Il risarcimento per i detenuti è legge
E’ stato pubblicato il 20 agosto sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che prevede un risarcimento per tutti quei detenuti che abbiano subito un trattamento inumano e degradante ai sensi dell’art. 3 della Convezione Europea dei Diritti dell’Uomo. “Quando lo stato viola la dignità umana di qualunque persona, è legittimo che debba essere risarcita”, ha dichiarato in un comunicato l’Associazione Antigone. “Si tratta di una legge importante – prosegue – che prevede un risarcimento per chi ha subito un trattamento inumano e degradante. Speriamo serva anche a fare in modo che in futuro non si ritorni ad una situazione di sovraffollamento ingestibile”.
“La stagione delle riforme ora non deve chiudersi. Basta poco perché si torni ad una situazione grave che metta a rischio i diritti dei detenuti – continua -. Ricordiamo che sono ancora migliaia le persone in più nelle carceri rispetto ai posti disponibili, per questo – conclude il comunicato di Antigone – che si arrivi presto alla nomina del capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Un capo che parli la lingua della legalità, della dignità e della non violenza affinché casi come quello avvenuto a Rossano Calabro negli ultimi giorni – e denunciato da una deputata del PD – dove persone erano costrette a vivere in isolamento tra i loro escrementi non si verifichino più”.
Nelle settimane scorse Antigone aveva predisposto dei modelli per la presentazione delle istanze di ricorso per chi ha subito un trattamento inumano e degradante perché costretto a vivere in una cella con meno di 3 mq. di spazio. I ricorsi possono essere presentati sia da chi è ancora detenuto sia da ex detenuti. La legge prevede uno sconto di pena di un giorno ogni dieci scontati in celle con meno di 3 mq. di spazio e un risarcimento di 8 euro al giorno per chi non è più in stato di detenzione.
da Redattore sociale