € 2500 di cui € 1000 per diritti, per il secondo grado in € 2000 di cui € 900 per diritti; per il giudizio di cassazione in € 3200 di cui € 2000 per compensi professionali, oltre al 15% di spese generali ed oneri accessori.

 

Lavoro Fiscale

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Ultimissime Lavoro – Fiscale 03/10/2017

Giurisprudenza

CORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 ottobre 2017, n. 22990

Lavoro

Commercio per corrispondenza di piccoli strumenti ed accessori ottici – lscrizione alla gestione commercianti – Presupposti

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 ottobre 2017, n. 22994

Lavoro

Rapporto di lavoro subordinato agricolo – Iscrizione nell’elenco dei lavoratori agricoli subordinati – Omessa motivazione circa un fatto controverso e decisivo per il giudizio

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 ottobre 2017, n. 23029

Fiscale

Accertamento – Società estinta – Maggior reddito – Plusvalenza – Contenzioso tributario – Cancellazione dal registro delle imprese – Estinzione della società prima della notifica dell’avviso di accertamento – Difetto della capacità processuale

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 ottobre 2017, n. 23033

Fiscale

Tributi – Accertamento – Reddito d’impresa – Spese di sponsorizzazione di una associazione sportiva – Inerenza – Deducibilità

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 ottobre 2017, n. 23036

Fiscale

Tributi – Contenzioso tributario – Procedimento – Notificazione dell’appello a mezzo posta raccomandata – Termine per la costituzione in giudizio – Decorrenza dal giorno della ricezione del plico da parte del destinatario

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 settembre 2017, n. 21563

Lavoro

Titolare studio professionale di consulenza – Carattere di abitualità e prevalenza – Mancata iscrizione nel registro degli esercenti attività commerciali – Verbale ispettivo

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 settembre 2017, n. 22484

Fiscale

Tributi locali – ICI – Accertamento – Terreni di proprietà – Imprenditori agricoli e coltivatori diretti – Agevolazioni ai sensi dell’art. 9 del d.lgs. n. 504 del 1992

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 settembre 2017, n. 22523

Fiscale

Tributi locali – TARSU – Attività alberghiera – Classificazione tariffaria – Delibera comunale

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 settembre 2017, n. 22539

Fiscale

Tributi locali – Beni immobili – Successione – Crediti del de cuius – TIA – Natura tributaria – Non assoggettabile all’IVA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 settembre 2017, n. 22827

Lavoro, Fiscale

Esercizio attività professionale – Omessa trasmissione della dichiarazione dei redditi – Ricorso avverso la cartella di pagamento – Mancata presentazione del ricorso – Non imputabilità

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 settembre 2017, n. 22879

Fiscale

Tributi – Accertamento – Reddito di impresa – Costi per “servizi di gestione” infragruppo resi dalla controllante – Deducibilità

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 settembre 2017, n. 22956

Lavoro, Fiscale

Fallimento – Ammissione al passivo – Credito per attività di amministratore della società – Collocazione in privilegio del minor credito connesso all’attività di direttore tecnico della società – Oggettiva entità del credito ammesso in privilegio

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 ottobre 2017, n. 22985

Lavoro

Licenziamento disciplinare – Associazione sportiva dilettantistica – Doppia remunerazione – Addetta alla segreteria -Rapporto di lavoro unitario

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 ottobre 2017, n. 22987

Lavoro

Licenziamento – Dirigente – Limiti legali differenziati rispetto al licenziamento di altre categorie di dipendenti – Prova dell’invocata congiuntura economica negativa – Effettività della soppressione del posto ricoperto dal dirigente – Impossibilità di una sua ricollocazione – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 settembre 2017, n. 22925

Lavoro

Trasformazione del rapporto di lavoro in rapporto part-time verticale – Riproporzionamento dei giorni di permesso – Illegittimità – Risarcimento del danno non patrimoniale

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 settembre 2017, n. 22877

Fiscale

Imposte dirette – IRPEF – Investimenti fondo di previdenza integrativa aziendale – Fondo PIA – Rendimenti

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 settembre 2017, n. 22916

Lavoro

Licenziamento per giustificato motivo oggettivo – Comunicazione dei motivi – Soppressione del reparto del punto vendita

Legislazione

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO GIUSTIZIA – Decreto ministeriale 29 settembre 2017

Lavoro, Fiscale

Modifiche al decreto 27 maggio 2016, relativo al ripristino degli uffici del giudice di pace soppressi ai sensi dell’articolo 2, comma 1-bis, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11 – Esclusione dell’ufficio del giudice di pace di Osimo (circondario di Ancona) dall’elenco delle sedi ripristinate

MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 26 luglio 2017, n. 99789

Lavoro

Modifiche al decreto n. 83486 del 28 luglio 2014, relativo al Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale del credito

MINISTERO POLITICHE AGRICOLE – Decreto ministeriale 02 ottobre 2017, n. 5604

Lavoro, Fiscale

Modifica dei decreti del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 18 novembre 2014 e del 26 febbraio 2015 relativi alle disposizioni nazionali di applicazione del Regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013

Prassi

AGENZIA DELLE DOGANE

Nota

AGENZIA DELLE DOGANE – Nota 29 settembre 2017, n. 109580/RU

Fiscale

CDU – Avvio del sistema unionale delle “Customs Decisions” a partire dal 2 ottobre 2017. Piano tecnico di automazione 2017 – PPT DOGSO141-30 – Obiettivo 2J “Customs Decisions”. Estensione in esercizio e istruzioni operative.

AGENZIA DELLE ENTRATE

Comunicato

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 03 ottobre 2017

Fiscale

Avviso – Richiesta di adesione alla voluntary disclosure

ISTAT

Comunicato

ISTAT – Comunicato 02 ottobre 2017

Lavoro, Fiscale

Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, relativi al mese di aprile 2017, che si pubblicano ai sensi dell’art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle locazioni di immobili urbani), ed ai sensi dell’art. 54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica)

ISTAT – Comunicato 02 ottobre 2017

Lavoro, Fiscale

Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, relativi al mese di agosto 2017, che si pubblicano ai sensi dell’art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle locazioni di immobili urbani), ad ai sensi dell’art. 54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica)

MINISTERO FINANZE SECIT

Comunicato

MINISTERO FINANZE – Comunicato 02 ottobre 2017

Lavoro, Fiscale

Startup innovative: pienamente operative le modifiche agli incentivi per gli investimenti in equity

