Archivi giornalieri: 24 settembre 2020

SOLDI E DIRITTI

Libretto Postale Smart: cos’è, come funziona e quali sono le caratteristiche

Cos’è, come funziona e quali sono le principali caratteristiche del libretto postale smart e le sue differenze con un normale conto corrente.

Il libretto Postale Smart è considerato il nuovo salvadanaio digitale in cui è possibile risparmiare in modo semplice e sicuro. Aprendo un libretto smart sarà possibile oltre a svolgere le classiche operazioni come deposito, prelievo e acquisto di fondi, è possibile farsi accreditare lo stipendio, far crescere i propri risparmi ed effettuare e ricevere bonifici.

Ma vediamo più nel dettaglio come funziona il libretto postale online, quali sono i costi e le modalità per aprirne uno.

Libretto Postale Smart: cos’è e come funziona

Il libretto Postale Smart è l’evoluzione tecnologica dello storico libretto postale cartaceo. Si tratta in sostanza di un servizio di Poste Italiane che permette di gestire i propri risparmi direttamente online oppure presso tutti gli ATM del circuito Postamat con la Carta Libretto, senza l’obbligo di aprire un conto corrente. L’altra particolarità di tale servizio è quella di poter trasferire il proprio denaro presente sul conto corrente bancario direttamente sul libretto attraverso un semplice bonifico.

A differenza di un conto corrente bancario, il libretto Smart di Poste Italiane offre meno servizi, ma non sono previsti costi di apertura, di chiusura e di gestione del conto; in un normale c/c i costi di gestione spesso sono molto elevati.

Nonostante i pochi servizi offerti, il libretto smart permette di svolgere molteplici operazione direttamente online e senza l’obbligo di recarsi presso gli sportelli postali per come avviene per i possessori del libretto ordinario. Infatti, attraverso il libretto online sarà possibile svolgere le seguenti operazioni:

  • sottoscrivere Buoni Fruttiferi Postali dematerializzati online;
  • gestire i propri risparmi direttamente da smartphone/Pc;
  • attivare offerte promozionali sui tassi di interesse creditori e altri servizi;
  • effettuare bonifici bancari e postali;

Al libretto postale digitale verrà abbinata una carta libretto indicata per effettuare versamenti presso gli uffici postali,  prelevare i contanti presso gli ATM Postamat, verificare il saldo ed eventuali movimenti effettuati sul libretto, e infine per autorizzare eventuali girofondi.

Leggi anche: Bancopostaonline: cos’è e come funziona l’Internet Banking di Poste

Come aprire il Libretto Postale Smart

Poste Italiane mette a disposizione due modalità di apertura del libretto Smart:

  • online;
  • ufficio Postale.

Va precisato che in entrambe le modalità bisogna essere in possesso di un documento di riconoscimento in corso di validità e del proprio codice fiscale.

Online

In caso in cui si decide di aprire il proprio libretto Smart direttamente online, bisogna recarsi sul sito web di  poste.it oppure tramite l’App BancoPosta e procedere con la registrazione. Durante la registrazione il portale web chiederà di inserire i propri dati personali e eventuali domande su fonti di reddito, eventuali conti bancari, ecc.

Successivamente bisognerà seguire tutte le altre procedure guidate indicate dal portale web e dall’applicazione, in modo tale da concludere correttamente l’apertura del proprio libretto smart.

Ufficio Postale

Per chi preferisce ancora la modalità classica, il libretto postale Smart può essere aperto anche tramite qualsiasi ufficio postale. La modalità di apertura è molto semplice. Infatti, bisognerà mostrare all’impiegato il proprio documento di riconoscimento, codice fiscale è un numero di telefono cellulare in modo tale da attivare tutte le funzioni presenti sul sito di Poste Italiane.

Successivamente, bisognerà apporre delle firme digitali su molteplici documenti attraverso un apposito device. Infine, sarà consegnata la Carta Libretto e il Pin.

Quanto costa il libretto risparmio postale Smart

L’apertura e la gestione del libretto smart di Poste Italiane sono totalmente gratuite, ma esistono dei costi da sostenere solo in alcune circostanza. Vediamo qui di seguito quali sono i costi del libretto di risparmio Smart.

