UE – Congedi parentali in salita

> 22-10-2010

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Un piccolo passo per le donne, un grande passo per i papà

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L’Europa va avanti nel suo obiettivo: quello di rendere più semplice per i cittadini il rapporto tra vita lavorativa e vita familiare. Perché quest’ultima, intesa come maternità, non deve essere avvertita come un fardello per i sistemi sociali nazionali, ma come un investimento per il futuro. Ieri, infatti, il Parlamento Europeo ha approvato, con 390 voti a favore e 192 contro, l’allungamento del congedo di maternità minimo, portandolo da 14 a 20 settimane, tutte remunerate al 100% dell’ultimo stipendio mensile o della retribuzione mensile media.

L’Aula ha approvato anche l’introduzione di un congedo di paternità remunerato di almeno due settimane. Per i Paesi che hanno già un congedo parentale, cioè per entrambi i genitori, è stato approvato un emendamento secondo il quale le ultime 4 settimane vengono considerate come congedo di maternità, remunerate almeno al 75%. Come sempre, gli Stati membri sono liberi di introdurre misure di congedo ancora più favorevoli a quelle previste dalla direttiva. Il testo approvato dal Parlamento va comunque oltre le proposte della Commissione Europea che prevedevano un congedo minimo di 18 settimane, a stipendio pieno per le prime 6.

Sono stati, infine, approvati emendamenti che proibiscono il licenziamento delle donne dall’inizio della gravidanza fino ad almeno il sesto mese dopo la fine del congedo di maternità. E quando il congedo finisce le donne devono tornare al loro impiego precedente o ad un posto equivalente, con la stessa retribuzione, categoria professionale e responsabilità di prima del congedo.

UE – Congedi parentali in salitaultima modifica: 2010-10-25T10:30:23+02:00da vitegabry
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