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Cgil: tutti in piazza per l’ultimo miglio

Nell’ambito del referendum “Stop all’austerità” il 10 settembre alle ore 17.30 in Piazza del Pantheon si terrà l’iniziativa “Tutti in piazza per l’ultimo miglio” alla quale interverranno: Gianni Cuperlo, deputato PD, Stefano Fassina, deputato PD, Arturo Scotto, deputato Sel, Gad Lerner, giornalista, scrittore, conduttore televisivo.

Contro le politiche di austerità adottate dall’Europa e dall’Italia parte la campagna referendaria per cambiare la legge sul Fiscal Compact: “SI’ alla fine dell’austerità, SI’ all’Europa del lavoro e di un nuovo sviluppo”. Le politiche di tagli indiscriminati, di assenza di investimenti per il futuro delle imprese e dei giovani, di aumenti insostenibili della pressione fiscale, dal 2007 ad oggi, hanno raddoppiato la disoccupazione, fatto diminuire il valore della ricchezza nazionale, peggiorato i conti pubblici e fatto chiudere 3 milioni di imprese. Dunque, con le politiche di Austerità la crisi si è aggravata.

“La politica dell’austerità cosiddetta “espansiva” è stato un autentico fallimento”, afferma Danilo Barbi, Segretario Confederale della CGIL, poiché spiega “l’idea stessa su cui si basa è quella della compressione del costo del lavoro e della riduzione della spesa pubblica. Si è pensato, erroneamente, che potesse mettere in moto investimenti privati di tipo internazionale o all’interno dei Paesi, ma in realtà non è stato così. Anzi – prosegue Barbi -, questa politica ha depresso i consumi e anche gli investimenti privati. Invece di creare benessere per tutti, ha costretto a lottare per ottenere un benessere sempre minore introducendo meccanismi di competizione tra i popoli”.

Per queste ragioni gli italiani sono chiamati a firmare per i 4 quesiti referendari, per esprimersi contro l’austerità e a favore dello sviluppo e del lavoro. La raccolta firme è inziata il 3 luglio in tutta Italia e proseguirà fino al 30 settembre. La CGIL sostiene la campagna insieme a economisti e giuristi. “Questa è l’unica possibilità, stante la legge per i referendum, per dare la parola al popolo italiano circa la politica economica europea nella primavera del 2015, che è il periodo in cui, presumibilmente, verrà ridiscusso il Patto di Stabilità europeo” afferma Barbi. “E’ sicuramente una difficilissima impresa organizzativa alla quale non c’è alternativa: se andassimo oltre, il referendum si farebbe solo nel 2016, quando molte cose sarebbero già, comunque, cambiate”.

I 4 quesiti referendari che hanno per oggetto alcune disposizioni della legge 243 del 2012 che dà attuazione al principio di equilibrio del bilancio pubblico, introdotto nella Costituzione con la legge costituzionale n.1 del 2012, sono già stati presentati nella Gazzetta Ufficiale n. 135 pag. 49, del 13 giugno. Con i 4 SI’ si intendono abrogare i passaggi della legge 243 che impongono vincoli aggiuntivi rispetto alle norme europee e al Fiscal Compact e apriranno la strada a una rivisitazione complessiva delle politiche macroeconomiche europee.

Per ulteriori informazioni: www.referendumstopausterita.it

Piazzaultima modifica: 2014-09-08T17:41:10+02:00da vitegabry
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