I costi da sostenere sono principalmente di natura fiscale. Ed essi sono:

  • prelievo fiscale del 26% sugli interessi maturati;
  • imposta di bollo annuale di 34,20 euro solo in caso in cui la giacenza media del libretto è superiore a 5.000 €.

Oltre ai costi relativamente bassi, il libretto prevede la possibilità di poter maturare degli interessi sulla somma depositata. Ad oggi i tassi d’interesse applicati sono i seguenti:

  • attivando l’offerta SuperSmart con un vincolo 3 mesi il tasso di interesse applicato è dello 0,30%;
  • con l’offerta SuperSmart con vincolo di 6 mesi il tasso applicato è dello 0,40%.

Quanto si può prelevare dal libretto postale Smart?

Sarà possibile prelevare fino ad un massimo di 600,00 € al giorno per un massimo di 2.500 euro al mese presso gli sportelli ATM Postmat esterni. In caso di prelievo presso gli sportelli presenti all’interno dell’ufficio Postale di emissione del libretto, non sono previsti limiti di prelievo.

infine, sarà possibile prelevare fino ad un massimo di 600,00 euro anche senza Carta presso gli sportelli di uffici postali diversi da quello di emissione del libretto smart, mentre se si è in possesso della carta smart non ci sono limiti di prelievo.

Lavoro e diritti

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PIN INPS online: switch-off con SPID dal 1° ottobre

L’Istituto Previdenziale annuncia che dal 1° ottobre inizierà lo switch-off dal PIN INPS allo SPID per accedere e usare i servizi online.
 

L’Istituto previdenziale ha recentemente rilasciato la circolare 87/2020 con la quale annuncia il prossimo switch-off del PIN Inps in favore dello SPID per accedere ai servi online.

Dal 1° ottobre, per l’accesso ai servizi online, inizierà quindi un graduale passaggio dal PIN allo SPID, ovvero al Sistema Pubblico di Identità Digitale, utilizzabile per tutti i servizi della Pubblica Amministrazione.

Vediamo in breve in cosa consiste SPID e cosa comporterà questo passaggio.

PIN INPS online: cos’è e come funziona

Il PIN dell’INPS, insieme al codice fiscale del soggetto accreditato, costituisce le credenziali di accesso ai servizi on line e telematici, per i cittadini, imprese e intermediari. Accedendo al portale, i soggetti prima elencati possono usufruire di una serie di servizi e prodotti a loro dedicati.

Con lo stesso PIN inoltre, i cittadini possono accedere ad altri portali della PA, fra i quali ad esempio la dichiarazione dei redditi precompilata, oppure all’area dedicata nel portale Agenzia delle Entrate/Riscossione, per conoscere, fra le altre cose, la propria posizione debitoria.

Il PIN può essere richiesto direttamente on line in due passaggi (uno telematico e l’altro cartaceo), oppure presso gli sportelli territoriali dell’Istituto.

Dopo il primo accesso e poi periodicamente, questo veniva cambiato automaticamente per garantire la sicurezza dell’utente.

Altri metodi di accesso all’area riservata dell’INPS

Oltre al PIN è possibile accedere all’area riservata del portale dell’Istituto tramite:

  • SPID (sistema di identità digitale);
  • CIE (carta d’identità digitale 3.0);
  • CNS (carta nazionale dei servizi).

Questi sono stati via via affiancati al PIN dell’INPS in quanto utilizzati già da altre Pubbliche Amministrazioni.

 

SPID: come si ottiene

Ottieni SPIDVista la sua importanza e visto che SPID diventerà , nel breve termine, l’unica modalità di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, è fortemente consigliato ottenere il prima possibile le proprie credenziali.

Ottenere Spid è molto semplice e gratuito; il soggetto interessato deve aver compiuto 18 anni ed avere a disposizione alcuni documenti e dati fra cui:

  • un documento di riconoscimento valido (carta di identità, passaporto, patente);
  • la tessera sanitaria con codice fiscale;
  • un indirizzo e-mail valido;
  • un numero di telefono.

Una volta in possesso di queste informazioni ci si può collegare e poi registrare a scelta, sul sito di uno dei gestori dell’identità digitale ovvero:

  • Aruba, Infocert, Poste, Lepida, Sielte, Tim, Register.it, Namirial, Intesa e seguire i vari step per l’identificazione.

La registrazione consiste in 3 step:

  1. inserimento dei dati anagrafici;
  2. creazione delle credenziali SPID;
  3. riconoscimento.

