Archivi giornalieri: 13 maggio 2024

Già 5 i decreti legge omnibus convertiti in legge nel 2024

Già 5 i decreti legge omnibus convertiti in legge nel 2024

I decreti convertiti in legge nel corso della XIX legislatura distinti tra omogenei e omnibus

GRAFICO
DESCRIZIONE

Dall’inizio della legislatura sono stati già 50 i decreti legge emanati dal governo Meloni e convertiti dal parlamento. Di questi 20 (il 40%) sono considerabili come decreti omnibus. Ma oltre ad essere numerosi si tratta anche di atti particolarmente importanti. Di questi 20 in effetti ben 14 sono classificati come atti chiave su Openparlamento. A riprova di questo è interessante osservare come solo 3 decreti omnibus siano stati approvati senza alcun voto di fiducia. Al contrario in 6 casi è stata posta la fiducia in una delle due camere e 11 volte in entrambe.

DA SAPERE

Il grafico rappresenta il totale dei decreti approvati dal governo Meloni e convertiti in legge distinguendo tra quelli considerabili come omogenei e i cosiddetti “omnibus”. La classificazione di un decreto legge come omnibus è a cura della redazione di openpolis sulla base delle analisi dei comitati per la legislazione di camera e senato. Il decreto aiuti ter non è incluso perché, per quanto approvato nell’attuale legislatura, è di iniziativa del governo Draghi.

 

Il decreto Pnrr quater e gli altri omnibus di inizio 2024 Governo e parlamento

Il decreto Pnrr quater e gli altri omnibus di inizio 2024 Governo e parlamento

Negli scorsi giorni si è molto discusso dell’introduzione all’interno del decreto Pnrr quater di una norma relativa al tema dell’aborto. Purtroppo però è molto frequente che nei decreti vengano inserite norme del tutto estranee all’oggetto del provvedimento.

 

La scorsa settimana è stata pubblicata in gazzetta ufficiale la legge di conversione del decreto Pnrr quater. Malgrado l’importanza del provvedimento per diversi aspetti del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il dibattito politico si è concentrato sull’approvazione di un emendamento sui servizi nei consultori. L’articolo introdotto si inserisce quindi nella disciplina che regola l’aborto, una materia particolarmente sensibile da un punto di vista politico, che peraltro ha ben poco a che fare con l’oggetto del decreto in conversione.

D’altronde, come denunciamo da anni, il ricorso sempre più frequente ai decreti legge supera spesso i limiti che sarebbero previsti dall’ordinamento.

I decreti legge sono atti aventi forza di legge emanati dall’esecutivo e immediatamente efficaci. Dovrebbero affrontare situazioni straordinarie e urgenti ma spesso sono utilizzati per questioni politiche. Vai a “Che cosa sono i decreti legge”

Da un lato infatti la costituzione stabilisce che i decreti legge dovrebbero essere limitati a “casi straordinari di necessità e di urgenza” (articolo 77). Dall’altro la legge 400/1988 (articolo 15) stabilisce che “il loro contenuto deve essere specifico, omogeneo e corrispondente al titolo”Quando questo non avviene ci troviamo di fronte a quelli che vengono definiti decreti omnibus.

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Il ricorso ai decreti omnibus è da sempre considerato una cattiva pratica tuttavia, come abbiamo visto in un recente approfondimento, con la sentenza 251/2023 la corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una norma estranea alla materia principale del decreto, inserita nel corso della sua conversione in legge.

Il ricorso ai decreti omnibus nella XIX legislatura

Dall’inizio della legislatura sono stati già 50 i decreti legge emanati dal governo Meloni e convertiti dal parlamento. Il ricorso eccessivo a questo strumento non è certo una specificità dell’attuale esecutivo, ma piuttosto una dinamica che caratterizza l’attività legislativa da ormai molti anni.

Resta il fatto però che l’esecutivo in carica è quello che ne ha fatto un uso più frequente, almeno negli ultimi 15 anni. Come se non bastasse poi il 40% dei decreti convertiti in legge sono appunto decreti omnibus.

