Archivio mensile:settembre 2012

Esodate ex Perugina: una situazione grottesca

NEWS

 

Lavoratrici della Perugina che hanno siglato, insieme ad altri 80 lavoratori, un accordo per l’uscita dall’attività produttiva il 18 maggio 2007 si trovano adesso senza pensione e senza lavoro. Un accordo voluto dall’azienda, che prevedeva alcuni anni di mobilità e poi la collocazione in pensione, con i requisiti dell’epoca, ovvero 57 anni di età e 35 di contributi. Ma, prima la riforma Sacconi e poi quella Fornero hanno cambiato tutte le carte in tavola, con il risultato che ad oggi queste lavoratrici sono nella più totale incertezza e soprattutto, in diversi casi, già senza reddito da alcuni mesi.

Allo stato attuale, l’unica via d’uscita possibile, sarebbe quella di optare per il regime speciale contributivo, rinunciando così però ad una cospicua quota di pensione, pari a circa il 30% dell’importo e accentando quindi di “sopravvivere” con pensioni da 7-800 euro. L’alternativa, sarebbe quella di aspettare i 66 o 67 anni di età, ma le donne in questione oggi non ne hanno ancora compiuti 60…

“E’ una situazione grottesca e drammatica al tempo stesso – commenta Roberto Panico dell’Inca Cgil di Perugia – perché come al solito, con la fretta di legiferare per ragioni economiche, si sono lasciate fuori tutta una serie di casistiche importanti. Benché ci sia la disponibilità da parte dell’Inps ad affrontare il problema – prosegue Panico – ad oggi non ci sono strumenti normativi chiari che permettano di affrontare situazioni come queste che, purtroppo, i patronati si trovano ad affrontare quotidianamente”.

La Cgil e l’Inca, ritenendo insostenibile questa situazione, auspicano al più presto un intervento normativo che faccia chiarezza e offra risposte immediate alle lavoratrici e ai lavoratori che al momento “non sanno di che morte devono morire”. L’obiettivo è naturalmente quello di “trovare dei sistemi che riescano ad accompagnare alla pensione questi lavoratori”, e si tratta di un obiettivo “non più rinviabile”.

da rassegna.it

Ita mi contas, una rassegna su lingua e storia sarda

 
 
 

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Litorale

Ita mi contas, una rassegna su lingua e storia sarda

Alla riscoperta delle proprie radici: l’associazione “Ita mi contas”, in collaborazione con la Biblioteca comunale di Flumini, organizza per questo autunno una serie di incontri per la conoscenza e la diffusione della lingua e della storia sarda.

Il primo appuntamento di questa rassegna è per giovedì alle 17.30, nella sede di via Mar Ligure 3 (nella lottizzazione di Stella di Mare 2), con una conferenza tenuta dal docente Francesco Casula.

Sono diversi gli aspetti che saranno approfonditi: le origini e le influenze della letteratura in sardo, i pregiudizi e le dispute (lingua o dialetto e differenziazioni territoriali), il dibattito sulla limba sarda comuna , l’insegnamento nelle scuole, l’uso ufficiale nelle istituzioni, l’utilizzo nei mass media e la legislazione europea. «Sul sardo», spiega Casula, «sono presenti, e spesso messi in circolo ad arte, una serie di pregiudizi e luoghi comuni. Sono sedimentati nel tempo, frutto insieme dell’ignoranza e della malafede da parte dei nemici della lingua sarda». (g. mdn.)

n. 536 del 20 settembre 2012

                                                                                                                                                                                       

NEWSLETTER LAVORO

n. 536 del 20 settembre 2012

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

  Comunicazioni                                                                          

20-09 Convegno: “La Riforma del Lavoro in una prospettiva di crescita”

Sono aperte le iscrizioni al Convegno Nazionale che l’Università di Modena e Reggio Emilia – con la collaborazione tecnico-professionale del sito DPLModena.it – organizza in data 8 ottobre 2012 e dal titolo: “La Riforma del Lavoro in una prospettiva di crescita”. Il convegno – che è a partecipazione gratuita – vuole essere un’occasione per raccogliere fondi per la ricostruzione della Lucciola Onlus, Centro integrato per l’infanzia di Ravarino (MO), reso inagibile dal sisma del maggio 2012. Nella pagina dedicata, è presente il form di iscrizione obbligatoria, il programma della giornata, i relatori, la mappa e gli alberghi convenzionati. clicca per scaricare la brochure

 

  Le Novità in materia di Lavoro                                        

20-09 Min.Lavoro: elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche

Il Ministero del Lavoro ha emanato il Decreto del 19 settembre 2012, nel quale è stato pubblicato il terzo elenco, di cui al punto 3.7 dell’allegato III del Decreto Interministeriale dell’11 aprile 2011, dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche.

