Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in europa

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ILO: La metà degli anziani nel mondo che non ha una pensione

 

Soltanto il 52% degli anziani nel mondo riceve una pensione, spesso insufficiente a superare la soglia di povertà. E le politiche di risanamento dei conti pubblici hanno peggiorato la situazione. In Africa, soltanto 7 paesi su 46 hanno una copertura pensionistica superiore al 80% della popolazione anziana. In 14 paesi europei, i futuri pensionati riceveranno, da qui al 2050, pensioni più basse di quelle attuali. Le politiche di austerità – dice l’ILO – portano inevitabilmente ad una diminuzione dei consumi e colpiscono la ripresa dell’economia

Per saperne di più: www.osservatorioinca.org

Carlo Caldarini
Direttore dell’Osservatorio per le politiche sociali in Europa
INCA CGIL
Rue de la Loi, 26/20 –  1040 Bruxelles
+32 2 2335432

 


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Assicurazione europea contro la disoccupazione: il Commissario Andor rilancia la sua proposta

 

Un regime europeo comune di assicurazione contro la disoccupazione in Europa. Parlando all’Università di Vienna, il Commissario europeo per l’Occupazione, László Andor, rilancia la proposta già annunciata due anni fa: un sistema assicurativo europeo contro la disoccupazione ciclica, e non causata da inadeguatezza delle competenze, o da altri fattori strutturali come istituzioni del mercato del lavoro poco efficienti. Per finanziare il sistema gli Stati dovrebbero monitorare due flussi, da e verso Bruxelles.

Libera circolazione: i lavoratori mobili non sono un onere per i paesi ospitanti

Un dossier della Commissione europea fa il punto della situazione del fenomeno delle migrazioni intraeuropee. Quanti lavoratori mobili ci sono nell’UE? Quali sono le nuove tendenze della mobilità? La mobilità è aumentata a causa della crisi? Gli Stati possono preservare l’integrità dei propri sistemi di welfare? Cifre e tendenze dimostrano l’infondatezza di alcuni stereotipi sul cosiddetto “turismo sociale”, come quello secondo cui i lavoratori mobili costituirebbero un onere per i sistemi di protezione sociale dei paesi ospitanti.

Italiani all’estero: il 19 dicembre elezioni dei Comites. Comunicato della Cgil

Dopo cinque anni, finalmente si voterà per il rinnovo delle rappresentanze degli italiani all’estero: i Comites. Confermiamo la nostra soddisfazione: questa è, per noi, una ottima notizia. Siamo però preoccupati che le modalità con le quali queste elezioni si svolgeranno possano rappresentare una ulteriore potenziale riduzione del livello di partecipazione, già segnato dall’incapacità di allargare l’elettorato alla nuova emigrazione giovanile, spesso non ancora iscritta all’Aire.

Previdenza sociale: la Commissione europea chiede al Belgio di accettare i certificati di affiliazione presentati dai lavoratori di un altro Stato membro

La Commissione europea ha chiesto al Belgio di accettare i cosiddetti “documenti portatili A1”, attestanti che i lavoratori migranti versano i loro contributi al sistema di previdenza sociale di un altro Stato membro. La legislazione belga attualmente consente alle autorità nazionali di non riconoscere tali documenti e di assoggettare unilateralmente tali lavoratori migranti alla legislazione belga in materia di previdenza sociale, in violazione del diritto dell’UE. Il Belgio dispone ora di un termine di due mesi per notificare alla Commissione le misure adottate al fine di porre rimedio a tale situazione. In caso contrario, la Commissione potrà decidere di deferire il Belgio alla Corte di giustizia dell’UE.

La Germania vorrebbe limitare l’accesso alle prestazioni sociali per i migranti cittadini europei

Il governo tedesco ha approvato un pacchetto di misure tese a limitare l’accesso alle prestazioni sociali per i migranti europei, tra cui la riduzione delle prestazioni familiari quando i figli non siano residenti in Germania e la possibilità di determinare l’importo delle prestazioni a seconda del paese di residenza del minore. Misure in aperto contrasto con quanto previsto dalle regole europee sul coordinamento dei sistemi nazionali di sicurezza sociale.

Più posti di lavoro pagati meglio contribuirebbero all’uscita dalla crisi

È disponibile sul sito dell’Osservatorio il rapporto sul mercato del lavoro redatto dall’ILO, in collaborazione con OCSE, FMI e Banca Mondiale, per la riunione dei Ministri del lavoro del G20 tenutasi a Melbourne il 10 e l’11 settembre 2014. Il messaggio chiave è che, a sei anni dall’inizio della crisi, i mercati del lavoro dei paesi del G20 sono ancora in difficoltà sia per la quantità che per la qualità dell’occupazione, e che più posti di lavoro, pagati meglio, contribuirebbero all’aumento dei redditi delle famiglie, che a loro volta rafforzano la domanda di consumi. Se le aziende vedono che la domanda è in aumento, queste decideranno di fare investimenti creando in questo modo un circolo virtuoso.

I cittadini di paesi terzi hanno il diritto di soggiornare nell’UE per motivi di studio

Un paese Ue è tenuto ad ammettere nel proprio territorio un cittadino di un paese terzo che intenda soggiornare per più di tre mesi per motivi di studio, a meno che questo non costituisca una minaccia all’ordine pubblico. Lo ha stabilito la sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso di Ben Alaya, cittadino tunisino cui è stato ripetutamente negato il permesso di soggiorno in Germania per motivi di studio, nonostante l’avvenuta ammissione all’università di Dortmund.

Oltre il 70 per cento della popolazione mondiale non riceve una adeguata protezione sociale

Secondo il rapporto ILO 2014/2015 sulla protezione sociale nel mondo, oltre il 70% della popolazione mondiale non riceve un’adeguata protezione sociale al momento del bisogno. Nel 2008-2009, molti paesi a reddito medio-alto hanno finanziato misure di protezione sociale, aiutando le economie a tornare in equilibrio e ha protetto dal disastro economico i disoccupati e i lavoratori precari. Ma nella seconda fase della crisi, i governi hanno cambiato rotta, adottando prematuramente

La previdenza in regime internazionale: nuova guida a cura del patronato Inca Cgil

Una nuova guida alla previdenza in regime internazionale, a cura del patronato Inca Cgil, è stata pubblicata dalla casa editrice Ediesse. In 272 pagine, il vasto mondo della previdenza in regime internazionale viene spiegato e analizzato, partendo dalla condizione giuridica dei lavoratori migranti che si trovano ad essere soggetti, nel corso della loro vita, ad una pluralità di ordinamenti nazionali e sovranazionali, molto complessi e spesso difficili da conoscere ed interpretare.

Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in europaultima modifica: 2014-09-30T19:19:21+02:00da vitegabry
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