Pensione anticipata lavori gravosi

Pensione anticipata lavori gravosi, in Gazzetta le regole per la domanda

Modalità di presentazione della domanda di pensione anticipata lavori gravosi e verifica della sussistenza dei requisiti da parte dell’INPS.
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E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 giugno il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 aprile sulle modalità di presentazione delle domande di pensione 2019 con i requisiti degli addetti ai lavori gravosi.

In particolare il presente decreto definisce la procedura di presentazione della domanda di pensione con i benefici dei lavori gravosi; definisce inoltre le modalità di verifica della sussistenza dei requisiti da parte dell’INPS.

Il Decreto è stato emanato in attuazione dell’articolo 1 comma 253 della L. 205/2017 (legge di bilancio 2018). Come indica l’articolo 1, commi 147 e 148, della legge 205/2017, l’opzione per i lavori gravosi della pensione anticipata o per l’Ape Sociale è riservata a tutte le persone che hanno svolto attività gravose per un determinato periodo di tempo.

Lavori gravosi, pensione anticipata e APE social

La normativa sulle pensioni stabilisce che nel 2018 i lavoratori con i requisiti previsti per i cosiddetti lavori gravosi o particolarmente pesanti possono accedere:

  • all’APe sociale: se in possesso di almeno 63 anni e almeno 36 anni di contributi;
  • oppure, se più conveniente, possono accedere alla pensione anticipata al raggiungimento di 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica; in questo caso però devono avere almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età.

A chi spettano le agevolazioni per i lavori gravosi

Il Decreto in oggetto stabilisce che possono presentare la domanda di pensione con i benefici previsti per i lavori gravosi, i lavoratori che si trovino nelle seguenti condizioni:

  1. lavoratori dipendenti con almeno 30 di anzianità contributiva e che svolgono da almeno sette anni nei dieci precedenti il pensionamento le professioni gravose;
  2. lavoratori in possesso di un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni, addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti.

Elenco lavori gravosi

Le attività gravose, inizialmente fissate in 11 categorie sono poi state ampliate a 15 (Decreto Min. Lavoro del 5 febbraio 2018), ecco quali sono:

  1. gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  2. conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  3. conciatori di pelli e di pellicce;
  4. conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  5. conduttori di mezzi pesanti e camion;
  6. personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  7. addetti all’assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza;
  8. insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  9. facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
  10. personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  11. operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  12. siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nel perimetro dei lavori usuranti;
  13. Operai dell’agricoltura, della zootecnia e pesca;
  14. Pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare dipendenti o soci di cooperative;
  15. Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne

Lo svolgimento di lavori gravosi per APE social deve essere attestato dal datore di lavoro tramite modulo Ap116.

Leggi anche: Ape social, AP116

Pensioni lavori gravosi, come fare domanda

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica tramite il sito dell’INPS, con il modello predisposto dall’istituto previdenziale e approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La domanda deve essere corredata dalla dichiarazione del datore di lavoro che attesta:

  1. i periodi di svolgimento delle professioni gravose,
  2. il contratto collettivo applicato,
  3. il livello di inquadramento attribuito,
  4. le mansioni svolte,
  5. il codice professionale ISTAT ove previsto.

In caso di mancata attestazione del datore di lavoro (cessata attività) il lavoratore potrà allegare una autocertificazione.

Accertamenti sui requisiti da parte dell’INPS

Il decreto stabilisce che dopo la presentazione della domanda l’INPS procederà a tutte le verifiche del caso. Se non sarà allegata la dichiarazione del datore di lavoro, ma l’autocertificazione, l’INPS passerà la pratica all’ispettorato del lavoro, che effettuerà le dovute verifiche.

Blocco aumento età pensionabile lavori gravosi

Ricordiamo infine che l’art. 1 comma 147 della legge di bilancio 2018 ha previsto il blocco dell’aumento dal 2019, pari a 5 mesi dell’età pensionabile per i lavoratori con i requisiti degli addetti ai lavori gravosi.  Quindi i requisiti dell’età anagrafica rimangono invariati per il 2019.

Min. Lavoro DECRETO 18 aprile 2018

Alleghiamo infine il DECRETO 18 aprile 2018  del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

DECRETO 18 aprile 2018 Min. Lavoro
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Pensione anticipata lavori gravosiultima modifica: 2018-06-15T17:30:23+02:00da vitegabry
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