 

20-09 Consigliera di Parità: gli atti del convegno del 12 settembre sulla Riforma del Lavoro

La Consigliera Nazionale di Parità pubblica, sul proprio sito internet, gli atti del Seminario di Studio sulla Riforma del Mercato del Lavoro (Legge n.92/2012) tenutosi a Roma il 12 settembre 2012.

 

19-09 Prefettura Modena: esami per l’abilitazione alla manutenzione ordinaria di ascensori e montacarichi

Si porta a conoscenza degli interessati che la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Modena ha indetto una sessione di esami per l’acquisizione della qualifica di manutentore di ascensori e montacarichi.

 

19-09 INAIL: cir.43 – dal 28 settembre i servizi da effettuare esclusivamente con modalità telematiche

L’INAIL comunica che dal 28 settembre 2012 le denunce e le comunicazioni di seguito descritte dovranno essere effettuate con modalità esclusivamente telematiche, attraverso i relativi servizi web dell’Istituto già operativi…

 

19-09 Min.Lavoro: ancora possibili le comunicazioni a chiamata presso i recapiti delle DTL

Il Ministero del Lavoro ha emanato la nota n.12728 del 14 settembre 2012, con la quale evidenzia la possibilità di effettuare le comunicazioni previste per il lavoro intermittente, siano possibili anche utilizzando i recapiti istituzionali delle Direzioni territoriali del lavoro.

 

19-09 Min.Lavoro: ingresso stranieri per corsi di formazione professionale e tirocini formativi

E’ stato pubblicato il il Decreto 12 luglio 2012 con la determinazione del contingente annuale 2012, relativo all’ingresso di cittadini stranieri per la partecipazione a corsi di formazione professionale e tirocini formativi.

 

19-09 INPS: cir.114 – riconoscimento assegno per il nucleo familiare per gli iscritti alla Gestione separata

L’INPS comunica il riconoscimento del diritto all’assegno per il nucleo familiare per gli iscritti alla Gestione separata, per i periodi di congedo di maternità/paternità e di congedo parentale coperti dalla contribuzione figurativa.

 

19-09 INPS: cir.113 – modalità di pagamento dei contributi per la Sanatoria 2012

L’INPS comunica le modalità di adempimento per il pagamento dei contributi dovuti per la Sanatoria 2012, prevista dal Decreto Legislativo n. 109/2012.

 

19-09 INPS: cir.112 – misura degli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo

L’INPS comunica la riduzione dell’attuale misura degli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo al 4,5504% in ragione annuale.

 

14-09 Min.Interno: cir.7809 – indicazioni alle Questure per la gestione della Sanatoria 2012

Il Ministero dell’Interno ha emanato la circolare n. 7809 del 12 settembre 2012, con le istruzioni operative – ai propri funzionari delle Questure – relative alla Sanatoria 2012 prevista dal Decreto Legislativo n. 109/2012.

 

14-09 TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di agosto 2012

Il TFR accantonato al 31 dicembre 2011 va rivalutato per i lavoratori che hanno cessato il loro rapporto tra il 15 luglio ed il 14 agosto 2012, del 2,245192%.

 

14-09 INPS: cir.109 – operativo il Fondo pensione Perseo per dipendenti delle autonomie locali,

L’INPS comunica che dal 15 settembre 2012 sarà pienamente operativo il Fondo pensione complementare Perseo per la gestione delle adesioni e delle posizioni figurative di previdenza complementare dei lavoratori dipendenti delle regioni, delle autonomie locali, delle camere di commercio, della sanità.

per accedere alle notizie               

  Gli Interpelli del Ministero del Lavoro                  

> Lavoro intermittente e servizi di media audiovisivi

> Contratto di solidarietà per le imprese in CIGS

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  Gli Approfondimenti                                             

> Le novità sugli incentivi all’occupazione previsti dalla Riforma Fornero (Massi)

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Vigili del fuoco

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I rischi per la salute nell’attività di vigile del fuoco

 

L’Istituto sindacale europeo (ETUI European Trade Union Institute) ha dedicato al tema della  salute e sicurezza nelle attività di contrasto agli incendi alcuni seminari con la partecipazione di rappresentanti della categoria di numerosi paesi europei. Al termine di questi seminari di approfondimento è stato pubblicata una  ricerca dal titolo “La santè et la securité des hommes du feu”.

