San Pietro Nolasco
1628, Roma, papa Urbano VIII
Pietro rimase per qualche tempo al servizio di Simone Conte di Montefort della Crociata contro gli Albigesi. Dopo la celebre battaglia di Muret, nella quale Pietro Re d’Aragona perdette la vita, il Conte, impietosito della sventura e della debolezza del giovane Jacopo rimasto suo prigioniero in età di sette anni, credette di non potergli prestare servizio migliore che dargli Pietro Nolasco per suo precettore. Santo soddisfece all’impegno nella maniera più perfetta. Il giovane re gli diede tutta la sua stima e confidenza, e Pietro se ne servì per riformare la Corte con la santità dei suoi costumi. La devozione alla Vergine e la carità verso i Cristiani fatti prigionieri sotto i Mori furono le due virtù caratteristiche del nostro Santo.
Fondò l’Ordine di Santa Maria della Mercede per la redenzione degli schiavi (confermato poi ed approvato dalla Sede Apostolica), al quale, oltre i tre soliti voti di povertà, castità ed obbedienza, aggiunse il quarto d’impegnare cioè i beni ed anche le proprie persone, qualora fosse necessario, alla redenzione degli schiavi. Pietro stesso venne eletto Primo Generale di questo Ordine nuovo, che governò finchè visse con molta prudenza e rettitudine. Benedisse il Signore talmente questo novello istituto, che venivano ad abbracciarlo folle non solo di popolani, ma anche di nobili, che offrivano se stessi c i loro beni per la redenzione degli schiavi. Così fino dai primi anni ne fu riscattato un gran numero non solo nella Spagna, ma anche nell’Africa, dove San Pietro si recò più volte in persona con grandi stenti, fatiche e perfino pericoli della vita.
La fama della sua santità giunse sino in Francia alle orecchie del Re S. Luigi, il quale desiderò di vedere e di abboccarsi con Pietro Nolasco. Questi pure bramava da parte sua di conoscere un principe di tanta virtù e singolare pietà: onde, presa l’occasione di un viaggio, che il Re S. Luigi fece nella Linguadoca, il Santo vi si recò per visitarlo, e dimorò qualche tempo presso di lui con estremo giubilo e contentezza del Santo Re, il quale gli comunicò il suo disegno di andare con un’armata in Levante a liberare quei cristiani dal barbaro giogo degli infedeli e lo invitò a tenergli compagnia. Accettò Pietro con immensa gioia quell’invito: ma ne fu impedito da una fastidiosa infermità che lo colpì e lo fece soffrire fino alla morte.
S. Pietro rifulse meravigliosamente nella castità illibata, nell’umiltà, nell’astinenza e in ogni altra virtù. Celebre per il suo dono di profezia, predisse cose future, tra cui la più famosa fu, che il Re Giacomo avrebbe ripreso Valenza, occupata dai Mori. Era consolato da frequenti apparizioni dell’Angelo Custode e della Vergine Madre di Dio. Infine indebolito dalla vecchiaia, cadde malato e si ridusse in fin di vita. Dopo aver esortato i suoi confratelli alla carità verso gli schiavi, munito dei santi sacramenti, rese lo spirito a Dio a mezzanotte della vigilia della Natività del Signore l’anno 1250. Fu canonizzato da papa Urbano VIII nel 1628. Alessandro VII ordinò di celebrare la festa il 31 di gennaio e papa Pio XI la trasferì al 28 di gennaio e attualmente è commemorato nel martirologio romano il 6 maggio.
PRATICA. Mandiamo un’offerta per la redenzione dei peccati
PREGHIERA. Santa Maria della Mercede pregate per noi
MARTIROLOGIO ROMANO. San Piétro Nolàsco Confessore, Fondatore dell’Ordine della beata Vergine Maria della Mercéde per la redenzione degli schiavi: si addormentò nel Signore il venticinque Dicembre.
ICONOGRAFIA
Nell’iconografia San Pietro Nolasco viene spesso raffigurato inginocchiato davanti la Vergine Maria contornata da angeli e in abbigliamento da mercedario con un saio bianco, come nella tela di Francisco de Zurbarán.
autore Zurbarán anno 1628-1630
Sempre il grande Francisco de Zurbarán eseguì altre due tele di notevole pregio commissionate dai Mercedari per l’Abbazia della Merced Calzada l’anno dopola canonizzazione di Pietro Nolasco da parte di papa Urbano VIII. La prima tela mostra la visione di Nolasco che sogna la Gerusalemme celeste dal Libro dell’Apocalisse, mostrata in alto a sinistra e indicata da un angelo alla sua destra.
autore Francisco de Zurbarán anno 1629
La seconda tela Mostra Pietro Apostolo crocifisso capovolto che appare a Pietro Nolasco che riscattò gli schiavi cristiani dai proprietari musulmani durante il periodo della Riconquista nella storia spagnola. Quando gli fu impedito di fare un viaggio sperato a Roma per visitare la tomba di San Pietro, ricevette una visione consolatoria da San Pietro che lo istruiva a convertire la Spagna.
autore Francisco de Zurbarán anno 1629
San Pietro viene spesso raffigurato durante i suoi momenti più importanti come quando impartisce la carità ai prigionieri cristiani sempre col saio da mercedario.
Ma viene anche riprodotto nella sua figura classica di membro dell’ordine dei mercedari con il vessillo dei mercedari.