Archivi giornalieri: 3 settembre 2020

Superbonus lavori in casa: le date da rispettare per ottenerlo

Superbonus lavori in casa: le date da rispettare per ottenerlo

Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate per poter eseguire lavori in casa gratis con il superbonus 110%. Lavori ammessi e date da rispettare.
 

Per poter fruire del Superbonus 110%, la detrazione che consentirà di eseguire lavori in casa di riqualificazione energetica e di miglioramento antisismico a costo zero, occorre rispettare alcune tempistiche.

Gli ultimi chiarimenti sono stati forniti dall’Agenzia delle Entrate con la recente circolare 24/2020 nella quale sono stati riportate anche le tipologie di lavori per i quali è possibile accedere alla maxi detrazione del 110%.

Fissate inoltre le date da rispettare, i limiti di spesa da rispettare e i criteri di imputazione delle stesse.

Superbonus 110%: tipologie di lavori ammessi

Sulla base di quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate rientrano nell’ambito di applicazione della maxi agevolazione fiscale i cosiddetti interventi trainanti ovvero:

  • gli interventi finalizzati all’isolamento termico;
  • interventi volti alla sostituzione di impianti di riscaldamento;
  • interventi diretti al miglioramento antisismico degli edifici.

Da precisare tuttavia che la detrazione arriva al 110% anche qualora vengano realizzati interventi cosiddetti trainati.

Infatti, oltre agli interventi principali sopra elencati sono ammessi al superbonus anche altri lavori, detti trainati, per i quali si potrà fruire dell’agevolazione fiscale solo se eseguiti in abbinamento a lavori trainanti.

Ci sono anche altre spese ammesse al superbonus: si tratta di spese accessorie ai vari interventi eseguiti, siano essi trainanti o trainati. Si pensi ai costi dei materiali utilizzati, alle spese per la progettazione o altre prestazioni da parte di professionisti tecnici abilitati.

Superbonus lavori in casa: quali sono le date da rispettare

La detrazione riconosciuta nel caso vengano eseguiti i lavori ammessi dal superbonus è pari al 110% e viene rimborsata in ai beneficiari in 5 quote annuali di identico importo.

Da tener presente che il superbonus potrà essere riconosciuto solo per le spese sostenute a far data dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2021, indipendentemente dalla data di effettuazione degli interventi. È questo dunque il periodo di vigenza dell’agevolazione.

Fanno eccezione gli interventi realizzati dall’istituto autonomo case popolari e simili per i quali è previsto un termine maggiore (30 giugno 2022).

Bonus lavori 110%: criterio di imputazione delle spese

La circolare dell’Agenzia delle Entrate spiega quelli che sono i criteri per individuare il periodo di imposta in cui imputare le spese.

Per le persone fisiche (intendendosi compresi anche gli esercenti di arti professioni nonché gli enti non commerciali) si fa riferimento al criterio di cassa, ovvero alla data dell’effettivo pagamento, a prescindere dalla data di avvio dei lavori.

Per le imprese individuali, le società e gli enti commerciali si fa riferimento al criterio di competenza e dunque alle spese da imputare al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020 o al 31 dicembre 2021.

In questo caso il criterio di competenza non tiene in conto della data di avvio degli interventi cui le spese fanno riferimento e la data di pagamento.

Per le spese sostenute da soggetti diversi da quelli sopra elencati, qualora si effettuino interventi sulle parti comuni degli edifici, rileva la data dell’avvenuto bonifico da parte del condominio, a prescindere dalla data di versamento della rata condominiale.

Date relative alle spese sostenute per gli interventi trainanti

Le date relative alle spese sostenute per gli interventi trainanti devono essere comprese nel periodo di vigenza della super detrazione.

Quindi se per i lavori trainanti abbiamo un unico vincolo ovvero il lasso di tempo di validità del superbonus; per i lavori trainati ci sono invece 2 vincoli da rispettare.

In quest’ultimo caso, per avere diritto al beneficio fiscale, i lavori trainanti devono essere compresi tra la data di inizio e quella di fine del lavoro principale cui vengono abbinati.

Ad ogni modo le spese sostenute per interventi agevolabili possono essere ammesse al superbonus anche solo parzialmente.

È quanto si verifica nel caso in cui le spese siano sostenute solo in parte, nel periodo di ammissibilità dell’agevolazione per i lavori trainanti.

Per meglio comprendere facciamo un esempio.

  1. Il condominio effettua interventi per il cappotto termico nel mese di giugno 2020;
  2. nello stesso mese versa all’impresa esecutrice una somma a titolo di acconto. Per tale importo non avrà alcuna detrazione. La restante somma versata a saldo nel mese di settembre rientrerà nel superbonus.

Sconto in fattura e cessione del credito

Per le spese ammesse al Superbonus 110, in alternativa alla detrazione fiscale, si potrà ricorrere:

  • allo sconto in fattura
  • e alla cessione del credito

per i quali l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito a regole e procedure da adottare.

Leggi anche: Cessione del credito e sconto in fattura bonus casa 2020: i lavori ammessi

Fisco e tasse

Corrispettivi carburanti: trasmissione telematica dal 1° settembre

Obbligo di trasmissione dei corrispettvi carburante per gli impianti che nel 2018, hanno erogato più di 1,5 mln di litri di carburante.
 

Dal 1° settembre 2020 gli  impianti di distribuzione carburanti che, nel 2018, hanno erogato più di 1,5 milioni di litri di benzina e gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori, hanno l’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi.

In realtà l’obbligo è già in essere dal 1° luglio 2018 per gli impianti cosiddetti ghost. Impianti in cui il rifornimento avviene esclusivamente in modalità di self – service prepagato.

L’obbligo riguarda ad ogni modo, le cessione di benzina e gasolio effettuate nei confronti dei privati ossia dei consumatori finali.

Per le cessioni poste in essere verso altri soggetti passivi d’imposta sono documentate con fattura elettronica.

Nulla è cambiato per gli impianti che, nel 2018, hanno erogato complessivamente benzina e gasolio, destinati a essere utilizzati come carburanti per motore, per una quantità uguale o inferiore a 1,5 milioni di litri.

In tale caso l’obbligo scatterà dal 1° gennaio 2021.

Ecco in chiaro chi è interessato dal termine del 1° settembre e con quali modalità e tempistiche deve essere effettuata la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi.

Trasmissione telematica dei corrispettivi carburanti

L’art.2 del D.lgs 127/2015 dispone l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi derivanti da:

  • cessioni di benzina e gasolio,
  • destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori.

Nello specifico l’obbligo quali dati riguarda?

Le informazioni da memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente, riguardano i corrispettivi giornalieri derivanti da cessioni di benzina e gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori. Cessioni effettuate nei confronti dei consumatori finali.

In particolare, le scadenze,  le modalità e i tempi da rispettare sono riportati nel provvedimento prot. n. 106701 del 28.05.2018. Provvedimento  adottato congiuntamente dal Direttore dell’Agenzia delle entrate e dal Direttore dell’Agenzia dogane e monopoli. Sentito il Ministero dello Sviluppo economico.

Corrispettivi carburanti: avvio dell’obbligo a scaglioni

Il provvedimento  citato, ha fissato i seguenti termini di avvio dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi:

  • 1° luglio 2018  per gli impianti autostradali ad elevata automazione – ghost station,
  • disponendo che con successivi provvedimenti sarebbero state individuate  le altre categorie di soggetti interessati  dell’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi e dei dati del registro di carico e scarico dei carburanti.

Anche in considerazione del grado di automazione degli impianti stessi. Fermo restando che l’ultimo termine viene individuato nella data del 1° gennaio 2020.

Di seguito con il provvedimento de 30 dicembre 2019, l’Agenzia ha definito termini di avvio dell’obbligo differenziati  in relazione all’ammontare della benzina e gasolio erogato nel 2018 per singolo impianto.

Difatti, lo scadenzario inizialmente era così articolato:

  • 1°luglio per  per gli impianti autostradali ad elevata automazione – ghost station;
  • 1° gennaio 2020 per gli impianti che, nel 2018, hanno erogato complessivamente benzina e gasolio, destinati a essere utilizzati come carburanti per motore, per una quantità superiore a 3 milioni di litri.

Ancora:

  • 1° luglio 2020 con riferimento agli impianti che, nel 2018, hanno erogato complessivamente benzina e gasolio, destinati a essere utilizzati come carburanti per motore, per una quantità superiore a 1,5 milioni di litri.
  • 1° gennaio 2021, gli impianti che, nel 2018, hanno erogato complessivamente benzina e gasolio, destinati a essere utilizzati come carburanti per motore, per una quantità uguale o inferiore a 1,5 milioni di litri.

Proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo

Di seguito è intervento il provvedimento del 22 aprile 2020.

Provvedimento con il quale sono stati prorogati al 1° settembre 2020 (rispetto alla data del 1° luglio 2020) i termini di avvio dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi:

  • per i gestori con impianti che, nel 2018, hanno erogato più di 1,5 milioni di litri di benzina e gasolio
  • destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori.

Si passa dunque dalla data del 1° luglio 2020 a quella del 1° settembre 2020.

Resta inalterato il termine di avvio dell’obbligo in argomento al 1° gennaio 2021 per gli operatori con impianti di distribuzione che, nel 2018, hanno erogato fino a 1,5 milioni di litri di benzina e gasolio.

La proroga è stata adottata a seguito delle richieste pervenute dalle associazioni di categoria degli operatori di settore. Anche sulla base della rilevazione delle problematiche tecniche da questi rappresentate nel periodo di emergenza sanitaria nazionale “COVID- 19”.

Modalità e termini per la trasmissione dei corrispettivi

La trasmissione telematica dei corrispettivi è effettuata all’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Le informazioni trasmesse vengono utilizzate anche per la tenuta del registro di carico e scarico (art. 25, comma 5, D.Lgs. n. 504/1995).

I dati sono poi messi a disposizione dell’Agenzia delle entrate.

L’obbligo è assolto tramite l’applicazione “CORRISPETTIVI DISTRIBUTORI STRADALI DI CARBURANTI” disponibile sul Portale Unico Dogane (PUD), che comprende i seguenti servizi:

  • “invioDistributoriCarburanti”, per effettuare la trasmissione di file utilizzando il “Tracciato unico3 – Cessione carburanti & Registro C_S” ; il sistema attribuisce ai file regolarmente registrati il codice identificativo IUT (Identificativo Univoco Telematico)
  •  “annullamentoDistributoriCarburanti”, per annullare un file precedentemente inviato e registrato a sistema
  • “interopRservice”, per controllare lo stato dell’operazione (invio o annullamento) per uno specifico IUT
  • iinteropService”, per ottenere l’esito dell’operazione effettuata; aI file di esito è apposto il sigillo elettronico (firma digitale), secondo il regolamento UE n° 910/2014 – eIDAS.

Per usufruire dei servizi sono necessarie:

  • le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di livello 2
  • o CNS (Carta Nazione dei Servizi).

Con quale frequenza devono essere trasmessi i dati?

I dati devono essere trasmessi:

  • entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento, per i soggetti che effettuano la liquidazione periodica IVA con cadenza trimestrale;
  • entro l’ultimo giorno del mese successivo al mese di riferimento per i soggetti che effettuano la liquidazione periodica IVA con cadenza mensile.

San Gregorio Magno

 

San Gregorio Magno


Nome: San Gregorio Magno
Titolo: Papa e dottore della Chiesa
Nascita: 540 circa, Roma
Morte: 12 marzo 604, Roma
Ricorrenza: 3 settembre
Tipologia: Memoria liturgica
Protettore di: cantanti, musicisti, papi

La Chiesa con molta ragione ha decorato questo santo Pontefice con il titolo di Grande, titolo che egli ha meritato con lo splendore delle sue azioni, con l’eccellenza delle sue virtù e dei suoi scritti. La sua vita segna una delle più belle pagine della storia sia ecclesiastica che civile.

Nacque in Roma verso la metà del secolo sesto. Ebbe mente vasta e profonda, energia veramente romana, attività instancabile e grande amore per il vero e per il giusto: prerogative che egli affinò e soprannaturalizzò nella meditazione e nell’esercizio di una perfetta vita claustrale.

Nelle Gallie i nuovi stati dei Franchi si andavano formando; nella Spagna il regno dei Goti non era ancora ben fermo; in Italia i Longobardi nel pieno disordine della loro immigrazione; in Inghilterra i valorosi Anglosassoni non ancora guadagnati al Vangelo: insomma la Chiesa vedeva che la Divina Provvidenza k affidava questi popoli perché li educasse alla verità de Vangelo, perché li avviasse sulla via della vera civiltà del vero progresso.

S. Gregorio, uomo tutto di Dio, per mezzo dei suo scritti e dei suoi apostoli conquistò alla fede e alla morale cristiana questi nuovi popoli, mentre la sede d Roma era circondata dalle spade nemiche.

Le ordinazioni, le prescrizioni, i moniti e le sentenze in materia di diritto, e le sue innumerevoli lettera recarono vera luce nella educazione dei popoli e furorn guida sicura anche negli affari più complicati e difficili.

I suoi scritti andavano a ruba tra il popolo, sia per l’argomento sempre di attualità e magistralmente trattato, sia per l’unzione celeste che spirava da ogni pagina, sia per lo stile semplice e confidente, proprio d un padre, che parla ai suoi figli ancora bambini.

Ma l’attività di S. Gregorio si estese anche largamente ai bisogni della Chiesa di Oriente. Prima di tutto combatté il bizantinismo del regime di Costantino poli, poi ne rintuzzò la smoderata vanità dei suoi patriarchi. Con invitta pazienza ed umile carità, ma con pari forza, dileguò le tendenze di separazione dalla Chiesa di Roma, e ritardò cosi per più secoli lo scisma greco.

Per opera di questo Pontefice scomparvero i funesti residui di superstizione e di culto idolatrico, si dileguarono le eresie che, sebbene più volte sconfitte, tentavano tuttavia di infiltrarsi nella nuova vita dei popoli.

Per le esperienze che S. Gregorio aveva delle cose di mondo, intervenne egli stesso alla difesa di Roma assalita dai nemici, protesse le regioni d’Italia minacciate dalla guerra e mandò istruzioni agli ufficiali sprovvisti di direttive e abbandonati a se stessi dal governo centrale.

In questo modo S. Gregorio pose i primi fondamenti dell’autorità temporale dei Papi.

S. Gregorio si addormentò nel Signore, ricco di meriti, il 12 marzo dell’anno 604.

PRATICA. Il Papa è il dolce Cristo in terra: a lui dobbiamo amore, fedeltà, ubbidienza, preghiera.

PREGHIERA. O Dio, che hai concesso i premi dell’eterna beatitudine al tuo servo Gregorio, concedi propizio a noi, che giacciamo sotto l’incubo delle nostre colpe, la grazia di essere da te sollevati per le sue preghiere.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa: dopo avere intrapreso la vita monastica, svolse l’incarico di legato apostolico a Costantinopoli; eletto poi in questo giorno alla Sede Romana, sistemò le questioni terrene e come servo dei servi si prese cura di quelle sacre. Si mostrò vero pastore nel governare la Chiesa, nel soccorrere in ogni modo i bisognosi, nel favorire la vita monastica e nel consolidare e propagare ovunque la fede, scrivendo a tal fine celebri libri di morale e di pastorale. Morì il 12 marzo.

Luciano Canfora

 
 
 
 
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Luciano Canfora: “Il taglio dei parlamentari? La più stupida e volgare delle riforme”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 18:45

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Per lo storico Luciano Canfora, il referendum sul taglio dei parlamentari è la più “stupida, volgare e demagogica delle riforme”. M5S, Fratelli d’Italia e Lega verso il sì. Indecisi il PD e Forza Italia. Italia Viva “lascia libertà di voto”

 

 

È netto e tagliente il giudizio dello storico Luciano Canfora, che alla riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari voterà per il no. “È la più stupida, volgare e demagogica delle riforme”. In un’intervista a Repubblica, Canfora espone le sue ragioni, e sostiene che l’alto percentuale di persone pronte a votare per il sì – l’80% stando all’ultimo sondaggio Demos di Ilvo Diamanti su Repubblica) si deve a una demagogia a cui è difficile resistere. “Il fascino demagogico della proposta infantile di tagliar via 350 parlamentari che lo si può ritenere irresistibile per un cittadino poco informato e poco incline ad approfondire la questione. È un risultato del tutto prevedibile, che si fonda per l’appunto, sul fascino della demagogia primordiale”. Lo storico difende che, se è vero che lo scopo della riforma è risparmiare sulle casse dello Stato, allora al posto di tagliare il numero di parlamentari, sarebbe molto più “elementare” ridurre i loro stipendi. “Sono eccessivi e del tutto arbitrari, denuncia, e non si sa bene neppure perché, e chi li ha stabiliti. Senza contare che hanno degli emuli in quella gigantesca corte dei miracoli, che sono le Regioni, con una marea di deputatini super pagati”. Canfora, che bolla i pentastellati di “inconsapevoli e primitivi”, si dice preoccupato, in caso di vittoria del sì, dell’effetto “brutale di una riforma grossolana”, che sarebbe “devastante sul piano della rappresentanza”.

Il referendum divide sia i rappresentanti del Governo sia le opposizioni. Mentre il M5S è uno dei fautori della proposta e strenuo difensore del sì, il PD a quanto pare non si è ancora deciso. La direzione del partito, riferisce Repubblica, deciderà il lunedì 7 settembre. Così ha fatto sapere la segreteria dem, convocata in videoconferenza dal segretario Nicola Zingaretti. Da parte sua, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che punta a una riforma più sostanziosa, annuncia che lascerà libertà di voto in occasione del referendum. “Che vinca il Sì o il No, afferma Renzi, dal 21 settembre il punto sarà: quale modello istituzionale scegliamo?”. A riportarlo Fanpage. Nel Centrodestra, invece, il leader della Lega, Matteo Salvini, conferma che voterà sì, ma non fornisce indicazioni di voto e, forse consapevole delle spaccature all’interno del partito, sembra prendere le distanze da questa campagna referendaria. Invece sembra ancora in attesa Silvio Berlusconi, che ha lanciato un preciso messaggio agli alleati di centrodestra, per cercare di superare le difficoltà nella coalizione in vista del referendum. Se Salvini e anche la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si sono già pronunciati per il Sì, Forza Italia resta divisa. Anche per il Cavaliere, riferisce il Corriere della Sera, se la riforma viene realizzata “come lo vogliono i grillini”, rischia di essere solo un “atto demagogico”. E la paura della demagogia, come si vede in questo referendum, sembra non conoscere preferenze politiche o partitiche.

Fonte: Repubblica, Fanpage, il Corriere della Sera