Di questa interessantissima ricerca nella nuova newsletter dell’Inca è stata ripresa la Parte 2 dedicata a “Salute e sicurezza: i rischi associati alla lotta contro l’incendio”.

28° 2012 numero newsletter.doc

Morti sul lavoro

NEWS

Morti sul lavoro: l’agosto più nero degli ultimi tre anni

 

Dovrebbe essere il mese delle vacanze per eccellenza, ma non lo è per il bollettino delle morti sul lavoro. E’ stato, in effetti, l’agosto più nero degli ultimi tre anni con 51 vittime del lavoro, contro le 48 del 2011 e le 45 del 2010. Si peggiora, quindi, e a confermarlo è anche l’incremento della mortalità nei primi otto mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011: + 3,2 per cento; addirittura in ulteriore aumento, se confrontato con quello registrato a luglio e pari a + 2,7 per cento.

Questi i numeri sconfortanti che giungono dalle elaborazioni degli esperti dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering con un monitoraggio puntuale e dettagliato sull’emergenza nel nostro Paese.

Sale così a 359 il bilancio delle vittime nei luoghi di lavoro in Italia e a contare il maggior numero di morti sul lavoro non è più la Lombardia, bensì l’Emilia Romagna con 49 infortuni mortali. Ben 9 solo nel mese di agosto: 5 di queste vittime erano occupate nel settore agricolo; seguono la Lombardia (46), la Toscana (34), la Campania (27), il Veneto e la Sicilia (26), il Piemonte (23) e l’Abruzzo (20).

Osservando poi lo screening dell’Osservatorio sul fronte dell’incidenza di vittime rispetto alla popolazione lavorativa, è l’Abruzzo a guidare ancora la classifica con un indice di 40,5 contro una media nazionale pari a 15,7. Secondo il Trentino Alto Adige (29,8), terzo il Molise (27,7) e quarta la Basilicata (27).

La principale causa di morte registrata dall’Osservatorio continua ad essere quella provocata da una caduta dall’alto (24 per cento delle morti), seguita dal ribaltamento di un veicolo/mezzo in movimento (20,6 per cento); al terzo posto lo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti dall’alto (16,7 per cento).

Sempre l’agricoltura in un tragico piano con il maggior numero di morti bianche e il 36,9 per cento del totale delle vittime sul lavoro; nel settore delle costruzioni invece è deceduto il 25,1 per cento dei lavoratori. Il 7,8 per cento degli eventi mortali, invece, ha coinvolto gli operatori del commercio e delle attività artigianali; mentre arriva al 6,1 per cento la mortalità nei trasporti, magazzinaggi e comunicazioni.

Malattie professionali

WS

Malattie professionali – Norme, storie, incognite e traguardi della in-formazione

 

Al termine del seminario sulle malattie professionali organizzato da Inca nazionale, Cgil Toscana e Associazione Ambiente Lavoro che si è tenuto a Firenze il 20 e 21 settembre u.s., il presidente dell’Inca, Morena Piccinini  ha sottolineato l’importanza del compito svolto dall’Inca per quanto riguarda la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. “Ci consideriamo – ha detto Piccinini – tra coloro che hanno contribuito a far emergere le malattie professionali e tra coloro che hanno spinto per ottenere il riconoscimento di nuove tipologie che fino ad allora erano sconosciute (patologie muscoloscheletriche, etc.). 

Il patronato ha lavorato in sinergia costante con le categorie sul versante sia della prevenzione che su quello della denuncia. E, su questo fronte – ha sottolineato il presidente dell’Inca – bisogna denunciare anche la forte assenza dei medici delle strutture di diagnosi e cura,  di base, dei medici competenti inadempienti  all’invio del referto medico che certifica le malattie da causa di lavoro. Parimenti – ha proseguito Piccinini – sta crescendo la resistenza da parte dei lavoratori nel denunciare le patologie perché forte è la percezione che i loro diritti sono messi in pericolo, proprio perché oggi più di ieri, la crisi economica, ha generato un ricatto occupazionale e dunque una forte diminuzione nell’esercizio dei diritti individuali e collettivi”.

