Archivi giornalieri: 16 febbraio 2019

Pensioni

Quota 100 e calcolo contributi figurativi, cumulo e riscatto laurea. A chi spetta, costi, come funziona

Come funzionerà la quota 100 e quali contributi potranno essere calcolati: dubbi ancora su costi e coperture

Quota 100 e calcolo contributi figurativ Quota 100 contributi figurativi cumulo riscatto laurea

La nuova Legge di Bilancio 2019 ha puntatp finalmente sulle novità per le pensioni, dal via alla quota 100 dal 2019, alla proroga opzione donna, alle pensioni anticipate. Restano, tuttavia, diversi nodi da sciogliere, ma ormai sempre meno. Vediamo come funzionerà quota 100 e chi potrà andare in pensione prima con questa novità.

Quota 100: calcolo contributi figurativi, cumulo e riscatto laurea

Le recenti discussioni su come funzionerà la quota 100 hanno portato in tanti a chiedersi se nel calcolo dei contributi utili ai fini pensionistici rientreranno anche i contributi figurativi, di riscatto laurea, se ci sarà possibilità di cumulo. La risposta è sì: potrà, infatti, andare in pensione anche chi non ha maturato 38 anni di contributi effettivi, cioè realmente versati all’Inps o altre casse di previdenza private, perché nel calcolo dei contributi per il raggiungimento del requisito di quota 100 possono rientrare anche i contributi figurativi, quelli derivanti dal riscatto dei periodi di studio di laurea, o dalla prestazione del servizio militare per un determinato periodo di tempo, e i periodi contributivi potranno essere cumulati.

Ricordiamo che non c’è nessun tetto ai contributi figurativi, se non la regola che proviene dalla stessa Legge Fornero, di 35 anni di contributi anche discontinui per vedere accreditati i contributivi figurativi per quota 100 che possono essere i più vari come spiegato in un altro articolo

Da ricordare anche il meccanismo delle finestre che abbiamo siegato con esempi e simulazioni sulle date di quando fare domanda e quando si può uscire davvero, la decorrenza reale

Quota 100: a chi spetta e costi

La quota 100 spetterà, dunque, a tutti coloro che decideranno di andare in pensione prima, senza aspettare i 67 anni, a patto che abbiano maturato 38 anni di contributi e raggiunto almeno i 62 anni di età, età che però potrebbe anche essere variabile. Per quanto riguarda i costi della misura, stando alle ultime notizie, per la novità pensioni di quota 100 servirebbero 6,7 miliardi di euro, secondo quanto stabilito, che altri hanno stimato in circa 8 miliardi solo per il primo anno.

Secondo altre simulazioni, poi, il costo di quota 100, per persone, potrebbe arrivare ai 100mila euro a persona, molto dipenderebbe ovviamente dagli anni di anticipo in cui un dato lavoratore deciderà di andare in pensione prima. Sono, comunque, ancora moltissimi i dubbi su costi effettivi e coperture necessarie per l’attuazione della quota 100 ma il vicepremier Di Maio, stando alle ultime notizie, avrebbe assicurato che nei prossimi giorni saranno resi noti tutti i dettagli.

C’è da ricordare che al momento non c’è nessun software per il calcolo dell’importo delle pensioni di quota 100 atteso ancora dall’INPS, ma abbiamo fatto noi alcune simulazioni ed esempi sul calcolo di quota 100 e di quanto potrebbe spettare a chi esce con tale pensione e se è convenient eo meno in un precedente articolo

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Quota 100: calcolo contributi figurativi, cumulo e riscatto laurea

 

Le recenti discussioni su come funzionerà la quota 100 hanno portato in tanti a chiedersi se nel calcolo dei contributi utili ai fini pensionistici rientreranno anche i contributi figurativi, di riscatto laurea, se ci sarà possibilità di cumulo. La risposta è sì: potrà, infatti, andare in pensione anche chi non ha maturato 38 anni di contributi effettivi, cioè realmente versati all’Inps o altre casse di previdenza private, perché nel calcolo dei contributi per il raggiungimento del requisito di quota 100 possono rientrare anche i contributi figurativi, quelli derivanti dal riscatto dei periodi di studio di laurea, o dalla prestazione del servizio militare per un determinato periodo di tempo, e i periodi contributivi potranno essere cumulati.

Ricordiamo che non c’è nessun tetto ai contributi figurativi, se non la regola che proviene dalla stessa Legge Fornero, di 35 anni di contributi anche discontinui per vedere accreditati i contributivi figurativi per quota 100 che possono essere i più vari come spiegato in un altro articolo

Da ricordare anche il meccanismo delle finestre che abbiamo siegato con esempi e simulazioni sulle date di quando fare domanda e quando si può uscire davvero, la decorrenza reale

Quota 100: a chi spetta e costi

 

La quota 100 spetterà, dunque, a tutti coloro che decideranno di andare in pensione prima, senza aspettare i 67 anni, a patto che abbiano maturato 38 anni di contributi e raggiunto almeno i 62 anni di età, età che però potrebbe anche essere variabile. Per quanto riguarda i costi della misura, stando alle ultime notizie, per la novità pensioni di quota 100 servirebbero 6,7 miliardi di euro, secondo quanto stabilito, che altri hanno stimato in circa 8 miliardi solo per il primo anno.

 

Secondo altre simulazioni, poi, il costo di quota 100, per persone, potrebbe arrivare ai 100mila euro a persona, molto dipenderebbe ovviamente dagli anni di anticipo in cui un dato lavoratore deciderà di andare in pensione prima. Sono, comunque, ancora moltissimi i dubbi su costi effettivi e coperture necessarie per l’attuazione della quota 100 ma il vicepremier Di Maio, stando alle ultime notizie, avrebbe assicurato che nei prossimi giorni saranno resi noti tutti i dettagli.

C’è da ricordare che al momento non c’è nessun software per il calcolo dell’importo delle pensioni di quota 100 atteso ancora dall’INPS, ma abbiamo fatto noi alcune simulazioni ed esempi sul calcolo di quota 100 e di quanto potrebbe spettare a chi esce con tale pensione e se è convenient eo meno in un precedente articolo

Pensioni

Pensioni novità oggi sabato ecco il maxiemendamento per quota 100, opzione donna, esodati, pensione anticipata

 

Come procedono i lavori sugli emendamenti alle pensioni e prossimi passaggi e novità ad oggi: andamento dell’iter e tempi

 
Pensioni novità oggi sabato ecco il maxi
Pensioni venerdi iter emendamenti novita

Pensioni novità oggi venerd’ e ultime notizie e ultimissime quota 100, opzione donna proroga, ape social, pensioni anticipate oggi sabato 16 Febbraio:  Continueranno in modo serrato anche oggi sabato 16 Febbraio le trattative per cercare di raggiungere un accordo sul testo del maxiemendamento. I veri problemi non sono per le novità per le pensioni il cui maxiemendamento sembra abbastanza delineato e abbiamo scritto sotto, ma sopratutto, nelle ultime notizie e ultimissime, sul reddito di cittadinaza per cui la Lega vorebbe imporre paletti molto forti.
Abbiamo visto sotto l’iter mancante e il tempo c’è ancora, ma come scritto nelle ultime novità per le pensioni SOTTO non si può attendere troppo se si vuole che si parta davvero con i pensionamenti il 1 Aprile

 

 

Pensioni novità oggi venerd’ e ultime notizie e ultimissime quota 100, opzione donna proroga, ape social, pensioni anticipate oggi venerdì 15 Febbraio: Il fatto che non vi sia stata neppure la riunione e l’incontro di oggi venerdì in Commissione Lavoro come si diceva già nelle ultime notizie e ultimissime, e non vi è mai stata una convocazione dopo tre giorni dagli emendamenti depositati è un ulteiore indizio che il maxiemendamento di cui abbiamo sotto è davvero la strada che la maggioranza ha deciso di percorrere. Per vedere se sarà davvero così occorrerà aspettare anche lunedì e martedì prossimo, ma i tempi stringono e le divergenze non tanto sulle novità per le pensioni, ma sul reddito di cittadinanza sono molte. E, dunque, un maxiemendamento da integrare nel testo e votare tutto a fine settimana prossima è l’ipotesi al momento più plausibile.

I contenuti del maxiemendamento e le tempstiche ulteriori in Parlamento le abbiamo visre nell’articolo SOTTO NEL DETTAGLIO

All’indomani della presentazione di tutti gli emendamenti ufficiali al decreto pensioni con quota 100, proroga opzione donna, pensione anticipata con blocco delle aspettative, ci si chiede ad oggi venerdì come procedono le discussioni in Commissione Lavoro e se il testo arriverà in Aula nei tempi stabiliti.

Pensioni novità oggi: come procedono i lavori su emendamenti

 

Stando a quanto riportano le ultime e ultimissime notizie, i lavori in Commissione Lavoro, dove ci si occupa dell’analisi degli emendamenti presentati per poi arrivare a definire quelli ammissibili e quelli no sono al momento stati rimandati dalla presidente Nunzia Catalfo. Sia la seduta di mercoledì che quella di ieri giovedì sono state rinviate ed è probabile che la stessa cosa accada per la seduta di oggi venerdì. Ciò significa un ritardo di inizio di analisi degli emendamenti e secondo quanto riportano le ultime notizie è probabile che, in realtà, si cerchi un accordo fuori dalla Commisione tra Lega e M5S per far passare gli emendamenti della maggioranza e arrivare a presentare un unico maxiemendamento un pò a sorpresa, ma neppure tanto, visto che negli ultimi anni si è lavorato speso così.

 

Stando a quanto appena riportato, dunque, tutto potrebbe slittare alla prossima settimana, con il voto finale che, di conseguenza, verrebbe rinviato al fine settimana.
ma come abbiamo già riportato nel calendario delle prossime date e appuntamenti in Parlamento e INPS, se tutto slitasse di una settimana non ci sarebbero affatto problemi.
Il vero problema, però, non è sugli emendamenti relativi alle novità pensioni, soprattutto relativi al reddito di cittadinanza per cui, stando alle ultime notizie, dove  la Lega abbia posto numerosi paletti.

Pensioni novità emendamenti: quelli ufficiali presentati

Per quanto riguarda gli emendamenti ufficiali presentati alle novità pensioni, ad eccezione dell’opzione donna per cui non è stato presentato alcun emendamento ufficiale ma solo un ODG da parte del M5S che impegna il governo a capire se, risorse economiche permettendo, si potrà estendere la possibilità di uscita con tale misura sperimentale anche alle nate nel 1961, per le pensioni anticipate con blocco delle aspettative di vita non è stato presentato alcun emendamento ma è stata avanzata la proposta di blocco delle aspettative anche per tutte le altre forme pensionistiche, pensione di vecchiaia compresa.

Per quanto riguarda la novità pensioni di quota 100, per uscire con 62 anni di età e 38 anni di contributi, gli emendamenti ufficiali presentati interessano l’erogazione del Tfs agli statali che decidono di andare in pensione prima con la quota 100, la cui soglia stabilita è di 30mila euro ma che il Carroccio vorrebbe portare a 45mila, e la possibilità di ulteriori sistemi per raggiungere più facilmente i requisiti per la quota 100 e anche altre forme di pensione anticipata. La proposta prevederebbe il riconoscimento di contributivi figurativi di 3 anni per ogni donna over 50 che abbia maturato almeno 20 anni di contributi per chi abbia almeno un figlio o sempre per le donne un anticipo dell’età anagrafica di 4 mesi per ogni figlio avuto, fino ad un massimo di 12 mesi, per il raggiungimento della pensione delle donne, anche di anzianità o anticipata.

Tra gli altri emendamenti presentati, la possibilità di riscatto agevolato di laurea anche per chi ha iniziato a lavorare prima del 1996, aumenti per le pensioni di invalidità 2019 e nuova norma per gli esodati, per facilitazioni per l’accesso alla pensione prima con le ultime novità di quota 100 e altre forme pensionistiche degli esodati che sono rimasti senza lavoro prima del 31 dicembre 2011 e che sono ora disoccupati, attraverso il versamento di un minimo contributo fisso.

Senza dimenticare tra gli emendamenti la revisione delle pensioni per i sindacati, ovvero un taglio alle pensioni già in essere e un modo dievrso di ricalcolarle ovvero rtogliere i privilegi e conteggiarle come normali lavoratori della categoria di cui fanno parte e quelli per le pensioni dei disabili ed invalidi 2019 che avrebbero un aumento come per le pensioni dicittadienza fino a 780 euro, ma senza i paletti che ci sono per tutti gli altri, come quelli Isee.

Tra questi gli emendamenti che dovrebbero passare in un maxiemendamento della maggioranza e che hanno più probabilità di essere approvati ritorviamo, dunque, quello del TFS per gli statali, gli esodati e il pacchetto per i disabili e gli invalidi. Una buona possibilità di integrazione vi è per i contributi figurativi assegnati alle donne-mamme, mentre un unto interrogativo rimane quello della revisione delle pensioni dei sindacati. Tutti gli altri sarebebro scartati, e non ci sarebbe la possibilità di dialogo per con l’opposizione e i relativi emendamenti, almeno così are delle ultime notizie e ultimissime, anche per mancanza di tempo.

Novità pensioni e tempi, cosa aspettarsi e nuova circolare INPS per pensione di cittadinanza

Nonostante, come sopra anticipato, potrebbe esserci qualche ritardo, dovuto soprattutto a trattative e organizzazioni interne, in realtà tutto dovrebbe comunque rientrare nei tempi prestabiliti e a dimostrazione di questo, stando alle ultime notizie, l’Inps avrebbe diramato una nuova circolare contenente le regole per la richiesta della pensione di cittadinanza, domande che si potranno iniziare a presentare a partire dal prossimo 6 marzo, segno che tutto sta procedendo come dovrebbe, motivo per il quale eventuali ritardi potrebbero anche non verificarsi ma nel caso ci fossero è bene ricordare che c’è tempo fino al prossimo 28 marzo per la conversione del decreto in legge ufficiale, considerando i 60 giorni a partire dall’avvio dell’iter del decreto lo scorso 30 gennaio.

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