Archivi giornalieri: 11 ottobre 2018

NEWSLETTER LAVORO n. 844 del 11 ottobre 2018

 
 
 

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NEWSLETTER LAVORO

n. 844 del 11 ottobre 2018
(notizie dal 4 al 10 ottobre 2018)

 
 
     
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Novità in materia di Lavoro
 

 

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09-10   Fondo mètaSalute: aggiornato il Regolamento

Il Fondo mètaSalute ha reso disponibile la nuova versione del Regolamento 2018, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 Settembre 2018.

 

 

09-10   ANPAL: alternanza scuola-lavoro – siglato protocollo con Confetra

L’ANPAL ha siglato un protocollo d’intesa con Confetra per l’alternanza scuola-lavoro, al fine di coniugare le finalità del sistema di istruzione e formazione con le esigenze del mondo produttivo, promuovendo un rapporto più strutturato e forte tra le scuole e le imprese.

 

 

09-10   Garante privacy: le istruzioni sul registro dei trattamenti

Il Garante per la protezione dei dati personali ha messo a disposizione sul proprio sito le istruzioni sul Registro delle attività di trattamento, previsto dal Regolamento (EU) n. 679/2016 (di seguito “RGPD”).

 

 

08-10   Corriere della Sera: Lavoro nero dipendente – ogni anno evasi 11 miliardi di contributi

Il Corriere della Sera ha pubblicato un approfondimento di Paolo Foschi e Milena Gabanelli sull’attività dell’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro denominata “Ispettorato Nazionale del Lavoro”.

 

 

08-10   WKI: Nuovissimo! ISPEZIONI – DEL LAVORO, PREVIDENZIALI E DI SICUREZZA
Guida Operativa di Pierluigi Rausei

Per avere una corretta conoscenza delle procedure sia con riguardo all’ispezione del lavoro in senso stretto, sia con attenzione all’ispezione previdenziale e di sicurezza sul lavoro, nonché ai riflessi fiscali e tributari dell’attività di vigilanza lavoristica e previdenziale e gli strumenti di difesa, alla luce delle ultime novità normative.

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08-10   Agenzia Entrate: Impatrio – attività lavorativa all’estero in distacco ed attribuzione di un nuovo ruolo

L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 76/E del 5 ottobre 2018, fornisce alcuni chiarimenti in merito ai dipendenti che hanno chiesto di potere fruire, per l’anno 2016 e successivi, del regime fiscale agevolato, ai sensi dell’articolo 16, comma 2, del D.Lgs. n. 147 del 2015.

 

 

08-10   ANPAL: Garanzia Giovani in Italia – Rapporto Quadrimestrale n. 1-2018

L’ANPAL ha pubblicato il Rapporto Quadrimestrale n. 1-2018, relativamente all’attuazione della Garanzia Giovani in Italia.

 

 

05-10   Agenzia Entrate: E-fattura – tutti gli strumenti per arrivare preparati al 1° gennaio 2019

L’Agenzia delle Entrate, con il comunicato stampa del 27 settembre 2018, informa della predisposizione di una guida pratica per i contribuenti, due video-tutorial che spiegano concretamente che cosa fare e una nuova sezione del sito per trovare velocemente tutte le informazioni utili.

 

 

05-10   Min.Lavoro: CIGS per aziende in cessazione

Il Ministero del Lavoro ha emanato la circolare n. 15 del 4 ottobre 2018, con il quale ha fornito indicazioni operative relative all’introduzione dei criteri per l’accesso al trattamento di CIGS ai sensi dell’articolo 44 del Decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109.

 

 

05-10   Altalex: Webinar Diritto del lavoro

Il corso si articola in 3 WEBINAR LIVE di 1 ora ciascuno

> IL DECRETO DIGNITA’ – 24 ottobre dalle 13.00 alle 14:00
> CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO – 21 novembre dalle 13.00 alle 14:00
> CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE – 12 dicembre 2018 dalle 13.00 alle 14:00

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04-10   Governo: pubblicato il decreto legge in materia di immigrazione

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 del 4 ottobre 2018, il Decreto Legge 4 ottobre 2018, n. 113, con le disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonche’ misure per la funzionalita’ del Ministero dell’interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita’ organizzata.