San Gerardo di Brogne

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Nome: San Gerardo di Brogne

Titolo: Abate

Ricorrenza: 03 ottobre

Gerardo nacque intorno all’898 a Stapsoul, vicino a Lomme, nella regione di Namur. Era figlio di Sancio, proprietario di territori tra la Sambre e la Mosa, e da parte di madre era forse nipote del vescovo Stefano di Liegi. Il suo biografo dice che, a partire dalla sua giovinezza, fece mostra di rare qualità morali e fisiche e che si dedicò a una brillante carriera come cavaliere al servizio del conte Berengario di Namur. Un giorno che stava rientrando da una battuta di caccia, Gerardo, passando da una delle sue proprietà, entrò nella chiesa di Brogne. Volendo assistere alla messa chiese un sacerdote e, mentre lo aspettava, si raccolse e si addormentò. In sogno vide san Pietro passeggiare attorno a una piccola chiesa e invitarlo a costruire un oratorio e a farvi arrivare le reliquie di Eugenio, martire di Toledo. Gerardo domandò come fare, e san Pietro gli rispose che non esiste niente di impossibile per Dio” e che bisognava distruggere la chiesa esistente per rimpiazzarla con un edificio più grande di cui dava le dimensioni. Al suo risveglio, Gerardo decise di obbedire all’apostolo. Senza dubbio Gerardo non sapeva niente sull’esistenza di S. Eugenio. La storia della ‘traslazione di S. Eugenio a Brogne” ci dice che questo vescovo era stato compagno di S. Dionigi e che, mentre il secondo stava evangelizzando la regione parigina, egli giunse a Toledo dove operò numerose conversioni e fondò la cattedrale. Tuttavia, desideroso di rivedere l’amico Dionigi, Eugenio partì alla volta della Gallia; arrivato a Deuil (oggi DeuillaBarre, nella Val d’Oise), venne a conoscenza del martirio di Dionigi e dei suoi amici e compose un inno in loro onore. Fatto presto prigioniero dai pagani, venne a sua volta martirizzato. I suoi assassini ne gettarono il corpo nello stagno del Marchais, vicino a Deuil. In seguito, un proprietario del luogo sognò un vecchio che gli disse che avrebbe trovato il corpo di Eugenio e che avrebbe dovuto seppellirlo onorevolmente. In compagnia di un rappresentante del vescovo Stefano di Liegi, Gerardo si recò inizialmente presso il priorato di Deuil, ove ricevette le reliquie di S. Eugenio, poi a SaintDenis, ove poté soggiornare per qualche tempo. La traslazione di S. Dionigi a Brogne venne compiuta nel mese di agosto del 919. Gerardo ricevette anche diversi oggetti, qualche manoscritto, un altare portatile, e pare che sia tornato con alcuni monaci di SaintDenis, che decisero di popolare il nuovo monastero. Con un atto che reca la data 2 giugno 919, Gerardo aveva stabilito d’impiegare parte delle rendite delle sue proprietà per questa fondazione. Il 27 agosto 921 ottenne un attestato d’immunità da Carlo il Calvo. E difficile sapere se Gerardo in quel momento fosse abate, oppure se abbia ottenuto la direzione dell’abbazia solo in un secondo tempo. Alcuni storici hanno supposto che egli avesse ricevuto l’ordinazione a sacerdote soltanto nel 927, e che prima di insediarsi definitivamente a Brogne avesse compiuto alcuni soggiorni d’istruzione a SaintDenis. È noto che egli si recò a Tours per ottenere alcune reliquie di S. Martino e che là incontrò l’abate laico di S. Martino di Tours, Ugo il Grande, che era anche abate di SaintDenis. In una data che è difficile precisare, sotto l’episcopato del vescovo di Liegi Ricario, successore di Stefano (921945), l’oratorio fu benedetto, le reliquie messe in una cassa e il monastero posto sotto la protezione di S. Eugenio. Tali reliquie erano destinate a rimanere in quello stesso luogo eccetto che nel 954 quando, minacciate da un’invasione degli Ungheresi, i monaci si ritirarono momentaneamente a Namur. C. era stato tentato dalla vita eremitica. Le grandi foreste delle Ardenne che circondavano il monastero gli apparivano come un rifugio per prega solitudine: questo almeno è quanto riferis seconda Vita di Gerardo I monaci desideravano averlo come abate. Tuttavia, a causa della sua tà già conosciuta, Gerardo non era destinato a rimi a lungo a Brogne. Le prime riforme di san Ghislano Il duca Gisleberto di Lorena (m. 939) in essendo venuto a conoscenza della fama di Gerardo lo chiamò per riformare l’abbazia di S. Ghislano. Questa, fondata nel VII secolo, a partir dalla cella di un santo era stata distrutta durante le invasioni normanne, quindi era caduta in mano ai laici. Nel 930 furono ritrovate le reliquie di S. Ghislano. Si verificarono alcuni miracoli e il vescovo di Cambrai dette il via alla traslazione di queste reliquie nella chiesa di santi Pietro e Paolo, le pose in alto perché tutti potessero vederle e, forse, per metterle in salvo dai furti. Le reliquie, infatti, divennero oggetto di disputa tra il popolo di Mons e quello di Maubeuge. Fu istituito un collegio di canonici, che però non dette esempio di vita regolata. I canonici, in realtà, portavano in processione le reliquie per il vicinato solo al fine di incrementare le proprie rendite. Ora Gisleberto, che era già abate laico di Stavelot, di S. Massimino a ’14reviri e di Echternach, voleva entrare in possesso di S. Ghislano, che si trovava nell’Hainaut. Come egli aveva introdotto la riforma per Stavelot, volle fado anche per S. Ghislano. Dopo aver avuto urta visione del santo fondatore che gli chiedeva di restaurare la regola benedettina, si rivolse a Gerardo intorno al 93 i, e lo nominò abate. Quest’ultimo riuscì a recuperare le terre che erano state date ai laici, a ricostruire l’abbazia e a restaurare le funzioni liturgiche. Permise dunque che a S. Ghislano si conducesse quella vita regolare che aveva conosciuto poco tempo prima delle invasioni normanne. Il suo successo arrivò sino in Fiandra, e fu allora che intervenne il conte Arnolfo. Le riforme in Fiandra In Fiandra, come dappertutto, le invasioni dei popoli scandinavi avevano fatto scomparire la vita regolare nelle abbazie, e i laici ne avevano approfittato. Molti monasteri erano stati trasformati in collegiate, vale a dire che i canonici vi conducevano una vita più o meno religiosa. Dopo il 918 la contea di Fiandra era amministrata da Arnolfo, detto Arnolfo il Grande (918965). Suo padre, Baldovino II, era riuscito a conquistarsi una contea che si estendeva al di là dei golfi dell’Yscr e dell’Aa, arrivava sino a Tournesais e oltrepassava, a sud, le colline dell’Artois. Arnolfo continuò la politica paterna e seppe approfittare in maniera stupefacente dei conflitti che vedevano opposti re carolingi contro principi robertingi e normanni. Era un valente cavaliere, spesso violento ma molto pio, e come molti dei suoi contemporanei amava collezionare reliquie. Desiderava che entro i confini della sua contea fosse restaurata la consuetudine religiosa nei numerosi monasteri. La Vita di Gerardo ci dice che Arnolfo, sofferente di calcoli renali, avendo sentito parlare dell’abate di Brogne chiese a quest’ultimo di venire. C. andò, persuase il conte che i suoi peccati erano all’origine della sua malattia e gli disse di riparare ai propri errori distribuendo i suoi beni; lo fece digiunare per tre giorni, celebrò la messa e infine operò la guarigione. Il conte offrì allora a Gerardo tutto ciò che volle. Questi rifiutò l’oro e l’argento, accettando infine solo qualche dono che distribuì ai poveri, ai monaci e al suo giovane monastero di Brogne. D’altra parte, Arnolfo fece stilare un atto in cui decise di donare un possedimento terriero al monastero di S. Pietro di Gand, in cui si trovavano sepolti i suoi genitori, c affidò la riforma di tale monastero all’abate Gerardo S. Pietro di Gand (detta anche SaintPierreauMontBlandin) era stata fondata da S. Amando, con l’aiuto di Dagoberto, nel VII secolo. Un compagno di S. Amando, S. Bavone, aveva fondato un altro monastero che aveva ricevuto il suo nome e che era divenuto la cattedrale di Gand. Tra questi due monasteri esisteva, di conseguenza, una forte rivalità. Il conte Arnolfo decise di riformare anche il monastero di S. Bavone, di cui era abate laico. Gerardo fu nominato abate di S. Pietro, ma rifiutò questo titolo per S. Bavone. Fece porre, nel 946, le reliquie del santo all’interno del monastero restaurato e riuscì a raccogliere tutti i beni usurpati dai laici intorno al complesso. Nel 953 Gerardo ottenne la nomina ad abate di suo nipote Guido. Le riforme degli abati di Gand ebbero conseguenze sulla vita monastica in Inghilterra, dove tutto era ancora da rivedere. Là moltissimi monasteri erano ancora affidati ai laici o popolati da canonici. A Glastonbury, S. Dunstano osservava la regola benedettina dal 940. Essendo stato esiliato nel 955 dal re Edwy, Dunstano si recò presso il conte di Fiandra Arnolfo il Grande e conobbe la riforma che Gerardo aveva messo in ano nei monasteri di Gand. Allorché fece ritorno in Inghilterra nel 957, Dunstano, dopo essere stato nominato vescovo quindi arcivescovo di Canterbury, applicò questa riforma nei monasteri dell’Inghilterra. Al sinodo di Winchester, nel 972, re Edgardo invitò a partecipare i monaci di Gand, nonché i monaci di FleurysurLoire, il re d’Inghilterra non poteva che accogliere bene lo spirito riformista di Gerardo che dava grande spazio al potere laico nella restaurazione delle abbazie. Riforma di SaintBertin, SaintRiquier e SaintAMand Il provvisorio insediamento di Dunstano a Gand non era fortuito, in quanto allora esistevano stretti vincoli tra la Fiandra e l’Inghilterra. All’epoca di Alfredo il Grande, alcuni monaci di SaintBerti n avevano già svolto un ruolo importante nella restaurazione dei monasteri inglesi. Nel 944, il conte Arnolfo recuperò l’abbazia di SaintBertin ed espresse la volontà di far riformare i monaci. Essi però si rifiutarono e la popolazione prese le loro parti. Alla fine qualche monaco rimase nell’abbazia mentre gli altri partirono alla volta dell’Inghilterra. Con l’aiuto di un monaco di SaintEvre di Toul e di Womar del Mon tBlandi n, Gerardo riformò SaintI3ertin di cui, nel 950, fu nominato abate un nipote di Arnolfo il Grande. Due anni prima Arnolfo aveva già approfittato della conquista di MontreuilsurMer per annettere SaintRiquier. Questa illustre abbazia, che aveva avuto i suoi momenti di gloria in epoca carolingia, aveva anch’essa sofferto le incursioni dei popoli scandinavi. Gerardo e Arnolfo vi posero un abate di nome Fulcherico. Nel 951, poiché Ugo il Grande aveva minacciato l’abbazia, le reliquie di SaintRiquier furono trasferite a SaintBertin. Per inciso, l’abbazia di SaintRiquier doveva in seguito essere annessa definitivamente da Ugo Capeto. TI monastero di San Vedasto, al contrario, rimase in mano al conte di Fiandra e venne pure restaurato. Infine, Gerardo di Brogne influenzò in maniera considerevole la riforma della chiesa di SaintAmand. Il monastero, fondato a Elnone dal santo vescovo Amando, dall’inizio del X secolo era nelle mani della famiglia aristocratica degli Edward. 11 conte di Fiandra volle recuperare questo monastero, e nel 952 nominò il monaco Iieodrico abate di Elnone, in presenza dei vescovi di Cambrai, di Noyon, di lburnai e dell’abate Gerardo ra certo che Gerardo di Brogne svolse un ruolo determinante nel restauro del monastero di SaintAmand e che fu in grado, anche là, di recuperare i beni confiscati dagli aristocratici laici. Riforma a Reims e tentativo di rifirma in Normandia La contea di Fiandra e l’arcivescovato di Reims erano in relazione perché Arnolfo era il genero di Lrberto di Vermandois, che aveva posto il proprio figlio Ugo sul trono episcopale di Reims. Ugo, che era al tempo stesso abate di San Remigio a Reims, chiese a Gerardo di recarsi a restaurare quell’abbazia e lo nominò preposto. Ciò accadeva intorno al 940. Questa riforma venne in seguito completata da un monaco di duca Riccardo era, come il suo collega Arnolfo, desideroso di trasformare i monasteri e di farne delle case di preghiera. Le abbazie di Jumièges e di Fontenelle erano state abbandonate al momento delle invasioni normanne e i monaci si erano ritirati all’interno dei territori. Quelli di Fontenelle (attualmente Saio tWandrille) avevano riparato nel nord e avevano portato le reliquie del loro kmdatore a Roulogne. Il conte Arnolfo, appassionato di reliquie, era riuscito in compagnia di Gerardo a raccogliere questi tesori portandoli da Boulogne a Gand. Gerardo entrò così in relazione con la comunità di SaintWandrille. Nella stessa epoca, si dice, un certo Torf il Ricco era solito cacciare in una foresta in cui si trovava anche l’abbazia di SaintWandrille. Un cervo che egli stava inseguendo si rifugiò presso un altare della basilica in rovina. ‘l’od, commosso da questo prodigio, decise di restaurare l’abbazia e di richiamare i monaci. Secondo alcuni testi, Gerardo si sarebbe recato a Rouen presso Riccardo di Normandia intorno al 955, all’epoca in cui Arnolfo di Fiandra guidava una spedizione verso il sud. Ma non riuscì a convincere il duca di Normandia, e fu il suo discepolo Menardo, proveniente da un’importante famiglia della Lorena, a restaurare SaintWandrille nel 960. Vi riuscì così bene che il duca Riccardo Ti gli chiese di restaurare anche MontSaintMichel. Quanto a Gerardo, egli ritornò a Brogne portando un’insigne reliquia, poiché si trattava del cranio di S. Vandregisilo, attualmente conservato nell’abbazia di Marcdsous, presso Dinant. La riforma di Gerardo Non è possibile confrontare la riforma di Gerardo con quella di Cluny, sua contemporanea. Certamente, Gerardo é desideroso di osservare la regola benedettina e sacrifica le proprie ricchezze alla povertà monastica. Quando rifiuta l’oro e l’argento che gli promette il conte Arnolfo, egli risponde: “Abbiamo lasciato i beni che ci apparienevano, come potremmo accettare i beni degli altri? I monaci che su questa terra cercano a proprietà provano, con ciò, di non essere veri monaci. Se essi si attaccano al denaro sono solo lei lebbrosi. Accatastare ricchezze, cos’altro mesto per dei monaci se non una lebbra dell’Anima?”. Ma Gerardo non sa immaginare un monastero senza beni fondiari, e tutti i suoi sforzi di restaurazione hanno per obiettivo il recupero delle terre abbandonate ai laici. Più restauratore che riformatore, vuole tornare alla situazione antecedente e ottenere delle restituzioni. Fa innalzare alcune costruzioni, vi pone reliquie, chiede ai monaci di aprire officine per gli amanuensi e di edificare delle biblioteche. Gerardo è un monaco di stampo carolingio: non riesce a immaginare un’abbazia indipendente dal potere temporale. L’esenzione, che Cluny cercherà di ottenere, gli è totalmente estranea. Quando i principi, in particolare il conte di Fiandra, sono ben disposti alla riforma, occorre evidentemente collaborare con loro. Gerardo, per la sua origine sociale, si sente molto vicino al potere laicoaristocratico. D’altra parte, come restauratore vuole il ritorno alla regola di S. Benedetto; non ama i monasteri che alcuni canonici occupano non obbedendo a nient’altro che alla propria fantasia. La regola, nella sua perfezione e nella sua precisione, dev’essere seguita da tutti, dall’abate e dai monaci. Chiamato a dirigere numerose abbazie, Gerardo avrebbe potuto avere l’idea di costituire una sorta di famiglia di cui Brogne fosse il capo, ma anche qui si distingue dai Cluniacensi. A suo avviso ogni abbazia, sotto la protezione di un conte o di un duca, deve avere una certa autonomia. Quanto alla spiritualità di Gerardo, è difficile farsene un’idea. I suoi biografi lo presentano come un devoto dell’eucaristia: nel corso della messa, che officia ogni giorno — fatto che all’epoca doveva essere eccezionale — si verificano alcuni miracoli, come la guarigione del conte Arnolfo o quella d’un vecchio cieco che si è lavato il volto con l’acqua che Gerardo si era fatto versare sulle mani durante le abluzioni liturgiche. Infine, come non ricordare la sua devozione per le reliquie? Al pari dei suoi contemporanei, Gerardo è alla ricerca di reliquie, siano esse quelle di S. Eugenio, di S. Vandregisilo o dei santi Innocenti che trasportò dalla chiesa di SalleslèsChimay. Egli ha bisogno di proteggersi, ma anche di avere un contatto diretto con i fondatori delle chiese. Se Eugenio è il santo patrono di Brogne, è per il fatto che è stato amico di Dionigi, secondo la tradizione discepolo di S. Paolo e inoltre martire. La morte di Gerardo e il suo culto Al termine della sua vita, Gerardo si sarebbe recato a Roma. Beneficiato da san Pietro di una visione in giovane età, avrebbe voluto così ringraziare il successore di Pietro e avrebbe inoltre ottenuto un privilegio da papa Stefano VIII. Alcune recenti ricerche hanno comprovato che tale atto è un falso fabbricato a Brogne a metà dell’XI secolo; d’altra parte Gerardo avrebbe potuto fare comunque un pellegrinaggio a Roma. Durante il viaggio si verificò un miracolo, poiché egli protesse il carro che stava per rotolare in un precipizio fra le Alpi con le pietre in porfido destinate ad abbellire la chiesa di Brogne. Gerardo mori il 3 ottobre 959. Filiberto, cappellano di Ottone I, gli successe in qualità di abate. Più d’un secolo dopo, un monaco di S. Ghislano scrisse una prima Vita su richiesta dell’abate di Brogne. Occorre attendere il marzo del 1131 perché papa Innocenzo II, che si trovava a Liegi, canonizzi Gerardo; cosa che venne ratificata dal concilio di Reims nell’ottobre del 1131. Le reliquie dell’abate furono trasportate in una cassa e vi rimasero sino al XVII secolo. Nel 1617 fu adibita una nuova cassa e creata una confraternita in ordine di San Pietro e San Gerardo. L’abate di Brogne è venerato nelle abbazie da lui riformate, in particolare a S. Bavone di Gand, ma anche a Waulsort, che è stata riformata da vescovi lotaringi. PRATICA. Per Dio nulla è impossibile, impariamo ad ammirare il Signore e a credere in lui in ogni momento della nostra vita PREGHIERA. Oh Signore aiutaci nella preghiera e fa che il nostro Santo Gerardo interceda per noi.

News lavoro e previdenza

IN PRIMO PIANO

Caregiver familiari: presentato il testo unificato

Presso la Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato è stato finalmente presentato lo schema di testo unificato dei tre disegni di legge in esame relativi ai caregiver familiari. Proponiamo l’analisi dello schema e alcune considerazioni, oltre a pubblicare il testo presentato formalmente.

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Home Care Premium 2017: contributi per l’assistenza domiciliare

È stato riproposto il Progetto Home Care Premium, rivolto agli assicurati del comparto pubblico, con l’intento di erogare prestazioni dirette (contributi) e indirette (supporti) a sostegno della domiciliarità. Scadenza 30 marzo 2017.

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Delega sulla povertà, approvata al Senato

Il Senato ha approvato in via definitiva la legge delega “recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali”. Ora tocca al Governo predisporre i decreti attuativi che rendano operative le indicazioni espresse dal Parlamento, fra le quali il Reddito di Inclusione.

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Convivenze e unioni civili: circolare INPS su permessi e congedi

Con propria circolare, l’INPS fornisce indicazioni operative in materia di permessi e congedi lavorativi nell’ambito delle unioni e civili e convivenze di fatto, applicando le più recenti disposizioni normative e una sentenza della Corte Costituzionale.

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Caregiver familiari: norme in discussione al Senato

Il Senato ha iniziato la discussione congiunta di tre disegni di legge sui caregiver familiari. Proponiamo una lettura comparata dei contenuti delle proposte con una approfondita scheda di lettura.

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Provvidenze economiche per invalidi civili, ciechi civili e sordi: importi e limiti reddituali per il 2017

La Direzione Centrale delle Prestazioni dell’INPS con Circolare del 17 gennaio 2017, n. 8, ha fissato gli importi delle provvidenze economiche per invalidi civili, ciechi civili e sordi per il 2017 e i limiti reddituali per le relative concessioni. Riportiamo i dati aggiornati comparati con il 2016.

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Convivenze di fatto, unioni civili, permessi e congedi lavorativi

Partendo da una recentissima Sentenza di Corte Costituzionale facciamo il punto sulle agevolazioni lavorative alle coppie di fatto e nelle unioni civili. Novità già vigenti e in arrivo.

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Carta SIA, Sostegno all’Inclusione Attiva e disabilità

Da settembre è possibile per i nuclei con figli minori, donne in stato gravidanza o figli disabili richiedere il beneficio SIA per il contrasto alla grave povertà. Un nuovo strumento che tuttavia non presta grande attenzione alla disabilità.

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Approvata la nuova legge sul “dopo di noi”: contenuti e analisi

Il Parlamento ha approvato la cosiddetta norma sul “dopo di noi”: la legge 22 giugno 2016, n. 112. Proponiamo una lettura ragionata dei contenuti della disposizione tenendo conto anche della discussione serrata nel Paese e nelle aule di Senato e Camera.

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Dossier ISEE e le persone con disabilità

Proponiamo un’analisi aggiornata sul nuovo ISEE in via di applicazione completa di alcune simulazioni utili a comprendere le sostanziali differenze rispetto alla situazione previgente.

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Programma di azione sulla disabilità: a che punto siamo?

A oltre due anni e mezzo dall’approvazione del Programma di azione biennale sulla disabilità tentiamo di fare il punto della effettiva attuazione delle linee di intervento previste da quella disposizione emanata come decreto del Presidente della Repubblica.

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Emendamento ISEE: i contenuti e gli effetti

Al Senato è stato presentato un emendamento che recepisce le sentenze del Consiglio di Stato sull’ISEE escludendo il computo dallo stesso delle provvidenze assistenziali per la disabilità e disponendo ulteriori correttivi. Proponiamo l’analisi del testo e dei possibili effetti.

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Sentenze del Consiglio di Stato sull’ISEE: un quadro riassuntivo

Il Consiglio di Stato ha depositato tre sentenze in materia di ISEE. Proponiamo la sintesi dei contenuti e del possibile impatto di questi pronunciamenti.

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Caregiver familiari: Proposta di legge

È stata ufficializzata, con la pubblicazione del testo, la Proposta di Legge numero 3414. È la prima Proposta compiuta sul delicato tema dei caregiver familiari. Ne proponiamo un’analisi.

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Prolungamento del congedo parentale: Circolare INPS

Con sollecitudine la Direzione Centrale Prestazioni dell’INPS ha diramato oggi la circolare applicativa per le nuove disposizioni relative al prolungamento del congedo parentale per figli con disabilità in situazione di gravità contenute nel Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80.

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ISEE: aggiornamenti da INPS e Ministero del lavoro

Il Ministero del lavoro e l’INPS hanno aggiornato il precedente documento che fornisce le risposte alle domande più frequenti sull’applicazione delle disposizioni sull’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

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“Buona scuola” e studenti con disabilità

È stata approvata definitivamente dalla Camera la norma nota alla cronaca come la “Buona scuola”. La disposizione contiene alcune importanti novità che potrebbero migliorare la qualità dell’inclusione scolastica delle persone con disabilità.

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Jobs Act: in discussione il decreto sul collocamento mirato

Fra i decreti previsti dal Jobs Act ((legge 10 dicembre 2014, n. 183) c’è anche quello che riguarda il “Semplificazioni in materia di lavoro e pari opportunità” e che interviene anche razionalizzare la disciplina vigente in materia di collocamento mirato (Legge 68/1999).

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Jobs Act: in vigore il decreto su conciliazione di cura, vita e lavoro

Novità in materia di congedi parentali e di congedi di maternità nel Decreto legislativo 80/2015. Il testo in vigore ampia benefici e beneficiari rispetto alla normativa previgente.

