Archivi giornalieri: 17 novembre 2023

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PNRR, OMNIA IS: online il servizio Consultazione Integrazioni Salariali

Online e accessibile a tutti gli utenti il nuovo servizio di Consultazione Integrazioni Salariali (CIS).

Pubblicazione: 17 novembre 2023 Ultimo aggiornamento: 17 novembre 2023

Il messaggio 16 novembre 2023, n. 4076 comunica che, dopo  le attività svolte sul progetto PNRR “Piattaforma unica CIG (OMNIA IS) – Servizi integrati per i pagamenti”, è ora accessibile a tutti gli utenti il nuovo servizio Consultazione Integrazioni Salariali (CIS)

Questo nuovo servizio consente, attraverso un unico punto di accesso, di avere una visione completa e integrata dello stato delle domande e di:

  • pagamenti diretti da parte dell’INPS;
  • trattamenti di integrazione salariale di cui l’utente è un potenziale beneficiario.

Accedere al servizio è semplice: dopo essersi autenticati con la propria identità digitale (SPID almeno di livello 2, CIE o CNS), il sistema consente di consultare le domande e i pagamenti dell’utente, relativamente alle integrazioni salariali percepite a pagamento diretto.

È bene ricordare che i dati riportati non sono aggiornati in tempo reale, ma si riferiscono al giorno precedente rispetto a quello della consultazione.

Recupero indebiti: nuova funzionalità nel servizio

Recupero indebiti: nuova funzionalità nel servizio

I percettori di prestazioni indebite da parte dell’INPS possono attivare online un piano di recupero a rate mediante avvisi di pagamento PagoPA.

Pubblicazione: 17 novembre 2023

Nel servizio di recupero indebiti (realizzato nell’ambito dei progetti del PNRR) è disponibile la nuova funzionalità di richiesta di rateizzazione: i percettori di prestazioni indebite da parte dell’INPS possono attivare online un piano di recupero a rate mediante avvisi di pagamento PagoPA.

La nuova funzionalità, in fase sperimentale per indebiti specifici (quali, ad esempio, quelli derivanti da prestazioni pensionistiche, prestazioni assistenziali o da ammortizzatori sociali accertati successivamente al 1° settembre 2011), consente di simulare il piano di recupero rateale. Successivamente la funzionalità verrà estesa a tutte le tipologie di indebito.

È quanto comunica l’INPS con il messaggio 16 novembre 2023, n. 4068.

Pensami – PENSione A MIsura: rilasciata una nuova versione del simulatore pensionistico

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Pensami – PENSione A MIsura: rilasciata una nuova versione del simulatore pensionistico

Il servizio permette agli utenti di simulare il proprio futuro pensionistico inserendo pochi dati anagrafici e contributivi, senza necessità di registrazione.

Pubblicazione: 17 novembre 2023

L’INPS ha rilasciato l’innovativa versione del simulatore “Pensami – PENSione A Misura”, che permette agli utenti di simulare il proprio futuro pensionistico senza la necessità di effettuare alcuna registrazione, inserendo solo pochi dati, sia anagrafici che contributivi.

Da subito è possibile sapere, tra l’altro, se e quando accedere alle nuove pensioni “Anticipata flessibile” e “Opzione donna” in base alla Legge di bilancio 2023 ed eventualmente, salvare e stampare i risultati della simulazione.

Oltre a queste novità, “Pensami – PENSione A MIsura” mantiene tutte le funzioni che hanno contribuito al successo della precedente versione, confermandosi come un utile consulente pensionistico di prima istanza e uno strumento di diffusione della cultura previdenziale.

Pensami è raggiungibile dal portale dell’Istituto attraverso il seguente percorso: “Pensione e previdenza” -> “Esplora pensione e previdenza” -> “Strumenti – Vedi tutti” -> “Pensami – Simulatore scenari pensionistici”.

Il servizio è disponibile anche nell’app INPS Mobile per Android e iOS, in modalità anonima e senza necessità di autenticazione, selezionando il tab “Servizi” dalla home page dell’app e, successivamente, il servizio “Pensami”.

È possibile anche visualizzare il video di presentazione del servizio su Youtube.

Per ulteriori approfondimenti, si può consultare il messaggio 17 novembre 2023, n. 4082.

Guarda il video PensAMi – scopri quando andare in pensione.

Sant’ Elisabetta d’Ungheria

 

Sant’ Elisabetta d’Ungheria


Nome: Sant’ Elisabetta d’Ungheria
Titolo: Religiosa
Nascita: 1207, Presburgo (Bratislava), Slovacchia
Morte: 17 novembre 1231, Marburgo, Germania
Ricorrenza: 17 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrona di:
PeroCrecchio
Canonizzazione:
27 maggio 1235, Perugia , papa Gregorio IX
S. Elisabetta, figlia di Andrea re d’Ungheria e di Gertrude, nacque in Presburgo, allora regno d’Ungheria, l’anno 1207. A quattro anni, secondo l’uso dei tempi, era già promessa in sposa al principino Ludovico, col quale fu educata e crebbe tra il fasto ed i cattivi esempi della corte. Ma il Signore la prevenne con le sue benedizioni e non permise che fosse guastata dall’aria contagiosa delle ricchezze e dei piaceri.

Appena quindicenne adunque per volontà dei parenti impalmò il promesso sposo Ludovico IV, langravio di Turingia in Germania, il quale per primo dono di nozze gli presentò uno specchio riflettente l’immagine del Salvatore. D’allora un triplice amore: verso la famiglia, Dio ed il prossimo divenne l’occupazione di tutta la sua vita. A questo fine Elisabetta divise le ore del giorno tra la preghiera, il lavoro, le visite agli infermi e il soccorso agli indigenti.

Biasimata spesso dai cortigiani quasi che il suo modo di vivere convenisse più ad una monaca che ad una principessa, essa appoggiata dal suo pio marito seppe imporre silenzio ed indurre molti a seguire i suoi esempi. Entrando in chiesa, deponeva la regale corona, stimandosi indegna di comparire col capo ornato di gemme dinanzi a Colui che fu incoronato di spine. Similmente aborriva ogni sfarzo, ma pregava, lavorava e colla sua carità illuminata provvedeva ogni giorno a più di 900 poveri. Ella stessa si portava nei tuguri dei villaggi dove consolava materialmente e spiritualmente i miseri.

Il miracolo delle rose di S. Elisabetta

titolo Il miracolo delle rose di S. Elisabetta
autore Karl von Blaas Rosenwunder anno 1839

Un giorno, scendendo dal castello di Wartburg fino al villaggio di Eisenach, nel suo pio esercizio di carità col mantello pieno di pani destinati ai poveri, incontrò il marito Ludovico che, contrario alle sue volontà, volle ad ogni costo veder cosa contenesse: apertolo, non vi trovò che un fascio di rose fragranti. Altra volta raccolse un fanciullo lebbroso e, curatolo, lo depose nel suo letto coniugale; salito il principe in camera e tirate le coperte, invece del lebbroso trovò l’immagine del Crocifisso.

Elisabetta vestita a festa durante la visita dell'imperatore (a sinistra) e il Cristo crocifisso in matrimonio

titolo Elisabetta vestita a festa durante la visita dell’imperatore (a sinistra) e il Cristo crocifisso in matrimonio
autore Johann von der Leyten anno 1511

In quel tempo si diffuse in tutta la Germania una spaventosa carestia a cui la madre dei poveri (così era comunemente chiamata la nostra Santa) andò incontro dando fondo al ricco erario e privandosi di tutti gli oggetti di lusso.

Ma il Signore volle dalla sua serva fedele prove d’amore e fedeltà ben maggiori. Ludovico, partito coi crociati per la Terra Santa, quando fu giunto ad Otranto, cadde infermo e morì. A tanta sciagura si aggiunse la più spietata persecuzione. Il cognato Enrico, usurpato il langraviato, spogliò Elisabetta di tutte le sue possessioni e barbaramente la scacciò di corte con i suoi bambini. Un bando vietava ai sudditi di accoglierla, e la regina dei poveri non trovò rifugio che in una stalla. È straziante quella pagina della sua vita; ella però tutto sopportò con animo profondamente rassegnato, e Dio volle che le fosse resa giustizia. Per opera del padre suo fu reintegrata nei suoi diritti e in quelli dei figli: restituiti i beni, le fu restituita la corona e proposta anche la mano di un principe; ma essa, vestendo l’abito e la fune del poverello d’Assisi, preferì la povertà ad ogni gloria umana, riconoscente a Dio dei dolori e di tutte le ingratitudini sofferte.

Le celesti consolazioni del suo Divino Sposo allietarono i suoi ultimi giorni ed ella morì il 17 novembre 1231 a soli 25 anni di età.

Canonizzazione di Santa Elisabetta d'Ungheria

titolo Canonizzazione di Santa Elisabetta d’Ungheria
autore Sándor Liezen-Mayer anno 1235

Fu proclamata santa da papa Gregorio IX nel 1235.

PRATICA. Facciamo sempre la carità ai poveri.

PREGHIERA. Illumina, Dio misericordioso, i cuori dei tuoi fedeli, e per le preghiere gloriose della beata Elisabetta fa’ che noi disprezziamo le prosperità del mondo e godiamo sempre delle consolazioni celesti.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Elisabetta di Ungheria, che, ancora fanciulla, fu data in sposa a Ludovico, conte di Turingia, al quale diede tre figli; rimasta vedova, dopo aver sostenuto con fortezza d’animo gravi tribolazioni, dedita già da tempo alla meditazione delle realtà celesti, si ritirò a Marburg in Germania in un ospedale da lei fondato, abbracciando la povertà e adoperandosi nella cura degli infermi e dei poveri fino all’ultimo respiro esalato all’età di venticinque anni.

ICONOGRAFIA

Nell’iconografia Santa Elisabetta è raffigurata spesso durante i suoi esercizi a favore dei poveri come nei momenti di carità o di conforto verso i più deboli. In tutte le opere ha sempre abbigliamenti regali, con un mantello rosso e porge una forma di pane ad un povero.

Carità di Santa Elisabetta d'Ungheria

titolo Carità di Santa Elisabetta d’Ungheria
autore Frederic Leighton anno 1895

Tante sono anche le rappresentazioni della nota scena del miracolo del rose.

Elisabetta di Turingia e il miracolo delle rose

titolo Elisabetta di Turingia e il miracolo delle rose
autore Carl Wilhelm Friedrich Oesterley anno 1865

In alcune opere possiamo notare il simbolo della palma simbolo della sua vita tribolata che la vedeva fare opere di bene contro il volere dei propri suoceri e cortigiani.

Santa Elisabetta di Turingia

titolo Santa Elisabetta di Turingia
autore Francisco de Zurbarán anno 1635-1640

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