Archivi giornalieri: 21 novembre 2023

Il Garibaldi di Cazzullo supera la retorica patriottarda di De Amicis

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Il Garibaldi di Cazzullo supera la retorica patriottarda di De Amicis
 
di Francesco Casula
 
Povero Edmondo de Amicis: in quanto a mitizzazione e mistificazione di Garibaldi è stato superato da Aldo Cazzullo. Scrive De Amicis su Garibaldi : «Affrancò milioni d’italiani dalla tirannia dei Borboni […] Quando gettava un grido di guerra, legioni di valorosi accorrevano da lui da ogni parte […] Era forte biondo bello. Sui campi di battaglia era un fulmine, negli affetti un fanciullo, nei dolori un santo» (De Amicis, Cuore, Garzanti, Milano, 1967, pagina 176). Su la7 Cazzullo (15-1-2023) celebra, retoricamente Garibaldi, fin dall’incipit della trasmissione, etichettandolo come “l’uomo più famoso del mondo” che ha compiuto, con i Mille in Sicilia, “la più folle ed entusiastica impresa di tutto il Risorgimento italiano”. “I governi lo temono” prosegue, perché “sanno che è capace di tutto”. Ma la vetta del panegirico (e della mistificazione cortigianesca) è: ”Ovunque ci sia un popolo oppresso, appendono il suo ritratto nelle case e gridano il suo nome nei cortei”. E ancora: ”I popoli lo invocano per essere liberati”. Un’occasione persa per la cultura italiana, che pure vorrebbe dominare la Sardegna: e con quale spocchia! Un vero peccato per Cazzullo e la storiografia risorgimentale ancorata viepiù alla retorica e agiografia patriottarda: che dimentica interra omette e nasconde le stragi, i massacri, le ruberie, le devastazioni compiute nella conquista, manu militari, del Sud da Garibaldi o comunque in nome e per conto di Garibaldi. Per ristabilire infatti con un minimo di decenza un po’ di verità storica occorrerebbe, messa da parte l’oleografia patriottarda, andare a spulciare fatti ed episodi che hanno contrassegnato, corposamente e non episodicamente, il Risorgimento e Garibaldi: Bronte e Francavilla per esempio. Che non sono si badi bene, episodi né atipici né unici né lacerazioni fuggevoli di un processo più avanzato. Ebbene, a Bronte come a Francavilla e in moltissime altre località, vi fu un massacro, fu condotta una dura e spietata repressione nei confronti di contadini e artigiani, rei di aver creduto agli Editti Garibaldini del 17 Maggio e del 2 Giugno 1860 che avevano decretato la restituzione delle terre demaniali usurpate dai baroni, a chi avesse combattuto per l’Unità d’Italia. Così le carceri di Franceschiello, appena svuotate, si riempirono in breve e assai più di prima. La grande speranza meridionale ottocentesca, quella di avere da parte dei contadini una porzione di terra, fu soffocata nel sangue e nella galera. Così la loro atavica, antica e spaventosa miseria continuò. Anzi: aumentò a dismisura. I mille andarono nel Sud semplicemente per “traslocare” manu militari, il popolo meridionale, dai Borboni ai tiranni sabaudi: ancor più sanguinari e famelici. Altro che liberazione!

Contributi dipendenti pubblici e Gestione Separata: prescrizione sospesa

 

 
 

Contributi dipendenti pubblici e Gestione Separata: prescrizione sospesa

Sospesi fino al 31 dicembre 2023 i termini di prescrizione della contribuzione dovuta dalle pubbliche amministrazioni alla Gestione Dipendenti Pubblici e alla Gestione Separata.

Pubblicazione: 20 novembre 2023

L’Istituto informa che, fino al 31 dicembre 2023, sono inapplicabili i termini di prescrizione della contribuzione obbligatoria dovuta dalle pubbliche amministrazioni alla Gestione Dipendenti Pubblici per i periodi retributivi fino al 31 dicembre 2018.

L’inapplicabilità dei termini di prescrizione contributiva si applica anche per le contribuzioni dovute dalle pubbliche amministrazioni alla Gestione Separata INPS, indipendentemente dal periodo di competenza.

Le pubbliche amministrazioni potranno, quindi, continuare a regolarizzare le posizioni assicurative fino al 31 dicembre 2023 sia verso la Gestione Dipendenti Pubblici, sia verso la Gestione Separata. La regolarizzazione determina l’interruzione della prescrizione.

La circolare INPS 17 novembre 2023, n. 92 specifica il quadro normativo di riferimento, le modalità di regolarizzazione e di esposizione dei dati nel flusso UNIEMENS e il regime sanzionatorio.

Accertamento esistenza in vita dei pensionati all’estero 2024 e 2025

Accertamento esistenza in vita dei pensionati all’estero 2024 e 2025

Le informazioni sull’accertamento dell’esistenza in vita e sulle operazioni di verifica per assicurare la correttezza dei pagamenti delle pensioni all’estero.

