UE

P.a: Corte Giustizia Ue, Italia riveda norme precari

Esprimendosi sulla vertenza avviata dal Maestro della Banda Municipale di Aosta, la Corte di Giustizia Ue ha dichiarato nei giorni scorsi l’illegittimità della legislazione italiana in materia di precariato pubblico, accertando che l’Italia e la normativa interna non riconoscono e non garantiscono ai lavoratori pubblici precari le tutele e le garanzie previste dal legislatore europeo”. E ha fornito, riferisce la Cgil, un’indicazione netta all’Italia per “una revisione epocale” della normativa di riferimento.

La Cgil sottolinea inoltre che “i risvolti della sentenza, sia nei confronti della tutela dei lavoratori a tempo determinato, sia nei confronti della giurisprudenza resa sul punto dalla Corte di Cassazione, saranno particolarmente rilevanti”.
Secondo quanto riferito dal sindacato, la Corte europea ha fornito allo Stato italiano un’indicazione netta: “Necessita in via urgente, assoluta e primaria una revisione epocale della normativa di riferimento in materia di lavoro a tempo determinato nel pubblico impiego”. 
Ad oggi – in base ad una stima del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione, Giampiero D’Alia – sono oltre 250.000 i precari che lavorano nelle fila della pubblica amministrazione, “per i quali si potrebbero aprire le porte dell’assunzione a tempo indeterminato”

UEultima modifica: 2014-01-11T14:22:55+01:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo