Archivi giornalieri: 8 ottobre 2014

Visite mediche durante l’orario di lavoro

La commissione per gli interpelli sulla sicurezza sul lavoro nella nota n. 18/2014 rispondendo ad un quesito sull’effettuazione della sorveglianza sanitaria. In particolare è stato chiesto di sapere se nell’effettuazione delle visite periodiche per il rinnovo dell’idoneità psicofisica all’impiego, la visita vada svolta necessariamente in orario di lavoro oppure se il datore di lavoro ha la facoltà di inviare il lavoratore a visita anche al di fuori del normale orario di servizio e, in quest’ultimo caso, se il tempo impiegato dal lavoratore per effettuare la visita debba o meno essere retribuito con ore di lavoro straordinario.

Secondo la Commissione i controlli medici relativi alla sorveglianza sanitaria sono a carico dell’azienda in tutto e per tutto e, pur se non espressamente previsto dall’art. 41 del T.U. su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, che devono essere eseguiti durante l’attività lavorativa. La Commissione, dunque, esprime il suo parere affinché i controlli sanitari vadano strutturati tenendo ben presenti gli orari di lavoro e la reperibilità dei lavoratori e, ove per giustificate esigenze lavorative, il controllo sanitario sia effettuato in orari diversi, il lavoratore dovrà comunque considerarsi in servizio a tutti gli effetti.

 

Rapporto migrantes

Rapporto Migrantes: oltre 94mila in fuga dall’Italia

Sono più di 94 mila le persone che se ne sono andate dall’Italia solo nell’ultimo anno. Lo denuncia il rapporto Migrantes ”Italiani nel Mondo 2014” presentato oggi. Nel dettaglio, sono oltre 4 milioni e mezzo gli italiani residenti all’estero. Solo nell’ultimo anno ne sono emigrati più di 94 mila.” Nel mondo, segnala il rapporto, sono 4.482.115 i cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all”Estero) al 1° gennaio del 2014. L’aumento in valore assoluto rispetto al 2013 è di quasi 141 mila iscrizioni, il 3,1% nell’ultimo anno. La maggior parte delle iscrizioni sono per espatrio (2.379.977) e per nascita (1.747.409). Nel 2013 si sono trasferiti all’estero 94.126 italiani – nel 2012 sono stati 78.941 – con un saldo positivo di oltre 15 mila partenze, una variazione in un anno del +16,1%.

Il rapporto ha tracciato anche l’identikit dell’italiano che se ne va. Nella maggior parte dei casi si è trattato di uomini sia nel 2013 (56,3%) che nel 2012 (56,2%), non sposati nel 60% dei casi e coniugati nel 34,3%; la classe di età più rappresentata è quella dei 18-34 anni (36,2%). A seguire quella dei 35-49 anni (26,8%) a riprova di quanto evidentemente la recessione economica e la disoccupazione siano le effettive cause che spingono a partire. I minori sono il 18,8% e di questi il 12,1% ha meno di 10 anni.

Il Regno Unito, con 12.933 nuovi iscritti all’inizio del 2014, è il primo Paese verso cui si sono diretti i recenti migranti italiani con una crescita del 71,5% rispetto all’anno precedente. Seguono la Germania (11.731, +11,5% di crescita), la Svizzera (10.300, +15,7%), e la Francia (8.402, +19,0%). 

“Dall’Italia dunque – si legge nel rapporto – non solo si emigra ancora, ma si registra un aumento nelle partenze che impone nuovi interrogativi e nuovi impegni. Ed è questo l’impegno che la Fondazione Migrantes si è imposta soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi e dell’incremento numerico degli spostamenti che riguardano oggi migliaia di giovani, mediamente preparati o altamente qualificati, con qualifiche medio alte o privi di un titolo di studio”.

“Resta, inoltre, prioritario il rinnovo degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero e l’effettivo ripensamento, in termini di migliore razionalizzazione, degli interventi a favore dei connazionali fuori dei confini italiani sia per il loro sostegno se in condizione di deprivazione e disagio, che per la promozione della lingua, della cultura italiana e del made in Italy all’estero e per le opere di internazionalizzazione”, conclude il rapporto.

08/10/2014 09.13
 
 
 

MONTANARU E LA LINGUA SARDA

MONTANARU E LA LINGUA SARDA

di Francesco Casula

Posted on 8 ottobre 2014

 

MONTANARU E LA LINGUA SARDA

di Francesco Casula

Sabato 11 ottobre prossimo a Norbello (ore 18, Sala del Consiglio comunale) organizzato da Comune, dall’Ufficio della lingua sarda e dalla Biblioteca comunale si terrà il Convegno:

Una die pro amentare a Montanaru.

