Archivio mensile:ottobre 2009

Notizie

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Una sentenza della Corte dei Conti sulla causa di servizio

Eventi stressanti e causa di servizio

Nella sua newsletter l’INCA, attraverso la sentenza della Corte dei Conti (805/2009), si sofferma sugli eventi stressanti che, correlati al lavoro, possono divenire causa e concausa di servizio.

La Corte dei Conti, con la sentenza suddetta ha stabilito che i fattori psicologici possono influenzare il modo di reagire dell’organismo, associarsi fra di loro e far emergere una patologia diventando causa della malattia. Ma a questi si devono aggiungere i disagi derivanti dallo svolgere il lavoro in regioni climaticamente fredde (Abruzzo, Veneto, etc.), dai frequenti spostamenti, dai pasti consumati fuori casa.

La massima della sentenza conferma quanto già sostenuto a partire dal 1996 dalla stessa Corte, fondata su una corretta applicazione dei criteri tipici della causalità di servizio, non esistendo, infatti, una nozione giuridica precisa di causa e di concausa di servizio.

La sentenza stabilisce quindi che l’accertamento della dipendenza da causa di servizio di una infermità o di una lesione e della relativa menomazione non si ricollega all’insorgere dell’infermità o della lesione durante l’attività lavorativa (criterio cronologico), ma richiede espressamente che uno specifico fatto di servizio o un susseguirsi di fatti di servizio, ben definiti e documentati, siano stati la causa ovvero la concausa determinante dell’infermità stessa (criterio etiopatologico), del suo aggravamento e/o della sua evoluzione.

 

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Aumenta età pensionabile

Aumenta l’età pensionabile per le lavoratrici pubbliche

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La legge n.102/2009 ha introdotto alcune  modifiche in materia di accesso ai trattamenti pensionistici delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Il provvedimento fissa l’aumento dell’età pensionabile delle lavoratrici di alcuni comparti pubblici (enti locali, sanità, Poste, Ferrovie..) iscritte alle forme esclusive dell’Ago; dal 2010 l’età pensionabile  passerà, per esse, da 60 a 61 anni, con un successivo incremento di un anno ogni due, per arrivare a regime nel 2018 a 65 anni.

Sono escluse dalla modifica le lavoratrici che compiono 60 anni entro il 2009 ed hanno maturato il requisito contributivo. Esse potranno richiedere alla loro amministrazione una certificazione attestante il loro diritto, certificazione che ha solo carattere dichiarativo ma non costitutivo del diritto.

Sempre per effetto della stessa legge, nel triennio 2009-2011 le amministrazioni potranno rescindere unilateralmente il rapporto di lavoro del personale con 40 anni di anzianità massima contributiva, dando al dipendente un preavviso di sei mesi e rispettando la decorrenza della pensione (finestra).

A partire dal 2015 il limite di età per l’accesso ai trattamenti pensionistici sarà adeguato all’incremento della speranza di vita; in prima applicazione l’ incremento non potrà eccedere i tre mesi.

102/2009

Alluvione a Messina

Alluvione di Messina – riscossione delle pensioni

Pagamento in circolarità delle prestazioni pensionistiche e non pensionistiche pagate in contanti presso uffici postali funzionalmente inattivi nei comuni della provincia di Messina.

Poste Italiane ha comunicato che sono chiusi o non attivi gli uffici postali dei seguenti Comuni della provincia di Messina colpiti dall’alluvione:

  1. Altolia
  2. Giampilieri
  3. Giampilieri Marina
  4. Pezzolo
  5. San Placido Calonerò
  6. Scaletta Zanclea

Al fine di consentire il pagamento delle prestazioni erogate dall’Istituto nei confronti dei soggetti che avevano richiesto la riscossione per contanti allo sportello presso gli uffici postali ubicati nei suddetti Comuni, l’Inpdap ha autorizzato Poste Italiane ad effettuare il pagamento in circolarità di tutte le prestazioni pensionistiche.

I beneficiari quindi possono riscuotere in qualsiasi ufficio postale sul territorio nazionale.

In quest’ultimo caso, i beneficiari sono esonerati dall’obbligo della presentazione della lettera di avviso.

Per la riscossione occorre presentare un documento di riconoscimento valido.

Lavoro. Pensioni, Sanità, Diritti variii

Homepage > Agevolazioni lavorative > Agevolazioni pensionistiche per i lavoratori con disabilità > Pensione di inabilità e assegno di invalidità per i lavoratori disabili

Schede

Normativa

Homepage > Pensioni e indennità

Homepage > Barriere architettoniche

Homepage > Politiche, servizi e prestazioni sociali

Homepage > Terzo settore

Il processo contro i proprietari della Eternit,Stephan

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Il 10 dicembre entra nel vivo
il processo contro i proprietari
della Eternit,Stephan
Schmidheiny e il barone belga
Cartier de Marchienne,accusati
di disastro doloso e di omissione
delle necessarie misure di
sicurezza sul lavoro.Per questo
appuntamento l’Inca e la Cgil
assicurano davanti al Tribunale
di Torino,così come avevano
promesso,un massiccio presidio
di lavoratori,in rappresentanza
delle vittime dell’amianto.Circa
4.000 sono le costituzioni di parti
civili al processo.Continua intanto
il lavoro di tutela del Patronato
per gli altri lavoratori e i loro
eredi (oltre 800) che,temendo la
prescrizione dei reati,hanno
deciso di accettare l’offerta
unilaterale transattiva dello
svizzero Stephan Schmidheiny;
650 sono le richieste istruite
dall’Inca e dalla Cgil.

Convegno LILT

L’INCA al convegno della LILT (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) – Roma, 8 ottobre 2009

Sportello di informazione per il malato oncologico: come fare rete

Il patronato INCA, presente al convegno con un intervento di Patrizia Sparti dell’Area Tutela del danno alla persona, compie un lavoro di tutela individuale volto ad assicurare l’esigibilità delle prestazioni previdenziali, assistenziali, sanitarie e lavorative a coloro che ne hanno diritto.

Storicamente i patronati sono stati lo strumento di tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la cui funzione principale era quella di garantire anche a coloro che erano privi di mezzi economici e culturali l’esigibilità del diritto.

Oggi gli operatori di patronato svolgono un lavoro di veri e propri consulenti di parte, capaci di verificare non solo i singoli diritti alle prestazioni e la misura delle stesse, ma anche di consigliare le persone sull’insieme dei diritti concepiti come opportunità su cui costruire percorsi personalizzati di garanzia e di tutela.

L’attività prevalente di consulenza e tutela porta il patronato ad essere una sorta di sportello per il cittadino, assumendo le funzioni di segretariato sociale in grado di rispondere alle richieste, ai bisogni espressi, ed anche di anticipare in un certo senso quelli non espressi.

Gli uffici di Patronato inoltre si avvalgono della consulenza di medici legali e legali che considerano, assieme al funzionario interno, la condizione complessiva della persona che ha subito interventi o soffre di gravi patologie invalidanti, valutandone anche le conseguenze psicologiche e i danni alla vita di relazione.

Per questi motivi, oltre che per la nostra storia, noi riteniamo sia sempre più necessario costruire un sistema di rete capace di rispondere alla domanda di protezione individuale attraverso una pluralità di canali pubblici, privati, di mercato, di solidarietà, statali, ecc. . Una rete che  certamente può rispondere ai bisogni crescenti  e complessi del cittadino o del lavoratore a cui è stata diagnosticata una patologia oncologica.

Fare rete significa prepararsi ad un lavoro comune per la soluzione dei casi dai più semplici ai più complessi riuscendo così a garantire le tutele spettanti. A questo scopo noi come patronato potremmo mettere a disposizione materiali informativi utili al riconoscimento dei diritti lavorativi e previdenziali.

Inoltre, le attività di consulenza, di assistenza e di tutela sono prestate indipendentemente dall’adesione dell’interessato alla organizzazione promotrice dell’Istituto di patronato. Non solo, la tutela che noi offriamo è gratuita.

Siamo convinti dell’utilità di un lavoro di rete che debba essere uno scambio permanente di informazioni sulle tutele praticabili e che abbia come punto di forza lo sportello di informazione per il malato oncologico.