Carissima/o,
Ti scrivo per chiederti un piccolo sforzo per una importantissima causa.
Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del
dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che
limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come
l’idratazione e l’alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di
trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l’ultima
parola. Qual è allora l’utilità di questa legge, se non si garantisce al
cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della
destra è stato scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento
biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti ad
un notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate cosa significa
andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di
famiglia? Al contrario della nostra proposta poi, non è presente nemmeno un
cenno alle cure palliative, all’assistenza ai disabili, alla terapia del
dolore. Ti chiedo dunque di diffondere il più
possibile l’appello, invitando tutti
i tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente per
raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto
costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non ci
potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è
quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella
della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa
della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita,
i cittadini vogliono essere liberi di scegliere. Ti
ringrazio infinitamente e conto su di te per
far circolare il più possibile l’appello per il
diritto alla libertà di cura sul sito
www.appellotestamentobiologico.it
http://www.appellotestamentobiologico.it/
e grazie perché abbiamo già raggiunto quasi 150.000 firme!
Ignazio Marino