Il tutto è comunque spiegato nel dettaglio sul sito https://www.spid.gov.it/richiedi-spid.

Dal PIN allo SPID: switch-off  dal 1° ottobre

In ottica di semplificazione delle procedure di accesso ed autenticazione ai sevizi della PA, l’INPS ha previsto, dal 1° ottobre prossimo, un graduale passaggio dal PIN allo SPID.

Pertanto da tale data l’Inps non rilascerà più PIN come credenziale di accesso ai servizi dell’Istituto. Il PIN dispositivo sarà comunque mantenuto per gli utenti che non possono avere accesso alle credenziali SPID, come ad esempio i minori di diciotto anni o i soggetti extracomunitari, e per i soli servizi loro dedicati.

Fase transitoria

Per consentire il passaggio graduale alle credenziali SPID, garantendo comunque la continuità di accesso ai servizi dell’Istituto, lo switch-off dal PIN allo SPID sarà preceduto da una fase transitoria.

Questa avrà inizio il 1° ottobre 2020 e da tale data:

 
  1. non saranno rilasciati nuovi PIN, salvo quelli richiesti da utenti che non possono ottenere lo SPID;
  2. i PIN già in possesso degli utenti conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria.

Successivamente, in base all’andamento delle operazioni di passaggio, l’Istituto, insieme al Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, l’AGID e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, fisserà la data di cessazione definitiva di validità dei PIN INPS fin’ora usati.

INPS On Line: cos’è e come funziona

L’area INPS on line consiste in una serie di telematici che l’Istituto previdenziale mette a disposizione per il cittadino, ma anche per le imprese e per gli intermediari. Grazie all’accesso al portale i contribuenti, possono consultare e richiedere informazioni direttamente dalla propria abitazione, evitando le lunghe attese presso gli uffici degli INPS solo per poter visionare oppure richiedere un semplice documento.

Dal sito dell’INPS inoltre si possono presentare una serie di richieste di prestazioni come ad esempio la NASpI, gli assegni familiari ANF, la domanda di maternità e tutti i trattamenti di pensione (solo per citarne alcuni).

Leggi anche: Inps online: come accedere ai servizi per il cittadino

 
 

 
 
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Fisco e tassi

Modello 770/2020: scadenza e istruzioni Agenzia delle Entrate

Il modello 770/2020 ha la funzione di comunicare al Fisco le ritenute fiscali operate e versate dai sostituti d’imposta. Vediamo in dettaglio

Il prossimo 31 ottobre è la scadenza per l’invio del modello 770/2020 all’Agenzia delle entrate; modello che ha la funzione di attestare le ritenute fiscali operate dai sostituti d’imposta ed i relativi versamenti nel corso dell’anno d’imposta 2019. Nell’ordinamento italiano la figura del sostituto si occupa, in luogo del contribuente, di trattenere le imposte sui redditi generati dallo stesso ed altresì versarle all’Erario.

Il dettaglio di queste operazioni dev’essere comunicato allo Stato attraverso il modello 770. Quella che i sostituti d’imposta (o loro intermediari delegati) trasmetteranno entro il 31 ottobre 2020 è una dichiarazione di tutte le ritenute operate nel 2019, nonostante il modello sia denominato 770/2020 è una descrizione che non deve trarre in inganno.

Vediamo nel dettaglio cos’è e di quali dati si compone il mod. 770. A fondo pagina alleghiamo infine le istruzioni sulla compilazione l’invio del 770 rilasciate dall’Agenzia delle Entrate.

Modello 770/2020: cos’è

Come anticipato in premessa il modello 770 ha la funzione di comunicare in via telematica all’Agenzia delle entrate:

  • le ritenute fiscali operate dai sostituti d’imposta nel 2019 e i relativi versamenti;
  • le compensazioni dei crediti effettuate;
  • dati contributivi ed assicurativi;
  • ritenute operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale;
  • ritenute sull’ammontare dei canoni e corrispettivi nelle locazioni brevi.

Presentazione del modello 770: scadenza e invio

Come anticipato il modello 770 dev’essere presentato dai sostituti d’imposta entro il 31 ottobre 2020 esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it).

Soggetto deputato all’invio del 770 è lo stesso sostituto d’imposta che ha effettuato e versato le ritenute fiscali ovvero in alternativa:

  • Gli intermediari abilitati e delegati dal sostituto d’imposta;
  • Altri soggetti incaricati (esclusivamente per le amministrazioni statali);
  • Le società appartenenti al medesimo gruppo del sostituto d’imposta.

Per chi fosse privo dei programmi informatici di compilazione del modello l’Agenzia rende disponibile sul proprio portale – sezione “software”, un applicativo gratuito.

Composizione del mod. 770

Il modello 770 è formato da un frontespizio con i dati generali relativi al sostituto e da una serie di cosiddetti “Quadri staccati” con il dettaglio delle ritenute operate.

I principali quadri presenti sono:

  • Quadro SF riguardante i redditi di capitale, i compensi per avviamento commerciale ed i contributi degli enti pubblici e privati;
  • SH relativo ai redditi di capitale, ai premi e alle vincite oltre ai proventi delle accettazioni bancarie;
  • ST con il dettaglio di ritenute fiscali e imposte sostitutive oltre alle trattenute per assistenza fiscale;
  • SV riguardante le trattenute di addizionali comunali;
  • SX con il riepilogo dei crediti e delle compensazioni effettuate;
  • SY con le somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi.

Leggi anche: Ritenuta d’acconto: cos’è, come funziona e come si calcola

Frontespizio

Il frontespizio del modello 770 si apre con l’informativa sulla privacy. Nella seconda pagina vengono riportati i dati del sostituto d’imposta nonché quelli del legale rappresentante o di altro soggetto che sottoscrive la dichiarazione.

All’interno del frontespizio è altresì riportato il tipo di dichiarazione. Questa infatti può essere ordinaria se trattasi di primo invio o, in alternativa:

  • “Correttiva nei termini” nei casi in cui si voglia rettificare o integrare entro il 31 ottobre una dichiarazione già inviata;
  • Dichiarazione “integrativa” per rettificare o integrare (una volta scaduti i termini di presentazione’ un 770 già inviato.

Il frontespizio ospita anche il campo (denominato “impegno alla presentazione telematica”) riservato ai dati del soggetto che effettua l’invio in luogo del sostituto d’imposta, sia esso un intermediario abilitato ovvero altra società del medesimo gruppo.

Da ultimo, il riquadro “visto di conformità” è riservato al professionista che lo rilascia ovvero al responsabile del Centro di assistenza fiscale (CAF) incaricato dell’invio del 770, i quali dovranno indicare il proprio codice fiscale.

Quadro ST

Il quadro ST si compone di quattro sezioni:

  • La prima sezione è dedicata alle ritenute fiscali operate su compensi erogati nel 2019 ivi compresi quelli riconosciuti entro il 12 gennaio 2020 nonché le trattenute IRPEF derivanti dalle operazioni di conguaglio di fine anno effettuate nei primi due mesi del 2020;
  • La seconda sezione ospita i dati relativi alle trattenute effettuate a titolo di addizionale regionale comprese quelle derivanti da assistenza fiscale;
  • Le ritenute operate sui redditi di capitale interessano la terza sezione;
  • Da ultimo la quarta sezione ospita, tra le altre, l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE) nonché l’imposta di bollo speciale sulle attività finanziarie oggetto di emersione.

Quadro SV

Il quadro SV interessa invece le trattenute e i versamenti a titolo di addizionali comunali all’IRPEF:

  • Effettuate nel 2019 con riferimento ai redditi 2018;
  • Acconto addizionale comunale trattenuto nel 2019 con riferimento ai redditi 2019;
  • Trattenute a titolo di addizionale comunale effettuate nel 2019 a seguito di assistenza fiscale.

Non devono invece essere riportati i dati sulle addizionali trattenute nel 2020 con riferimento ai redditi 2019.

Quadro SX

Il quadro SX deve riportare i dati sulle compensazioni effettuate dal sostituto d’imposta, ad esempio:

  • Importo complessivo dei crediti da ritenute, addizionali regionali o comunali restituiti ai dipendenti a seguito di conguaglio di fine anno o per cessazione del rapporto di lavoro;
  • Credito riconosciuto nel 2029 per famiglie numerose;
  • Credito risultante da conguaglio di assistenza fiscale.

Mod. 770/2020: istruzioni Agenzia delle Entrate

Alleghiamo infine le istruzioni ufficiali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate per la compilazione e l’invio del modello 770/2020.