“D’altra parte – ha continuato Piccinini – l’investimento in termini prevenzionali è considerato un lusso da parte delle imprese, rendendo inscindibile e forte la connessione tra lavoro e salute. Il caso dell’Ilva è esaustivo da questo punto di vista. E, come patronato, copioso, dal punto di vista giudiziario, è stato il nostro intervento nei confronti dell’azienda per  risarcire il danno alla salute dei lavoratori. Come Cgil abbiamo chiesto interventi immediati per mantenere sia la produttività in azienda con investimenti importanti sul piano della bonifica aziendale per garantire il mantenimento dei posti di lavoro”.

“Bisogna ridare valore – ha proseguito Piccinini – alla buona occupazione anche e soprattutto in termini di prevenzione. E’ necessario agevolare la rete con Inail, con le piccole imprese per un investimento attento teso alla riduzione dei costi finali rispetto alla salute. Sono ancora troppo poche le regioni virtuose sia per la disorganizzazione sanitaria, per la scarsa relazione fra le strutture nazionali, per la responsabilità pubblica, per il ruolo della formazione. Come si può lavorare sulla prevenzione? Bisognerebbe, ad esempio,  prestare più attenzione alle politiche di genere e dunque – prosegue il presidente dell’Inca – all’organizzazione del lavoro, ai dati epidemiologici, alla cura e al recupero rispetto al danno subito. Così come ai nuovi cittadini, lavoratori immigrati che sono adibiti a lavori pesanti con sistemi di prevenzioni molto bassi o totalmente assenti. Sono figure che necessitano di una particolare attenzione perché sono diverse le modalità con le quali rapportarsi sia in termini comunicativi che formativi ma è necessario farlo perché altrimenti sarebbe una mancata tutela a fronte di un grave sfruttamento sul piano lavorativo e soprattutto civile”.

“E’ indispensabile– ha continuato Piccinini – dotarci di disposizioni normative più avanzate rispetto all’attuale per quanto riguarda, ad esempio la inidoneità al lavoro per infortuni o malattie professionali che rappresenta l’anticamera dell’allontanamento dal posto di lavoro. Per quanto riguarda le indennità economiche (rendita di passaggio),  devono essere riviste le normative di accompagnamento anche perché quando si comprimono gli ammortizzatori sociali c’è bisogno di aiutare le persone nel difficile momento della ricollocazione, così come è necessario un approfondimento sul Dlgs n. 81 sul risarcimento del danno. Siamo convinti che ci siano gli spazi economici  per trovare la giusta soluzione visto che l’Inail ha prodotto grandi risparmi anche per effetto delle modifiche normative, risparmi, dunque, che devono essere dedicati a rivedere le soglie di indennizzabilità al 16% (troppo alto) così come per il danno biologico. Ma – ha sottolineato il dirigente dell’Inca –  anche la legislazione pensionistica sul danno da lavoro non tiene conto di una serie di mutamenti, come il riconoscimento delle famiglie di fatto. E’ necessario inoltre rivedere l’importo dell’assegno funerario (ultimo esempio la liquidazione di 1.900 euro ai genitori di Ivan Cavicchi, morto sul lavoro nel terremoto emiliano del maggio scorso).
 
“C’è bisogno di contestualizzare la  prevenzione, la cura del danno, il risarcimento e questo seminario è l’opportunità che volevamo per dire che ci sono ancora molti, troppi punti ancora aperti. Il sindacato, il suo patronato  stanno facendo un lavoro prezioso sul fronte della tutela individuale e collettiva, è necessario adesso investire anche in termini di volontà politica”.

Pensioni

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Pensioni: il 25 settembre l’Inps incontra i sindacati  dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil su indebiti    

 

L’Inps è stata costretta a chiedere indietro l’importo della quattordicesima a 200mila pensionati dopo l’avvenuta certificazione dei loro redditi. 

L’ente ha inviato delle lettere ai diretti interessati per informarli che era stata versata loro, per l’anno 2009, una somma non dovuta e che il denaro va restituito in dodici rate attraverso trattenute mensili sulla pensione. 

In base alla normativa vigente, il beneficio economico spetta a tutti quei pensionati che abbiano superato i 64 anni di età e con un reddito annuale non superiore a 8.649,84 euro.

