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Sono 45.000 e non 10.000, come previsto dal governo, i lavoratori in mobilità che dovrebbero poter beneficiare della pensione sulla base dei requisiti precedenti all’entrata in vigore della Legge del 30/07/2010 n. 122,’ che introducendo le ”finestre mobili” ha di fatto prolungato l’età pensionabile.
Ne danno notizia Fulvio Fammoni e Vera Lamonica, segretari confederali della Cgil. Secondo i due sindacalisti, durante la riunione di oggi del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps è stato presentato un monitoraggio, svolto dall’Istituto sulla base delle indicazioni di legge, secondo cui sono poco meno di 45.000 le persone in possesso dei requisiti”.
”Bisogna rimediare urgentemente – avverte la Cgil – per evitare che già dalla prima finestra utile (1° luglio) ci siano lavoratori che non abbiano ne’ la pensione nè il sostegno al reddito dato dalla mobilita”’.
A questo punto, secondo Cgil, bisogna urgentemente: ampliare la platea dei beneficiari della deroga e intanto dare immediato corso al prolungamento dell’indennità di sostegno al reddito, affermando da subito che i finanziamenti saranno previsti anche per gli anni successivi. ”Quarantacinquemila infatti sono i lavoratori in mobilità sulla base di accordi stipulati un anno fa, (30/04/2010 come prevede la legge) ma ad oggi – affermano dal sindacato – sono molti di più coloro che si troveranno in una posizione di scopertura e che non possono essere lasciati in questa incertezza”.
(ANSA).