20 i decreti omnibus convertiti in legge nella XIX legislatura.

Ma oltre ad essere numerosi si tratta anche di atti particolarmente importanti. Di questi 20 in effetti ben 14 sono classificati come atti chiave su Openparlamento. A riprova di questo è interessante osservare come solo 3 decreti omnibus siano stati approvati senza alcun voto di fiducia. Al contrario in 6 casi è stata posta la fiducia in una delle due camere e 11 volte in entrambe.

17 i decreti omnibus per cui è stato necessario ricorrere ad almeno un voto di fiducia.

Il ricorso ai decreti omnibus peraltro non accenna a diminuire, anzi. Basti considerare che nel 2024 ne sono già stati convertiti in legge 5.

Eppure, dopo la recente sentenza della corte costituzionale, questo fenomeno non rappresenta più solo una pratica deprecabile. Il rischio infatti è che questi provvedimenti possano essere considerati illegittimi dalla consulta, quantomeno nelle parti estranee alla materia principale del testo. Un elemento che crea una condizione di incertezza sull’effettiva stabilità delle norme.

I decreti omnibus e l’intervento parlamentare

Talvolta i decreti omnibus sono tali già dal momento in cui vengono emanati dal consiglio dei ministri. Altre volte invece è il parlamento, nel corso del processo di conversione in legge, a introdurre elementi estranei alla natura del provvedimento.

D’altronde questo può essere considerato, almeno in parte, come un effetto collaterale dell’alto numero di decreti legge emanati dal governo. Detta pratica infatti costringe il parlamento a dedicare gran parte della sua attività alla conversione in legge dei decreti nei tempi previsti. Questo perché la costituzione stabilisce che se non vengono convertiti entro 60 giorni i decreti perdono di efficacia. E non solo da quel momento, ma fin dalla loro emanazione.

La discussione nelle commissioni e in aula, durante l’iter di conversione in legge dei decreti, rappresenta dunque il momento in cui i parlamentari possono dire la loro, proponendo e adottando degli emendamenti.

1.588 gli emendamenti adottati nel corso della conversione in legge dei decreti omnibus.

Questi possono modificare il testo, per migliorarlo o aggiungerne delle parti attraverso nuovi commi o nuovi articoli. Il problema sorge quando le novità riguardano temi estranei a quelli del decreto.

Analizzando i testi dei decreti omnibus in effetti emerge che gran parte dei loro articoli sono stati inseriti al momento della conversione in legge. In molti casi in effetti sono più questi che non quelli previsti inizialmente dal governo.

i decreti legge omnibus in cui sono più gli articoli inseriti in fase di conversione di quelli inizialmente previsti.

Quasi sempre inoltre gli articoli inseriti in un secondo momento rappresentano almeno il 20% del totale.

GRAFICO
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DA SAPERE

Il grafico rappresenta i decreti legge cosiddetti “omnibus” del governo Meloni che hanno già concluso l’iter parlamentare di conversione indicando il numero di articoli di cui era composto l’atto al momento della sua emanazione e subito dopo la conversione in legge. La classificazione di un decreto legge come omnibus è a cura della redazione di openpolis sulla base delle analisi dei comitati per la legislazione di camera e senato. Il decreto aiuti ter non è incluso perché, per quanto approvato nell’attuale legislatura, è di iniziativa del governo Draghi.

FONTE: Openparlamento
(ultimo aggiornamento: martedì 30 Aprile 2024)

 

Certo non tutti gli articoli aggiunti dal parlamento sono estranei alla materia. Dati così consistenti tuttavia evidenziano chiaramente il problema. I decreti legge dovrebbero servire a intervenire con urgenza su un tema specifico. Per tutte le altre esigenze, per quanto importanti, la via maestra dovrebbe essere quella delle leggi ordinarie.

Gli omnibus convertiti in legge nel 2024

Come anticipato, nel 2024 sono già 5 i decreti omnibus convertiti in legge dal parlamento.

Il primo è il decreto sicurezza energetica e fonti rinnovabili che già nella sua formulazione iniziale includeva anche 2 articoli estranei all’oggetto del provvedimento: uno in materia di gestione dei rifiuti radioattivi e l’altro sul riutilizzo dei materiali di dragaggio. Al corpo iniziale del provvedimento poi il parlamento ha aggiunto altri 15 articoli tra cui alcuni che difficilmente possono essere considerati in linea con la materia. Infatti si trovano articoli su: misure a sostegno dell’edilizia privata (art.4 quater), sostegno del movimento sportivo italiano (art.14 bis), acque reflue urbane (art.14 ter) e ciclo dei rifiuti nella regione Sicilia (art.14 quater).

Interessante poi è il caso del decreto milleproroghe 2024. Da una parte infatti si potrebbe pensare che un atto di questo tipo rappresenti un omnibus per sua stessa natura. In realtà la corte costituzionale ha chiarito come la proroga dei termini rappresenti di per sé una ratio unitaria (sentenza 22/2012). Malgrado questo il provvedimento emanato dal governo presenta anche norme sulla ripartizione di risorse pubbliche fra le agenzie di stampa.

Il decreto sulle aziende di carattere strategico, invece, risultava omogeneo nella sua prima versione, composta di solo 5 articoli. Con il passaggio parlamentare però gli articoli sono diventati 12 e uno in particolare risulta chiaramente estraneo alla norma originaria. Si tratta dell’articolo 4-quater che amplia l’area territoriale di competenza dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale.

Anche il decreto elezioni 2024 adottava inizialmente una ratio unitaria. Con il passaggio parlamentare però sono stati aggiunti altri 9 articoli tra cui uno relativo al trattamento dei consiglieri circoscrizionali (art. 4 quinquies).

Infine il decreto Pnrr quater contenente misure per garantire la tempestiva attuazione degli interventi del Pnrr, anche attraverso il rafforzamento della capacità amministrativa. Questo decreto si caratterizza sin dal principio come provvedimento governativo a contenuto plurimo. Le norme contenute dunque, pur nella loro eterogeneità, mantengono un’unitarietà sotto il profilo dello scopo. O almeno questo vale per una parte degli articoli. Altri invece riguardano l’autostrada Pedemontana (art. 8), l’accoglienza dei profughi ucraini (art. 9), le imprese artigiane (art. 12), la società PagoPA (art. 20), l’albo dei periti presso il tribunale (art. 22), l’esonero contributivo per lavoro domestico (art. 29) e la realizzazione delle strutture di accoglienza di migranti in Albania (art. 32).

Ma anche con il passaggio parlamentare sono state introdotte ulteriori disposizioni estranee alla natura del provvedimento. Tra queste il comitato per la legislazione del senato ne evidenzia in particolare 2: l’articolo 15 bis che introduce misure urgenti per assicurare la continuità dei servizi educativi e scolastici dell’infanzia e l’articolo 44 quinquies relativo a norme in materia di servizi nei consultori.

Foto: palazzo Chigi (senato – X)

 

2. Gli equilibri politici del governo Meloni

2. Gli equilibri politici del governo Meloni

Gli equilibri nel sottogoverno

Nella scelta di ministri, viceministri e sottosegretari, ogni governo deve valutare diversi fattori, tra cui non ultimo l’equilibrio politico delle forze di maggioranza.

In un precedente approfondimento avevamo visto il diverso peso che hanno Fratelli d’Italia (FdI), Lega e Forza Italia (FI) all’interno del consiglio dei ministri. Con la nomina dei sottosegretari e dei viceministri tuttavia, si aggiungono nuovi elementi che vale la pena di rilevare.

Quello che emerge da una prima analisi è che, già considerando solo i ministri, gli esponenti di Fratelli d’Italia rappresentavano una maggioranza consistente (10 su 25 tra cui 5 indipendenti). Includendo nel conto anche i componenti del cosiddetto sottogoverno (4 viceministri e 15 sottosegretari) tale predominanza cresce piuttosto che ridursi.

44,6% la quota di esponenti di Fratelli d’Italia nell’esecutivo, considerando anche viceministri e sottosegretari.

Al secondo posto troviamo la Lega con 16 esponenti tra cui 5 ministri e 2 viceministri, mentre al terzo Forza Italia con 13, di cui anche in questo caso 5 ministri e 2 viceministri. Rappresentanza infine anche per Noi moderati con 2 sottosegretari.

Nella scelta dei ministri, in 5 casi la maggioranza si è rivolta a delle personalità indipendenti. Per i sottosegretari però la squadra di governo è stata completata scegliendo solo figure di partito. Anche nel primo caso comunque è bene tener presente che, avendo questi accettato di far parte di un governo fortemente politico, non si può parlare propriamente di “tecnici”, quanto piuttosto di personalità d’area non direttamente ricollegabili a uno specifico partito della coalizione.

Questa prevalenza dei sottosegretari di Fratelli d’Italia peraltro si esprime in particolare nei ministeri con portafoglio, dove questi raggiungono il 48,5%. Al contrario presso la presidenza del consiglio quelli appartenenti a FdI sono solo 3, ovvero il 42,9%. D’altronde qui, oltre alla stessa presidente Meloni, FdI conta già 4 ministri senza portafoglio. Ai 3 sottosegretari alla presidenza del consiglio di FdI peraltro sono attribuite deleghe importanti. Alfredo Mantovano infatti è il sottosegretario verbalizzante, Alessio Butti si occuperà di innovazione tecnologica, un settore a cui era destinato un ministro senza portafoglio fino allo scorso governo, e Giovanbattista Fazzolari dell’attuazione del programma.

La scelta dei viceministri

Quanto ai viceministri il nuovo governo ha deciso di attribuire questo ruolo a 8 sottosegretari, su un massimo di 10 previsto dalla legge. In questo caso sono esattamente la metà i viceministri espressione di Fratelli d’Italia, ovvero Maurizio Leo viceministro all’economia, Edmondo Cirielli agli esteri, Maria Teresa Bellucci al lavoro e Galeazzo Bignami alle infrastrutture.

i viceministri nominati al dicastero delle infrastrutture.

In maniera del tutto particolare, al ministero delle infrastrutture è stato nominato un altro viceministro, questa volta della Lega, ovvero Edoardo Rixi. La cosa appare piuttosto inusuale non solo perché non è frequente che si nominino 2 viceministri nello stesso dicastero, ma anche perché in questo caso il ministro delle infrastrutture è un altro leghista, anzi il segretario stesso del partito Matteo Salvini. A parte Rixi poi la Lega conta un altro viceministro, ovvero Vannia Gava alla sicurezza energetica.

Come la Lega anche Forza Italia conta 2 viceministri: Valentino Valentini allo sviluppo economico e Francesco Paolo Sisto alla giustizia. Una scelta quest’ultima che sembra voler ricucire almeno in parte le divergenze emerse nella fase della scelta dei ministri, quando Forza Italia aveva molto insistito perché fosse attribuito a un suo esponente questo dicastero.

I politici nei ministeri

A parte ovviamente la presidenza del consiglio, il ministero con più incarichi di direzione politica (ministri, viceministri e sottosegretari) è quello dell’economia. Qui infatti oltre al ministro Giorgetti (Lega) si trova un viceministro di Fratelli d’Italia (Maurizio Leo) e un sottosegretario rispettivamente per Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

Segue il ministero delle infrastrutture che come abbiamo visto è l’unico ad avere due viceministri (Lega e FdI) oltre a un sottosegretario (FI). I ministeri dello sviluppo economico, della giustizia e degli esteri invece hanno un viceministro e due sottosegretari ciascuno. Tre sottosegretari ma nessun viceministro invece nei ministeri della cultura e dell’interno.

Tra i tre principali partiti della maggioranza, Fratelli d’Italia è l’unico che dispone di almeno un esponente in ogni ministero.