Pubblicazione: 20 novembre 2023

L’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati che riscuotono la pensione all’estero viene effettuata da Citibank N.A., il fornitore del servizio di pagamento delle pensioni al di fuori del territorio nazionale. Lo scopo della verifica è quello di contrastare l’indebita percezione delle prestazioni.

Con il messaggio 16 novembre 2023, n. 4071 l’INPS comunica che, per gli anni 2024 e 2025, la verifica si svolgerà in due fasi, dettagliatamente riportate nel messaggio.

Citibank N.A. curerà la spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni entro le date indicate.

Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta entro la scadenza indicata, il pagamento della rata, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a decorrere dal mese successivo.

Nel messaggio vengono anche riportati:

  • i criteri di esclusione dei pensionati dall’accertamento dell’esistenza in vita;
  • le modalità di produzione della prova dell’esistenza in vita;
  • le indicazioni sull’eventuale riemissione delle rate non corrisposte durante il periodo di sospensione dei pagamenti;
  • le indicazioni sul servizio di supporto, per chi necessiti di assistenza riguardo alla procedura di attestazione dell’esistenza in vita.

Presentazione della Beata Vergine Maria

 

Presentazione della Beata Vergine Maria


Presentazione della Beata Vergine Maria

autore: Sirani Giovanni Andrea anno: 1643 circa titolo: Presentazione della Vergine al Tempio luogo: Pinacoteca Nazionale, Bologna
Nome: Presentazione della Beata Vergine Maria
Titolo: Dedicazione di Maria al Signore
Ricorrenza: 21 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Memoria liturgica
Maria aveva raggiunta l’età di tre anni, ed i suoi genitori, secondo la promessa fatta, la portarono al tempio onde consacrarla al Signore.

Possiamo immaginare il loro dolore nel doversi separare da Colei che per tanto tempo avevano aspettato, per cui tanto avevano sospirato e pregato, e che formava l’unica consolazione e l’unico conforto della loro vecchiaia. Ma la fedeltà al voto doveva trionfare sull’amor naturale, ed essi si disposero al grande sacrifizio.

Maria invece, sebbene piccolina, appena seppe che doveva recarsi al tempio, ben volentieri acconsentì, per consacrarsi interamente al Signore e dimorare in mezzo alle vergini votate al ministero del tempio.

Consolata da questo pensiero, Maria insisté presso i genitori, affinché venisse sollecitata la partenza verso il monte santo, su cui si ergeva superbo e magnifico il tempio di Gerusalemme. E l’ora giunse: Maria si avviò verso la grande città.

Appena scorse da lontano il luogo della sua dimora innalzò i suoi occhi al cielo, ed adorò Colui che doveva incarnarsi nel suo seno.

Il Sommo Sacerdote all’apparire di quella fanciulla rimase estasiato. Quel volto più divino che umano, quegli occhi limpidi e affascinanti, quelle labbra socchiuse ad un sorriso, davano alla fanciulla un’espressione angelica. Il Sacerdote quasi non osava toccarla e solo alle preghiere dei genitori si decise a prendere la fanciulla e ad offrirla al Signore, Dio d’Israele.

E così Maria, docile alla voce celeste, dimentica del popolo e della casa paterna, offrì al suo Divino Sposo il sacrificio più puro, più gradito e più perfetto che abbia mai ricevuto la Divina Maestà dopo il sacrificio della croce.

Intanto la Vergine, ritirata fra quelle mura, dava esempi sublimi di umiltà e modestia: sempre sorridente e gentile con le sue compagne, non faceva mai nulla che le potesse disgustare. La sua anima, sempre assorta in Dio, si intratteneva in lunghe orazioni e veglie, e non sapeva distaccarsi dalla contemplazione del suo Diletto.

Studiava molto le Sacre Scritture, imparò a tessere la seta e le altre stoffe per preparare gli abiti ai sacerdoti e gli indumenti per il tempio.

E così Maria, qual viola nascosta, trascorse circa undici anni nel ritiro.

PRATICA. Impariamo da Maria a consacrare le nostre forze al Signore e a servirlo con la massima fedeltà.

PREGHIERA. O Dio, che hai voluto che la Beata Maria sempre Vergine, abitacolo dello Spirito Santo, quest’oggi fosse presentata al tempio, deh! fa’ che noi per sua intercessione meritiamo di essere presenti nel tempio della sua gloria.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria della Presentazione della beata Vergine Maria. Il giorno dopo la dedicazione della basilica di Santa Maria Nuova costruita presso il muro del tempio di Gerusalemme, si celebra la dedicazione che fece di se stessa a Dio fin dall’infanzia colei che, sotto l’azione dello Spirito Santo, della cui grazia era stata riempita già nella sua immacolata concezione, sarebbe poi divenuta la Madre di Dio.

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