Archivi giornalieri: 27 ottobre 2014

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE27/10/2014

GIURISPRUDENZA

CORTE DI APPELLO

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 ottobre 2014, n. 22634FISCALE

Redditometro – Movimentazione capitali – Conti correnti bancari – Beni – Presunzione contributiva – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 ottobre 2014, n. 22616FISCALE

Induttivo – Reddito d’impresa – Dichiarazioni – Legale rappresentante – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 ottobre 2014, n. 22628LAVORO, FISCALE

Professionista – Autonoma organizzazione – Ausilio di un familiare – Ampliamento delle capacità personali

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 ottobre 2014, n. 22638FISCALE

Reddito d’impresa – Scritture contabili – Inattendibilità – Valore degli immobili – Omi – Mancata corrispondenza di dati – Sussiste

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 agosto 2014, n. 17792FISCALE

Società di persone fisiche – Società semplice – Rapporti con i terzi della società – In genere – Società di fatto – Legittimazione ad esercitare le azioni di concorrenza sleale e di risarcimento dei danni – Sussistenza – Fondamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 ottobre 2014, n. 22657FISCALE

Processo tributario – Impugnazione cumulativa-collettiva – Proponibilità anche in grado di appello – Ammissibilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 ottobre 2014, n. 22674LAVORO, FISCALE

Irap – Professionista – Organizzazione in outsourcing – Prelievo fiscale – Prova

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 ottobre 2014, n. 22690LAVORO

Lavoro – Collaborazione coordinata e continuativa – Indice di subordinazione – Vincolo di soggezione del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro – Licenziamento – Risarcimento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 ottobre 2014, n. 22696LAVORO

Lavoro subordinato – Licenziamento – Soppressione del posto – Ristrutturazione – Diminuzione delle commesse – Valutazione del materiale probatorio

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 ottobre 2014, n. 44409FISCALE

Reati societari – Bancarotta per distrazione – Mancato pagamento delle imposte – Non sussiste

LEGISLAZIONE

CONVENZIONI – ACCORDI INTERNAZIONALI

PROTOCOLLO

PROTOCOLLO LUSSEMBURGO 21 giugno 2012LAVORO, FISCALE

Protocollo aggiuntivo recante modifiche alla convenzione tra Italia e Lussemburgo

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO POLITICHE AGRICOLE – Decreto ministeriale 15 ottobre 2014LAVORO, FISCALE

Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nella regione Veneto

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 16 ottobre 2014FISCALE

Approvazione delle modalità operative per l’erogazione da parte del Gestore Servizi Energetici S.p.A. delle tariffe incentivanti per l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, in attuazione dell’articolo 26, comma 2, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazione, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 17 ottobre 2014FISCALE

Modalità per la rimodulazione delle tariffe incentivanti per l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, in attuazione dell’articolo 26, comma 3, lett. b) del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116

LEGGE

LEGGE 03 ottobre 2014, n. 150LAVORO, FISCALE

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo e dello Scambio di Lettere recanti modifiche alla Convenzione tra Italia e Lussemburgo intesa ad evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio ed a prevenire la frode e l’evasione fiscale, con Protocollo, del 3 giugno 1981, fatti a Lussemburgo il 21 giugno 2012

LEGGE 03 ottobre 2014, n. 152LAVORO

Ratifica ed esecuzione del Protocollo facoltativo relativo al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, fatto a New York il 10 dicembre 2008

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DECRETO

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Decreto 31 luglio 2014, n. 151LAVORO

Regolamento riguardante i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi di competenza del Ministero della salute, aventi durata superiore a novanta giorni, a norma dell’articolo 2, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241

PRASSI

AGENZIA DELLE DOGANE

COMUNICATO

AGENZIA DELLE DOGANE – Comunicato 24 ottobre 2014FISCALE

Informazioni necessarie per i pagamenti dei diritti doganali mediante bonifico bancario/postale

AGENZIA DELLE ENTRATE

RISOLUZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 24 ottobre 2014, n. 94/ELAVORO, FISCALE

Soppressione dei codici tributo “3891” e “3892” – credito d’imposta di cui all’articolo 8 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, cofinanziato dalla Regione Campania con risorse proprie

