Archivio mensile:ottobre 2023

Osservatorio sui lavoratori parasubordinati: i dati del 2022

 
 

Osservatorio sui lavoratori parasubordinati: i dati del 2022

I dati sui lavoratori parasubordinati contribuenti (professionisti e collaboratori).

Pubblicazione: 27 ottobre 2023

È stato pubblicato l’Osservatorio sui lavoratori parasubordinati, che riporta le informazioni su professionisti e collaboratori iscritti alla Gestione Separata nel periodo 2015-2022.

Il numero totale di lavoratori parasubordinati contribuenti (professionisti più collaboratori) è passato da 1.434.856 nel 2015 a 1.526.309 nel 2022.

collaboratori nel 2022 sono stati 1.049.924, mentre i professionisti sono stati 476.385.

La quota di donne è diminuita nella tipologia dei collaboratori, mentre è aumentata in quella dei professionisti: nel 2015 le donne erano il 39,1% tra i collaboratori e il 41,9% tra i professionisti; nel 2022 tali valori sono rispettivamente 37,8% e 46,6%.

Si registra un aumento dell’8,7% per gli under 30, una crescita del 3,4% per la fascia di età da 30 a 59 anni e una, più consistente (16,6%), da 60 anni in poi.

Il reddito medio degli uomini è quasi il doppio di quello delle donne.

Dal punto di vista geografico, si riscontra un incremento del 12,1% al Sud, del 5,3% al Nord e del 4,3% al Centro.

Amministratori e sindaci sono quelli con i redditi più elevati rispetto a tutti gli altri, a conferma dell’estrema eterogeneità dei contribuenti alla Gestione Separata.

Pensioni decorrenti nel 2022 e nei primi nove mesi del 2023: i dati

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Pensioni decorrenti nel 2022 e nei primi nove mesi del 2023: i dati

L’Osservatorio di monitoraggio dei flussi di pensionamento con i dati sui trattamenti liquidati fino al 2 ottobre 2023.

Pubblicazione: 27 ottobre 2023

È stato pubblicato l’Osservatorio di monitoraggio dei flussi di pensionamento, con le informazioni sulle pensioni decorrenti nel 2022 e nei primi nove mesi del 2023.

Il monitoraggio riguarda i trattamenti liquidati, fino al 2 ottobre 2023, dalle seguenti gestioni:

  • Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD);
  • coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
  • artigiani e commercianti;
  • Gestione Dipendenti Pubblici (GDP);
  • lavoratori parasubordinati;
  • assegni sociali.

Riguardo i requisiti della pensione di vecchiaia, nel 2022 e nel 2023 l’età minima di accesso è di 67 anni, per entrambi i sessi e i settori lavorativi dipendenti privati e autonomi.

Per quanto riguarda i requisiti della pensione anticipata, nel 2022 e nel 2023 sono 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, indipendentemente dall’età.

In tutte le gestioni, ad eccezione degli assegni sociali, si registra un numero più basso di liquidazioni di pensioni nei primi nove mesi del 2023 rispetto ai primi nove mesi del 2022.

Dalle statistiche si osserva che:

  • il rapporto tra le pensioni di invalidità e quelle di vecchiaia nei primi nove mesi del 2023 è diminuito di tre punti percentuali rispetto al precedente anno, risultando pari al 21%;
  • le pensioni anticipate, rispetto a quelle di vecchiaia, per il totale delle gestioni risultano più basse nei primi nove mesi del 2023 rispetto all’anno 2022, scendendo all’11% in più rispetto a quelle di vecchiaia;
  • la percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta nei primi nove mesi del 2023 un valore inferiore a quello del 2022, attestandosi al 120% (127% nel 2022);
  • a livello territoriale il peso percentuale delle pensioni liquidate a residenti nel Nord Italia resta simile (48% nel 2022 e 49% nei primi nove mesi del 2023).

INPS: avviata l’indagine sulla soddisfazione degli utenti

 
 

INPS: avviata l’indagine sulla soddisfazione degli utenti

350mila utenti stanno ricevendo una e-mail con il link per accedere al questionario.