La Lega invece ha almeno un ministro o un sottosegretario in 11 dei 15 ministeri più la presidenza del consiglio, mentre Forza Italia in 9. Anche in questo caso dunque Forza Italia appare come la più sfavorita tra le 3 principali forze di maggioranza, nonostante abbia ottenuto praticamente gli stessi consensi della Lega alle ultime elezioni.

Escludendo però il ministero del Turismo, che oltre alla ministra Santanché di Fratelli d’Italia non ha sottosegretari, e quello della salute in cui il ministro non è espressione di un partito e l’unico sottosegretario è di Fratelli d’Italia, si può dire che Forza Italia sia rimasta esclusa dai ministeri dell’interno, dell’Istruzione, della cultura, del lavoro e delle politiche agricole.

Allo stesso modo invece la Lega risulta esclusa dai ministeri dell’università, della difesa e degli esteri, un dicastero quest’ultimo dove Forza Italia conta invece sia il ministro che un sottosegretario.

Foto: Governo.it

 

Beata Vergine Maria di Fatima

 

Beata Vergine Maria di Fatima


Nome: Beata Vergine Maria di Fatima
Titolo: Apparizione
Ricorrenza: 13 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Sito ufficiale:www.fatima.pt
Era il 13 maggio 1917 quando Lucia, Francesco e Giacinta, tre ragazzi di 10, 9 e 7 anni di un paesino di nome Fatima in Portogallo, videro su un leccio «una signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole».

Lucia Francesco e Giacinta

Il suo volto era molto bello, dalle mani giunte in atto di preghiera pendeva il rosario. La bianca Signora chiese ai ragazzi di tornare in quel luogo ogni tredici del mese da maggio a ottobre. Nel corso delle apparizioni, sei in totale, la Vergine, tramite i ragazzi, invitò pressantemente gli uomini alla preghiera, alla conversione e alla penitenza.

La Madonna rivelò inoltre tre segreti da far conoscere a tempo opportuno. I primi due riguardavano i ragazzi stessi, due dei quali, Francesco e Giacinta, furono presto chiamati alla casa del Padre. Il terzo segreto, invece, venne messo per iscritto da suor Lucia nel 1944 e venne reso pubblico nell’anno 2000 per volontà di Giovanni Paolo II, che all’intercessione della Madonna di Fatima attribuiva la sua sopravvivenza all’attentato del 13 maggio 1981.

Attentato a Papa Giovanni Paolo II

Secondo quanto scriveva suor Lucia nel suo libro I ricordi, la Madonna fece vedere ai ragazzi l’orrore dell’inferno per mostrare il pericolo che incombeva sugli uomini. Vi si poteva sfuggire diffondendo nel mondo la devozione al cuore immacolato di Maria, che sconfiggerà i persecutori della Chiesa che uccidono il Papa, i vescovi, i fedeli.

Il cuore immacolato di Maria è totalmente impregnato dell’atteggiamento di accettazione del piano di Dio. La devozione al cuore immacolato significa accogliere e far proprio il piano di salvezza di Dio. È questo, secondo quanto scrisse l’allora cardinal Ratzinger, il senso vero del segreto e delle apparizioni di Fatima.

Dopo un’approfondito esame da parte del Vescovo Don José Alves Correia da Silva, il 13 ottobre del 1930 le apparizioni di Fatima vengono riconosciute ufficialmente annunciando i seguenti messaggi:

La statua in legno della Madonna è custodita nella cappellina delle apparizioni, scolpita, dietro indicazioni di Lucia, dall’artista portoghese José Ferreira Thedim, nel 1920

Dichiariamo degne di credenza, le visioni dei bambini pastori della Cova da Iria, avvenute nella parrocchia di Fátima, in questa diocesi, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917

Permettiamo ufficialmente il culto della Madonna di Fátima

Nel corso degli anni successivi alle apparizioni furono costruiti una basilica e alcuni conventi, Fatima diventò uno dei più famosi e importanti santuari al mondo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Beata Maria Vergine di Fatima in Portogallo, la cui contemplazione nella località di Aljustrel come Madre clementissima secondo la grazia, sempre sollecita per le difficoltà degli uomini, richiama folle di fedeli alla preghiera per i peccatori e all’intima conversione dei cuori.

Miracolo del Sole

MIRACOLO DEL SOLE

Quello che avvenne il 13 ottobre 1917, rimane uno dei più noti e straordinari eventi mai accaduti nella storia. Reso ancora più memorabile dal fatto che non solo venne preannunciato, ma si verificò sotto gli occhi di migliaia di persone, credenti e non.

La Madonna, che si era manifestata per la prima volta il 13 maggio, quel giorno apparve per la sesta e ultima volta ai tre pastorelli: Lucia dos Santos che aveva appena 10 anni, e ai due suoi cugini, i fratelli Francisco e Jacinta Marto, di 9 e 7 anni. Aveva promesso ai piccoli veggenti un grande miracolo, affinché tutti credessero. La notizia era arrivata ovunque, anche grazie alla rilevanza che l’annuncio aveva avuto sulla stampa portoghese. Al punto che, fin dalla vigilia, gruppi di pellegrini si erano messi in cammino scalzi. Si erano spopolati villaggi, interi paesi e persino città vicine: tutti avevano lasciato case e campagne per dirigersi a Cova da Iria, il luogo delle apparizioni, a pochi passi dalla città di Fatima.

In pieno giorno la vallata era un mare di gente in trepidante attesa: le cronache dell’epoca riferiscono che erano presenti dalle 70 alle centomila persone. I più increduli era arrivati per curiosità, o peggio, per deridere la folla nel caso non ci fosse stato alcun miracolo. Erano presenti anche diversi giornalisti. Esattamente a mezzogiorno le nubi si diradarono e cessò la pioggia battente, che aveva reso la Cova un campo fangoso. In quel momento Lucia gridò: “Silenzio! Silenzio! Viene la Madonna, viene la Madonna!”. Mentre i tre fanciulli contemplavano estatici l’apparizione mariana, ebbe inizio il miracolo annunziato sotto gli occhi sbalorditi delle migliaia di persone presenti. Tutte riferirono di aver visto il disco solare cambiare colore, dimensione e posizione per circa dieci minuti. Cominciò a muoversi velocemente, a roteare, sembrava si dovesse staccare dal cielo e precipitare sulla folla. La gente ammirò quel prodigio guardando i movimenti del sole per minuti senza rimanere accecati. Quanto il disco solare tornò al proprio posto, la folla che aveva gli abiti letteralmente inzuppati di pioggia, si rese conto che indossava vestiti completamente asciutti, così come miracolosamente asciutto era il terreno. I piccoli veggenti videro anche, vicino al sole, Gesù, Maria e San Giuseppe che impartivano la Grande Benedizione sul mondo.

I giornalisti presenti descrissero minuziosamente dell’evento prodigioso cui avevano assistito in prima persona. Insieme a loro, e a tanti fedeli, tra la folla c’erano anche scienziati come José Maria Proenca de Almeida Garrett, professore alla facoltà di Scienze naturali dell’Università di Coimbra. Che raccontò: «Improvvisamente udii il clamore di centinaia di voci (…) e vidi che la folla guardava verso il sole dall’altro lato. Anche io mi sono rivolto verso il punto che richiamava lo sguardo di tutti e potei vedere il sole apparire come un disco chiarissimo, con i contorni nitidi, che splendeva senza offendere la vista. Non poteva essere confuso con il sole visto attraverso una nebbia (che non c’era in quel momento) perché non era né velato né attenuato. A Fatima esso manteneva la sua luce e il suo calore e si stagliava nel cielo con i suoi nitidi contorni (…). La cosa più stupefacente era il poter contemplare il disco solare, per lungo tempo, brillante di luce e calore, senza ferirsi gli occhi o danneggiare la retina. [Durante questo tempo] il disco del sole non rimase immobile: aveva un movimento vertiginoso, [ma] non come lo scintillio di una stella in tutto il suo splendore, perché esso girava su se stesso in folli giravolte. Durante il fenomeno solare che ho appena descritto, avvenne anche un cambiamento di colore nell’atmosfera. Guardando verso il sole, ho notato che tutto stava diventando più scuro. Ho guardato prima gli oggetti più vicini e poi ho esteso il mio sguardo ai campi fino all’orizzonte. Vidi ogni cosa assumere il colore dell’ametista. Gli oggetti intorno a me, il cielo e l’atmosfera, erano dello stesso colore. Ogni cosa, sia vicina che lontana era cambiata, assumendo il colore di un vecchio damasco giallo. La mia stessa mano era di tale colore. Poi, improvvisamente, si udì un clamore, un grido di angoscia prorompere da tutti. Il sole, roteando selvaggiamente, sembrò staccarsi all’improvviso dal firmamento e, rosso come sangue, avanzare minacciosamente verso la terra come per schiacciarci con il suo peso immenso e ardente. Durante quei momenti provai una sensazione veramente terribile. Tutti i fenomeni che ho descritto furono da me osservati in uno stato d’animo calmo e sereno, senza alcun disturbo emotivo. Interpretarli e spiegarli è compito di altri. Debbo dichiarare infine che mai, prima o dopo il 13 ottobre 1917, ho assistito a simili fenomeni atmosferici o solari».

Madonna di Fatima

CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO della B.V. MARIA di FATIMA

Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio.

Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell’amore di Dio e dei fratelli, sull’esempio della tua vita.

In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l’impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore.

Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita.

Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore. Così sia. Ave Maria Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

SUPPLICA ALLA MADONNA DI FATIMA

per il 13 Maggio e il 13 Ottobre ore 12
Madonna di Fatima

O Vergine Immacolata, in questo giorno solennissimo, e in quest’ora memoranda, in cui apparendo per l’ultima volta nelle vicinanze di Fatima a tre innocenti pastorelli, vi dichiaraste per la Madonna del Rosario e diceste d’essere venuta appositamente dal cielo per esortare i cristiani a cambiar vita, a far penitenza dei peccati e a recitare ogni giorno il S. Rosario, noi animati dalla vostra bontà veniamo a rinnovarVi le nostre promesse, a protestarVi la nostra fedeltà e ad umiliarVi le nostre suppliche. Volgete, o Madre amatissima, su di noi il vostro sguardo materno ed esauditeci.

1 – O Madre nostra, nel vostro Messaggio ci avete prevenuti: «Una propaganda empia diffonderà nel mondo i suoi errori, suscitando guerre e persecuzione alla Chiesa. Molti buoni saranno martirizzati. Il S. Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate». Tutto purtroppo si va tristamente verificando. La S. Chiesa, nonostante le immense effusioni di carità sulle miserie accumulate dalle guerre e dall’odio, viene combattuta, oltraggiata, coperta di scherno, impedita nella sua divina missione. I fedeli con parole mendaci, ingannati e travolti nell’errore dai senza Dio. O Madre tenerissima, pietà di tanti mali, date forza alla S. Sposa del vostro Divin Figliolo, che prega, combatte e spera. Confortate il S. Padre; sostenete i perseguitati per la giustizia, date coraggio ai tribolati, aiutate i Sacerdoti nel loro ministero, suscitate anime d’Apostoli; rendete fedeli e costanti tutti i battezzati; richiamate gli erranti; umiliate i nemici della Chiesa; conservate i fervorosi, rianimate i tiepidi, convertite gli infedeli.

2 – O Madre benigna, se l’umanità si è allontanata da Dio, se errori colpevoli e perversioni morali col disprezzo dei divini diritti e l’empia lotta contro il S. Nome, hanno provocato la Divina Giustizia, noi non siamo senza colpa. La nostra vita cristiana non è ordinata secondo gl’insegnamenti della Fede del Vangelo. Troppa vanità, troppa ricerca del piacere, troppa dimenticanza dei nostri eterni destini, troppo attaccamento a ciò che passa, troppi peccati, hanno giustamente fatto gravare su di noi il pesante flagello di Dio. Diradate, o Madre, le tenebre del nostro intelletto, corroborate le nostre fiacche volontà, illuminateci, convertiteci e salvateci.

E pietà vi prenda anche delle nostre miserie, dei nostri dolori e dei nostri disagi per la vita quotidiana. O Madre buona, non guardate i nostri demeriti, ma la materna vostra bontà e venite in nostro soccorso. Otteneteci il perdono dei nostri peccati e dateci il pane per noi e le nostre famiglie: pane e lavoro, pane e tranquillità per i nostri focolari, pane e pace imploriamo dal vostro Cuore materno.

3 – Si ripercuote nell’anima nostra il gemito del Vostro Cuore Materno: «Bisogna che si emendino, che domandino perdono dei peccati, che non offendano più Nostro Signore, che è già tanto offeso. Sì, è il peccato, causa di tante rovine. È il peccato che rende infelici i popoli e le famiglie, che semina di spine e di lacrime il sentiero della vita. O Madre buona, noi qui ai vostri piedi ne facciamo una promessa solenne e fervorosa. Ci pentiamo delle nostre colpe e siamo confusi nel terrore dei mali meritati in vita e nell’eternità. E invochiamo la grazia della S. Perseveranza nel buon proposito. Custoditeci nel vostro Cuore Immacolato per non cadere in tentazione. È questo il rimedio di salvezza che ci avete indicato. «Il Signore per salvare i peccatori, vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato».

Dunque al Vostro Cuore Immacolato Dio ha affidato la salvezza del nostro secolo. E noi in questo Cuore Immacolato ci rifugiamo; e vogliamo che tutti i nostri fratelli erranti e tutti gli uomini vi trovino asilo e salvezza. Sì, o Vergine Santa, trionfate nei nostri cuori e fateci degni di cooperare ai trionfi del vostro Cuore Immacolato nel mondo.

4 – Permetteteci, o Vergine Madre di Dio, che noi rinnoviamo in questo momento la nostra Consacrazione e quella delle nostre famiglie. Sebbene tanto deboli noi promettiamo che lavoreremo, con l’aiuto Vostro, affinché tutti si consacrino al vostro Cuore Immacolato, che specialmente… nostra diventi tutta un trionfo con la Comunione riparatrice nei primi sabati, con la consacrazione delle famiglie dei cittadini, con il Santuario, che dovrà sempre ricordarci le materne tenerezze della vostra Apparizione a Fatima.

E rinnovate su di noi e su questi nostri desideri e voti, quella materna Benedizione che ascendendo verso il Cielo, donaste al mondo.

Benedite il S. Padre, la Chiesa, il nostro Arcivescovo, i sacerdoti tutti, le anime che soffrono. Benedite tutte le nazioni, le città, le famiglie e gli individui che si sono consacrati al Vostro Cuore Immacolato, perché in esso trovino asilo e salvezza. In modo particolare benedite tutti coloro che hanno cooperato all’erezione del Vostro Santuario, e tutti i suoi associati sparsi in Italia e nel mondo, benedite poi con materno amore tutti coloro che disinteressatamente lavorano per la diffusione del Vostro culto e il trionfo al Vostro Cuore Immacolato nel mondo. Amen.

ICONOGRAFIA

L’iconografia la Madonna di Fatima è quasi esclusivamente diffusa attraverso le statuette che sono la riproduzione molto somiglianti a quella originale e le immaginette sacre dedicate alla Vergine.

Statua Madonna di Fatima

Statua Madonna di Fatima

Mentre nelle sculture è riprodotta quasi sempre solo Vergine nei santini vi è Maria insieme a tre pastorelli: Francesco, Giacinta e Lucia.

Santino Madonna di Fatima

Santino Madonna di Fatima
Santino Madonna di Fatima

Santino Madonna di Fatima
Santino Madonna di Fatima

Santino Madonna di Fatima