Archivi giornalieri: 28 ottobre 2014

Il manifesto

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EDITORIALE

Speranza contro arroganza

—  Alfonso Gianni, 27.10.2014

Dopo il 25 ottobre. Due piazze, una convention: il quadro è chiaro

La set­ti­mana appena pas­sata, dal 18 al 25 otto­bre, ha segnato un pas­sag­gio deter­mi­nante per la deli­nea­zione del nuovo qua­dro poli­tico e sociale matu­rato nel nostro paese. Ciò che è più impor­tante è che que­sto non è acca­duto nei palazzi isti­tu­zio­nali, ma nelle piazze o in con­ve­gni pub­blici. Milano, 18 otto­bre: la mani­fe­sta­zione «Stop immi­gra­zione» orga­niz­zata dalla Lega Nord con signi­fi­ca­tive ade­sioni extra­lom­barde delle più vivaci orga­niz­za­zioni neo­fa­sci­ste. Firenze, 24–26: la Leo­polda 5, tre giorni di conven­tion orga­niz­zata da Mat­teo Renzi e pro­fu­ma­ta­mente finan­ziata dal peg­gio del capi­ta­li­smo nostrano e non solo. Roma 25 otto­bre: piazza San Gio­vanni, la più grande mani­fe­sta­zione di popolo da almeno dieci anni a que­sta parte (biso­gna risa­lire a quella con­tro la guerra del 15 feb­braio del 2003 per avere un para­gone quan­ti­ta­tivo all’altezza) finan­ziata dai lavo­ra­tori stessi tra­mite le iscri­zioni al sin­da­cato, pre­ce­duta dallo scio­pero dei sin­da­cati di base del giorno prima. Men­tre la meno recente per­for­mance gril­lina del Circo Mas­simo — non pro­pria­mente un suc­ces­sone — sem­bra già sco­lo­rire nei ricordi.

Ognuno di que­sti tre appun­ta­menti ha avuto un segno e un signi­fi­cato pre­ciso dif­fi­cil­mente equi­vo­ca­bili, con i quali biso­gna fare i conti.

Milano: la piazza del ran­core (per rubare un titolo azzec­cato di un libro di Aldo Bonomi). Un ran­core dif­fuso, non più sordo, ma espli­cito che si sfoga con­tro il facile capo espia­to­rio dell’immigrato secondo un rito che risale — direbbe Renè Girard — agli albori dell’umanità e che sem­pre si ripete e si rin­nova. Che prende di mira il potere costi­tuito non solo in Ita­lia, ma in Europa, con la stessa con­fu­sione men­tale e falsa coscienza di sé della rivolta con­tro le plu­to­cra­zie ebraico-massoniche di un secolo fa. Alcune decine di migliaia sul sagrato di piazza Duomo — non saranno stati cen­tou­no­mila come ha detto Sal­vini — sono comun­que una dimo­stra­zione di forza da non sottovalutare.

Ho letto che il para­gone con il fasci­smo è errato, che nep­pure il lepe­ni­smo, cui Sal­vini espli­ci­ta­mente si ispira, potrebbe essere defi­nito tale. Cer­ta­mente Marine le Pen è più accorta e «moderna» del padre. Ovvia­mente nes­sun feno­meno poli­tico sociale si ripete esat­ta­mente; nep­pure la meta­fora mar­xiana della rei­te­ra­zione in farsa è una legge scien­ti­fica. Ma qui siamo di fronte a un fatto nuovo: la deli­nea­zione di un popolo di destra, non sem­pli­ce­mente l’accozzaglia di resi­dui del pas­sato, che sce­glie la sponda della rea­zione pura per con­durre la sua bat­ta­glia alla glo­ba­liz­za­zione e alla crisi. È diverso dal fasci­smo nascente della fine degli anni dieci del secolo scorso? Certo, infatti è peg­gio. Basta con­fron­tare i pro­clami san­se­pol­cri­sti di allora con le parole d’ordine udite nel corso della mani­fe­sta­zione e dal palco milanesi.