Il problema degli indebiti è emerso solo quando l’Agenzia delle entrate ha ricevuto i modelli Unici 2011 riguardanti i redditi percepiti dai pensionati nell’anno precedente. 

Di conseguenza, le persone raggiunte dall’Inps tramite lettera, sebbene venga loro riconosciuta la buona fede, dovranno restituire la somma ricevuta (tra le 336 e le 504 euro) con trattenute sulla pensione a partire dal prossimo novembre.

Immediata la reazione dello Spi-Cgil che si è detta contraria alla riduzione di pensioni già di per sé basse. Dopo una  richiesta di incontro per risolvere la questione, l’Inps ha convocato i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil il 25 settembre.

Cgil – Proposta su “assistenza continua h24”

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“Assistenza continua h24 nel distretto socio sanitario”. E’ questo il tema della proposta della Cgil che verrà presentata nel corso di una conferenza stampa domani (giovedì 20 settembre) a Roma presso la sede nazionale del sindacato in corso d’Italia 25 (sala Santi) a partire dalle ore 11.45.

Una proposta in contrapposizione al decreto legge sulla Sanità che, secondo l’organizzazione guidata da Susanna Camusso, “nonostante gli annunci del ministro Balduzzi sulla medicina territoriale h24, nulla innova per assicurare ai cittadini questo servizio”. Questi quindi i motivi che hanno spinto la CGIL a formulare una proposta sull’assistenza continua rivolta al governo, alla Conferenza della regioni e al Parlamento, “anche per emendare il decreto legge”.

Alla conferenza stampa di presentazione saranno presenti per la  Cgil Nazionale Vera Lamonica (segretario confederale) e Stefano Cecconi (responsabile Politiche della salute). Per la Fp Cgil Cecilia Taranto (segretario nazionale), Massimo Cozza (segretario nazionale Fp Cgil Medici) e Nicola Preiti (Fp Cgil  Medici). Infine per lo Spi Cgil  Celina Cesari (segretario nazionale).

Rapporto su “Mamme nella Crisi” di Save the Children

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Gli effetti della crisi colpiscono le mamme in modo sempre più grave, evidenziando, in Italia, un circolo vizioso che lega il basso tasso di occupazione femminile, l’assenza di servizi di cura all’infanzia, le scarne misure di conciliazione tra famiglia e lavoro e la bassa natalità, con una pesante ricaduta sul benessere dei bambini.

La difficile condizione delle madri nel nostro Paese è infatti uno dei fattori chiave che determinano una maggiore incidenza della povertà sui bambini e sugli adolescenti. Sebbene meno visibile di quello dei tassi finanziari internazionali, lo spread relativo al rischio di povertà tra minori e adulti in Italia è infatti pari all’8,2%, con il 22,6% dei minori a rischio povertà contro il 14,4% degli over diciotto .

Questi i principali elementi analizzati, in un’ottica di genere, dal rapporto Mamme nella Crisi di Save the Children, presentato  a Roma.

Se la crisi in corso rappresenta per tutti una strada in salita – dice il rapporto – lo è ancor di più per le mamme proprio a partire dall’occupazione, che nel 2010 si attesta al 50,6% per le donne senza figli – ben al di sotto della media europea pari al 62,1% – ma scende al 45,5% già al primo figlio (sotto i 15 anni) per perdere quasi 10 punti (35,9%) se i figli sono 2 e toccare quota 31,3% nel caso di 3 o più figli.

Nel solo periodo tra il 2008 e il 2009 ben 800.000 mamme hanno dichiarato di essere state licenziate o di aver subito pressioni in tal senso in occasione o a seguito di una gravidanza, anche grazie all’odioso meccanismo delle “dimissioni in bianco”. Le interruzioni del lavoro alla nascita di un figlio per costrizione, che erano il 2% nel 2003, sono quadruplicate nel 2009 diventando l’8,7% del totale delle interruzioni di lavoro. E se la crisi ha confermato il triste record italiano sui tassi di inattività, questo vale soprattutto per la componente femminile, in particolare per quella nella fascia più giovane e in piena età feconda (25-34 anni), che ha riguardato il 35,6% delle donne nel 2010 e il 36,4% nel 2011.

