Archivi giornalieri: 17 ottobre 2023

Giornalisti

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Giornalisti, contributo straordinario fino al 2022: dati in UNIEMENS

Le modalità di denuncia e versamento del contributo dell’1%, all’interno del flusso UNIEMENS, per i periodi di competenza gennaio-giugno 2022.

Pubblicazione: 16 ottobre 2023

Con delibera 23 giugno 2021, n. 27, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI) ha istituito, per un periodo di cinque anni, il contributo aggiuntivo dell’1% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali a carico dei giornalisti attivi.

La legge di bilancio 2022 ha poi trasferito all’INPS le funzioni garantite, fino al 30 giugno 2022, dall’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dell’INPGI. Di conseguenza, dal 1° luglio 2022 sono iscritti all’INPS i giornalisti professionisti, i pubblicisti e i praticanti, titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha stabilito che il contributo straordinario a carico dei giornalisti attivi debba essere applicato nei confronti degli ex iscritti INPGI solo fino al 30 giugno 2022.

L’INPS, con il messaggio 13 ottobre 2023, n. 3596, fornisce le indicazioni relative alle modalità di denuncia e versamento del contributo dell’1%, all’interno del flusso UNIEMENS, per i periodi di competenza da gennaio 2022 a giugno 2022.

Prepensionamento giornalisti

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Prepensionamento giornalisti: requisito di permanenza in CIGS

Chiarimenti sul requisito di permanenza dei giornalisti in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per il prepensionamento.

Pubblicazione: 16 ottobre 2023

L’Istituto, con il messaggio 13 ottobre 2023, n. 3595, fornisce chiarimenti sul requisito di permanenza minima dei giornalisti iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) ai fini del prepensionamento.

Possono accedere al prepensionamento i giornalisti che, al 13 ottobre 2023, siano stati ammessi alla CIGS per “riorganizzazione aziendale in presenza di crisi” e che ne fruiscano un giorno al mese per almeno 3 mesi. È necessario, inoltre, rientrare in una delle seguenti casistiche:

  • aver cessato il rapporto di lavoro senza il requisito di permanenza in CIGS per almeno 90 giorni;
  • se non si è cessato il rapporto di lavoro, ci si trovi nell’impossibilità di completare i 90 giorni di permanenza in CIGS, poiché il tempo residuo per la fruizione completa dell’ammortizzatore sociale autorizzato dal relativo decreto ministeriale non lo consente.

Inps

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Inaugurata l’Agenzia INPS di Roma San Giovanni

La nuova sede territoriale, in via dei Laterani 34/36, offre servizi di consulenza ed eroga tutte le prestazioni dell’Istituto in una zona molto estesa della capitale.

Pubblicazione: 16 ottobre 2023

Si è tenuta il 16 ottobre 2023 l’inaugurazione dell’Agenzia INPS di Roma San Giovanni. Al taglio del nastro hanno partecipato le autorità locali e numerosi cittadini. Per l’INPS erano presenti il Commissario straordinario Micaela Gelera, il Direttore Generale Vincenzo Caridi, la Direttrice di Coordinamento Metropolitano di Roma Nunzia Minerva e il Direttore della Filale Metropolitana di Roma Flaminio Marcello Mastrojeni. Presenti anche le autorità del Municipio I e VII e il Vicegerente della Diocesi di Roma, Monsignor Baldassare Reina.

Con l’inaugurazione della nuova sede dell’Agenzia territoriale di Roma San Giovanni, in via dei Laterani 34/36, l’INPS offre un prezioso punto di riferimento a una delle zone più estese della Capitale – a livello demografico e territoriale – sia per la consulenza, sia per l’erogazione dei servizi in materia di pensioni, invalidità civile, malattia, disoccupazione, Assegno unico universale e tutte le altre prestazioni erogate dall’Istituto. La nuova Agenzia copre un bacino di utenza pari a circa trecentomila abitanti, corrispondente a CAP rientranti in territori di pertinenza in prevalenza del I e VII Municipio.

Il Commissario straordinario INPS, Micaela Gelera, ha commentato: “Ringrazio innanzitutto chi ha lavorato per l’apertura di questa nuova sede. Come saprete, l’INPS è all’avanguardia nella digitalizzazione, ma allo stesso tempo è fondamentale accogliere tutti i cittadini, ciascuno con i propri bisogni, all’interno delle nostre sedi. L’inaugurazione di questa Agenzia lega il passato, il presente e il futuro, tra tradizione e innovazione nel segno dell’inclusione. Le sedi di prossimità dell’Istituto come quella di San Giovanni permettono all’INPS di essere vicino al cittadino nelle scelte più complesse della propria vita”.

Per il Direttore Generale INPS, Vincenzo Caridi, “l’apertura dell’Agenzia di Roma San Giovanni permette di abbattere le barriere fisiche, sociali e digitali tra l’Istituto e i cittadini. L’INPS ha 125 anni ma guarda al futuro, garantendo la prossimità al cittadino con l’apertura di nuove sedi come questa”.

“Sono da poco arrivata a dirigere la DCM Roma e devo dire che ho trovato massima collaborazione da parte di tutti per l’apertura di questa nuova sede. Ringrazio i funzionari, i dirigenti e il Direttore della Filiale Metropolitana di Roma Flaminio, Marcello Mastrojeni, per lo sforzo compiuto affinché anche questa importante area metropolitana della Capitale possa avere un’Agenzia a servizio dei cittadini”, ha dichiarato la Direttrice del Coordinamento Metropolitano di Roma dell’INPS, Nunzia Minerva.