Firenze: la con­ven­tion della sup­po­nenza. Dicono 19mila pas­saggi in tre giorni. Non è una cifra da impres­sio­nare nes­suno, in sé e per sé. Si sono incon­trate le nuove éli­tes del paese con un largo con­torno di aspi­ranti tali e di imman­ca­bili ado­ra­tori. Renzi ha addi­rit­tura pre­sen­tato l’incontro come la con­tro­ma­ni­fe­sta­zione rispetto a Roma. Incauto? No, pro­vo­ca­to­rio, ma sin­cero. In effetti la Leo­polda è stata la con­tro­parte della mani­fe­sta­zione romana. Si sono udite cose che ancora dal sen non eran sfug­gite. Non solo l’articolo 18 sarebbe morto e sepolto, ma per­fino il diritto di scio­pero pur nelle sue forme già imbri­gliate. I Serra, che nulla cono­scono della vita e del lavoro, si sono eretti a nuovi inter­preti del mondo. Ex sin­da­ca­li­sti pen­titi — almeno alcuni di que­sti con un po’ di ver­go­gna — ed ex rap­pre­sen­tanti della «sini­stra radi­cale», sono pas­sati sor­ri­denti sotto le for­che cau­dine dei nuovi vin­ci­tori. Le tar­dive dichia­ra­zioni di rispetto di Renzi verso la mani­fe­sta­zione romana, sono solo il pro­dromo per dichia­rarne l’ininfluenza verso un qua­dro e un sistema poli­tico da tempo e oggi ancor più imper­mea­bi­liz­zato alla pres­sione popo­lare. Per Renzi non conta nulla che la stra­grande mag­gio­ranza di quelli che sfi­la­vano in piazza fos­sero elet­tori e per­sino mili­tanti del suo par­tito, poi­ché que­sto non esi­ste più e la Leo­polda ha bol­li­nato la sua spa­ri­zione. Il tent party (il par­tito tenda), come ha detto Nadia Urbi­nati, o come pre­fe­ri­rei il catch all party (par­tito piglia­tutto) — ma non il «par­tito della nazione» dato che siamo di fronte ad una arti­co­la­zione della gover­nance euro­pea — è un non par­tito: tende ad assor­bire la tota­lità non a rap­pre­sen­tare una parte in un indi­stinto che favo­ri­sce, anzi si basa, sul lea­de­ri­smo e la non par­te­ci­pa­zione, sulle cor­date e sulle nic­chie di pic­coli poteri fun­zio­nali alla tenuta del qua­dro, su un sistema auto­re­fe­ren­ziale insen­si­bile ai movi­menti sociali por­ta­tori di pro­po­ste. Il popu­li­smo dall’alto non ammette repli­che dal basso.

Roma: la piazza della lotta e della spe­ranza. Un milione e forse più con­tro la poli­tica di que­sto governo. Di tutte le gene­ra­zioni, con una for­tis­sima pre­senza gio­va­nile. La pla­stica con­fu­ta­zione della pro­pa­ganda ren­ziana secondo cui chi difende l’articolo 18 spe­gne il futuro dei gio­vani e del solito gioco di con­trap­po­si­zione vecchi-giovani, inside-outside nel mer­cato del lavoro, cioè della reto­rica domi­nante anche prima dell’avvento dell’era ber­lu­sco­niana e che ha por­tato alla demo­li­zione del diritto del e al lavoro. Per piazza San Gio­vanni il nuovo re è nudo. Il popolo della sini­stra si è ritro­vato. Ed è alla ricerca di una sini­stra di popolo che ancora non c’è, né si intra­vede, mal­grado alcuni gene­rosi ten­ta­tivi in corso (come quello de L’Altra Europa per Tsi­pras). La mera­vi­gliosa gior­nata di Roma non è quindi una vit­to­ria né sta­bile né tan­to­meno defi­ni­tiva. Molto dipen­derà dalle dimen­sioni che assu­merà l’annunciato scio­pero gene­rale. Pro­prio per­ché sono lustri che non se ne vede uno e nel frat­tempo è mutata la com­po­si­zione del lavoro, la scom­messa è grande. Ser­virà intel­li­genza e capa­cità inno­va­tiva nei con­te­nuti e nelle forme per con­vin­cere in periodo di reces­sione a per­dere una gior­nata di retribuzione.

Ma un nuovo cam­mino è comin­ciato. Se non altro i con­torni delle forze in campo si sono venuti deli­neando, sul piano sociale e su quello poli­tico. Una destra aggres­siva e peri­co­losa, per­ché dotata di radi­ca­mento popo­lare; una elite di governo neo­to­ta­li­ta­ria, che nega la demo­cra­zia dalle sue più pro­fonde fon­da­menta; un popolo di sini­stra che non ama le divi­sioni ma soprat­tutto le false nar­ra­zioni. Il pano­rama è più chiaro. Ognuno può e deve scegliere.

Politiche Sociali

Politiche Sociali

Studi e statistiche – Settore Politiche Sociali

 

Quaderni della Ricerca Sociale 

 Quaderni della Ricerca Sociale flash 29 – Primi dati sulla sperimentazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva nei grandi comuni

• Quaderni della Ricerca Sociale 28 – Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali. Monitoraggio annualità 2011

 Quaderni della Ricerca Sociale 27 -Terza relazione sullo stato di attuazione della legge 149/2001

• Quaderni della Ricerca sociale 26 – Affidamenti familiari e collocamenti in comunità al 31/12/2011– Rapporto finale

• Quaderni della Ricerca sociale 25 – Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali. Monitoraggio annualità 2010

• Quaderni della Ricerca sociale 24 – Programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione – Rapporto finale

• Quaderni della Ricerca Sociale 23 – Governance ed inclusione sociale – le Regioni a confronto

• Quaderni della Ricerca Sociale 22 – Le politiche sociali per la casa in Italia

• Quaderni della Ricerca Sociale 21 – Immobilità diffusa

• Quaderni della Ricerca Sociale 20 – Rapporto ISEE 2012

• Quaderni della Ricerca Sociale 19 – Bambine e bambini temporaneamente fuori dalla famiglia di origine

• Quaderni della Ricerca Sociale 18 – Risc 2. Rischio per l’infanzia e soluzioni per contrastarlo

• Quaderni della Ricerca Sociale 17 – Povertà ed esclusione sociale. L’Italia nel contesto comunitario. Anno 2012

• Quaderni della Ricerca Sociale 16 – Sistema informativo sui servizi sociali per le non autosufficienze (SINA)

• Quaderni della Ricerca Sociale 15 – Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali. Monitoraggio annualità 2009

• Quaderni della Ricerca Sociale 14 – Politiche pubbliche e private per l’erogazione di servizi di microfinanze

• Quaderni della Ricerca Sociale 13 – Rapporto ISEE 2011

• Appendice al Rapporto ISEE 2011

• Quaderni della Ricerca Sociale 12 – RISC Rischio per l’Infanzia e Soluzioni per Contrastarlo

• Quaderni delle Ricerca Sociale 11 – Il Fondo nazionale per le Politiche Sociali – Monitoraggio annualità 2008

• Quaderni della Ricerca Sociale 10 – Senza Dimora. Storie, vissuti, aspettative delle persone senza dimora in cinque aree metropolitane

• Quaderni della Ricerca Sociale 9 – Bambini fuori dalla famiglia di origine

• Quaderni della Ricerca Sociale 8 – Analisi della struttura e dell’occupazione del settore dei servizi sociali nella Regione Marche

• Quaderni della Ricerca Sociale 7 – Strategie locali di lotta alla povertà: città a confronto

– Quaderno 7.1 La povertà e le famiglie

– Quaderno 7.2 L’abitare sociale

– Quaderno 7.3 Contributi economici o servizi?

– Quaderno 7.4 Le politiche di integrazione urbana e la marginalità. il caso dei Rom e Sinti in Italia

• Quaderni della Ricerca Sociale 6 – Rapporto ISEE 2010

• Appendice al Rapporto ISEE 2010 – Marzo 2011

• Quaderni della Ricerca Sociale 5 – Occupazione e Professioni nel settore dei servizi sociali. Indagine sulle Regioni italiane

• Quaderni della Ricerca Sociale 4 – Povertà estreme e governo delle aree urbane

• Quaderni della Ricerca Sociale 3 – Povertà ed esclusione sociale – L’Italia nel contesto europeo

• Quaderni della Ricerca Sociale 2 – I Trattamenti Assistenziali Anno 2009 – I trasferimenti monetari per invalidità, pensioni sociali, integrazioni al minimo, pensioni di guerra e pensioni ai superstiti

• Quaderni della Ricerca Sociale 1 – Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali – Monitoraggio annualità 2007

 

Rapporto sulla Coesione Sociale

• Rapporto sulla Coesione Sociale anno 2013

– Volume 1

– Volume 2

– Tavole allegate

 

• Rapporto sulla Coesione Sociale anno 2012

– Volume I

– Volume II

– Tavole allegate
• Rapporto sulla Coesione Sociale anno 2011

– Volume I

– Volume II

– Tavole allegate
• Rapporto sulla Coesione Sociale anno 2010

– Presentazione

– Indice delle tavole

– Tavole

– Glossario

– Avvertenze e riferimenti metodologici

– Nota sull’analisi della spesa sociale in Italia

 

Povertà e l’esclusione sociale

• Rapporto CIES sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale – Anno 2011-2012

• Rapporto CIES sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale – Anno 2010

• Rapporto CIES sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale – Anno 2009

• Rapporto CIES sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale – Anno 2008
• Indagine ‘Le Persone Senza Dimora’ – Ottobre 2012

• I servizi alle persone senza dimora – Novembre 2011

 

Infanzia e adolescenza

• Infanzia e vita quotidiana – Indagine sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza – Novembre 2011

 

Non autosufficienza

• VI Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge 12 marzo 1999 n. 68 – 2010/2011 – Settembre 2012

• Secondo Rapporto sulla non autosufficienza in Italia  – Novembre 2011

• Il sistema di protezione e cura delle persone non autosufficienti. Prospettive, risorse e gradualità degli interventi Ricerca IRS sulla non autosufficienza – Ottobre 2010

– Schede di sintesi

• Rapporto 2010 sulla non autosufficienza in Italia

• Rapporto 2010 sulla non autosufficienza in Italia (sintesi)

 

Responsabilità sociale d’impresa

• Piano Nazionale della Responsabilità sociale 2012-2014 – Febbraio 2013

• Monitoraggio delle Politiche Regionali in materia di Responsabilità Sociale d’Impresa – Dicembre 2010

 

Immigrazione

• Nota semestrale sul mercato del lavoro degli immigrati in Italia – Dicembre 2013

• Secondo Rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati – Luglio 2012

– Sintesi dei risultati

– Temi chiave

• Minori Stranieri – Accoglienza temporanea in Italia 2011

• Rapporto 2011 – L’immigrazione per lavoro in Italia: evoluzione e prospettive

• Rapporto 2011 – L’immigrazione per lavoro in Italia: evoluzione e prospettive (sintesi) – Febbraio 2011

• I redditi delle famiglie con stranieri – Anni 2008 – 2009 – Dicembre 2011 – Report statistico della prima indagine Istat – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

• Rapporto ISTAT – Le famiglie con stranieri: indicatori di disagio economico – Anno 2009 – Febbraio 2011

 

Volontariato e associazionismo

• L’inquadramento giuridico dell’Associazionismo di Promozione Sociale all’interno del Terzo Settore – Rapporto ISFOL – Giugno 2010

• Rapporto biennale sul volontariato in Italia 2005

•  sintesi
Monitoraggio delle politiche sociali

• Rapporto di monitoraggio sulle politiche sociali – II Parte – Sez. I – Ottobre 2008

• Rapporto di monitoraggio sulle politiche sociali – II Parte – Sez. II – Ottobre 2006

• Rapporto di monitoraggio sulle politiche sociali – II Parte – Sez. I – Marzo 2006

• Rapporto di monitoraggio sulle politiche sociali – I Parte – Settembre 2005

 

Altro

• Rapporto ISEE 2009 – Implementazione, popolazione e selettività dell’Indicatore della Situazione Economica

– Appendice

• Rapporto ISEE 2006 – Implementazione, popolazione e selettività dell’Indicatore della Situazione Economica

• Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni anno 2006 – Settembre 2009

 

Rassegna stampa sarda del 28/10/2014

Rassegna stampa
Nota di servizio: come già comunicato a suo tempo, la rassegna stampa sul sito istituzionale della Regione Sardegna non comprende articoli de la Nuova Sardegna a seguito di un espresso divieto di riproduzione.
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Rassegna stampa del 28/10/2014

Meridiana

Meridiana non si ferma, via alla mobilità
Inizia la procedura: 1.634 esuberi

Meridiana non si ferma, via alla mobilità Inizia la procedura: 1.634 esuberiLavoratori Meridiana sotto il ministero del Lavoro a Roma

Meridiana ha confermato la volontà di aprire la procedura di mobilità per 1.634 lavoratori. Lo riferiscono fonti sindacali presenti all’incontro di ieri al ministero del Lavoro a cui ha partecipato anche il ministro Poletti.

Per l’azienda non sono quindi praticabili le integrazioni richieste dai sindacati e si sarebbe invece detta pronta a discutere solo delle esternalizzazioni.

L’apertura della procedura di mobilità per 1.634 lavoratori dovrebbe inizia subito. Nei prossimi 30 giorni azienda e sindacati dovrebbero fare una serie di incontri tecnici per discutere dei punti della proposta fatta dal ministro Poletti. L’azienda dovrebbe poi ridurre di 268 il numero degli esuberi arrivando così a 1.366. Per gli esuberi dovrebbe poi essere richiesta l’estensione da tre a cinque anni della mobilità, come avvenuto per Alitalia.

dall’Osservatore Romano

L’altra memoria
di Israele

· Rivlin a Kafr Qassem ·

27 ottobre 2014

Il presidente Rivlin incontra gli arabi di Kafr Qassem (La Presse/Ap)

«Un crimine terribile ha avuto luogo qui». Con un gesto senza precedenti nella storia del suo Paese, il presidente israeliano Reuven Rivlin, esponente del partito Likud, ha chinato la testa e deposto una corona di fiori a Kafr Qassem sulla lapide che ricorda i 49 palestinesi uccisi da un reparto della Guardia di frontiera israeliana il 29 ottobre 1956. «Ci fu un ordine illegale; dovremo educare le generazioni a venire, trarre le lezioni necessarie» ha detto Rivlin. Ogni anno a Kafr Qassem si celebra una commemorazione solenne per le vittime della strage. Quest’anno, per la prima volta un alto esponente ufficiale di Israele ha sentito il dovere di «partecipare in prima persona al dolore» della città, un gesto dall’alto valore simbolico.

– See more at: http://www.osservatoreromano.va/it/news/laltra-memoria-di-israele#sthash.3vqgeNXv.dpuf

Normativa

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IN EVIDENZA

23 OTTOBRE 2014 – “ACCESSO AL TRATTAMENTO PENSIONISTICO”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dalla Legge 10 ottobre 2014, n. 147.

 

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23 OTTOBRE 2014 – “MANIFESTAZIONI SPORTIVE E RISCONOSCIMENTO PROTEZIONE INTERNAZIONALE”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 22 agosto 2014, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 ottobre 2014, n. 146.

 

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25 SETTEMBRE 2014 – “INTEGRATA LA BANCA DATI CON GLI ATTI PUBBLICATI NEL 1938 E NEL 1939”

In aggiunta a quelli già presenti sono ora disponibili, aggiornati in “multivigenza”, gli atti normativi pubblicati nel 1938 e nel 1939.

 

23 SETTEMBRE 2014 – “LAVORI PREPARATORI”

A integrazione della visualizzazione del testo dei lavori preparatori relativi all’atto, così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è ora possibile accedere alla successione delle letture parlamentari con puntamento, se disponibile, alle schede dei lavori preparatori pubblicati sui siti del Senato della Repubblica e/o della Camera dei Deputati.

 

16 SETTEMBRE 2014 – “SBLOCCA ITALIA”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 12 settembre 2014, n. 133.

 

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16 SETTEMBRE 2014 – “GIUSTIZIA CIVILE”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 12 settembre 2014, n. 132.

 

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4 SETTEMBRE 2014 – “RIFORMA DELLA CONTABILITA’ DEGLI ENTI LOCALI”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto Legislativo 10 agosto 2014, n. 

Patronati

Tagli ai Patronati: profonda preoccupazione dei patronati in Brasile

Si sono riuniti oggi a San Paolo, i Patronati ACLI, ENAS, ENASCO, EPASA, INAC, INAS, INCA, ITAL, SIAS, USIC  e l’On. Fabio Porta, eletto come deputato nella circoscrizione America Meridionale e Presidente del Comitato Italiani nel Mondo.
I Patronati presenti, che rappresentano la totalità dei Patronati italiani in Brasile, hanno espresso la profonda preoccupazione per i tagli previsti dal governo al fondo costituito dai contributi dei lavoratori e destinato alle attività di Patronato,  tagli che mettono in discussione la stessa sopravvivenza dei Patronati in Brasile.
I Patronati ricordano che le attività svolte, particolarmente all’ estero, oltre ad essere un servizio gratuito a disposizione di tutti i cittadini, risolvono il problema delle carenze strutturali delle istituzioni consolari, a loro volta colpite dal taglio delle risorse soprattutto in Brasile dove esiste il fenomeno di una forte nuova emigrazione. Il deputato Fabio Porta ha condiviso le preoccupazioni espresse dai Patronati, sottolineando l’importanza del servizio da loro offerto in favore della nuova e vecchia emigrazione.

I Patronati ACLI, ENAS, ENASCO, EPASA, INAC, INAS, INCA, ITAL, SIAS, USIC, hanno annunziato una serie di iniziative di forte mobilitazione contro questa misura iniqua e ingiusta decisa dal governo, e l’invio di una nota di protesta tramite le autorità consolari, al governo, al C.G.I.E.,  ai Comites, ai deputati e senatore eletti in Brasile, alle associazioni.

Italia 69esima al mondo per parità uomini-donne

Italia 69esima al mondo per parità uomini-donne

L’Italia si piazza al 69esimo posto su 142 paesi per quanto riguarda la parità fra uomini e donne, guadagnando due posizioni rispetto all’anno scorso. E’ quanto emerge dal nono rapporto sul ”Global Gender Gap Report 2014”, secondo cui ci vorranno 81 anni prima che ci sia a livello mondiale una vera e propria parità tra i sessi sul posto di lavoro.       

Nel rapporto sono stati analizzati quattro settori fondamentali, ossia economico, politico, istruzione e salute per cercare di capire se i Paesi stanno distribuendo le proprie risorse e opportunità equamente tra uomini e donne.  Per quanto riguarda la partecipazione delle donne nel campo economico, l’Italia nel 2014 precipita al 114esimo posto dal 97esimo dell’anno scorso, mentre spacchettando il settore emerge che il Belpaese occupa la posizione numero 88 sulla partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e addirittura la 129esima posizione per parità salariale per lavori simili tra Paesi e Paesi.

Va meglio per quanto riguarda la rappresentanza delle donne italiane in politica con un 37esimo posto in classifica, mentre la differenza nel livello di scolarizzazione tra uomini e donne pone il Paese al 62esimo posto. Infine sulle aspettative di vita in buona salute tra i due generi l’Italia è all’83esimo posto sui 142 analizzati.

La classifica generale sulla parità dei generi è guidata dai Paesi del nord Europa, con Islanda, Finlandia, Norvegia, Svezia e Danimarca nelle prime cinque posizioni. Tra i principali paesi europei, invece, la Germania guadagna due posizioni raggiungendo il 12esimo posto, la Francia balza al 16esimo posto dal 45esimo, grazie soprattutto ad un cospicuo aumento del numero delle donne francesi in politica, mentre la
Gran Bretagna cede otto posizioni retrocedendo al 26esima posto. Gli Stati Uniti, prima potenza mondiale, guadagnano tre posizioni, salendo al 20esimo posto.