Anche quando il lavoro c’è, la sua qualità, nel caso delle donne, registra un peggioramento: nel 2010 è diminuita l’occupazione qualificata, tecnica e operaia, in favore di quella a bassa specializzazione, dalle collaboratrici domestiche alle addette ai call center. Dal punto di vista dell’orario di lavoro, l’incremento fatto registrare negli ultimi anni dal lavoro part-time deve essere letto attentamente, in tempo di crisi, soprattutto per le madri lavoratrici, visto che è dovuto quasi esclusivamente all’aumento del part-time involontario, non scelto cioè come opzione ma accettato per la mancanza di occasioni di lavoro a tempo pieno, con una percentuale nel 2010 del 45,9% sul totale dell’occupazione a tempo ridotto, quasi il doppio della media UE27 (23,8%).

Tra le categorie più vulnerabili di fronte agli effetti della crisi ci sono le mamme di origine straniera, per le quali già all’arrivo del primo figlio si registra un aumento significativo dell’indice di deprivazione materiale dal 32,1% al 37% contro il 13,3% e il 14,9% delle madri italiane, e le mamme sole, i cui figli sono i più esposti al rischio di povertà con una percentuale del 28,5% contro il già gravoso 22,8% della media dei minori in Italia.

Ma l’orizzonte è scuro anche per le giovani donne che, nel caso in cui non abbiano conseguito la laurea e siano in possesso del solo diploma, fanno i conti con un tasso di occupazione ben inferiore a quello dei coetanei di sesso maschile: 37,2% contro il 50,8%.

Se buona parte poi dell’andamento dell’occupazione giovanile in questi ultimi 3 anni si deve alla crescita della componente atipica e ai lavoratori a tempo determinato, questo è vero soprattutto per le giovani donne. Una situazione, questa, che pesa sulle chance di rendersi autonome dalla famiglia di origine e di realizzare il desiderio di diventare madri. Dei 3 milioni e 855mila donne fra i 18 e i 29 anni, il 71,4% vive infatti con i genitori.

E dal 2009 si è interrotto in Italia il trend di aumento dei tassi di fecondità che si registrava dal 1995. Nonostante il contributo demografico delle donne di origine straniera, la nascite annue tra il 2008 e il 2010 sono calate di 15.000 unità.

Il rapporto è scaricabile all’indirizzo httt://images.savethechildren.it/IT/f/img_pubblicazioni/img190_b.p

Rapporto Cnel sul mercato del lavoro 2011-2012

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Invecchiamento demografico, femminilizzazione del mercato del lavoro, vincoli all’espansione della spesa pubblica, abbandono delle attività manifatturiere a più basso valore aggiunto e cambiamento di regime della domanda al settore immobiliare: questi i principali fattori di trasformazione del sistema produttivo del nostro Paese che, dopo la debole ripresa registrata nella prima parte del 2011, si trova ad affrontare una nuova recessione. 

Una crisi che senza una svolta dal versante delle produttività potrebbero prevalere pressioni deflazionistiche sui salari e sui redditi interni, assecondate da politiche fiscali di segno restrittivo.

E’ quanto emerge dal Rapporto sul mercato del lavoro in Italia 2011-2012 presentato oggi al Cnel, dal prof.  Carlo  Dell’Aringa, una fotografia della situazione occupazionale del nostro Paese che analizzando i processi in atto, offre anche proiezioni a medio e a lungo termine.

Il numero complessivo degli occupati torna a scendere rispetto al 2008 con una riduzione di oltre un milione di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione ha, infatti, registrato un incremento contenuto per effetto della contrazione della domanda, ma anche della minore partecipazione dei lavoratori al mercato.

A ciò si aggiunge un processo di invecchiamento della popolazione molto marcato tanto che le proiezioni indicano che nel 2020 le forze lavoro di età compresa tra i 57 e i 66 anni potrebbero essere pari a 3,8 milioni di persone, circa 1,7 milioni in più rispetto al 2011, determinando una riduzione del peso delle altre classi di età dagli importanti effetti sui rapporto intergenerazionali.

Si registra anche un ritardo nel processo di femminilizzazione del mercato del lavoro e purtroppo si conferma anche per loro una generale sottoutilizzazione del capitale umano. 

Ma coloro che più hanno subito le conseguenze della crisi sono i giovani  (+ 7%). I Neet rappresentano oltre 2 milioni di persone (24%) contro una media europea del 15,6%.

Nonostante questo quadro a tinte fosche la ministra Fornero ha ribadito che con la riforma del mercato del lavoro si è ottenuto un buon equilibrio. Una riforma che non è contro i lavoratori, ma è a loro favore, soprattutto di quelli più deboli.