Una parte della mia relazione la dedicherò a “Montanaru e la lingua sarda”

 

Antioco Casula-Montanaru, al di là della sua funzione letteraria e poetica vede, nella lingua sarda, anche una funzione civile, educativa e didattica. Ecco cosa scrive nel suo Diario: “…il diffondere l’uso della lingua sarda in tutte le scuole di ogni ordine e grado non è per gli educatori sardi soltanto una necessità psicologica alla quale nessuno può sottrarsi, ma è il solo modo di essere Sardi, di essere cioè quello che veramente siamo per conservare e difendere la personalità del nostro popolo. E se tutti fossimo in questa disposizione di idee e di propositi ci faremmo rispettare più di quanto non ci rispettino”.

E ancora: “Spetta a noi maestri in primo luogo di richiamare gli scolari alla conoscenza del mondo che li circonda usando la lingua materna”.

Si tratta – come ognuno può vedere – di una posizione avveduta, sul piano didattico, culturale ed educativo e moderna. Oggi infatti  linguisti e glottologi come tutti gli studiosi delle scienze sociali: psicologi e pedagogisti, antropologi e psicanalisti e persino psichiatri sono unanimemente concordi nel sostenere l’importanza della lingua materna: per intanto per lo sviluppo equilibrato dei bambini. Secondo gli studiosi infatti il Bilinguismo, praticato fin da bambini, sviluppa l’intelligenza e costituisce un vantaggio intellettuale non sostituibile con l’insegnamento in età scolare di una seconda lingua, ad esempio l’inglese. Nell’apprendimento bilingue entrano in gioco fattori di carattere psico- linguistico di grande portata formativa, messi in evidenza da appropriati e rigorosi studi e ricerche. Tutto ciò, soprattutto con il Bilinguismo a base etnica.

Lingua materna che significa identità, e l’Identità come lingua si fa parola e la parola si fa scrittura che chiama i sardi all’unione, non solo con il sentimento ma con l’autocoscienza:quello di appartenere alla stessa terra-madre. “Per difendere – dice Montanaru –  la personalità del nostro popolo”

Un’identità mai del tutto compiuta e conclusa, ma da completare in continuum, attingendo alle peculiari risorse spirituali, morali e materiali della tradizione, purgandole delle scorie inutili o addirittura maligne: e ciò non può però significare un incantamento romantico del passato, una sterile contemplazione per ridursi e rispecchiarsi in se stessi o per chiudersi nelle riserve

Una lingua che non resta dunque immobile – come del resto l’identità di un popolo – come fosse un fossile o un bronzetto nuragico, ma si “costruisce“ e si “ricostruisce” dinamicamente nel tempo, si confronta e interagisce, entrando nel circuito della innovazione linguistica, stabilendo rapporti di interscambio con le altre lingue. Per questo concresce all’agglutinarsi della vita culturale e sociale: come già sosteneva Gramsci.

In tal modo la lingua, non è solo mezzo di comunicazione fra individui, ma è il modo di essere e di vivere di un popolo, il modo in cui tramanda la cultura, la storia, le tradizioni.

E comunque in quanto strumento di comunicazione è capace di esprimere tutto l’universo culturale, compreso il messaggio politico, scientifico, e non solo dunque – come purtroppo ancora  oggi molti pensano e sostengono – contos de foghile!

Ma la posizione di Montanaru in merito alla lingua sarda emerge ancor più nella polemica che ebbe con tale Anchisi. Nel 1933 il poeta desulese pubblicò Sos cantos de sa solitudine che riscosse un buon successo. Nacque ben presto una pesante polemica con Gino Anchisi, giornalista collaboratore dell’Unione Sarda, il quale dopo aver sostenuto che, bravo com’era, Casula doveva scrivere in italiano anziché in sardo, al mancato assenso del poeta richiese il rispetto della legge che imponeva l’uso esclusivo della lingua italiana; Anchisi ottenne perciò la censura di Casula dai giornali isolani, lasciando peraltro apparire che il poeta non avesse risposto. Aveva invece risposto, sostenendo che il risveglio culturale della Sardegna poteva nascere solo dal recupero della madre lingua.

Nella replica Montanaru farà infatti, in merito al Sardo, una serie di osservazioni estremamente interessanti e in qualche modo profetiche: ricorderà infatti che “la lingua dei padri” sarebbe diventata la “lingua nazionale dei Sardi” perché “non si spegnerà mai nella nostra coscienza il convincimento che ci vuole appartenere a una etnia auctotona”. L’interesse di queste affermazioni è duplice: da una parte auspica, prevede e desidera una sorta di “lingua sarda nazionale unitaria”, dall’altra ancòra la stessa all’etnia auctotona sarda. Si tratta di posizioni, culturali, linguistiche e politiche estremamente attuali che saranno sviluppate negli anni ’70 dall’algherese Antonio Simon Mossa, il teorico dell’indipendentismo-federalismo moderno.

Rassegna stampa del 08/10/2014

Nota di servizio: come già comunicato a suo tempo, la rassegna stampa sul sito istituzionale della Regione Sardegna non comprende articoli de la Nuova Sardegna a seguito di un espresso divieto di riproduzione.
anno precedentemese precedente
Ottobre 2014
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31
Se hai problemi di visualizzazione dei file PDF scarica l’ultima versione di Adobe Acrobat.

ricerca avanzata
Rassegna stampa del 08/10/2014

Rassegna.it

Newsletter del 08/10/2014

Indennità disoccupazione ai precari: «Ragionare su tutele universali» (07/10/2014 17:58)

  La conferenza stampa di Nidil e Flc sul caso dei co.co.co. della scuola, assegnisti di ricerca e dottorandi, ai quali l’Inps aveva chiesto la restituzione delle indennità di disoccupazione. Poi lo stop alle richieste. “Ora tutele universali per tutti”

Blocco contratti sicurezza: Fp a Madia, no guerra tra poveri(07/10/2014 17:52)

Cgil Toscana, da 8/10 scioperi e presidi in tutta la Regione(07/10/2014 17:45)

Call center: Slc, Accenture e Bt carnefici, governo inetto(07/10/2014 16:59)

Jobs Act, i dubbi dei precari: dove sono le tutele? (07/10/2014 16:58)

  L’analisi dell’Associazione 20 maggio, che rappresenta oltre 12.000 giovani, precari e professionisti. Le Deleghe sul mercato del lavoro. Sui contratti il testo è pieno di “ambiguità”, e c’è allarme per la cancellazione dei contratti a progetto

Jobs Act: Gabrielli (Filcams), non risolve i problemi dei nostri settori (07/10/2014 16:49)

Gabrielli (Filcams): il 17 ottobre primo coordinamento lavoratori basi Nato (07/10/2014 16:41)

Cgil Venezia: eletta nuova segreteria (07/10/2014 15:30)

Jobs Act: Cgil, assemblee e scioperi aziendali contro fiducia(07/10/2014 13:36)

Jobs Act: metalmeccanici, domani scioperi a Forlì (07/10/2014 13:27)

  Iniziative Fiom-Uilm

Italia Lavoro: Nidil Cgil, 70 precari a rischio in Sicilia (07/10/2014 13:18)

Foggia, sit-in lavoratori cooperativa Futura (07/10/2014 13:04)

25 ottobre: Cgil Sicilia, segnale anche per Crocetta (07/10/2014 12:44)

  In migliaia a Roma

Salerno: 8/10 assemblea lavoratori Provincia con Camusso(07/10/2014 12:00)

Sicilia: minacce a pg Scarpinato, solidarietà Cgil (07/10/2014 11:44)

Akhela (Ca): Fiom, badge disabilitati a chi ha scioperato(07/10/2014 11:41)

Camusso: non siamo nell’angolo, il lavoro vuole risposte(07/10/2014 10:42)

Camusso: da Renzi nessuna apertura, il 25 in piazza (07/10/2014 10:25)

  Il segretario Cgil al termine del confronto con il premier: l’unica novità è che ci saranno nuovi incontri, ma sui contenuti il giudizio non cambia. Totale dissenso sull’articolo 18. Confermata la manifestazione del 25 ottobre a piazza San Giovanni

Per un lavoro dignitoso (07/10/2014 09:28)

  Il 7 ottobre la confederazione internazionale dei sindacati (Ituc) celebra il “World day for decent work”. Quattro assi portanti: rispetto dei diritti fondamentali, libertà di scelta, salute e sicurezza, libertà di organizzazioneL.TARTAGLIA

Renzi chiede fiducia ai sindacati (07/10/2014 09:18)

  Il premier a confronto con Cgil, Cisl e Uil su riforme, ammortizzatori sociali e vertenze. Lanciato lo slogan delle tre “T” da salvare: Termini Imerese, Taranto e Terni. Nella legge di stabilità 1,5 miliardi in più per estendere gli ammortizzatori

Rassegna stampa del 08/10/2014

Rassegna stampa
Nota di servizio: come già comunicato a suo tempo, la rassegna stampa sul sito istituzionale della Regione Sardegna non comprende articoli de la Nuova Sardegna a seguito di un espresso divieto di riproduzione.
anno precedentemese precedente
Ottobre 2014
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31
Se hai problemi di visualizzazione dei file PDF scarica l’ultima versione di Adobe Acrobat.

ricerca avanzata
Rassegna stampa del 08/10/2014