Archivi giornalieri: 23 giugno 2018

Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Aumento di ammende e sanzioni riguardanti la sicurezza sul lavoro

Aumento di ammende e sanzioni riguardanti la sicurezza sul lavoro

Posted: 21 Jun 2018 06:30 AM PDT

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha emanato il Decreto Direttoriale n. 12 del 6 giugno 2018, con il quale stabilisce la rivalutazione di ammende e sanzioni riguardanti la sicurezza sul lavoro. Il decreto direttoriale è stato rilasciato in base al Testo Unico in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro, D. lgs. 81/08 e s.m.i. […]

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Riforma del lavoro Di Maio: novità su contratto a termine, incentivi e Cpi

Posted: 21 Jun 2018 03:33 AM PDT

Luigi Di Maio non perde tempo e annuncia alla stampa specializzata che è attualmente allo studio una nuova riforma del lavoro; i primi provvedimenti rientreranno probabilmente già all’interno del Decreto dignità. Nell’intervista rilasciata a ilSole24Ore si parla di reintroduzione della causale nel contratto a termine e riduzione delle proroghe da 5 a 4; rafforzamento dei […]

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Eskills4change Microsoft: formazione per 10.000 studenti sui lavori del futuro

Posted: 21 Jun 2018 02:01 AM PDT

Dalla collaborazione tra Microsoft e Fondazione Mondo Digitale nasce Eskills4change, una nuova grande opportunità di formazione per gli studenti. Questo nuovo programma ha come obiettivo quello di coinvolgere 10.000 studenti a trovare una soluzione tecnologica in grado di semplificare la vita delle persone e rispondere alle emergenze sociali ed far acquisire competenze digitali per un facile accesso […]

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Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Professioni digitali del futuro: ecco quali saranno le più richieste

Professioni digitali del futuro: ecco quali saranno le più richieste

Posted: 22 Jun 2018 02:41 AM PDT

Secondo la società di ricerche IDC, molte professioni lavorative che conosciamo oggi scompariranno nei prossimi anni e verranno sostituite da nuove professioni digitali attualmente ancora poco conosciute. Tramite una ricerca di mercato effettuata da tale società per conto di Cisco è emerso che ci saranno oltre 5 milioni di nuovi posti di lavoro ben retribuiti […]

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Voucher digitalizzazione PMI, elenco delle imprese e importi concessi

Posted: 22 Jun 2018 02:40 AM PDT

Con decreto direttoriale 1 giugno 2018 è stato approvato l’elenco, consultabile per regione, delle imprese assegnatarie del voucher digitalizzazione PMI, l’elenco contiene anche l’indicazione dell’importo del Voucher prenotato e assegnato. Nello stesso provvedimento sono indicate anche le istanze non agevolabili. Quindi dopo il primo provvedimento con il quale venivano elencate le imprese ammissibili e il […]

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INL: irregolari le aziende che non applicano i CCNL leader di settore

Posted: 22 Jun 2018 02:26 AM PDT

In una notizia apparsa sul proprio sito, l’Ispettorato nazionale del lavoro torna sul delicato tema dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali del lavoro comparativamente più rappresentativi, in breve CCNL leader. Sulla questione, l’INL era già intervenuto ad inizio anno con la Circolare n. 3/2018, chiarendo quello che sarebbe stato l’orientamento degli ispettori del lavoro qualora le […]

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San Lanfranco Beccari


San Lanfranco Beccari

Nome: San Lanfranco Beccari
Titolo: Vescovo di Pavia
Ricorrenza: 23 giugno

Nato appunto a Pavia nella nobile famiglia Beccari (o de Beccaria) nei primi decenni del sec. XII, Lanfranco fu consacrato Vescovo della sua città da Papa Alessandro III. La ricostruzione della sua biografia si deve in prima istanza al suo successore nella Cattedra episcopale, Bernardo che scrisse, poco dopo la sua morte, una “Vita Lanfranci”: nella quale sono riportati, letteralmente, vita, morte e miracoli del futuro Santo. Da questo scritto e da numerosi altri contributi bibliografici emerge la figura carismatica di Lanfranco: amabile con i buoni, ma energico con i cattivi, pio, caritatevole e di vita esemplare. Difensore del potere della Chiesa in un periodo in cui si verificavano spesso controversie tra Papato e Autorità laiche, tra Guelfi e Ghibellini Egli difese con forza le proprietà e le prerogative ecclesiastiche e per questo motivo risultò presto inviso ai Consoli che governavano il Comune di Pavia, finendo per essere svillaneggiato e angariato da un certo numero di influenti cittadini pavesi. La situazione arrivò a una gravità tale che il Vescovo fu costretto a lasciare Pavia e a recarsi a Roma, ove trovò conforto e sostegno da parte del Papa. Ritornato a Pavia, ma ormai stanco di lottare, si ritirò nel monastero vallombrosano, allora ancora detto del S. Sepolcro (nei pressi della città ma non entro le sue mura), dove morì il 23 giugno (forse) del 1198, come appare da una lettera di Innocenzo III del 8 agosto di quell’anno.

La fama di santità di Lanfranco si diffuse rapidamente attraverso il territorio pavese e dei dintorni, anche in funzione dei numerosi miracoli subito attribuiti al Vescovo. Leggendo il piacevole libro di Vittorio Lanzani “Cronache di Miracoli. Documenti del XIII secolo su Lanfranco Vescovo di Pavia” si può constatare, non solo che già il successore Bernardo fece registrare, con atto notarile, ben 40 casi riconosciuti come miracolosi, ma anche come alcuni di questi eventi abbiano davvero un carattere di grande originalità. Insieme alla registrazione di guarigioni o scampati pericoli si trovano infatti almeno tre testimonianze di prigionieri liberati in seguito ad eventi prodigiosi verificatisi dopo che questi avevano elevato invocazioni al Santo. Alcuni dei documenti notarili dell’epoca sono ancora reperibili negli archivi pavesi e riportano le dichiarazioni dei protagonisti e di numerosi testimoni dei fatti citati.

Nel febbraio del 1202 il giovane Giovanni Boglario si trova detenuto per “carcerazione a lunga durata e coartazione con ceppi di ferro a mani e piedi. Nulla viene detto sul reato così punito, ma si registra il fatto che il prigioniero, “soffrendo molto per i ceppi di ferro”, aveva invocato l’aiuto di S. Lanfranco: facendo voto di servizio perpetuo nel Convento del S. Sepolcro qualora fosse stato liberato dalle catene. Nella notte seguente il ragazzo sogna S. Lanfranco e al risveglio si trova libero dai ceppi, anche se questi giacciono a terra perfettamente chiusi. Le guardie, ovviamente, non credono subito al miracolo e sospettano un tentativo di evasione, ma i controlli alle cavigliere e alle manette di ferro confermano la loro regolare chiusura e l’assenza di segni di effrazione. Con l’intervento del Vescovo Bernardo, Giovanni viene quindi graziato e può continuare la sua vita al servizio della chiesa ora intitolata a S. Lanfranco.

In data 1 giugno 1202 Uberto Verri riesce ad evadere dai sotterranei del carcere e fugge salendo verso la Torre di Porta di Palazzo, dove incontra però un manipolo di guardie che lo riacciuffano. Nella concitazione del momento, per quanto i carcerieri avessero promesso di non far del male al prigioniero, uno degli sgherri pugnala il malcapitato, che viene riportato in cella sanguinante e ormai in fin di vita. Nella sua disperazione Uberto invoca S. Lanfranco e la mattina dopo si ritrova risanato e con la ferita ormai cicatrizzata. Sono le stesse guardie, tra cui il responsabile dell’accoltellamento, a testimoniare l’evento miracoloso.

Il fatto più eclatante si verifica comunque nell’ottobre del 1203. La carretta che porta i condannati a morte verso la forca, per l’impiccagione, trasporta due condannati: uno di essi è Alberto da Novara, giudicato colpevole di “molti gravi peccati e misfatti”. Questi comincia presto a proclamare pubblicamente il suo pentimento per i reati commessi e ad invocare l’aiuto di San Lanfranco di fronte alla morte. Dopo la regolare impiccagione del primo condannato, si passa a sistemare la corda al collo di Alberto, che da parte sua continua a pregare. La botola si apre, l’impiccato resta appeso per il collo, ma la morte non sopraggiunge. Anzi, egli continua ad elevare preghiere ad alta voce. Al boia e ai suoi aiutanti non resta che liberare il condannato in modo da verificare la corda e controllarne l’efficienza. Per altre due volte si tenta di impiccare Alberto, persino cercando di tirare il malcapitato per le gambe in modo da facilitarne il soffocamento, niente da fare: l’impiccato mancato continua ad elevare preghiere e ringraziamenti a S. Lanfranco. Di fronte all’evento prodigioso non resta quindi alle Autorità civili che adeguarsi a concedere la grazia già data dal Potere Divino.

A questi fatti si può associare un ultimo evento prodigioso dovuto a San Lanfranco. Questo è documentato nel bassorilievo scolpito sulla destra dell’Arca che conserva il corpo del Santo tumulato nella chiesa: “La giovane Gelasia, condannata con la falsa accusa di aver avvelenato il fratello, esce salva dal rogo”.