Pubblicazione: 26 ottobre 2023

Fiducia nei confronti dell’Istituto e soddisfazione degli utenti in relazione ai servizi erogati, sono i due cardini attorno a cui ruota l’indagine per l’analisi e il monitoraggio della soddisfazione, avviata dall’INPS.

L’indagine interessa un campione di circa 350mila utenti, stratificato rispetto alle variabili anagrafiche e geografiche, ai quali è stata inviata una e-mail con dominio “@inps.it”.

La campagna ha lo scopo di comprendere e analizzare la percezione dei cittadini sull’Istituto, la sua presenza sui media e sui social, misurando e valutando – in termini di fiducia, affidabilità e autorevolezza – le azioni condotte da INPS come attore delle politiche previdenziali, è rilevare il grado di conoscenza dei cittadini – in termini di cultura previdenziale e sociale – rispetto ad alcuni servizi e prestazioni erogati e valorizzare l’esperienza sui diversi touchpoint degli utenti che hanno interagito con l’INPS prima o durante il 2023.

Esaminare in che misura cittadini e utenti associano all’INPS la capacità di erogare e gestire prestazioni e servizi è fondamentale al fine di migliorare l’affidabilità e la reputazione dell’INPS, nonché a promuovere best practices, ottimizzare l’accessibilità tramite i canali di interazione e risolvere eventuali criticità rispetto ai servizi erogati.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il messaggio n.3713 del 23 ottobre 2023 .

Sant’ Evaristo

 

Sant’ Evaristo


Nome: Sant’ Evaristo
Titolo: Papa e martire
Nascita: I Secolo, Evaristo, Grecia
Morte: 108 circa, Roma
Ricorrenza: 27 ottobre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Questo santo Pontefice, che per nove anni sedette sulla cattedra di S. Pietro, illustrò la Chiesa con savie disposizioni, non meno che colla sua santa vita, coronata dalla palma del martirio.

Nacque, Evaristo, in Grecia da padre ebreo. Nella sua giovinezza frequentò le principali scuole della sua dotta patria, ed alla cultura filosofica e letteraria unì lo studio della dottrina cristiana. Iscrittosi fra i catecumeni, ricevette il santo battesimo e divenne egli pure zelantissimo apostolo della fede, dapprima fra i suoi connazionali e poscia in Roma, chiamatovi dal Papa Anacleto che ne aveva ammirato le doti non comuni di scienza e di zelo. Alla morte di Papa Anacleto, per l’unanime consenso dei fedeli, fu eletto a succedergli nel difficile e delicato ministero.

Gravi furono le difficoltà del suo pontificato, rese più gravi ancora dalle furiose persecuzioni suscitate dagli imperatori di Roma. La Chiesa era perciò costretta in quel tempo a svolgere le sue attività nell’oscurità delle Catacombe. Ivi si compivano le sacre funzioni, venivano conferiti gli ordini sacri, e vi si prendevano disposizioni per le più urgenti necessità.

Non si può dubitare dello zelo indefesso di Papa Evaristo, né della sua pastorale vigilanza, ricordando quanto il grande martire Ignazio di Antiochia ci fa sapere sulla condotta dei fedeli di Roma al tempo di questo degnissimo successore di S. Pietro. Essi infatti venivano proposti ad esempio alle altre chiese della cristianità, per la purezza di dottrina, per l’ardente carità con cui s’amavano, e per l’eroico attaccamento alla fede cristiana.

Moltissime e rilevanti sono le opere compiute nella Chiesa da questo glorioso Pontefice: vanno però ricordate alcune, perché degne di maggior rilievo.

Anzitutto, la divisione da lui fatta della diocesi di Roma in Titoli o Parrocchie, a ciascuna delle quali propose un prete cardinale.

Poi quella di avere propugnato la santificazione del matrimonio, ordinando che venisse celebrato pubblicamente e che le nozze fossero benedette dal sacerdote: disposizione che fu poi largamente illustrata da Leone XIII e da Pio XI, che ci ha donato un nuovo preziosissimo documento coll’enciclica « Casti Connubii » del 29 dicembre 1930.

S. Evaristo, durante il suo saggio governo della Chiesa, conferì tre volte i sacri ordini, consacrando quindici vescovi, diciassette sacerdoti e due diaconi.

Santamente chiuse i suoi giorni, coronati dal glorioso martirio; che subì per ordine di Traiano, l’anno 121. Le sue sacre spoglie furono deposte sul Colle Vaticano presso la tomba di S. Pietro.

PRATICA. Leggiamo volentieri la parola del Papa, sapendo che per mezzo di lui parla il Divin Maestro Gesù Cristo.

PREGHIERA. Riguarda, Dio onnipotente, la nostra infermità, e giacchè siamo oppressi dai peccati, ci protegga la gloriosa intercessione del tuo beato martire e Pontefice Evaristo.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma, sant’Evaristo, papa, che resse la Chiesa di Roma per quarto dopo il beato Pietro, sotto l’imperatore Traiano

Rendiconto sociale 2022: la fotografia del CIV sul Paese

 
 

Rendiconto sociale 2022: la fotografia del CIV sul Paese

Importanti informazioni sulle prestazioni erogate dall’Istituto, migliorano i servizi.

Pubblicazione: 25 ottobre 2023

Il 24 ottobre, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) dell’INPS ha presentato il Rendiconto sociale 2022, che contiene importanti informazioni sulle prestazioni erogate dall’Istituto e, di riflesso, anche sulla situazione attuale del Paese.

Emerge, in particolare, una drastica riduzione della Cassa Integrazione Guadagni rispetto all’anno precedente, in termini di spesa (da 6 a 1 miliardo di euro), e di lavoratori coinvolti dalle sospensioni (865mila rispetto ai 3 milioni dell’anno precedente).

Sono cresciuti di 727.357 i lavoratori assicurati; parallelamente sono cresciuti anche i contributi versati da parte di imprese e lavoratori (+8,8%).

La spesa per le pensioni è nominalmente cresciuta del 3,8%, registrando un valore inferiore rispetto alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo nell’anno, pari all’8,1%. Si è determinata, pertanto, una riduzione della spesa per pensioni in termini reali. Le pensioni previdenziali complessivamente liquidate nel 2023 sono state 28.375 in meno rispetto all’anno precedente (-3,1%).

I trattamenti pensionistici di natura assistenziale (pensioni di invalidità civile e assegni di accompagnamento) sono invece cresciuti di 18.000 unità.

La spesa per il Reddito e la Pensione di Cittadinanza ha visto tra il 2021 e il 2022 una riduzione del 9,4%, scendendo da 8,8 milioni a 8 milioni di euro.

Crescono in maniera rilevante le platee e le risorse economiche impegnate per gli interventi a favore delle famiglie, con l’introduzione dell’Assegno unico che ha coinvolto complessivamente 6 milioni e 228mila nuclei familiari, rispetto ai circa 2 milioni e mezzo interessati all’Assegno al Nucleo Familiare nel 2021. In termini economici il fenomeno è altrettanto evidente, passando la spesa per il sostegno alle famiglie, sommando Assegno unico e ANF, da 6,6 miliardi di euro del 2021 a 16,3 miliardi di euro nel 2022.

Il Rendiconto sociale 2022, inoltre, riporta i dati che riguardano i crediti dell’Istituto rispetto all’anno precedente, la vigilanza, la qualità dei servizi, i tempi di erogazione delle prestazioni e i dati sul personale dipendente

Lavoro sommerso e frodi: online due nuove piattaforme

Lavoro sommerso e frodi: online due nuove piattaforme

Realizzate la “Piattaforma per la gestione delle azioni di compliance e per il contrasto al lavoro sommerso” e la sezione “Esonero under 36” in piattaforma UNICA.

Pubblicazione: 25 ottobre 2023

Nell’ambito delle attività relative al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finalizzate a contrastare il lavoro sommerso e a ridurre il rischio di frodi, l’INPS ha realizzato la “Piattaforma per la gestione delle azioni di compliance e per il contrasto al lavoro sommerso” e la sezione “Esonero under 36” in piattaforma UNICA.

PIATTAFORMA DI GESTIONE DELLE AZIONI DI COMPLIANCE E DI CONTRASTO AL LAVORO SOMMERSO 

La “Piattaforma di gestione delle azioni di compliance e di contrasto al lavoro sommerso” accoglie le posizioni contributive a rischio e prevede l’individuazione di incroci e indicatori predittivi di comportamenti irregolari, anche in materia di lavoro sommerso, da trattare attraverso il contatto diretto con il contribuente con comunicazioni di invito alla compliance e alla correzione spontanea di errori/irregolarità commesse nella trasmissione degli adempimenti contributivi.

In questa prima fase è stata rilasciata la sezione della piattaforma relativa all’incrocio tra le denunce UNIEMENS e le Comunicazione Obbligatorie al Ministero del Lavoro (COB): il Cruscotto di monitoraggio UNIEMENS/UNILAV. Con tale strumento vengono identificate le aziende con dipendenti che presentano almeno una denuncia mensile UNIEMENS non presentata a fronte di un rapporto di lavoro che, sulla base delle comunicazioni UNILAV, risulterebbe attivo. In particolare, vengono intercettati tutti i datori di lavoro privati con dipendenti che presentano almeno una scopertura contributiva relativamente agli anni 2021 e 2022.

Il messaggio 27 giugno 2023, n. 2393 descrive la struttura del cruscotto e riporta le informazioni analitiche delle irregolarità rilevate con il dettaglio dei periodi UNIEMENS in ipotesi “scoperti” per ciascun lavoratore.

SEZIONE “ESONERO UNDER 36” IN PIATTAFORMA UNICA

Nell’ambito delle attività finalizzate all’accertamento dei fenomeni di evasione ed elusione contributiva, nella piattaforma UNICA (UNIEMENS Controllo Agevolazioni) è disponibile la sezione “Esonero under 36”.L’applicativo consentela gestione delle attività di verifica e di recupero dell’agevolazione introdotta dalla legge di bilancio 2021, per l’assunzione di giovani a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nel biennio 2021-2022 (Esonero under 36).

La piattaforma accoglie i casi di probabile frode consistenti nella fruizione indebita dell’agevolazione per la violazione dei seguenti requisiti:

  • il lavoratore ha compiuto 36 anni alla data della nuova assunzione a tempo indeterminato o trasformazione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato;
  • il lavoratore è stato occupato a tempo indeterminato con lo stesso o con altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa;
  • l’assunzione incentivata è stata effettuata prima del 1° gennaio 2021 (decorrenza esonero under 36);
  • l’assunzione incentivata è stata effettuata da imprese del settore finanziario, non ammissibili al beneficio.

Il messaggio 26 settembre 2023, n. 3353 riepiloga gli aspetti normativi rilevanti ai fini dei controlli da effettuare, l’ambito di applicazione e tutte le informazioni utili alla gestione dei recuperi, con le istruzioni per le variazioni UNIEMENS da sede e la contabilizzazione dei crediti contributiv

L’andamento del Pil nell’area euro Europa

L’andamento del Pil nell’area euro Europa

Il prodotto interno lordo è un indicatore che serve per misurare la crescita di un’economia. Tra i paesi che crescono di più tra aprile e giugno 2023 ci sono Lituania e Romania.

 

Le ultime proiezioni di Istat sull’economia italiana riportano una situazione di crescita del Pil sia per il 2023 (+1,2% rispetto al periodo precedente) che per il 2024 (+1,1%). Questo incremento dovrebbe essere sostenuto dall’aumento della domanda interna e di quella estera, al netto delle scorte.

Ma perché è così importante il Pil? Il prodotto interno lordo è una misura che serve per comprendere la produzione dell’economia di uno stato. Aiuta quindi a comprendere la sua crescita.

Per cercare di capire se l’economia di uno stato sta avendo un momento positivo o negativo, si considerano diversi indicatori. Uno di questi è il prodotto interno lordo (Pil), che misura il livello di produzione aggregata dell’economia. Si considerano quindi tutti i beni e i servizi finali prodotti da uno stato in un determinato periodo di tempo. Vai a “Cos’è il Pil”

Il Pil è quindi un indicatore importante che viene spesso utilizzato nelle analisi assieme al tasso di disoccupazione e all’inflazione per definire un quadro dell’economia di uno stato. Per quel che riguarda proprio l’andamento dei prezzi, questi influenzano il valore del Pil che viene calcolato al prezzo di mercato. Per poter quindi capire la reale crescita, si considerano soltanto le dinamiche che non dipendono dall’inflazione o dalla deflazione registrata in quel momento. Aspetto importante soprattutto alla luce del periodo storico attuale, caratterizzato da forti incrementi di prezzi dovuti soprattutto a cause esterne.

Il Pil nei paesi dell’Unione europea

L’andamento di crescita viene calcolato spesso facendo riferimento a quanto è cambiato rispetto al periodo precedente, facendo una variazione percentuale. Negli ultimi dieci anni, alcuni eventi particolari hanno segnato la crescita delle principali economie dell’area euro.

Prima della pandemia, l’Italia ha sempre riportato le percentuali più basse. I valori sono stati negativi tra il 2012 e il 2014 per poi diventare positivi e raggiungere un picco di crescita nel 2017 (+1,7%). Nel 2020, con l’emergenza pandemica, c’è una forte decrescita in tutti i paesi considerati. Si è registrato un calo all’interno dell’area euro pari al 6,1%, con valori che variano da -3,8% in Germania a -9,0% in Italia. Con il 2021 si assiste invece a un aumento del Pil rispetto al periodo pandemico: l’Italia è caratterizzata dall’aumento maggiore (8,3%).

Per quel che riguarda l’anno in corso, i dati si fermano al secondo trimestre (quello che va da aprile a giugno). Rispetto al trimestre precedente, la percentuale segna un aumento per i paesi dell’area euro.

0,2% incremento del Pil dell’area euro nel secondo trimestre del 2023 rispetto al periodo precedente.

Se si considera invece l’intera unione europea, il valore è di poco superiore allo 0. Se si analizza nel dettaglio la situazione all’interno dei singoli paesi, si può comunque notare una forte diversità tra i diversi stati membri.

Sono 15 i paesi europei in cui si registra un aumento del Pil rispetto al trimestre precedente. Quello con la percentuale più alta è la Lituania (+2,45%) a cui seguono Romania (+1,68%), Croazia (+1,62%) e Grecia (+1,26%). In calo invece nei restanti 12. La decrescita più consistente si registra in Austria (-0,77%), Svezia (-0,83%) e Polonia (-2,17%). Anche l’Italia riporta un calo, pari allo 0,37%. Si tratta di un valore inferiore di circa mezzo punto percentuale rispetto alla media dell’area euro.

Sono numerose le componenti che contribuiscono alla crescita del Pil. Rispetto al primo trimestre del 2023, i consumi interni all’area euro sono rimasti stabili e sono aumentati dello 0,1% in Europa. Per quel che riguarda invece la spesa finale dei governi centrali, rispetto al calo registrato nel periodo precedente è aumentata dello 0,4% sia nell’area euro che nel resto dei paesi dell’Ue. Andamento simile anche per gli investimenti interni (+0,1% e +0,2%).

Oltre a ciò che accade all’interno di un territorio, vanno considerati anche i movimenti di beni e servizi al di fuori dello stesso. Le esportazioni sono diminuite dello 0,9% sia nell’eurozona che nell’Unione nel suo complesso, così come le importazioni (-0,2% e -0,3%).

Foto: Paul Teysen – licenza

 

Rendiconto sociale INPS: la presentazione martedì 24 ottobre

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Rendiconto sociale INPS: la presentazione martedì 24 ottobre

L’evento si svolge alle 11 presso la Sala Mancini della Direzione generale INPS in via Ciro il Grande 21 a Roma.

Pubblicazione: 23 ottobre 2023

Martedì 24 ottobre, alle 11, presso la Sala Mancini della Direzione generale INPS in via Ciro il Grande 21, a Roma, viene presentato il Rendiconto sociale 2022.

Il documento è introdotto dal Presidente del CIV, Roberto Ghiselli, con il contributo del Presidente di Forum PA, Carlo Mochi Sismondi.

Intervengono Micaela Gelera, Commissario INPS, Walter Rizzetto, Presidente della Commissione lavoro e politiche sociali della Camera, e Claudio Durigon, Sottosegretario Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Di seguito il programma dell’evento (pdf 622KB) e il link per partecipare in modalità streaming: Presentazione del rendiconto sociale INPS 2022.