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Signori, entra il lavoro
Festa della Fiom dal 16 al 19 giugno a Bologna
Per celebrare i 110 anni di storia della Federazione dei metalmeccanici della Cgil, la Fiom ha promosso a Bologna una festa che si terrà dal 16 al 19 giugno p.v., per ribadire ancora una volta l’importanza dei diritti, della democrazia, della legalità, del lavoro, del contratto per i lavoratori.
L’Inca sarà presente con un suo stand in cui gli operatori del patronato saranno a disposizione per far conoscere l’attività di tutela dell’Istituto che dal lontano 1947 ha garantito, fornendo informazione e consulenza sui diritti previdenziali, sociali e assistenziali, in favore di migliaia di cittadini, lavoratori, pensionati, in Italia e all’estero.
Nell’occasione il patronato della Cgil presenterà i suoi “Vademecum” per i lavoratori e le lavoratrici affinché possano approfondire la loro conoscenza delle normative e rendere esigibili i loro diritti.
“Diversamente si può”, è la guida dedicata alle persone disabili e ai loro familiari per far conoscere tutte le opportunità che consentono di accedere alla necessaria assistenza e alle agevolazioni lavorative e fiscali.
Altri Vademecum riguardano le malattie professionali e gli infortuni (“Malattie professionali: l’abilità sta nel difendersi” e “Leggi bene per non farti male”), fenomeni purtroppo molto diffusi e che con la profonda crisi del nostro Paese, investono il mondo del lavoro a tutti i livelli, dal piccolo terziario alla grande industria, aggravati dai ritmi di lavoro stressanti e dall’elusione delle misure di prevenzione utili a garantire il rispetto del diritto alla salute e alla sicurezza nei posti di lavoro. Una crisi che investe in modo drammatico le nuove generazioni.
Non a caso, l’Inca ha dedicato una guida anche a loro (Inca per i giovani). Si tratta di un opuscolo che ha lo scopo di orientare i giovani sulla previdenza, sulle norme legate alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro affinché non si rassegnino ad un futuro senza diritti e trovino la forza di agire contro chi vorrebbe imporre una società individualista e un mercato del lavoro sempre più precario.