CONSIGLIO NAZIONALE DOTT COMM E ESP CON

NOTA

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTT. COMM. E ESP. CON – Nota 24 ottobre 2014, n. 23LAVORO, FISCALE

Contributo dovuto al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ai sensi dell’art. 29 lett.. h) del D.lgs. 139/2005 per l’anno 2015

INPS

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 22 ottobre 2014, n. 7912LAVORO

Compensazione somme iscritte a ruolo – Decreto Ministero Economia e Finanze del 24.09.2014

INPS – Messaggio 24 ottobre 2014, n. 7973LAVORO

Presentazione telematica delle domande di pensione in regime comunitario per soggetti residenti in Paesi esteri non convenzionati

INPS – Messaggio 24 ottobre 2014, n. 7978LAVORO

Sgravio contributivo a favore della contrattazione di secondo livello. Decreto interministeriale 14 febbraio 2014. Modalità operative per la fruizione del beneficio contributivo.

ISTAT

COMUNICATO

ISTAT – Comunicato 24 ottobre 2014LAVORO, FISCALE

Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, relativo al mese di settembre 2014, che si pubblicano ai sensi dell’art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle locazioni di immobili urbani), ed ai sensi dell’art. 54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica).

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE27/10/2014

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 ottobre 2014, n. 22690COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro – Collaborazione coordinata e continuativa – Indice di subordinazione – Vincolo di soggezione del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro – Licenziamento – Risarcimento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 ottobre 2014, n. 22696COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro subordinato – Licenziamento – Soppressione del posto – Ristrutturazione – Diminuzione delle commesse – Valutazione del materiale probatorio

LEGISLAZIONE

CONVENZIONI – ACCORDI INTERNAZIONALI

PROTOCOLLO

PROTOCOLLO LUSSEMBURGO 21 giugno 2012COOPERATIVE, EDILIZIA

Protocollo aggiuntivo recante modifiche alla convenzione tra Italia e Lussemburgo

LEGGE

LEGGE 03 ottobre 2014, n. 150COOPERATIVE, EDILIZIA

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo e dello Scambio di Lettere recanti modifiche alla Convenzione tra Italia e Lussemburgo intesa ad evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio ed a prevenire la frode e l’evasione fiscale, con Protocollo, del 3 giugno 1981, fatti a Lussemburgo il 21 giugno 2012

PRASSI

INPS

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 24 ottobre 2014, n. 7973EDILIZIA

Presentazione telematica delle domande di pensione in regime comunitario per soggetti residenti in Paesi esteri non convenzionati

INPS – Messaggio 24 ottobre 2014, n. 7978COOPERATIVE, EDILIZIA

Sgravio contributivo a favore della contrattazione di secondo livello. Decreto interministeriale 14 febbraio 2014. Modalità operative per la fruizione del beneficio contributivo.

ISTAT

COMUNICATO

ISTAT – Comunicato 24 ottobre 2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, relativo al mese di settembre 2014, che si pubblicano ai sensi dell’art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle locazioni di immobili urbani), ed ai sensi dell’art. 54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica).

INPS: circolari e messaggi

 


Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7973 del 24-10-2014
Contenuto:  Presentazione telematica delle domande di pensione in regime comunitario per soggetti residenti in Paesi esteri non convenzionati
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 135 del 23-10-2014
Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la FEDIMPRESE per la riscossione dei contributi associativi degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, ai sensi dell?art.11 della legge 12 marzo 1968, n.334. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 134 del 23-10-2014
Contenuto:  Convenzione tra l?INPS e la Federazione del Commercio, Turismo, Servizi, Artigianato, Agricoltura, Terziario, Piccole e Medie Imprese (FEDIMPRESE) ai sensi dell?art. 18 della legge 23 luglio 1991 n. 223, per la riscossione dei contributi associativi dovuti dai propri iscritti sulle prestazioni temporanee. Istruzioni procedurali e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 133 del 23-10-2014
Contenuto:  Convenzione tra l?INPS e la Federazione del Commercio, Turismo, Servizi, Artigianato, agricoltura, Terziario, Piccole e Medie Imprese (FEDIMPRESE). ai sensi dell?art. 2 della legge 27 dicembre 1973 n. 852, per la riscossione dei contributi associativi sull?indennità ordinaria e di trattamento speciale di disoccupazione di cui beneficiari i lavoratori agricoli. Istruzioni procedurali e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 132 del 23-10-2014
Contenuto:  Convenzione tra l?INPS e FEDERAZIENDE (Confederazione delle Piccole e Medie Imprese, dei lavoratori Autonomi e dei Pensionati) ai sensi dell?art. 18 della legge 23 luglio 1991 n. 223, per la riscossione dei contributi associativi dovuti dai propri iscritti sulle prestazioni temporanee. Istruzioni procedurali e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 131 del 23-10-2014
Contenuto:  Convenzione tra l?INPS e la FEDIMPRESE per la riscossione dei contributi associativi delle aziende assuntrici di manodopera e dei piccoli coloni e compartecipanti familiari (P.C.C.F.), ai sensi della legge 1968, n. 334. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 130 del 23-10-2014
Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e l? A.N.S.A.P. ? Associazione Nazionale Sindacale Attività Produttive per la riscossione dei contributi associativi degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, ai sensi dell?art.11 della legge 12 marzo 1968, n.334. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 129 del 22-10-2014
Contenuto:  Convenzione tra l?INPS e la Confederazione Nazionale delle Piccole e Medie Imprese dei Lavoratori Autonomi e dei Pensionati (FEDERAZIENDE) ai sensi dell?art. 2 della legge 27 dicembre 1973 n. 852, per la riscossione dei contributi associativi sull?indennità ordinaria e di trattamento speciale di disoccupazione di cui beneficiari i lavoratori agricoli. Istruzioni procedurali e contabili.Variazione al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7899 del 22-10-2014
Contenuto:  Erogazione dell’indennità di tirocinio nell?ambito del Piano Italiano di attuazione della cosiddetta ?Garanzia Giovani?. Istruzioni procedurali. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7842 del 20-10-2014
Contenuto:  fatturazione elettronica – compensi ai medici iscritti nelle liste speciali dell?Istituto per l?esecuzione delle visite mediche di controllo.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 128 del 20-10-2014
Contenuto:  Nuovo assetto organizzativo per la Direzione provinciale ad elevata dimensione di Roma.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 127 del 20-10-2014
Contenuto:  Nuovo assetto organizzativo per la Direzione provinciale ad elevate dimensioni di Milano .
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 126 del 20-10-2014
Contenuto:  Nuovo assetto organizzativo per la Direzione provinciale ad elevate dimensioni di Torino.
Tipologia:  CIRCOLARE

Poesia Sarda

Poesia sarda

di Francesco Casula

1. la poesia orale, come canto.

La lingua sarda, la nostra lingua materna, è  soprattutto senso, suoni, musica. Lingua di vocali. Dunque corporale e fisica e insieme aerea, leggera e impalpabile. E le vocali sono per il poeta l’anima della lingua, sono il nesso fra la lingua e il canto; fra la poesia, i numeri della musica, il ritmo e il ballo.Tanto che, storicamente, i confini fra poesia e musica e danza, sono sempre stati labili e sfumati a tal punto che gli antichi poeti – gli aedi greci per esempio – non scrivevano poesie ma le cantavano, accompagnandosi con la lira: non a caso nasce il termine “lirica” eaoidòs in greco significa “cantore”.

Ma “cantano” anche Dante e Petrarca, Ariosto e Tasso e Leopardi. E i “cantadores” sardi, soprattutto gli improvvisatori.  Anzi questi cantano e basta:non scrivono la poesia. E non solo perché spesso non sanno scrivere ma perché la poesia nasce come canto, come musica non come testo scritto da leggere. E’ curioso l’esempio di Diego Mele, uno dei più grandi e significativi poeti satirici in lingua sarda, le cui canzoni popolari, erano, come lo sono ora in bocca di tutti  – annoterà Giovanni Spano, archeologo nonché storico e studioso della lingua –  ma non erano ancora scritte. Anzi le sue oesie per decenni circolano solo oralmente e solo un anno prima della morte accetta di dettarle al figlioccio, Pietro Meloni Satta nel 1860.

2. la poesia come canto e musica. Per ballare.