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Jobs Act: in vigore il decreto su contratti e mansioni

È entrato in vigore il Decreto legislativo 81/2015, uno dei decreti applicativi del cosiddetto Jobs Act (legge 183/2014). Si segnalano alcune novità in materia di part time i lavoratori con disabilità.

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ISEE: chiarimenti da INPS e Ministero del lavoro

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’INPS hanno diramato un documento che intende fornire le risposte alle domande più frequenti in materia di applicazione delle più recenti disposizioni sull’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

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Agenzia delle entrate: precisazioni su spese di accompagnamento e di trasporto

In una recente circolare l’Agenzia delle entrate fornisce alcune indicazioni circa la detraibilità delle spese di trasporto e di accompagnamento delle persone con disabilità e sulle spese di manutenzione dei veicoli ad esse destinati.

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Autismo e accertamenti: le indicazioni INPS

In poco meno di un anno l’INPS è intervenuto tre volte sul tema dell’accertamento dell’invalidità civile e dell’handicap per le persone con autismo. L’assieme delle tre indicazioni è interessante sotto il profilo della valutazione medico-legale ma conserva alcuni coni d’ombra applicativi.

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Extracomunitari e provvidenze per cecità: nuova Sentenza della Corte Costituzionale

Per l’ennesima volta la Corte Costituzionale è tornata sulla questione delle provvidenze correlate alla disabilità, da corrispondere ai cittadini extracomunitari, ribadendo l’illegittimità costituzionale della normativa italiana che impone la titolarità del permesso di soggiorno di lunga durata.

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ISEE: Sentenze del TAR Lazio

Il TAR del Lazio 11 febraio 2015 ha accolto, pur parzialmente, due ricorsi presentati contro il DPCM 159/2013. Le due Sentenze di fatto modificano parzialmente l’impianto di calcolo dell’Indicatore della Situazione Reddituale, cioè di una delle due componenti dell’ISEE.

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Revisione delle minorazioni civili e semplificazione: nuova circolare INPS

Una nuova circolare dell’INPS fornisce indicazioni operative per l’effettiva applicazione delle disposizioni dello scorso anno in materia di semplificazione amministrativa dei procedimenti di revisione delle minorazioni civili.

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Legge di stabilità 2015 e persone con disabilità

È stata definitivamente approvata la Legge di stabilità 2015 ora pubblicata anche in Gazzetta Ufficiale (legge 23 dicembre 2014 n.190, in Gazzetta Ufficiale 29 dicembre 2014). Presentiamo le novità aggiornate per le persone con disabilità contenute nell’importante provvedimento.

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Neomaggiorenni e provvidenze economiche: semplificazioni

L’INPS ha diramato un nuovo messaggio che rende operative le disposizioni di semplificazione a favore delle persone con disabilità al compimento della maggiore età. Facciamo il punto delle relative istruzioni operative utili ai titolari indennità di accompagnamento, di comunicazione e di frequenza

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Decreto semplificazione: convertito in legge con importanti modificazioni

Il decreto legge 90/2014 che contiene importanti disposizioni in materia di semplificazione amministrativa è stato convertito definitivamente dalla legge 11 agosto 2014, n. 114. In sede di conversione sono state inserite ulteriori rilevanti novità con un impatto positivo nei procedimenti di riconoscimento e di conferma dello status di invalidità e di handicap e dei relativi benefici.

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Agevolazioni auto per disabili: novità per i minori

Una recente Circolare dell’Agenzia delle Entrate è tornata sulla agevolazioni fiscali sui veicoli destinati al trasporto delle persone con disabilità. Sono due le questioni trattate: la prima sui limiti temporali, la seconda sulle condizioni soggettive per l’accesso ai benefici da parte di alcuni minori.

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Provvidenze agli stranieri con invalidità civili: indicazioni INPS

A quasi cinque anni dalla prima Sentenza della Corte Costituzionale che stabilisce la concessione delle provvidenze economiche per invalidità civile anche agli stranieri in possesso del solo permesso di soggiorno di almeno un anno, INPS impartisce le conseguenti indicazioni operative.

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Corte Costituzionale: congedi anche a parenti e affini di terzo grado

Con la Sentenza 18 luglio 2013, n. 203, la Corte Costituzione ha dichiarato l’illegittimità della norma che non consente la fruizione dei congedi retributi per l’assistenza di familiari con grave disabilità anche ai parenti e agli affini fino al terzo grado. .

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Lavoro fiscale

Ott 2 alle 11:56 AM

Lavoro e diritti

Ott 2 alle 5:48 PM