Prolungamento mobilità per i non salvaguardati

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Il ministero del lavoro ha emanato il decreto con cui ha stanziato le risorse destinate al “prolungamento dell’intervento a tutela del reddito”, ovvero l’indennità sostitutiva della mobilità destinata a coloro che non sono rientrati nella platea dei salvaguardati, i famosi “10.000”.

Ricordiamo che sono state stanziate risorse sufficienti a coprire esclusivamente l’esigenza di tutelare quanti avrebbero dovuto accedere al pensionamento con decorrenza 2011.

Per le decorrenze 2012 sarà necessario attendere un successivo decreto; a questo proposito, la Direzione centrale dell’Inps, che abbiamo sollecitato nell’interesse dei lavoratori “scoperti” in questi primi mesi dell’anno, non é in grado di fornire nessuna informazione sui tempi di emanazione del decreto per il 2012.

Possono accedere all’indennità  che coprirà i mesi intercorrenti tra la vecchia e la nuova decorrenza della pensione  tutti coloro che, potenzialmente salvaguardati dal prolungamento della c.d. finestra, non sono rientrati nella platea dei “10.000”e che nel 2011 sono in possesso dei seguenti requisiti:

– Lavoratori in mobilità ordinaria sulla base di accordi stipulati al 30/04/2010 con data di licenziamento successiva al 30 ottobre 2008; con perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o di anzianità all’interno del periodo di fruizione dell’indennità di mobilità ordinaria;con data di decorrenza della pensione, con i requisiti ante DL 78/10, entro il 2011; con presentazione della domanda di pensione ai sensi della salvaguardia.

– Lavoratori ultracinquantenni con data di licenziamento successiva al 30 ottobre 2008; perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o di anzianità nell’anno 2011; con data di decorrenza della pensione, coi requisiti ante DL 78/10, entro il 2011; con presentazione della domanda di pensione ai sensi della salvaguardia.

– Lavoratori in godimento di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà al 31/5/2010 con titolarità di assegno straordinario dal novembre 2008; con data di decorrenza della pensione, coi requisiti ante DL 78/10, entro il 2011; con presentazione della domanda di pensione ai sensi della salvaguardia; non avere intrapreso attività di lavoro.

Tutti i lavoratori, quindi, per accedere all’indennità devono avere richiesto la salvaguardia presentando domanda di pensione secondo le norme vigenti antecedentemente alla legge 122/2010.

Quanti si sono visti rifiutare l’accoglimento della prestazione potranno avere diritto all’indennità per la durata intercorrente tra la vecchia decorrenza e la nuova. Non saranno quindi indennizzati periodi che, già in fase di “accordo”, erano stati preventivati come non coperti da indennità di mobilità né da pensione.Sono cause ostative all’erogazione del prolungamento dell’ammortizzatore anche l’attività lavorativa o la titolarità di una pensione diretta.

Un decreto che, a parere dell’Inca, appare insufficiente a fornire risposte alla gran parte dei lavoratori che si presentano negli  uffici del patronato, anche se l’Inps, in un incontro con i patronati, ha sostenuto che sarebbero solo 677 (come previsto nel decreto) le situazioni da sanare. Allo stesso modo, l’Istituto ritiene che con decorrenza 2012 sono previsti solo 2.806 destinatari dell’indennità, lavoratori e lavoratrici che, in alcuni casi, in questi mesi non hanno più l’indennità (o l’assegno straordinario) e in attesa del decreto per il 2012 sono privi di reddito.

Per eventuali, ulteriori e più approfondite informazioni le sedi dell’Inca dislocate su tutto il territorio sono a disposizone delle lavoratrici e dei lavoratori.

Prolungamento mobilità per i non salvaguardatiultima modifica: 2012-02-09T17:16:57+01:00da vitegabry
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