Archivio mensile:settembre 2012

Morti sul lavoro

Continua la tragedia delle morti sul lavoro

 

Nonostante l’estate e il rallentamento del ritmo delle attività produttive, il bilancio delle morti sul lavoro non si arresta. Sono 308 le vittime del lavoro registrate nei primi sette mesi del 2012 contro le 300 del 2011 con un incremento del 2,7 per cento. E ancora: nei soli mesi di giugno e luglio sono morti 100 lavoratori. Come fossero deceduti in due mesi tutti i dipendenti di una media azienda.

Questi i primi dati che emergono nella più recente indagine condotta dell’Osservatorio Vega Engineering di Mestre.

Continuano così a definirsi sempre più nitidamente i contorni delle situazioni peggiori nel nostro Paese con la Lombardia che conta 41 morti sul lavoro, seguita dall’Emilia Romagna (40), dalla Toscana (30), dal Veneto 24, dalla Campania (23) e dal Piemonte (20).

Mentre per incidenza di vittime rispetto alla popolazione lavorativa – si tratta quindi della misurazione del rischio effettivo – è l’Abruzzo a guidare la classifica con un indice di 34,4 contro una media nazionale pari a 13,5. Seguono Trentino Alto Adige e Molise (27,7) e Basilicata (27).

Tra le province italiane è Modena a far rilevare il maggior numero di vittime sul lavoro con 17 decessi da gennaio a luglio. Seconda è Brescia (13 – 2 in più rispetto a fine giugno), terza Salerno con Torino (10). Il più alto rischio di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa viene invece registrato a Grosseto (93,5). Seguono: Modena (55,9), Nuoro (52,9), Pescara (51), Avellino (48,3), Benevento (45,7).

La principale causa di morte registrata dall’Osservatorio è quella provocata da una caduta dall’alto (22,7 per cento delle morti), seguita dal ribaltamento di un veicolo/mezzo in movimento (22,1 per cento); al terzo posto lo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti dall’alto (17,5 per cento).

Ancora in agricoltura il maggior numero di morti bianche con 37,8 per cento del totale delle vittime sul lavoro; nel settore delle costruzioni invece è deceduto il 24,8 per cento dei lavoratori. L’8,1 per cento degli eventi mortali, invece, è stato rilevato nel commercio e nelle attività artigianali; mentre il 6,2 nei trasporti, magazzinaggi e comunicazioni;

Il dettagliato studio dell’emergenza condotto dall’Osservatorio Vega Engineering continua quindi con la nazionalità delle vittime. Si scopre così che gli stranieri deceduti sul lavoro sono il 12,9 per cento del totale. I rumeni i più numerosi. Mentre le fasce d’età più colpite sono quelle che vanno dai 45 ai 54 anni (77 vittime), quella dei 35 – 44enni (63 morti), degli ultrasessantacinquenni (62). Rispetto alla popolazione lavorativa l’indice di incidenza più preoccupante è proprio quello degli ‘over 65’ (165); segue il 21,9 della fascia 55-64 e il 12,3 dei 45-54.

Disabilità, i diritti a rischio” a Pisa il 7 settembre

Iniziativa “Una crisi senza cuore. Disabilità, i diritti a rischio” a Pisa il 7 settembre

 

Un’interessante iniziativa  si terrà a Pisa venerdì 7 settembre prossimo, presso la Camera del lavoro, dal titolo “Una crisi senza cuore. Disabilità, i diritti a rischio”.
 
Un’ottima occasione per un confronto approfondito sul tema dei diritti delle persone con disabilità, a fronte della crisi economica che si è abbattuta sul nostro Paese, e sulle relative riforme attuate dal Governo.
 

Volantino_Pisa_7settembre2012.pdf

Sono sempre di meno i giovani occupati


 

Dagli ultimi dati dell’Istat emerge che in cinque anni il numero di occupati tra i 15 e i 34 anni è diminuito di circa un milione e mezzo, ovvero del 20%. Un vero e proprio crollo che va ad alimentare l’esercito dei disoccupati, con gli under 35 alla ricerca di un posto che raggiungono quota 1.386.000.

Gli occupati nella fascia d’età compresa tra i 15 e 34 anni risultano scesi sotto la soglia dei sei milioni. Mettendo a confronto il secondo trimestre del 2012 con lo stesso periodo del 2007, si passa da 7,3 milioni a 5,9 milioni (-19,9%). Solo nell’ultimo anno il calo è stato di 230 mila unità. Allo stesso tempo vanno crescendo i giovani disoccupati.

Più complessa è la situazione degli over 34. Pur se la maggioranza dei senza lavoro resta giovane (51,2%), la disoccupazione si fa largo con prepotenza anche tra i più adulti, tra loro 1 milione 320 mila persone è alla ricerca di un impiego. D’altra parte nel secondo trimestre, evidenzia l’Istat, circa la metà dell’aumento della disoccupazione è alimentato dai lavoratori ‘maturi’.

Tuttavia la fascia d’età più anziana, gli occupati tra i 55 e i 64 anni, vede salire il numero degli occupati nel giro di un solo anno, dal secondo trimestre del 2011 allo stesso periodo del 2012, dell’8%, un rialzo che arriva al 26% se si tiene conto degli ultimi cinque anni (+626 mila unità).

n. 534 del 6 settembre 2012

NEWSLETTER LAVORO

n. 534 del 6 settembre 2012

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

  Le Novità in materia di Lavoro                                        

06-09 Convegno: “La Riforma del Lavoro in una prospettiva di crescita”

Si informa che lunedì 8 ottobre 2012, l’Università di Modena e Reggio Emilia organizza un Convegno Nazionale, a scopo benefico, dal titolo: “La Riforma del Lavoro in una prospettiva di crescita“. Per la partecipazione al convegno sarà richiesto un piccolo contributo di iscrizione, il cui ricavato andrà interamente devoluto a progetti educativi nei territori modenesi colpiti dal sisma del maggio 2012. In particolare, il convegno servirà a finanziare la completa riapertura delle attività della onlus La Lucciola, i cui locali sono stati resi inagibili. L’attività primaria della onlus attiene alla riabilitazione di bambini e ragazzi nella fascia di età 3-18 anni con disabilità fisiche, mentali e multiple. Ad oggi queste attività, ridotte nel numero, vengono svolte all’interno di container. All’incontro sono previsti interventi del prof. Maresca, del prof. Del Punta, del dott. Massi, del dott. De Fusco, solo per citarne alcuni. Le modalità di adesione ed il programma dell’iniziativa saranno comunicati quanto prima.

 

  Le Novità in materia di Lavoro                                        

06-09 INPGI: sospensione dei versamenti nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012

L’Inpgi ha previsto il rinvio al 30 novembre 2012 del termine entro il quale i datori di lavoro privati (committenti) e gli iscritti alla gestione separata (giornalisti free lance), dei territori delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo, dovranno effettuare gli adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali.

 

06-09 INAIL: rivalutazione del minimale e del massimale di rendita a decorrere dal 1° gennaio 2012

L’INAIL comunica i limiti di retribuzione imponibile per il calcolo dei premi assicurativi da variare secondo la rivalutazione delle rendite, in base all’aggiornamento dei decreto ministeriale 22 maggio 2012.

 

05-09 Min.Lavoro: lavoratori “salvaguardati” – l’elenco delle Commissioni per l’esame delle istanze

E’ disponibile l’elenco delle Commissioni per l’esame delle istanze di accesso ai benefici istituite presso le Direzioni Territoriali del Lavoro.

 

05-09 DPL Modena: indirizzi giurisprudenziali sulla legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo

Ritenendo di fare cosa utile si segnalano indirizzi giurisprudenziali circa la legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo per ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento dell’azienda.

 

04-09 Min.Interno: prorogati i p.s. per immigrati privi dei requisiti lavoro e/o residenza colpiti da eventi sismici

Sono sono stati prorogati, per ulteriori dodici mesi, i titoli di soggiorno – in scadenza entro il 31 dicembre 2012 – a favore di immigrati che non siano in possesso dei requisiti di lavoro e/o di residenza nei territori colpiti dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio dei Comuni delle Province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo nel periodo tra il 20 e il 29 maggio 2012.

 

03-09 DRL Emilia Romagna: conferimento Stelle al Merito del Lavoro – anno 2013

La Direzione Regionale del Lavoro dell’Emilia Romagna pubblica il comunicato relativo al conferimento delle decorazioni “Stelle al Merito del Lavoro” per l’anno 2013.

 

03-09 Agenzia delle Entrate: codici tributo per la Sanatoria 2012

L’Agenzia delle Entrate ha fornito i codici per il pagamento forfettario della somma di 1.000 euro richiesti, relativamente ad ogni lavoratore extra comunitario interessato, per la sanatoria prevista dal D.L.vo n. 109/2012.