” Una riforma che è nata – ha detto il ministro –  con un duplice obiettivo: rendere più inclusivo e dinamico il mercato del lavoro. Vogliamo includere gli anziani, i giovani e le donne e rifiutiamo l’idea di un lavoro segmentato che ha caratterizzato gli anni passati.” 

“Un mercato di tale fattezze – ha concluso Fornero – è inaccettabile”. E ha proseguito chiedendo  “onestà intellettuale, collaborazione fra le parti per guardare con mente aperta e senza pregiudizi a quanto messo in campo dalla riforma per incamminarci sul sentiero della crescita e della buona occupazione”. 

Alla presentazione è intervenuta tra gli altri Serena Sorrentino, segretaria confederale della Cgil, che ha sottolineato le numerose incongruenze della legge di riforma del mercato del lavoro e l’inadeguatezza delle misure che tendono a deprimere ulteriormente l’economia del nostro paese. 

Notizie dal Ministero del lavoro

 

Lavoratori ‘Salvaguardati’ 
Emanata la circolare n. 19 del 31 luglio 2012, attuativa del Decreto interministeriale 1 giugno 2012. Contiene le istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro ed è corredata dalla modulistica ed in particolare dal modello di ISTANZA che dovrà essere presentata dal lavoratore.


Particolare del Secondo Rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati
 

Secondo Rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati 
Presentato il 10 luglio dal Ministro Fornero e dal Sottosegretario Guerra, il Rapporto si propone di fornire alle Istituzioni, agli operatori e all’opinione pubblica una lettura delle tendenze relative alla presenza della popolazione straniera in Italia e una fotografia della attuale situazione occupazionale


Immagine del Ministro Elsa Fornero
 

La riforma del mercato del lavoro è legge 
In vigore dal 18 luglio 2012, il provvedimento si propone di realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, di ridurre i tempi della transizione tra scuola e lavoro, di contribuire alla crescita della produttività e della competitività delle imprese e di creare un sistema di tutele più universalistico


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Rapporto Annuale sulle Comunicazioni Obbligatorie 
La prima pubblicazione ufficiale sul tema delle Comunicazioni Obbligatorie rappresenta uno strumento informativo di estrema rilevanza poiché consente di osservare i flussi delle assunzioni, la loro composizione nel dettaglio, le cause dell’interruzione di un rapporto di lavoro, colti nell’istante stesso in cui essi si verificano


 

La riforma delle pensioni 
Con il Decreto Salva Italia sono state poste le basi per una riforma complessiva del nostro sistema previdenziale, primo e fondamentale tassello di una riforma più ampia che riguarderà anche il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali. In questa sezione è disponibile una guida sintetica per orientarsi nelle nuove regole


  Notizie  
 

17/09/2012

Sviluppi economici del personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 
Disponibili le graduatorie per l’attribuzione della fasce F4 – F5 – F6 del profilo professionale di Ispettore tecnico – area III

14/09/2012

Interpello 
On line le risposte a nuovi quesiti

10/09/2012

Piano triennnale delle azioni positive per il triennio 2012-14 
Registrato dalla Corte dei Conti il Decreto Ministeriale del 3 luglio 2012

07/09/2012

Emersione dei lavoratori irregolari 
Adottati il Decreto Interministeriale e la Circolare congiunta contenente i chiarimenti operativi

Logo Jobs for Europe

06/09/2012

Jobs for Europe: The Employment Policy Conference 
Leggi l’intervento del Ministro in occasione della Sessione plenaria della conferenza

04/09/2012

Quaderno della Ricerca Sociale n. 17 
Povertà ed esclusione sociale: l’Italia nel contesto comunitario. Anno 2012

04/09/2012

Lavoratori ‘Salvaguardati’ 
Disponibile l’elenco delle Commissioni per l’esame delle istanze di accesso ai benefici istituite presso le Direzioni Territoriali del Lavoro

Logo Paraolimpiadi 2012

28/08/2012

Paralimpiadi di Londra 
Il saluto dei Ministri Fornero e Gnudi agli atleti della delegazione italiana

28/08/2012

Agenda del Governo per sostenere la crescita 
Presentato dal Consiglio dei Ministri il 24 agosto, il documento contiene anche le azioni in programma in tema di lavoro