Dopo i rappresentanti istituzionali dell’INPS sono intervenuti Claudia Santoloce, Assessore alle Politiche Sociali del Municipio I di Roma, e Silvia Pieri, Assessore al Bilancio del settimo municipio di Roma. Infine, Monsignor Reina ha benedetto i nuovi locali dell’Agenzia.

All’Agenzia di Roma San Giovanni sono stati assegnati 50 dipendenti dell’Istituto per gestire un carico di 45.000 domande di pensioni (gestione privata); 100.000 domande di trattamenti connessi alla variazione lavorativa, che includono NASPI e prestazioni a sostegno della famiglia quali maternità, congedi parentali e Assegno unico; 6.000 domande di invalidità civile e prestazioni socio-sanitarie; 17.000 richieste di appuntamenti, accessi fisici agli sportelli e linee INPS.

 

 

Sant’Ignazio di Antiochia

 

Sant’ Ignazio di Antiochia


Sant' Ignazio di Antiochia

autore: Anonimo anno: XVII sec titolo: Martirio di Sant’Ignazio di Antiochia luogo: Museo della storia dell’arte di Vienna
Nome: Sant’ Ignazio di Antiochia
Titolo: Vescovo e martire
Nascita: 35, Antiochia, Turchia
Morte: 107, Roma
Ricorrenza: 17 ottobre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Memoria liturgica
Ignazio, soprannominato Teoforo (portatore di Dio), abbracciò la fede per opera degli apostoli è particolarmente di S. Giovanni, di cui fu discepolo prediletto.

Ricevuta la sacra ordinazione, si distinse per le sue rare doti apostoliche, per cui gli Apostoli lo consacrarono vescovo d’Antiochia. Fu pieno di Spirito Santo e la parola di lui era dai fedeli accolta quale oracolo del cielo. Zelantissimo pastore e padre di anime, ebbe molto da combattere contro la miscredenza dei Giudei e il furore dei pagani; ma col digiuno, preghiera e soda dottrina che possedeva, riuscì a dissipare le tenebre dell’errore e dell’eresia.

Anelava al martirio e l’ora giunse quando infierì la persecuzione di Traiano, il quale conoscendo la fiorente Chiesa di Antiochia, venne col proposito di fare strage del pastore e del gregge. Chiamò pertanto a sé Ignazio e così lo apostrofò:
– Sei tu quel demonio che infrangi le mie leggi e spingi gli altri ad infrangerle?
– Nessuno diede mai questo nome ad un servo di Gesù Cristo, rispose Ignazio, ma sappi, o imperatore, che i demoni fuggono alla sua presenza.
– Tu dunque adori Gesù Cristo che Pilato fece crocifiggere?
– Di’ piuttosto che Gesù crocifisse il peccato per dare a coloro che credono in Lui il potere di trionfare sui demoni e sul peccato.

Impotente a vincere il fedele servo di Cristo, Traiano pronunciò l’ingiusta sentenza. Comandiamo che Ignazio, il quale si gloria di adorare il Crocifisso, venga legato, condotto a Roma e dato in pasto alle fiere, dopo aver servito come trastullo della plebe.

Il santo Vescovo ringraziò il tiranno e, legato, partì per Roma scortato da soldati che lo tormentarono in tutte le maniere.

Passando per le città d’Asia e della Grecia, edificò le varie comunità cristiane colla parola e coll’esempio d’invitto coraggio.

Durante questo viaggio scrisse sei lettere ai Cristiani di Efeso, di Magnesia, di Smirne, di Tralle, a S. Policarpo, incitando tutti a rimanere fermi nella fede e umilmente soggetti ai propri vescovi, perché solo per essi riceviamo dal Signore le grazie.

Scrisse anche una lettera ai Romani, dai quali temeva, per l’affetto che gli portavano, che gli impetrassero la liberazione, mentre egli null’altro bramava che il martirio. Infatti così scrive: « Sono frumento di Cristo e debbo essere macinato dai denti dei leoni; se questi divenissero mansueti e volessero risparmiarmi, io stesso li aizzerò: le mie catene gridino a voi di stringervi in un’incrollabile armonia di fede e di preghiera ».

Sant'Ignazio di Antiochia

autore: Cesare Fracanzano anno 600 titolo Martirio di Sant’Ignazio di Antiochia

Giunse a Roma l’anno 107 e, gettato nell’anfiteatro, le fiere lo sbranarono. Le sue reliquie furono portate ad Antiochia.

PRATICA. S. Ignazio ci insegna e ci raccomanda la filiale ubbidienza e il rispetto dovuto ai ministri di Dio, perchè il Signore ha detto: « Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me ».

PREGHIERA. Riguarda, o Signore, la nostra debolezza, e ci protegga dal cielo la potente intercessione del beato martire e vescovo Ignazio.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Ignazio, vescovo e martire, che, discepolo di san Giovanni Apostolo, resse per secondo dopo san Pietro la Chiesa di Antiochia. Condannato alle fiere sotto l’imperatore Traiano, fu portato a Roma e qui coronato da un glorioso martirio: durante il viaggio, mentre sperimentava la ferocia delle guardie, simile a quella dei leopardi, scrisse sette lettere a Chiese diverse, nelle quali esortava i fratelli a servire Dio in comunione con i vescovi e a non impedire che egli fosse immolato come vittima per Cristo.

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