No Parlamento EU a 65 ore

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No del Parlamento UE alle 65 ore settimanali

Il Parlamento Europeo contrario alla deroga rispetto alle 48 ore di lavoro settimanali.

Con 544 voti favorevoli, 160 contrari e 12 astensioni, il Parlamento Europeo ha respinto la possibilità di ricorrere alle proposte del Consiglio  europeo di deroga rispetto alle 48 ore settimanali, affermando che, in media, l’orario massimo di lavoro consentito non deve comunque superare le 48 ore settimanali. Il Parlamento concede, tuttavia, agli Stati membri un periodo transitorio di 36 mesi durante il quale sarebbe possibile superare il limite. Questa facoltà, in ogni caso, resta sottoposta a rigorose condizioni volte a garantire una protezione efficace della salute e della sicurezza del lavoratore.
La direttiva comunitaria del 2003, cui si fa riferimento,  stabilisce requisiti minimi in materia di organizzazione dell’orario di lavoro, tra l’altro, in relazione ai periodi di riposo quotidiano e settimanale, di pausa, di durata massima settimanale del lavoro e di ferie annuali, nonché relativamente a taluni aspetti del lavoro notturno, del lavoro a turni e del ritmo di lavoro.
Il Regno Unito aveva ottenuto l’introduzione di una clausola di opt-out che, a certe condizioni, permette di non rispettare la limitazione di 48 ore lavorative settimanali. Attualmente sono 15 gli Stati membri che ricorrono a questa possibilità: Bulgaria, Cipro, Estonia, Malta e Regno Unito consentono l’opt-out in tutti i settori, mentre Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Spagna lo consentono solo nei settori in cui vi è un esteso ricorso ai periodi di guardia.
Con l’accordo raggiunto lo scorso settembre, il Consiglio ha confermato questa possibilità precisando che il consenso a lavorare più del massimo consentito non può superare le 60 ore come media trimestrale o le 65 ore, sempre come media su tre mesi, in assenza di un contratto collettivo e se “il periodo inattivo del servizio di guardia è considerato orario di lavoro”.

No Parlamento EU a 65 oreultima modifica: 2008-12-21T08:56:00+01:00da vitegabry
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