 

03-09 INPS: mes.14113 – sgravio contributivo in edilizia

L’INPS ha confermato, per il 2012, lo sgravio contributivo dell’11,50% in favore delle imprese edili, anche artigiane e cooperative, che operano in edilizia.

 

31-08 Min.Economia: proroga della sospensione degli adempimenti per le zone colpite dal sisma del 2012

Il Ministero dell’Economia ha pubblicato il Decreto 24 agosto 2012 con la proroga del termine di scadenza della sospensione degli adempimenti e versamenti tributari per le zone dell’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto colpite dal sisma del mese di maggio 2012.

 

31-08 Min.Lavoro: costo medio orario del settore della distribuzione, del recapito e dei servizi postali

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il D.M. del 1° agosto 2012 con la Determinazione del costo medio giornaliero del lavoro per il personale dipendente da imprese private operanti nel settore della distribuzione, del recapito e dei servizi postali, a decorrere dai mesi di gennaio, settembre e ottobre 2012.

 

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  Le Sentenze di Cassazione                                    

> Licenziamento per rifiuto del dipendente di trasformare a part-time il rapporto di lavoro

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  Gli Approfondimenti                                             

> Maxisanzione e valore probatorio dei verbali ispettivi

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Conferenza europea sulle pensioni

Sintesi dei lavori della Conferenza europea sulle pensioni

 

Con diversi mesi di ritardo, la Commissione europea ha pubblicato a febbraio 2012 il suo Libro bianco, un’agenda dedicata a pensioni adeguate, sicure e sostenibili, a cui è seguita la consultazione pubblica sulle pensioni avviata nel luglio 2010. 

Il Libro bianco “delinea un programma per garantire pensioni adeguate e sostenibili a lungo termine, cercando di ampliare la partecipazione di uomini e donne all’attività professionale per tutto l’arco della vita e di rendere sicuro il risparmio destinato alle pensioni complementari”.

Aumentare la partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei lavoratori più anziani; allineare l’età pensionabile all’aumento della speranza di vita; limitare l’accesso ai regimi di prepensionamento e altri percorsi di uscita anticipata; equiparare l’età pensionabile delle donne a quella degli uomini; sostenere lo sviluppo del risparmio a fini di pensioni complementari; rendere le pensioni integrative compatibili con la mobilità: ecco in breve le principali indicazioni contenute nel Libro bianco.

Con oltre 100 iscritti e 23 relatori, ricercatori, sindacalisti e rappresentanti delle istituzioni comunitarie e di 8 Stati membri, la Conferenza organizzata lo scorso 17 aprile a Bruxelles da Inca, Ose, Turi e Etui, con il sostegno del Comitato economico e sociale europeo (Gruppo dei lavoratori) ha messo l’accento sul ruolo degli attori sindacali e sulle nuove prospettive di ricerca in merito al futuro dei programmi pensionistici e alle prospettive per il coordinamento europeo in materia di sicurezza sociale.

Qual è stato l’impatto della crisi economica e finanziaria sulla sostenibilità delle pensioni? Come le sfide congiunturali interagiscono con quelle di lungo periodo (ad esempio l’invecchiamento)? Quali nuove domande di protezione sociale emergono dal fronte del lavoro atipico e precario? Quali sono le “zone d’ombra” del nuovo coordinamento Ue dei regimi di sicurezza sociale? Qual è il ruolo specifico degli attori sindacali? 

In particolare, è stato criticato l’approccio del Libro bianco alle sfide demografiche e di sostenibilità economica dei prossimi cinquant’anni, che possono essere invece un’opportunità per riformare l’attuale mercato del lavoro in vista del raggiungimento degli obiettivi dell’Europa 2020.

Di là dei singoli momenti di analisi, è emersa dal Colloquio la notevole la distanza del Libro bianco dalla realtà dei processi in atto: le “lezioni” offerte dalla crisi, le esperienze nazionali di riforma previdenziale, la frammentazione e la precarizzazione del mercato del lavoro, l’organizzazione del lavoro e degli orari. Valga per tutti il caso degli “esodati” italiani, troppo vecchi per il lavoro e troppo giovani per il pensionamento.

Decreto Balduzzi

Sanità: Cgil, rinvio decreto Balduzzi utile per scegliere priorità SSN

 

“Un rinvio che può essere utile se si scelgono le priorità per dare più forza al Servizio Sanitario Nazionale, duramente provato dai tagli delle ultime manovre e della Spending Review”. Così  la segretaria confederale della Cgil, Vera Lamonica, e il responsabile politiche della salute del sindacato, Stefano Cecconi, commentano il rinvio della presentazione del decreto Balduzzi e la discussione che si è aperta nel governo e con le regioni.

In particolare, osservano, “occorre assumere precisi impegni per avere davvero h24 cure primarie e servizi socio sanitari diffusi nel territorio: questa è la vera ‘riforma’ per rispondere in modo appropriato alla domanda di cure e di salute prodotta dai cambiamenti demografici (invecchiamento) ed epidemiologici (cronicità); ed è necessaria per prevenire ricoveri inutili e sovraccarico dei pronto soccorso”.

Mentre un Piano sulla non autosufficienza, aggiungono Lamonica e Cecconi, “altro grande assente del welfare italiano, va discusso e presentato entro il 2012 e, per essere credibile, deve essere adeguatamente finanziato. Infine bisogna riconoscere il valore del lavoro nel Ssn ed escludere sanatorie per lo svolgimento della libera professione intramoenia in studi privati.” 

“Ma il decreto non è l’unica risposta – continuano i due dirigenti sindacali -: Governo e Regioni aprano finalmente un confronto e coinvolgano Sindacato e Associazioni, per sostenere, riorganizzare e riqualificare il welfare socio sanitario pubblico e universale, a garanzia del diritto alla salute e all’assistenza dei cittadini e come fattore di crescita, economica e dell’occupazione, decisivo per superare la stessa crisi.”

.Tentato scippo: per le lesioni le indennità Inail

Infortunio in itinere: sentenza della Corte di Cassazione

Anche la caduta e le lesioni riportate a  seguito di uno scippo durante il percorso casa-lavoro sono indennizzabili dall’Inail. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza n.11545/ 2012, su un ricorso avviato dall’avv. Sante Assennato, del Collegio  Legale dell’Inca Nazionale.

Il caso si riferisce ad una lavoratrice che durante il tragitto casa-lavoro ha subito un’aggressione per un tentativo di scippo, riportando gravi lesioni. 

L’Inail aveva negato il riconoscimento dell’evento come infortunio in itinere dopo la sentenza di primo grado. Anche secondo i giudici della Corte d’appello di Perugia verso cui l’Inca aveva avviato il ricorso contro la sentenza di primo grado avevano espresso lo stesso orientamento affermando che “il fatto doloso di un terzo soggetto interrompe il nesso fra evento e lavoro ”e pertanto non può essere riconosciuta l’occasione di lavoro, che come è noto è uno dei requisiti previsti dalla norma – art. 2 T.U.1124/1965 – per l’indennizzabilità  di un evento da parte dell’Inail. 
 
Invece, la Corte di Cassazione, ribaltando la decisione  con la recente sentenza, ha ribaltato il verdetto dei giudici affermando espressamente che “è indennizzabile l’infortunio occorso al lavoratore in itinere ove sia derivato da eventi dannosi anche imprevedibili ed atipici, indipendenti dalla condotta volontaria dell’assicurato, atteso che il rischio inerente il percorso fatto dal lavoratore per recarsi al lavoro è protetto in quanto ricollegabile, pur in modo indiretto, allo svolgimento dell’attività lavorativa ”.

Secondo l’Inca, si tratta di una sentenza importante perché  estende la tutela a quei casi in cui è più difficile dimostrare il nesso di causalità tra lavoro e infortunio poiché interviene a determinarlo un evento apparentemente estraneo al lavoro, provocato da un terzo soggetto.

In passato l’orientamento prevalente della giurisprudenza è stato quello di ritenere che l’intervento di terzi  interrompesse qualsiasi nesso con l’attività lavorativa. Alcune decisioni della Cassazione hanno successivamente riconosciuto l’indennizzabilità del danno da parte Inail nei confronti di lavoratori vittime di rapine ma all’interno del luogo di lavoro.

Oggi, anche alla luce di quanto affermato dalla Cassazione, l’interpretazione della nozione dell’ “occasione di lavoro” implica l’esposizione ad ogni rischio ricollegabile allo svolgimento dell’attività lavorativa in modo diretto ma anche indiretto, e dunque anche il rischio “imprevedibile” che può accadere durante il tragitto casa- lavoro,  con il solo limite del comportamento volontario ed arbitrario del lavoratore (il cosiddetto rischio elettivo).