Archivi giornalieri: 25 luglio 2014

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE25/07/2014

GIURISPRUDENZA

CONSIGLIO DI STATO

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 16 luglio 2014, n. 3724EDILIZIA

Diniego permesso di soggiorno

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 16 luglio 2014, n. 3725EDILIZIA

Diniego dichiarazione di emersione dal lavoro irregolare

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 16 luglio 2014, n. 3760EDILIZIA

Diniego rilascio permesso di soggiorno per lavoro subordinato

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 luglio 2014, n. 16931COOPERATIVE, EDILIZIA

Inps – Inadempienze contributive – Verbali di accertamento – Contratti di appalto – Responsabilità solidale

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

RISOLUZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 24 luglio 2014, n. 70/ECOOPERATIVE, EDILIZIA

Istituzione del codice tributo per il versamento, mediante modello F23, dei maggiori introiti derivanti dall’incremento delle sanzioni amministrative per violazione delle norme in materia di lavoro sommerso e irregolare e di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui alle lettere b) e c) dell’articolo 14, comma 1, del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145

GARANTE PRIVACY

DELIBERAZIONE

GARANTE PROTEZIONE DATI PERSONALI – Delibera 12 giugno 2014EDILIZIA

Modifica del «Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale» – Allegato A3 al Codice in materia di protezione dei dati personali – (Delibera n. 296)

Esodati

Esodati bis: senza Cig a rischio i derogati

Dopo lo scandalo esodati arriva il rischio “derogati” a causa dei difficili termini della Cassa integrazione guadagni in deroga, modificati con la bozza di decreto interministeriale attualmente allo studio dell’Esecutivo. Si tratta di lavoratori che potrebbero non riuscire a rientrare nei nuovi criteri della Cassa integrazione in deroga, risultando quindi licenziabili. In questa sfortunata situazione sembra ci siano ben 60 mila lavoratori – secondo i dati Cgil, Cisl e Uil – che però rischiano di diventare 200 mila.

I sindacati sono scesi in piazza per rivendicare il diritto agli ammortizzatori sociali e per chiedere al Governo di cambiare le regole per l’acquisizione della Cig. In questo periodo di difficile congiuntura economica, in cui la ripresa tarda ad arrivare e molte imprese continuano a chiudere e a licenziare, la Cassa integrazione rappresenta uno strumento di distribuzione del reddito da salvaguardare. La bozza di decreto interministeriale che modifica i criteri per la concessione della Cassa integrazione in deroga ha una copertura di 400 milioni di euro, ma secondo i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti: “manca ancora un miliardo per coprire il 2014”.

In risposta il Ministero del Lavoro precisa in una nota la situazione sul finanziamento degli ammortizzatori sociali affermando che “Al momento, le risorse residue a copertura di Cig e mobilità in deroga per il 2014 ammontano a 600 milioni. Il Governo si è impegnato ad aumentare la dotazione di almeno 800 milioni, in modo da ricostituire la copertura prevista di 1,4 miliardi e dare continuità ai pagamenti per il 2014″.

Intanto, previsa il Ministero, ammontano a 4-500 milioni le risorse utilizzabili individuate che potranno essere resi disponibili in tempi rapidi attraverso una specifica norma da inserire nel primo provvedimento legislativo utile.

www.pmi.it

Morti sul lavoro

In 5 mesi, 254 morti sul lavoro

Sono 254 le morti sul lavoro registrate nei primi cinque mesi del 2014, con una drammatica media di 10 vittime alla settimana da Nord a Sud del Paese. Questa la prima istantanea proposta dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre che ha elaborato la mappatura delle morti bianche in Italia da gennaio a maggio sulla base di dati Inail.

E così se fino ad aprile era la Lombardia a condurre le fila della tragica graduatoria per il maggior numero di vittime, a fine maggio è l’Emilia Romagna la regione in cui si contano più infortuni mortali (28). Seguono: Lombardia (27), Sicilia (23), Puglia e Piemonte (22), Campania (20) e Veneto (19). Unico dato positivo di tutta la dettagliata analisi di Vega Engineering è il calo degli infortuni mortali rilevato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e pari al 9 per cento. (Da gennaio a maggio 2013 le vittime del lavoro erano 279).
Mentre il dato peggiore sull’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro viene registrato in Basilicata (38,9 contro una media nazionale di 11,2) ed è seguita dalla Puglia (19), dalla Sicilia (17,4), dal Trentino Alto Adige (16,7) e dalle Marche (16). Sopra alla media nazionale sono anche le incidenze di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Campania e Piemonte.

L’11,4 per cento degli incidenti si è verificato nel settore delle attività manifatturiere, il 9,8 per cento nelle costruzioni, il 9,1 per cento nel settore dei trasporti e magazzinaggi, il 7,1 per cento nel commercio all’ingrosso e al dettaglio.

Guardando alle classifiche provinciali è Roma a riportare il dato peggiore di tutto il Paese con 11 morti bianche in ambiente di lavoro ordinario, seguita da Milano (9), da Cuneo, Bari, Napoli e Torino (8),Bologna (7), da Messina e Bolzano (6). Mentre l’incidenza più alta della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a livello provinciale viene registrata ad Enna (93,9), seguita da Fermo (55,7), da Ogliastra (54,8), da Benevento (54,2), Potenza (42,6).

Le donne che hanno perso la vita sul lavoro nei primi 5 mesi del 2014 sono state 16 (6,3 per cento del totale). Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 37 pari al 14,6 per cento del totale. Quarantenni e cinquantenni i lavoratori più coinvolti dal dramma.