I grandi poeti in limba sarda i versi sembrano carezzarli e coccolare tessendoli così abilmente, che spesso essi si risolvono nel terso nitore della parola, nel giro musicale della frase, nella misura metrica di ritmi sapientemente scanditi e guidati da un orecchio musicale che riesce a ordire, con acuta selezione di lessemi, aggettivi e fonemi, fini ricami di immagini potenti e di metafore ardite.

Essi cantano con quella lingua materna che riassume la fisionomia, il timbro, l’energia inventiva, la cultura, la civiltà peculiare del nostro popolo. Una lingua – il Sardo – che è insieme memoria e universo di saperi e di suoni. Che sottende – talvolta in modo nascosto e subliminale – senso e insieme oltresenso, musica, ritmo e ballo. Segnatamente il ballo tondo: momento magico in cui l’intera comunità,tott’umpare, si pesat a ballare, si muove in cerchio. E con questo esprime una molteplicità di segni, significati, simboli e riti: l’armonia dell’universo, il movimento dell’acqua e del fuoco, il Nuraghe. E con esso tutta la civiltà e la cultura nuragica che evoca e richiama: la democrazia federalista e comunitaria, il rifiuto del capo, del gerarca, del sovrano – la Sardegna è sempre stata acefala – la difesa intransigente dell’autonomia e dell’indipendenza di ogni singola comunità, di ogni singolo villaggio.

3. la lingua  materna ricca, libera  e pregante,

Quella lingua che è soprattutto espressione della nostra civiltà e della nostra storia dunque ma nel contempo, strumento per difendere e sviluppare la nostra identità e la nostra coscienza di popolo e di nazione. Una lingua, i cui lemmi che la compongono, infatti, prima di essere un suono sono stati oggetti, oggetti che hanno creato una civiltà, oggetti che hanno creato storia, lavoro, tradizioni, letteratura, cultura. E la cultura è data dal battesimo dell’oggetto.

Quella lingua che è ancora libera, popolana, vera, indipendente, ricca: istinto e fantasia, passione e sentimento. A fronte delle lingue imperiali, viepiù fredde, commerciali e burocratiche, viepiù liquide e gergali,invertebrate e povere, al limite dell’afasia: certo indossano cravatta e livrea ma rischiano di essere solo dei manichini. Come la stessa lingua italiana “senza i calli dei dialetti di origine. Perché essa certo deriva dal latino ma soprattutto da un’Amazzonia di dialetti, da un bacino alluvionale di parlate locali arroccate in centinaia di borghi, suddivise in millesimi di sfumature, dialetti rimasti inespugnabili per secoli. L’Italiano sta a valle di innumerevoli affluenti, indipendenti e fieri del loro vocabolario, dell’accento irrepetibile da chi non ci è nato” (Erri De Luca). Senza questa ricchezza l’Italiano si estingue o comunque deperisce.

Una lingua, quella sarda che – se insegnata con intelligenza nelle Scuole di ogni ordine e grado – potrebbe servire persino per migliorare e favorire, soprattutto a fronte del nuovo “analfabetismo di ritorno“, viepiù trionfante, a livello comunicativo e lessicale, lo “status linguistico”. Che oggi risulta essere, in modo particolare nei giovani e negli stessi studenti, povero e banale. Tanto che qualche studioso sostiene la tesi dei giovani “semiparlanti”: che non conoscono più la lingua sarda  e parlano (e scrivono) un italiano frammentario, disorganizzato, improprio, gergale; la cui parola dice di sé solo le accezioni selezionate dal Piccolo Palazzi: senza metafore, senza natura,senza storia, senza vita.

4. la lingua sarda: segno e simbolo dell’appartenenza e dell’identità

Quella lingua che è soprattutto valore simbolico di autocoscienza storica e di forza unificante, il segno più evidente dell’appartenenza e delle radici che dominatori di ogni risma e zenìa hanno cercato di recidere.

Ma nessun ripiegamento nostalgico o risentito verso il passato: ma il passato sepolto, nascosto, rimosso, censurato e falsificato, si tratta prima di tutto di ricostruirlo, di dissotterrarlo, di conoscerlo e in qualche modo, anche di inverarlo, perché diventi fatto nuovo che interroga l’esperienza del tempo attuale, per affrontare il presente nella sua drammatica attualità, per definire un orizzonte di senso, per situarci e per abitare, aperti al suo respiro, il mondo, lottando contro il tempo della dimenticanza e della smemoratezza.

5. Cos’è la poesia per Montanaru 

It’est sa poesia?… Est sa lontana

bell’immagine bida e non toccada,

unu vanu disizu, una mirada,

unu ragiu ’e sole a sa fentana,

………………………………….

Unu sonu improvisu de campana,

sas armonias d’una serenada

o sa oghe penosa e disperada

de su entu tirende a tramuntana.

……………………………….

It’est sa poesia?… Su dolore,

sa gioia, su tribagliu, s’isperu,

sa oghe de su entu e de su mare.

………………………………..

Sa poesia est tottu, si s’amore

nos animat cudd’impetu sinceru,

e nos faghet cun s’anima cantare.    (Montanaru)

L’uso della lingua italiana, dei dialetti e di altre lingue in Italia

Ascolta

Nel 2012, in Italia, il 53,1% delle persone di 18-74 anni (23 milioni 351 mila individui) parla in prevalenza italiano in famiglia. La quota aumenta quando ci si intrattiene con gli amici (56,4%) e, in misura più consistente, quando si hanno relazioni con persone estranee (84,8%).

L’uso prevalente del dialetto in famiglia riguarda il 9% della popolazione di 18-74 anni (3 milioni 976 mila persone). Una percentuale del tutto analoga (9%) si registra nelle occasioni di relazione con gli amici, mentre scende all’1,8% con gli estranei.

Dal 1995 al 2012 è aumentata costantemente la quota di chi usa l’italiano in modo prevalente o abbinato al dialetto, in tutti e tre i contesti relazionali. L’uso prevalente dell’italiano decresce con l’aumentare dell’età a favore dell’uso esclusivo e combinato al dialetto: in famiglia varia dal 60,7% dei giovani di 18-24 anni al 41,6% dei 65-74enni.

Le donne mostrano una maggiore propensione a esprimersi soltanto o prevalentemente in italiano in famiglia (55,2% a fronte del 51% degli uomini) e con gli amici (60,9% contro il 51,7% degli uomini).

L’uso prevalente del dialetto in famiglia e con gli amici riguarda maggiormente coloro che hanno un titolo di studio basso, anche a parità di età e di genere: si esprime prevalentemente in dialetto il 24,3% di coloro che possiedono la licenza elementare rispetto all’1,7% dei laureati.

L’uso prevalente o esclusivo dell’italiano è più diffuso al Centro e nel Nord-ovest per tutti e tre i contesti relazionali esaminati. In famiglia parla in prevalenza italiano il 69,5% dei residenti al Centro rispetto al 38,8% dei residenti al Sud e nelle Isole.
Nel Sud e nelle Isole prevale, in famiglia, l’uso combinato del dialetto e dell’italiano (44,7%).

Per informazioni
Direzione centrale delle statistiche socio-economiche
Verzicco Liana
tel. 06 4673.3819
verzicco@istat.it

Baldazzi Barbara
tel. 06 4673.3818
baldazzi@istat.it

tag:
culturapopolazionepopolazione residenterelazioni socialisocietàstatistica report
argomento:
Cultura comunicazione e tempo liberoIstruzione e formazione
tipo di documento:
Comunicato stampa

Tagli ai patronati

Tagli ai Patronati: lettera al Presidente della Repubblica

“Illustrissimo Signor Presidente, ci permettiamo di interpellarLa per sottoporre alla Sua attenzione l’enorme danno che deriverebbe da quanto previsto dall’articolo 26 comma 10 della Legge di stabilità. Quanto prospettato danneggia in maniera irreparabile l’attività di tutela svolta dai patronati, attività che Lei stesso ha dimostrato di apprezzare concedendo l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica all’evento di celebrazione del decennale della legge n.152/2001, che regola il nostro lavoro. Cento anni di impegno solidale in Italia e all’estero rischiano di essere azzerati in un attimo. Così inizia la lettera che i Presidenti del Cepa (Acli, Inas, Inca, Ital), del Cipas (Enas, Encal, Epas, Inpal, Sias), del Copas (Acai, Claai, Enac, Fenalca, Labor, Senas), hanno inviato al Presidente Napolitano”.

“Ci preme segnalarLe – prosegue la lettera – che il sistema patronati con la sua azione, in questi anni, ha contribuito significativamente alla politica di razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse pubbliche, dal momento che – con l’ampliamento delle attività attribuite dal legislatore – ha permesso per lo Stato un risparmio annuo di oltre 657 milioni di euro, cioè di 564 milioni di euro per l’Inps, 63 milioni di euro per l’Inail e 30,7 milioni di euro per il Ministero degli Interni”.

“Questa norma – si legge nel documento – avrà un forte impatto sulle finanze pubbliche – in quanto i suddetti risparmi non saranno più garantiti – e sui cittadini, in termini di capacità di accesso alle prestazioni. Emergerà quindi la necessità di rivolgersi ad intermediari a pagamento, dal momento che lo Stato non potrà più garantire la gratuità dell’assistenza e della tutela, che ha affidato da quasi 100 anni ai patronati. Il rischio di gravare anche economicamente sulla parte più debole della popolazione, – proseguono i Presidenti del Cepa, Cipas e Copas – così provata dalla crisi, porterà alla creazione di uno Stato sociale per censo, in cui chi avrà le possibilità economiche per far valere i propri diritti si troverà in vantaggio rispetto a chi non le ha. Inevitabilmente assisteremo ad un acuirsi delle tensioni sociali per le quali Lei, più volte, ha dimostrato preoccupazione. Noi – e con noi tutti coloro che non hanno un approccio ideologico su questo tema – sappiamo che in questi anni abbiamo svolto un ruolo fondamentale sotto molteplici punti di vista, in favore della qualità della vita sociale dei cittadini….”.

Testo integrale documento lettera al Presidente Repubblica-1.docx

Garanzia Giovani

Impresa lavoro – Garanzia giovani è costata 58.700 euro a posto

L’applicazione del programma Garanzia giovani si è purtroppo rivelata un labirinto burocratico che non conduce da nessuna parte: ogni offerta di lavoro è costata 58.700 euro. E’ quanto emerge dal paper del Centro studio Impresa lavoro. I risultati sono sconfortanti, a maggior ragione se si tiene conto che tale programma è volto in particolare a risolvere il fenomeno dei giovani Neet 15/24enni (non impegnati in un’attività lavorativa, né inserirti in un percorso scolastico o formativo), stimabili, in Italia in circa 1,27 milioni (di cui 181mila stranieri) e che corrispondono al 21% della popolazione di questa fascia di età.

Un dato “estremamente rilevante, secondo Impresa Lavoro, in ragione della stretta connessione tra l’identificazione della platea dei destinatari e l’entità delle risorse attribuite, per la gestione della Garanzia Giovani, dalla Commissione europea. L’Italia ha peraltro deciso di allargare il target Group ai giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni, per un totale di ben 2.254.000 ragazzi. Sulla base di tali dati il nostro Paese riceverà infatti risorse, a titolo della Yei (Youth Employement Iniziative), pari a circa 567 milioni di euro. A questi si dovrà sommare un pari importo a carico del Fse, oltre al co-finanziamento nazionale. La disponibilità complessiva del programma sarà. pertanto, pari a circa 1.513 milioni di euro”.

“Una montagna di denaro pubblico – che ha partorito un costosissimo topolino: la ricerca di Impresa Lavoro rende noto che al programma comunitario hanno infatti aderito 250.770 giovani, di cui solo 59.150 sono stati poi effettivamente presi in carica dal sistema d Garanzia Giovani. Complessivamente, dall’inizio del programma, sono stati offerti ai Neet 25.747 posti di lavoro. Questo significa che ogni ragazzoi preso in carico è costato sin qui 25.600 euro e che ogni offerta di lavoro ci è costata finora la somma ragguardevole di 58.700 euro”.

AdnKronos

Patronati

Tagli Patronati: il Governo taglia, ma non spiega quali sarebbero le soluzioni alternative …

“La legge di stabilità 2015 consegnata  dal Governo Renzi alla Camera dei deputati per l’avvio dell’iter di approvazione, compromette le prospettive della previdenza complementare”. A dirlo è il coordinatore del patronato Inca Lombardia Mauro Paris.

“L’articolo 6 sul Tfr in busta paga, consente al lavoratore di distrarre fino al giugno 2018 anche la quota di Tfr destinata al fondo di previdenza complementare. Nel nome d’una presunta libertà economica individuale – prosegue Paris – e della necessità di rilanciare i consumi, in realtà il lavoratore paga un prezzo altissimo sotto il profilo fiscale e previdenziale. Se a questo si aggiungono l’aumento dell’aliquota fiscale dall’11,5 al 20% sui rendimenti dei fondi, retroattiva al gennaio 2014, e i progetti governativi di chiusura della Covip, diventa facile ipotizzare una caduta verticale del sistema di previdenza complementare, già in affanno per via degli oltre 1 milione e 400mila iscritti che dall’inizio della crisi hanno interrotto i versamenti, silenziando la propria posizione. Solo a maggio scorso a questo proposito il Ministro Poletti aveva dichiarato ”stiamo progettando modalità per rendere l’adesione dei lavoratori più appetibile”.

“Drammatico – prosegue Paris – anche il taglio ai nostri servizi, quello dei patronati era rimasto uno degli ultimi presidi di welfare universale completamente gratuito, unico soccorso alle persone nei confronti di un sistema di diritti spesso bizantino, e anticiclico rispetto al continuo ridimensionamento degli enti di previdenza, grazie al diffuso presidio territoriale e a servizi spesso di altissima qualità e accoglienza. A fronte di un fondo la cui consistenza supera di poco i 400 milioni annui, si calcola che il risparmio per gli enti di previdenza in termini di razionalizzazione delle attività e semplificazione dei servizi supera i 630 milioni, cui si aggiungono i risparmi derivanti del sistema delle prefetture e delle questure, per cui i patronati raccolgono e istruiscono grandissima parte delle pratiche inerenti il diritto di soggiorno dei migranti. Nel 2013 l’Inca, il patronato della Cgil, in Lombardia ha ottenuto da Inps e Inail a favore di cittadini lombardi oltre 400 mila prestazioni tra previdenza, sostegno al reddito, ammortizzatori sociali, servizi ai migranti, tutela dei danni alla salute. La consistenza del taglio, conclude il direttore di Inca Cgil Lombardia,  è tale da compromettere la sussistenza stessa del sistema. Il Governo taglia ma non spiega quali sarebbero le soluzioni alternative, le risposte dobbiamo aspettarcele dalla Leopolda?”. 

(agiellenews.it)

Patronati

Tagli ai Patronati: a rischio la funzione sociale dei Patronati

Insieme agli oltre 600 trentini che sono intervenuti alla grande manifestazione della Cgil di sabato 25 ottobre, c’era anche il direttore dell’Inca di Trento, Simonetta Suaria, che intervistata dalla testata “Il Trentino”, ha sottolineato come la Cgil “abbia voluto mettere al centro dell’iniziativa i lavoratori “invisibili”, i più deboli perché anche a loro bisogna dare risposte concrete e bisogna farlo al più presto perché ogni giorno che passa è un giorno perso. E anche le tutele sociali si deteriorano – spiega la Suaria – non c’è solo  la creazione di posti di lavoro, ma anche la difesa delle tutele sociali. In questo senso il governo con la legge di stabilità sta tagliando il 35% dei trasferimenti pubblici ai Patronati che rischiano di dover chiudere o licenziare. Il patronato – prosegue il direttore dell’Inca di Trento – è in tutto e per tutto un servizio di pubblica utilità che garantisce servizi gratuiti ai più deboli, dai disoccupati ai pensionati. Qui sta la funzione sociale del patronato, dove i lavoratori possano effettuare dalle domande di disoccupazione al calcolo della pensione, garantendo un risparmio tangibile all’Inps che se dovesse rilevare tutti gli sportelli aperti sul territorio dai patronati, spenderebbe enormi risorse. Per questo – conclude Suaria – qui a Roma chiediamo al governo di rivedere questa scelta inutile anche attraverso una raccolta di firme tra i cittadini italiani, da Bologna a Palermo”.