 

 

04-10   Governo: ritorno della CIGS per cessazione dia attività

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 205 del 4 settembre 2018, il Decreto Legge n. 109 del 28 settembre 2018, con le disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze.

 

 

04-10   INPS: Nuovo servizio telefonico automatico “Stato domanda REI”
Conoscere lo stato di avanzamento della domanda del REI diventa più semplice.
 

 

 
Sentenze di Cassazione
 

 

10-10   Cassazione: irregolarità aziendali e licenziamento illegittimo
sentenza n. 23878/2018
 

 

10-10   Cassazione: individuazione dei lavoratori da licenziare nelle procedure collettive
sentenza n. 23347/2018
 

 

10-10   Cassazione: licenziamenti collettivi e criterio di scelta basato sulla prossimità alla pensione
sentenza n. 24755 dell’8 ottobre 2018
 

 

 
Approfondimenti
 

 

10-10   Articolo: Dimissioni online: l’inerzia del lavoratore
approfondimento di Roberto Camera
 

 

08-10   Articolo: Agricoltura, Turismo, Enti locali: le nuove prestazioni occasionali
approfondimento di Eufranio Massi
 

 

08-10   IPSOA: Master Diritto del lavoro – La gestione dei rapporti di lavoro oggi
Roma, dal 25 ottobre 2018

Il Master offre alle aziende e ai professionisti gli strumenti per adottare le scelte più opportune al fine di una corretta gestione del rapporto di lavoro, attraverso una metodologia didattica pratica, che ricorre a focus operativi al termine di ciascun modulo formativo. Verranno trattati analiticamente tutti gli aspetti del rapporto di lavoro partendo dalla scelta del contratto di lavoro da applicare in relazione al tipo di utilizzo ed al costo del lavoro, fino ad arrivare all’analisi della riforma degli ammortizzatori sociali e le nuove indennità di disoccupazione

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06-10  

Ipsoa Quotidiano: Lavoro intermittente: un’alternativa valida al contratto a tempo determinato?

approfondimento di Roberto Camera
 

 

05-10   Ebook: Decreto Dignità – cosa è cambiato nei rapporti di lavoro
approfondimento di Eufranio Massi
 

 

 
Agenzia delle Entrate
 

 

    Scadenzario fiscale – Ottobre 2018

Vai sul sito dell’Agenzia delle Entrate per vedere le Scadenze tributarie del mese di Ottobre 2018, raggruppate per Adempimento.

 
 
 
         
 

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San Giovanni XXIII

 

San Giovanni XXIII


Nome: San Giovanni XXIII
Titolo: Papa
Ricorrenza: 11 ottobre
Protettore di: Esercito Italiano

«Figlioli… tornando a casa, troverete i bambini, date loro una carezza e dite: questa è la carezza del papa. Troverete, forse, qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. Dite che il papa è con loro…».

Era una tiepida serata d’autunno e Giovanni XXIII congedava così la gente accorsa in piazza San Pietro per celebrare l’avvio del concilio Vaticano II (11 ottobre 1962). Quelle parole, intrise di umanità e di poesia, commossero il mondo e furono il miglior preludio della grande assise ecumenica destinata a rinnovare profondamente la chiesa e che fece di Giovanni XXIII, come scrisse Frainois Mauriac, il papa che ha gettato «un ponte sui nove secoli che ci dividono dai cristiani dell’oriente e sui quattro che ci separano dai fratelli dell’occidente». Insomma: il papa del dialogo, delle aperture, delle audaci novità che in pochi anni servirono ad avvicinare la chiesa al mondo moderno. Quando lo elessero, ormai prossimo agli ottant’anni, tutti pensarono che sarebbe stato un papa di transizione, per consentire alla chiesa di riordinare le idee di fronte alle sfide che la società le stava imperiosamente ponendo. Invece il suo pontificato fu sì di breve durata, ma come pochi altri significativo e incidente.

L’idea di finire lui stesso sul soglio di Pietro non l’aveva neppure sfiorato quando, il 12 ottobre 1958, lasciava Venezia per andare a Roma a eleggere il successore di Pio XII. Era certo che a Venezia, la città del santo papa Pio X di cui si sentiva onorato di continuare l’opera, si sarebbe conclusa la parabola della sua vita.

La domenica 15 marzo 1953 si era presentato ai veneziani con semplicità, e con stile confidenziale aveva fatto il punto della sua vita: «Desidero parlarvi con la più grande apertura di cuore e con molta franchezza di parola — aveva detto —. Sono state dette e scritte cose che sorpassano di molto i miei meriti. Mi presento umilmente io stesso. Vengo dall’umiltà e fui educato a una povertà contenta e benedetta. Da quando nacqui io non ho mai pensato che a essere prete. Da giovane prete non aspiravo che a diventare curato di campagna nella mia diocesi, ma la Provvidenza ha voluto avviarmi per altre strade prima di giungere qui. Mi trasse dal mio villaggio natio e mi rete percorrere le vie del mondo in Oriente e in Occidente. Fui sempre preoccupato più di ciò che unisce che di quello che separa e suscita contrasti. Non guardate dunque al vostro patriarca come a un uomo politico, a un diplomatico: cercate il sacerdote, il pastore d’anime che esercita tra voi il suo ufficio nel nome di Dio».

Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli, era nato a Sotto il Monte, piccolo paese del bergamasco, il 25 novembre 1881. Alla povertà contenta e benedetta lo ha educato la sua patriarcale famiglia contadina che viveva nella cascina «La Colombera», alternando lavoro e preghiera, sotto la guida saggia dello zio Saverio.

Di indole buona e sensibile, sentì presto il desiderio di consacrare la propria vita a Dio per poter servire meglio gli altri nella carità. Nel seminario di Bergamo iniziò la lunga strada di preparazione al sacerdozio, che si concluse a Roma il 10 agosto 1904.

Pretino novello, invece che nella desiderata parrocchietta di campagna, fu mandato a fare il segretario del nuovo vescovo di Bergamo, monsignor Radini Tedeschi, al fianco del quale rimase dieci anni, imparando che un uomo di chiesa deve essere soprattutto buono e caritatevole. Una lezione, accompagnata dall’esempio, che non scorderà mai più. Intanto viveva la terribile esperienza della prima guerra mondiale, alla quale partecipò come sergente di sanità e cappellano militare.

Neppure alla morte del monsignore si aprirono per don Angelo le porte di una canonica. Lo vollero a Roma, all’Opera della propagazione della fede, diretta dal cardinale von Rossum, il quale vide nell’intelligente e saggio prete bergamasco l’uomo giusto da inviare nelle capitali del mondo a intessere rapporti con le chiese e con gli stati. «Dovrete viaggiare, viaggiare molto. Sarete il viaggiatore di Dio», gli disse papa Benedetto XV nell’affidargli l’incarico.

Consacrato vescovo il 15 marzo 1925, cominciò il suo lungo viaggio che lo porterà in missione come visitatore apostolico in Bulgaria, poi delegato apostolico in Turchia e in Grecia e poi nunzio apostolico a Parigi, ultima tappa prima dell’approdo a Venezia.

Partendo per la Bulgaria, annotava nel diario (Giornale dell’anima): «La chiesa mi vuole vescovo per mandarmi in Bulgaria, a esercitare un ministero di pace. Forse nella mia vita mi attendono molte tribolazioni. Con l’aiuto del Signore mi sento pronto a tutto». E con l’aiuto del Signore invocato nella preghiera, e con le sue doti di pazienza, di bontà, di tenacia, di rispetto delle posizioni degli altri, ottenne in Bulgaria, dove i rapporti con la chiesa ortodossa non erano dei migliori, ottimi risultati. Come avvenne poi anche in Grecia e in Turchia.

Il suo spirito ecumenico si formò da quelle parti, sul campo: certi pregiudizi incrostatisi nel tempo cominciarono qua e là a sciogliersi al calore della bontà e della carità di questo insolito rappresentante della chiesa di Roma. Spesso, tra la sorpresa e l’ammirazione dei presenti, gli incontri di monsignor Angelo Roncalli con i vescovi ortodossi si concludevano con un abbraccio, a suggellare un’amicizia che cancellava, nei loro rapporti, secoli di divisioni e di incomprensioni. Fu per questo il primo dignitario della chiesa cattolica a visitare il celebre, e inavvicinabile per i cattolici, monastero del monte Athos in Grecia. E l’ecumenismo sarà un punto forte del suo programma pastorale anche a Venezia, città da sempre considerata ponte tra occidente e oriente.

Eletto papa, al cardinale Tisserant che gli chiedeva con quale nome volesse essere chiamato, disse: «Mi chiamerò Giovanni, un nome dolce e nello stesso tempo solenne». Il 28 ottobre 1958, l’umile figlio della terra bergamasca, a settantasette anni, cominciava il servizio che la provvidenza gli aveva assegnato; lo svolgerà con il suo stile accattivante di bontà, di umiltà, di comprensione che faranno di lui il «papa buono». Una bontà sempre condita dal buon umore, dall’ottimismo della fede.

Monsignor Loris Capovilla, segretario personale, racconta: «Don Gelmo, amico da settant’anni, visita papa Giovanni in Vaticano, s’inchina per baciargli i piedi. Il vecchio amico papa lo richiama, guardandolo negli occhi: “Don Gelmo che cosa fai? Siamo pur sempre gli stessi figlioli delle nostre buone mamme”. Don Gelmo si giustifica: “Ma voi siete il vicario di Cristo”. E papa Giovanni, abbracciandolo: “Sono però, ancora, il tuo antico compagno di scuola e amico. Ricordati che dal Vaticano e da Seriate [paese di don Gelmo] la strada per giungere al paradiso è la stessa”».

Ad attirare la simpatia della gente, la devozione, l’ ammirazione per papa Giovanni, è soprattutto la sua umiltà: «Il Signore mi ha fatto nascere da povera gente e ha pensato a tutto. Io l’ho lasciato fare. Mi sono lasciato condurre in perfetta conformità alle disposizioni della provvidenza, veramente: Voluntas Dei pax nostra (nella volontà di Dio sta la nostra pace)».

A monsignor Giovan Battista Montini (il futuro Paolo VI), che nel novembre del 1952 dalla Segreteria di stato gli comunicava l’intenzione di Pio XII di trasferirlo da Parigi alla sede patriarcale di Venezia, scriveva: «Assicuri Sua Santità che io ho pochissima stima di me stesso: per me tutto è superiore al mio merito; ma avendo da tempo rinunziato a tutto quel che riguarda la mia persona, ciò mi rende tutto più facile e tranquillo, e mi assicura in ogni evento una grande pace».

Riusciva a unire la pazienza al coraggio: «Il coraRio si esercita quando sono in pericolo i supremi interessi dell anima e non meschine rivalità di casta o il desiderio, sia pur legittimo, di personale soddisfazione». L:anziano papa è stato una primavera per la chiesa e, per il mondo intero, una porta aperta alla speranza. Non hanno avuto ragione quanti avevano ravvisato nelle sue aperture la rovina della chiesa.

Il 3 giugno 1963, alle ore 19.45, in Vaticano, si spegneva una grande luce sul mondo. Il suo nome era Giovanni. Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato il 3 settembre 2000 ed è stato canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco.